Critica Sociale - Anno XVI - n. 7 - 1 aprile 1906

l12 CRITICA SOClA~E duce a tal riguardo come in tutti gli altri modi della sua atti\·it~. come in amore, come nella. ricerca delle sue ambizio30 so<ldisfllzioni. L'altro giorno, qui a l~oma, una donna 1 dopo una dic,gustosa discussione avuta col nrnrito 1 seguendo un'impulso morboso, corso a gettar.si nel Te,·ere. trn per ciò una pazza? Il medico che la visitò, quando ella ru portata all'ospedale, si rifiutò di considerarla tale e la fece porre subito in libertà. Non era che un'impulsiva. . . . Non si può mai toccare il suicidio senz'essere condotti ad esprimere il proprio sentimento. Ì•: esso una vigliac• cherìa? Jo credo di aver risposto a tnle questione cou la stessa doflni1-lone che ho data di quest'atto. Un in– dividuo si uccido per fuggire un dolore, e ciò qua~i sempre perchè egli è un debole 1 perchè gli manca l'e– nergia e il coroggio di vivere, che è lo scopo e il dovel'e JJrimo 1mturnle d'ogni essere cosciente. Certe legislar.ioni, infatti 1 considerano Il te11tntivo di suicidio quale un delitto ... Non così la legge romano., la quale diceva: .\Jo1·i liat c1ti l"il't!re ,ion placet. Tuttavia, essa pronunzia\'& la pena della confisca contro il cittadino colpevole di delitto ca– pitale che si dava In morte per sfuggire al castigo; ma ciò, che e.'isa puni,•a, in questo caso, non era già. il sui– chlio, ma il delitto commesso anteriormente. Col cristia• nesimo, invece, la morte vo:ontaria di,•enne un peccato e la Chiesa riflutò la pre,trhiera al suicida. I suoi beni veni\'8nO conflsrnti, il suo caduere era traseinato con la raccia contro terra. su un graticcio, poi appiccalo per i piedi e pri\•ato di sepoltura. Talvolta, però, si face,•J. un'eccezione in fuore di quelli che si uccidenno sotto 1 l'impero del dolore o della pazzia. In Jtalia, il suicidio 11011 è un delitto, le nostre leggi penali non lo reprimono punto. E, eia\ punto di \'bta I giuridico, è bene. On. una parte, in fatti, la pena non potrebbe essere che la privazione di sepoltura e la pub· blicità del giudizio (e, allora, essa colpirebbe un cada– vere), o In confl.~ca (o, allora, essa ricadrebbe sugli eredi inuocenti). D'altra parte, ammettendo che una pena sia pos~ibile, prima <li p1onunzinrla, converrebbe stabilire che il suicida era responsabile: ornt quasi sempre si sarebbe eondotLi a decidere che il dolore, la dispera– zione e la pazzia gli avevano turbata la ragione. Del resto, il timore d'una pena, in cui chi si suicida pensa certo di non incorrere, come può arrestare quegli cui nemmeno la pena di morte ha potuto trattenere? Se poi si volesse osservare la )lena dal punto di ,,istn dell'esemplarità, sarebbe peggio: Io scandalo del dibat– timento, la pubblicità. dei dolori domestici e delle ver– gogne sl'grete di:itruggerebboro certamente l'effetlo della condanna. 1 Qualcuno, tuttavia, vorrebbe incriminare il tentativo di suicidio; mn. può essere considerato delitto il tenta– ti,,01 quando lo stesso suicidio non lo è? Ed è appunto perchò il suicidio non ò un delitto che la. complicità in suicidio non è punibile: cosl chi spinge altrui a darsi la mort(' 1 chi gli fornisco il veleno o !'arme necessaria, non commette alcun delitto. Noi dobbiamo osservare, in questa ipotesi, che la 11nrte principale, la parte attiva, è rappresentata dnl suicicla; è esso l'autore della propria morte, è esso che hn. colpito, o ha preparato e preso il veleno. Accade tal\•olta che dt1e persone si uccidono contem– poraneamcnle. Se ognuna di esse si è uccisa, noi ci troviamo in pre-ienza cli duo suicidi distinti e concomi– tanti, che 11011sono punto punibili. Ma, se ognuna di esse uccido l'altra, si hanno allora due omicidi punibili distinti o, so una di esse sfugge alla morte, donebbe essere punita come colpcvola cli omicidio. li suicidio, che cagiona un qualche danno :vl altri, donebùe sempre trarre dietro n sè una riparazione ci– \'ile1 poiC'hè nes'iuno ha il diritto di ledere altrui neanche scomparendo; nessuno bn il diritto di uccidere un altro neppure qua.udo questi lo reclama, tanto più che l'au– tenlicità e la sincerità di tale domanda potrebbero so– ,•ente essere falsate . 11 corpo dell'uomo, formato un po' eia tutti, appartiene all'uomo, sì; ma alla condizione però ch'egli non lo dia a nessuno. GUGLIELMO EWANS. RECENTI PUBBLICAZIONI della CRITICA SOCIALB F. MEHRING: Dodici anni di leggi eccezionali (1878- 1890) j storia del In reazione in Germania con– tro il partito sociali~taj con prefazione cli Claudio 1're,:es. - Un voi. di pag. v111-288. . . . L. 3 - (Per gl1 nbbonntl nlla c,·mca Sociale, sole L. 2). F. ENGELS: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato; traduzione di P. Marti– y11etti1 con introduzione critica di E. Benzstein e anertenze filologiche di .F: Turati. - Un \'Oi. di pag. XXX\'1•244 . . . 71 3 - (Per ,rii abbonRII RIIA c,-wca soeJCllt, sole L. 2). SYLVAVIVIANI: La verità sulle spese militari (pa- gine 48) . . . . . . • . • . . . . • " - 25 LOSTESSO: Le riforme militari tecniche, I. La marina - 50 LO STESSO: 11. L'Esercito. Il reclutamento . " 1 - RERUMSCRIPTOR: la questione meridionale e il fede- ralismo. . . . . . . . . ,, - 25 LO STESSO: La questione di Napoli (Come si sgomi– nerebbero le camorre). . . . . . . . . ,, - 15 F. TURATI:I Tribunali del lavoro. Un voi. di pag. 96 ,, I - LO STESSO: Il diritto di riunione. - La risposta alla Corona (discorsi alla Camera). - Un voi. di pagine 128 . . . . . ,, - 50 LO STESSO: Il partito socialista e l'attuale momento politico (3" ed.) colla Risposta ai contraddittori ,, - 20 LO STESSO: La politica a zig-zag dell'on. Giolitti ,, - 20 LO STESSO: 11 partito socialista e te sue pretese tendenze . . . . . . . . . . . . . ,, - 15 LO STESSO: La politica postale-telegrafica e il per- sonale . ,, - 25 LO STESSO: 11 bilancio postale e la questione tele ~~-- . . ....• -u LO STESSO: I cimiteri del vivi (per la riforma car- ceraria) . . . ,, - 20 LO STESSO: la fine delle tendenze - 10 C. TREVES, F. TURATI, I. BONOMI e G. CASSOLA: Le Leghe di resistenze e il partito socialista . 11 - 20 F. TURATI e CLAUDIOTREVES: Socialismo e Radi– calismo; polemica con J::rrico De Marinis . " - 15 SCHIAVIA.: 611 scioperi e la produzione . . . 11 - 25 C. PETROCCHI: La teoria marxista della miseria crescente e la sua unica interpretazione . . . " - 20 LO STESSO: Le presenti condizioni de!Femigrazione italiana . . . . . , . . . . . . ,, - 25 G. CASALINI: Le abitazioni igieniche e a buon mer- cato. . . . . . . . . . ..... ., - 25 1. BONOMl: La crisi del movimento socialista. . ,, - 10 IN PREPARAZIONE, c. KAUTSKY;Il programma socialista - I principii fondamentali - con correzioni ed aggiunte e con una p1•efa1.ione apposita dell'autore pel lettore italiano. - Un ,,01. di cìrca soo pagine (se ne !:<tannocomponon<lo gli ultimi fogli) . . . 11 a - (Por gli nb\.lon11U alla c,·iuca SoclClle, sole l,. 2). (Nl:l. Gli stessi abbonati possono avere i tre volumi qui annunciati, di Mehrlng, Engels, Kautsky, inviando, lu 11u1, 8011\ vult.-, sole L. ti). GIUSEPPE H.1GA~IONT1, gerente ·responsabile. M\111,110 1 4 1 1006 • Tt11ogralla 0Jlorat (Soo. 00011.), e. Vltt. Em. 12-1&.

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