Critica Sociale - XV - n. 22-23 - 16 nov.-1 dic. 1905

CRITICA SOCIALE 339 scaturenti dalla prrs('ntr situnzione? Qua1i riforme ormai llOlrt'mo sprrnrc, o trntnrC', efficaci e de,gne del nome? 1:or~nniuf\zionc delle Camere di La,·oro ha perduto i prnlli 1-llunci; si ronsuma nelle dissen– sioni, si n1•pintti~1•c in un 8indacnli~mo, chP è nome mu),·o n CO!lnfr11rida, rdizionc p<',t?giorata del corpo rath·ismo buonanima: e lr nuove formazioni prole– tarir, che qua e lì~ fun cupolino, debbono maturare lungamcntl• prima cli IH~i-urgrre f\ potenza politica. L'agitazione contro le i. s1w::-r improduttive.,, senti– mentale spiwentapnssrri, im1>0stnto fuori d 1 og-ni tec– nicismo o nstrncnt<' dnlln r('nltà internazionale, ehhe l'e1>ilogo ('ho do,•o"" nell'numento delle spese mili– tari, elidente lo di8ponibilità clrl bilancio necessarie alle riforme. 1..,alrgislnzione sorinlc stagna nel suo stesso crogiuolo - in quoll'Ufllcio dr! lavoro, cho fu dato al 11rolctnrinto come nrme poderosa nel minuto do\ suo trionfo, o olio raRo infranse, colla incoscienza ciel ha.mhino ohe frnntumfl un hnlocco 1 clivcllenclolo dalle suo radici, riclucondolo I\ u111\Divisione mini– steriale o od 11n'Accndomia. di statistica. I servizi pubblici cllsor~anizznti climnnrlnno srmplicemente di poter funzionnrr, o occorrerà qualche miliardo - il miliardo che ci hisog-n,wa appunto per le riforme. La legge Orlando por la scuola rimane quasi tutta sulla carta 1>cr la medesima rn~ione: si chiudono trecento aule do,·c urg-C'va schiuderne tremila. E il nichilismo J.!O\"C'rnntivo,proprio in questi giorni, troYa la sua formula udegunta nel disrorso di ~a1>oli - il programma drl nulltl - troYa la sua sanzione nel– l'ostracismo ai modrsti disrgni del )[ajorana, cui si addita, se vuol darsi il lusso di qualche fierezza, la porticina che hn varcato il huon Wollemborg .... La libertà piglia nome da Morelli-Oualtierotti - e sarà gala se mantrrrcmo, anche in questo campo, le po• sizioni conquistato! 'J'ale oggi la situnzionr. Aggiungete il problema meridionale <.'he, ncuito fino nllo spnsimo, dà il tono alla politirn. presente - e dnl quale, essenzial– mente, erompo la necessità dell'nllargamento del suffragio. Singolnl'O situazione lf\ uosLrn ! Mentre altrove 1 e nella normulo o,•oh11.iono dello società politiche, l'al– largamento del sufrrugio seguo, come premio e san– zione, 11istruziono o la liliortÌ\; in ftnliri - tale è il paradosso d€'l1a nosLrn. storia, che accoppia, in una tenn, la modernità e il medio evo - è il suffra;:do universale che ha il mandato di aprire qualche breccia all'istruzione cd ali" liberti\. Al contrario che nell'Austria e nel Belgio - forse a somi_~lianza della Hu~sin il suffragio uni,•er.!lale cle,·'essere 1111zitutto il suffrngfo dej:li ,rnalraheti. J,"alfabeto stesso è n('I fondo dell'urna elettorale: non lo cavi se non di lì. Pcrocchè non è 1,::ià nell'.\ltn. Italia, e neppure nella Medin, che cotf'sto hiso~no s'im1>one: doYe la opinione pubblica è re~ina <'<I è a1>erto l'elettoraro, con brevissimo sforzo, prrt1sochè a. O:?ni cittadino. Bensl è nello horgAte del i\r('zzodì, do,•e il misero villano, tre volte m11nripio, della legge, del costume e di una economia fOHsillzzntn, se non trova questo modo di pesnre rwi puhhliri H<'A'OZÌ 1 o~ni altra via gli è shnrrntn, e il dilemma lo ttttanaglia o clellfl rivolta o dello 1:1riopcro - <1110 formo di violenza, in quell'iunhiente, sterili nd 1111 modo, fatte per .riha~ dirg-li 1\i polsi lo cnteno. Sononohè le catone d1 quei polsi impnstoitrno di riflcsao tutta hL vita. nazionale. Clnuclio 'l'rovos n .Milnno 1 Angelo Cnhl'ini oltre lo Stretto rammontnrono, di qu('stl g-iorni, con pensiero amico \1 nostro grido dr\ 1 95: date allei Sicilia la lihertt~.' 1\la quel grill.o og~inmi dopo l'esperienz~ di un decennio vuol rsscro integrato. Quale li– berHL senza. il voto? E fa eco all'intorrogati\'O il Congresso contadino di Ca.tanio. .·. I~ da <1ursto 1.us! 'lirnu\di <'Mf' 1 tutto no~tro e tutto di que~t'oru hP n più rhr da ipotetiri cont.1~i inter111.uionali rlw 1:1prizz:\la proposta di que .... u. nuova ag-ituziom•. 1-;, if•m•, rome cle,r 1 di parte no-;trn, come con~t•guenu del!(• no'ltr<• dottrine e dei nostri meto,li, come sforzo th•I ~urinlbmo ,trmo('ratico, rhe cerca. una Yia d'u~cit1\ dallc- prupri1• ritorte. La que– stiono è post,l imi up1>rto: !!iH0l·nforza è ri5olverla. Son ~i ri<wlrn h•111l•111rn1ulo. Xon è tema eia medie soluzioni, da 1ttkt1ioni t('pide. Xon si Ya al suffragio uni\·('rsalc strncd1i o rimon·hia1i. Oa prendere o da lasciaro. I~ ci si vn, pertanto, con l'ahito nostro, con la no– stra anima int("rn, Ben ,·oro chC' qualcuno gii\ sta lavorando ull'cquivoco. Non forse gli stessi apostoli del sindacali1rn10 si mostrn110 in g-iùlito per la pro– posta .MocUgll1111i? ,'i Hg-ol!trono fino a ieri a. dir corna, spesso, del iiuffrng·io, n deridere, sompre, la conquista gmdualo dolio Stato, n denigrare il Par lamento, a e1mltaro i prodigi dell'azione diretta 1 1Je111.a la mcnzog-na delln dl'lcg111.ione dei poteri. E I ecco tuttnvin, IH.lettera Lahrioht all'Amnti!, ed erc,> la c~nquista dol 11uffrngio diventata ,·cdi .Arcmtt.' del 2:l} gim1to il suo perfetto contrario - una forma dell'azione clir('tta! ! MrL<1uesto minwti:-.mo non dC',·e in~annare anima YiYa o noi 111t•no di chirchcs:,ia. Perocchè lu camjmgna pel suffrag-io univer~ale cc ne spiace rnnto. per coloro chr ti0g-111.wtrno l'idillio! non può essere per noi come dcY'e!ò!ii(.'repoi sindacalisti come f11lo sciopl'ro genernle - un sostitutiYo della riYolta e un t\quirnll.'1He della bancarotta. Xon si trntta, 1>cr noi, di hrnriarc contro la muraglia bor...-heso il 1>ro)C'lnriato inerme n rompersi la fronte. La ;cheda non ò fino a. R0 stessa, nè simbolo o pre– testo di catnstrofi mirnroloRe. Ed anche nella scheda da brandire noi vediamo, sempre', la riforma da con– quistare. Vcdinmo 11clc-vnzione graduale del proleta– riato· vediamo la riforma doi tributi, In diffusione della' sruoln ht tuteht del lnvoro 1 vediamo tutto ciò che prote,i:go o redimo o propnrn. Mutiamo, pel rnutn1· del terreno, l'nnnc o b~ vin; non barattiamo la fcclo; 11011C'OIIHO~niamoht hunclicra. Siamo o ri• maniamo i medesimi. Noi rapporti int(\rni del partito, come di fronte alla politica pii1 vnstn, inizhlrc o presenziare que– st'agitazione ci scmbrn l'inevitabile. . .. Riesciremo? Riescir emo - s'intende - in tempo rag-ioneYole, nl ~uffrn ,i.do universale, semplice, diretto e !:'egroto~ L'ignoriamo profondamente; e lasciamo il_respom:10 ai profci~sionbti ili nstrologfa. Ma ~ue~f1gnoranz~ poco ci tortura. A una 4.'0~ll ('erto riesc1ren_10, se <'I assiste il Y0ICr<': rirscir<•mo al moto, alla vna. Forse la cumpa,c:nu avrì, delle tr('gue; for::;c ci dar:, per viu. <111('1 che supponinn1tl di troYare solo oltre il termine. So il trionfo d<'gli analfabeti, pei custodi ciel sapere e delln rlcch<'zza, è così grande scandalo e terrore, ben potr('hh<'r0 decidersi almeno - quando il torrente i11grossnsso - l\ s,•cntare il disastro, mu– nendo dcll'nlfnhoto 01,Cnicittndino. Jnfinitc - dicono i credenti sono le vie del t-!i1,Cnore .... Purchè noi non ci si Jtdclormenti sull'orlo del sen– tiero! LA CntTICA SOCIAI,~:. La Critil':, Sol·i1llo e il '11enqto, per l'Italia: mmo fJ. 18, semestre I,. 10 - per l'Estero: amw L. 38, .,emestre L. m. [A rriticn Sociale e l'A,,1rnH! costano per l'ltalia: wmo L. 2!!, ,emestre L. 11 - pet· l'Estero : mmo L. 41, semestre L. 20,ao.

RkJQdWJsaXNoZXIy