Critica Sociale - XV - n. 22-23 - 16 nov.-1 dic. 1905

CRITICA SOCIALE 359 dunlltà. noi criteri cbe presiedono nl rnpporti tra pri\•ati quello insor~enti tra indhldui e lo Htnto e tra coq)I o a quelli tra privati o pul.ibliche nn11nlnit1trazioni 1 o tornii o lo Stato, erano cgunlnwuto IIO<'isc,!iCCondo la non ha cosl instaurata Ln sovro.nit1\ dol Diritto su tutto mt•11◄•-1irun legge. ilallc mc,lcsimo f'111'ir,,. ,·ryl.- E ru questa o su tutti; e con la Francia que!lta llualità con!len·ano rorma1,iono che re.io e r(lnde llicura hL lihert:ì. tutti gli nitri grandi Stati continenfn\1 1 e,I ò per ciò che .'t!Nlflva conto d'iu<i\,tcre !IUqur'lln. dlll'l•rrnza impor- In e,11 Il GO\'erno, <1unlunquo no ~da la rorma, ha unn tantl111--imntra le istituzioni ,:.riuridlrhl' auglo-~a-.soni o grande Rfora entro cui può agire arhitrarinmcnte e con lfl 1•011tincnt,tli,non pcrrhò sia intenziuno 110-1tradi rim- plrna Immunità. ES'IO pratlcamento non ò Motto. ma nl pro\ 'oro.ro o.I Sah·,~minl di non avn di•tto cl•\ che la IU• disopra rlclla legge. Ovo re, o ministri, o funzlon~rt, o lo rnluzlono l◄'rauce~c non hn fotto o nvr<•hhr 1 secondo noi, ste!l'IO l'nrlamcnto po~sono, ,iotto quttl-dasl forma che in- dornto rare Jlf.'f assicurare dancro la llhf'rtil individualo tro.tuca un duali'1mO giuridico, intcrroriro con l'applica contro il dispoti-.mo nmmini,.trntiro, ma perchè, a parer zlono della leggo comune, non e,.lsto libert,\. no1tro, la Rholuzionc Francei;e, "0 l, -.tata antifeudalc I.a lth·oluziono Francese ha dato la eovranit:ì. alla e sr ha decapitato un re, non è Ntatn però che incidcn– mag1-rloramm1 ma non la libertà; ha mutato il nome o talmente antimenarchica, percht~ ha la~elato intatto il la rorma dell'onnipotenza statalo, ma no ha lasciata in- I m(lcranlsmo dell'arbitrio ereditato 1lall'a11cit11 dyimt\ o tntt1i o in qualche direziono ne hn ncorcsciuta la so-1 in 1mrto lo ha. raflorza.to. ('hè, del resto, come ripetiamo, etauzn, l'opera del S1i\v{,mìni ò l!i più succinta o scientifica sin- Le ragioni di questa. differenza tra li ('ontinento e tesi e valutazione che del grande evento abbiamo ftn l'lughllterra sono storiche. La Francia ru la nazione più t1ul letta o che ,·orremmo letta. da molti di coloro <'ho completamente romanizzata; Fuste! do ('oulanges ci ha 1.d C!lsndomandano, per cosi dire, gli auspici pel pro- fatti as'listero al proce..,;io di romanizzazione dell'anti<'a Jlrlo rholuzionarismo. Gallia o alla tra,lazione al Governo della Gallia del )lette,,a conto d 0 insistere su que!lta differenza anche mec(."anismo ammìmstrath·o del dispotismo Imperiale ro- por ragioni pratiche. J-:5sa potrebbe suggerire in che mano di Costantinopoli, e ci ha fatti anche a<Jsistere al dircilono il no3tro ordinamento giuridico donebbe es– trloufo In l<'rancia del reudnlismo ll<'lla sua forma pili /loro modificato per fl'!-1lcurare davvero IR libertà 1 sia tiJ)lca. La tradizione imperialo romant\ ò a fondamento •legll lndi\•idul, eia dei runzionart di Htato, sia dollf' del dispotismo amministrath•o o burocrl\tico sotto la mo• Organizzazioni, sin dei C'orpi locali, di fronte al di<,pO• narchil\ capota, durante la Rivoluziono 1,·rancese e altra. tl~mo centrale. Jn monarchia o in repubblica, la libertà verso tutte lo trasformazioni che la seguirono. ~a la non snrù. mai sicura fluo a che Il potere dello Stato sui lungi\ durata del feuclC\lismoe la sua forma impedirono suol subordl11ati nelle 1unminìstrnzlonl o sui cittadini che rosso di buon'om acccntrnta la funziono più impor- non sia esercitato secondo il diritto comune, in modo tanto dello Stato, l'amministraziono delln giustizia. che i dO\'eri o i diritti del cittadino non subiscano mal Quando il feudalismo fu \'into, In monarchia si ritrO\'Ò mutilazioni da obblighi pertinenti al com1>imentodi run• a,·er di nuovo tutto le funzioni, di eui per secoli non zloni speciali. t: questo, a noi sembra, Il solo modo di aveva posseduto che i titoli; c'era ban'll tra e~so anche arrivare alla soluzione della que~tlono scottante della In gwd11.taria, ma questa era rn•uemt allo altre e sotto- I condlnone g1ull(hca dei luoratorl del servizi pubblici posta allo altre. I legisti, sotto l'lnllucnza del dmtto ;\ so~ 1 .o Cmsl'I romano, p1oclamnrono che la. leggo ò In volontà dol Principe. Nel medcs1mo tcmiw, sotto l'111flucnza dolio i<lco roudnl<, 11 re trattava 11 paese come un patrimon,o IL LATIFONDOIN SJCIL(A"l dn cui trnrre il massimo reddito, o non come un orga- nl1Jmopolitico di cui egli for_ise il funzionarlo. Il risultato di questo processo fu di impedire, da un lato, la forma– zione di una tradizione o coscienza giuridica nel paese. o di dlssoh·ore, dall'nltro, quel poco che c'era. La con- , se,:cuonza è oho la li'raneln è il paese ove il pensiero ò meno dirotto dn vedute giuridiche, o, 11ord~r meglio, ò mono giuridico, o oro quindi è più m·b1fr11rw. In Inghilterra invoco, per effetto della ('onquista Nor– nutnna, fu impedito lo sviluppo comJ>letodel reudalismo, perchò il J'O tenne nello proprio mani l'amministrazione <lolla giustizia. I,'elemenfo feudale, sebbene forte, ru sempre tenuto in grande soggezione dalla llonarchin, che s'alleam al popolo contro I baroni, come qucsti,oc– corrondo, si nllea\'l\no al popolo contro la llonarchia; e non potè mai eottrar•d, come in l-'rancin 1 alla legl{e <'Omone ed aver privilegi economi<'! prr le suo famiglie. La .\lonnrchla, essendo cosl 1 per mezzo del potere giu– diziario, venuta. a contatto del popolo pii1 presto che In 1 1n;uosr, 1·trr'11t, lii, n. Puhblicando, nrl Lr-1!16, col titolo la loti" di r(,t.'~.w• 111 ,'ùrllitt (Bihliotec a d ella ('rifim sorirtle), la prima purtP cli uno ijtudio i.ul M Prohlenm n:.rrnrio siciliano,., promettevo che tos to n vrei fatto l:ll'l,!Uirc In secontla t 1 la ten~a. parte. :lfo ohimè! ò trn!!corso circa un <il'r(lnnio, e temo C'hc molti, se non i più, non si t1i<•noaccorti del ritardato Sl;gnito. .\la, poichè ho promes,10 e mi tton compromrsso ron nitri t1critti :.,ullo stcs~o temo, ora che il pro– hlc•nrn.meridionale inralzo, del quuh 1 l• parte prin rip1llc e carattcri~tica quello <ll•I lariru111l0 sirilianu, pili mi s'impnnc il dovere di ~oln.•rl' l'impegno <'h<' le imprevedibili vicon1lc della l"iti.1. nvcano fatto tnt.– !IRIHlarc. ognl R.ltro paese, reso possilJilo, noi più fltto medio evo, [ qunndo il diritto privato e il diritto publ>llco si confu- ( 1) qu\•Kto nrtkolo ì., Il prlmodi u,m 1rnr11,, con cu1 1111ostro nl-lo• acro in uua cosa sola, o l'andamento del pensiero era ~ 1~~;,,::~: 11 ::,n;,t 1~;~~,:. 1 ,: 11 : 1 ;; 1 ,~/;:;~'~,~-~~:-~:~·;:~t:,;: 1~~~ 1~ 1 ::: 1 : 1 1 11~ 1 1: 1 :::•:~: per occollenza legale, In formnziono d'un'unlca legge na• 1111 M•mi•re ~u,nt•nut 11, dl'lla nN: .,irìt.. 1 ,.,r r,1oh"n,, 11 1 ,r,,1.>1, m.l .i.-1- zionale e d'una lunga tratliziono giuridica che arrha 11~uo, tJI 1,rl'I•arnr" l,l •cxl 11o::: •::wne ,/ti/a trr,·11. rnm· !!'Il r<·r Mu, tlno a noi. E fu questa formai ione, che rese inutile 1• lt• ,.,, r,,ce-11,10rol 1,romuuv ro k atn11,11u, 1olh•III..- e 1:1 eon, • l'accentramento nmruinislrntivo e burocratico, percbò ~1,,11, ,1, lit' to-rru d• ,11 l'llll mur.-111 All e "'-'i' r"11n ntlla su,\ 1•ro- llttlo lo que .. sliooi ln~orgt.nti tra "ingoi\ ln1hvidui 1 corno ,·ludi1 111 ir1tii,ml. sol,, ,,,11,1 CMITl<"A).

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