Critica Sociale - XV - n. 22-23 - 16 nov.-1 dic. 1905

CRITICASOCIALE 357 della eccezione, però, devo risultare non da circo– stnnzo estrinseche o sopratutto inerenti alla JlOl':iOlltl. doll 1 industrinlo o ciel commerciante, ma bensì eia circostanze intrinseche, inerenti alla natura ste!:llil\ clcll1industria. Ora, è evidente che è impossibile fitr trovar posto nella legge a questa serie di eccezioni, particolari a qlrnlche rcgiouc d'J talia o a ciualchc industria poco CO· nosciutac, comunqur, pcl'petuamento cnngianti. Dovo~i far pnrte quindi allo nutorità locali C' 1 prccisamonto 1 al Consiglio P1·ovincialc, che riteniamo organo idoneo a questa piccolt, opera di legi-.ilazionc regionale. La delihernzionc donchho essere sog-~<'tta a!Pappro,·a– zione del CousiA"lio Superiore del Lavoro, e potrebhc non essere escluso il diritto a. ricorrere alla 1V Se– idone del Consiµ-lio cli Stato nei casi di legittimità. Stante il carattere mutevole dell'eccezione, si deve poi, dall'autorità competente, tornar"i sopra periodi– camente. Caporcrso 11,._ - Allo scopo cli evitare una concor– renza che 1>otrobbe diventare fatale, quasi tutte lo legislazioni, come già. vedemmo, stabiliscono l'obblig-o della chiusura. domenicale di quelle aziende aperto al pubblico che non possono fruire dolio disposizioni contenute nel terzo capoverso. Ciò costituisce, è corto, una ampliazione del diYieto cli far laromre; ma è inevitabile, onde impedire che la leg-g-e possa con– d11rro ad effetti economici esiziali por una parte di cittndini. ron è esatto però che con ciò il divieto di fnr lavorare si trasformi addirittura, come alcuno sostiene, nel divieto cli lavorare ;>er proprio conto, inquantochè il provvedimento ò limitato alla chiu– surn, dell'azienda, senza altra limitaz.ione a!Pattività personale. . .. C'af)()ierso 1: - Il riposo, quando non cada in dome– menica1 devo sempre assicurare al lavoratore due domeniche libere al mese, sia perchè il riposo dome– nicnle è molto più gradito di quello settimanale, sia porchò, come disse Fra.nçois li'ournicr alla tribuno. fran– cese, ove ciò non fosse, i frntelli e i genitori di UJrn stessa famiglia, impiegati in industrie diYerso, fini– rebbero col non incontrarsi mai, tutti insieme, nella ca3a ove son nati. . .. Non abbiamo mai inteso di atteggiarci a inspiratori cli legislatori. .. Però, tradotto in forma tecnica, e completato collo disposizioni penali, ci pare che l'or– dine del giorno sovrn esposto raccol::a 1 in embl'iono, gli articoli principali di una leggo sul riposo. YJ. di decentramento legi~lativo, cho potrà. dare buoni frutti e, comunque, mentre costituirà. un esperimento interessante o non inutile, vurrà a du1·e magg-ioro dignità al gm'<'l'IW lomlP, intorno al quale è hono che le classi sociali si stringano ron forvore di alti– vità per la difesa dei loro più immediati interessi. ~[a venga una huona volta. la lei-!~" che tolga al– l'Italia il trh1ti~simo vanto di (.l~!,Ol'O l'unico paese, in l~uropn 1 che non si sia ancora preoccupato dclln nohilissima mntol'ia. Si reclama <la tutti, e a mg-ione, una lcgg-c orga– nica per hl consc1·vnzione delle fore~tc\ a somiglianza di quanto si è fatto per le forze irlraulicho; ma prima ancora si deYe chiedere ed avere una legge per la conseryaziono delle forze umi.me , delle energie ,·itali YiYenti e fecondatrici d ella nazi one. Fu ap1>ro,·uta 1 non è molto, dal Scnrtto unn, leggo sulla caccia, intesa alla. consorrnzio11e degli uccelli utili, ccl inutili, al– l1ag1·icoltura; e in quell'occasiono dame romane di nltisJimo casato hanno mandato petizioni Iagrimoso onde impedire lo scandalo che fosse dato agli uc– cellatori cli usare i fringuelli arC'iccati, chè a tanta altezza può giungere lo spirito di carità di illustri dame amiche degli uccelli, alle quali non par vero di poter riposare sette giorni. ... alla settimana; ma è d'uopo pur anco pensare agli uomini, non di rndo prigfonieri, non mono dei fringuelli ciechi, nel bre,·o chiostro di una leggo ine:,orabile che li costringe a faticare senz!l pausa fino all'ultimo giorno della ,·ita. Non è rnro cho rltalia abbia hi~og-no cli lavorare di piìt onde vincere lo estreme residtcnzo de' suoi più agguerriti concorrenti; l'Italia Jayora molto, l'ltnlìa. hwora, for~e, troppo; l'Italia deve invece larnrnro meglio, perfezionando i suoi stl'umenti di produzione, rischiarando l'opera bruta dello suo braccia possenti, :educate alla. fatica, colla luce dell'istruzione tecnica e professionale. Chiedete all'Inghilterra e alla Ger– mania il segreto <lei loro rapido dh·enire, e vi si risponderti adclihrndo i meravigliosi )lusci industrinli per gli operai e i quadri eloquenti delle oro di l!tYoro sempre fliminuite. Nè i sofìsli, atteggiantisi n disperati difensori delhi libertà, imprechino al nuo\'O serrnggio delle coscienze, chò tanto varrebbe allora giurare alla lettera sul verbo dell'editto di Turgot, ciel 1776 1 proclamante che le tfroit de lrarailler est la J)rPmifre et la J}lus imprescl'iptihle de foutes les vropriétfs, od esaltare il semplicismo, non certo filantro1>ico, di .Napoleone, che al vescovo di 1lreslavia 1 preoccupato \!ella. dimi– nuita. osservanza del riposo domenicale, rispondern: Poichè il popolo dere ma11giw·e tutti i giorni, si ([Pf(I pure lasciarlo [(wo1·aretutti i yiol'lli ... Ben altro erano le condizioni sociali di quei tempi ! l massoni e i socialisti belgi, snll\•sempio degli s,·iz• zeri, dimenticarono l'art. 15della loro Carta costituzio- Con<·lu:"ione. nale, per il quale i. nessuno 1>uòessere costretto ad . . . oi;scrvnre i giorni cli riposo di un culto ., 1 articolo E con _questo nbhtamo nssolto 11 modesto_ uffici~ che fu sempre u1rn conquishi popohtre pur di otto– nostro, cli cl,ar~, ~1_01~0 aYc~·-ra?co_l_to le. voce d~quan_tJ I nere i} riposo domenicale, porchò ~ la _'salu,tedel po· anelano all,1. 1 _ ~101nata 11pa1ati1co .,, la fis1011om1a. polo e apprezzabile quanto la sui\ liberta .,, o la generale cieli 1st1tu_to. . . libertà, per i popoli deboli, eMuriti nella fatica, ò . Una le~ge ~u\ r!p_oso_ ~evo essere .sempl_1ce,s?lma, vana parola, in/,.!tlllnevole figura accademica. immune d~ ~h~pos1z1omrng?mbmnt1, pamnentl lou- Xoi attenderemo, dunque, con Oio\fanni Pascoli, tana dal nguhsmo do:;::m_at1co_del_lc.fo_rm~ile_come la u santa domenicai giorno di silenzio, cli tenerezza. cl_,tll~con~ueta superf~ta~1one <~1 d1stmz.1om, ~1 ~eco- e di raccoglimento .,, 0 meglio, con Giovanni Bovio, z1on1 e d1 sotto-ecce~iom, per 11mal vezzo di r1cal_- la. domenica" che riassume il lavoro fotto e prepara il caro le ?rmo del legislatore tedesco, esuberante d1 hworo da fare; tregua vigilo, concentrazione di forzo paragrafi. . . . _ . od espansione di cervello "; la lieta o dolce domenica Laddove il rogola1~1011tod~llc eccez101~1 ~1 presenti lntina nella quale chi Jayora si sento, e sia, Jihero o troppo. ar<luo e pcr1coloso m for~.a eh c~rco~tan.z~ padrone di s(\ padre nella sun filmig-lia, cittadino speciali 9:1luogo o ~Ila nat~u·a del~ 1!1dust_r1~, s1 h1~c1 nella sua città, uomo che possa, per un ::riorno nl– q_ua~che facoltà. agh organi ~m_n11n1~tra~1n . J~rovm: meno, se~uire a pincer suo il sol<' quando sorgo e c~ah, fatto salvo però ad _ogni c1ttacl11~?11d1ntto ~, nccompn,,.nllrlo fino al tramonto .... r1correre R. quello centrali per una p1u retta apph- 0 cnzione della legge. Si inizierà cosl una prima forma Av\•. LL'IUI 0.\Sl'AROTl'O,

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