Critica Sociale - XIV - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1904

CRITICA SOCIALE 303 La reclazionc dell'/shTa si attarda in una concezione clel socialismo, In quale assomiglia pili al blanquismo che n.l man:il'lmo, e pili al giacobiniiuno autol'itario o carbonaro ilei le vecchi(' forme di ngitazione politica che alla. demoC'razil\ i,ociale internnr-ionalc . .Non per nulla il Leuin definisce il socialista come uu giacobino a pro– grnmma democrntico-opernio. i':: il vecchio tipo roman– tico dell'attività co.:ipiratoria condotta sei;retamente dn una minornnza autoritaria, la quale t.rascina una mas,:;a incoi;cientc. Antitesi rccisa 1 cioè, del marxi~mo che vuole la progressiva e diffusa consapevolezza nella classe ope– raia, e la partecipazione spontnncfi. o diretta al movi– mcnlo. li probloma. dell'ordinamento non è qualche cosa d'indipendente e di sopraordinato al moto della cla.-:;se proletaria: l'ordinamento utile e adeguato nasce, anzi, da.Ile vi::-cere stesso della. lotta di ~lasse e clal!o l'-J)On– tanee forzo delle moltitudini opernie. L'ilcccntrnmento dcmoC"rntico-socialo non può. quiudi 1 11o~giare ,m!ln. tieca obbedienza e sulla subordinazione rigida e meccanica rlci Comitati locali al Comibito cen• trnlc. L'organamento sociale uon è una acce.ssione dal– l'c.-.terno, ma. la ste.;sa ~ostanz.a. vitale del moto prole• tario. Non il primo determimi il secondo, hensl il se– condo genera ed alimenta il primo. Gosl non l'irleologia domina il processo delle cose, ma que.-.to l'ideologin. L'ottimismo induce il Lenin a credere che le condi– zio11i di un moto sociale in Uus!--iasiano ormai e,;istenti; il che J)l'ova l'indole ideologica della sua vi-.ione. La verità è che il moto !':Ocialonac;<'e clall'intimo della co• scienza operaia, e che questa coscicnz.a non ritrova an– cora iu Russia le sue co1Hlir.ioni favorevoli. L'assolutL-,mo politico ivi ha impedito la fol'mazionc di un proletariato educato all'e.~crcizio delle lotte poli– tiche e pnrlamentari. cd ha ostaMlato la formazione di una moltitudine operaia addestrata a<I esercitare la sua int1ue111.asulla opinione pubUlica in quelle forme limi– tate che sono conc;entite p111·ne~li Stati in cui la. rap• prosentan1,n popolare è ai.;scnte. Jmperlimenti que.<;tidi gran portata, e <lei quali il primo non è removibile flnchò non si trnsfùrmino le condizioni della costituzione politica in Ru.; ;sia.ed il sP– condo sarebbe eliminalJile clalt'opcr:\ di propaganda e di stimolazione ciel partito socia\i.:;ta, se que:.to - rinun– ziando alle sue pre'.c:-e ultra•rentmli,,tiche inteu,le:-.,e a sve~liare la co-;cienza e a scuotere la volontìt delle cln:-.-.i operaie, a111.ichè confidare nell'autoritarL~mù di una. Dirc:t.ionc centrale e di un Comitato ser:reto. (Da un articolo di Rosr, Lu.rf'mburg sulla Xf'uf' :h:if, ;\ . .,z, 190-1). e. 111. Sociali.11110e trmlunionismo. La questione dei rapporti tra il sindacalismo operaio e il ~ocia\i,.;mo, è hen lungi <lall'es'>ere ri<,olta. ~e! mentre alcuni scrittori e propagandisti credono che le Lr,uhc di mc;;tiere formino o debbano formn.re tutt'uno col socialismo, ecco che dall'America si alzt\, la voce cli un pro,·etto organiz.zatorc, il quale, sulla Jnter– m,tio11(1/ Socialist ll1>rif11• del 1° luglio 1no1, espone in proposito concetti così diver;;i e di-Hionanti dai tradizio– nali che meritano cli essere riportati e segnalati. tinrnmcnto contrario non solo al pubblico interesse, ma anche a quello degli altri individui appartenenti alla classe ln.voratriC'e. Non è molto probalJile che i\ pro· gramma ultra•(!emocratico 1 proposto dal soeiali.-.mo, trO\'i un v,tli<lo appoggio in roloro ehe, mediante il monopolio, sì sono innalzati al disopm del comune livello de~li operai immigrati, 11011 org: inizz:i.ti, e non qualificati. ., i; Xon è pertanto, domnuda il I,a :.'iloutr, una conce• zione cnata quolla. che si ,·,lffigura. essere il tradunio– ni..,mo Pesercito economico del socialismo? L'occhio frcd• dumcnte critico del no,;tro nnersario. prof. Clark, non ha Rcrutato 1 pi1'1giu...,tamente di noi, il fondo delle cose? Il prof. Clark non si pono sul solido terreno della realtà, allorquondo dice che 10 vittorie degli unionisti sono in pai·te ff'lfldaynate a spese aer1fi altri i' ,, La .\Joutc è propenso a rispondere affermativamenlc, e, n riprova della sua. asserzione, porta il ratto dei macellai di Wel– lington (Nuova 7.elanda) i quali recentemente riusciro110 1 sì 1 a ottenere- un notevole incremento nei salari, ma fe– cero anche dì contraccolpo innalzare, in modo co1-ìCO· spicuo, il prezzo della carne, che perfino il \'itello e il montone era110 più cari a. Wellington che non a Londra. Il traclunioni,;mo non è ndunque, pl'opriamente par– lando, una lolla cli clctssf'i ma una fotta di imlfridui, com• binati per migliorare la loro <·011<lizionedi "ita, alle spese, in parte, degli altri lavoratori 11011inclusi nelln. organizzaziono. Que-;ti individui combinati non sono ;;uf• flciontemcnte rliffcrenz.iati <lai lato economico da formare unà. \'era. cla-;se. La ftlo1>oflaciel tradunionismo è e;;.,cn– zialmcnte indi vidu llistica, poichè, in defl nith,a., :::dgn i fica lo flforzo cli alcuni indivi<lni d'innalzarsi - co\1 1 orgnniz• zazìono 11:opraaltri che si trornno in po,;izione meno fn,·orc,,ole; il principio del lai.~sez (aire clella scuola di )fn.nch(';;ter non gli è pertanto affatto ripugnante. ,\nzi, non vi è alcuna l'!sagerazione nell 1 ossen·uzionc del pro– fessore Clark che, cioè, in linea di principio, la trade– uuilì/L sia opposta al socialismo. :Xci mentre questo pro• clama la so!iclarieb\ unh·ersale, la lracle u11i011 tende a spezzare i vincoli naturali delle cla,;si lavoratrici. Che poi l'os-;e11za.del tradunionismo sia contraria a que!l1t del socialismo, il Ln. )Ioute lo ,lcducc dal fatto della sua. esperienza per,;onale: egli nella sua pratica di propagandista dice di aver riscontrato mag,gior difll– coltà nel far comprendere ed uccett,u-e le dottrine 1-0- cia.lii,tc ag-li operai 1'indacati che non a. quelli es..::lusi dalle tracle-uuions. L'operaio unioni.;:bi noi difendere la .... ua azione sul terreno pratico è co-.tretto a ricorrere ai principii <lei laissn (aire in modo co,Ì. costante, che il suo prOCC' i.SO ps icologico in un dato momento si tro\'a in aperto conflitto colht fllosofla del colletti,,ismo. Il La .:Uoute trae la conclu5ionc dalle sue os:;ervazioni dicendo che sarebbe un fa.r violenza ai fatti l'a;;seriro e;;ic;tente una naturale connes;;ione o relazione tra l'u– nionismo e il sociali-.mo. Ciò peraltro non significa che i socialhti debbano combattere il sindacalismo operaio wr sP: non ci sarebbe ragione per far ciò. come non vi è per O'-tacolare il risJlarmio, In. temperanz.a 1 l'a,~;.~icura– z.ionc, o qua!sia-;i nitro me?.zo che 1,'1sn1\·11wo:idopera per mi ,g-liora.re la. propria condizione. L'unionismo è semplicemente il prodotto cli un 1-istcma di produzione moribondo de~tinato a cadere insieme col rapita\i,;mo; u. per intanto non de\'e e,cludcrsi la po,;si– hilità che tra non mOlt(), in America, le fra(le-unio11s diveng'ano la prima linea di difesa del capitalismo contro il socialismo. ,, e. 111. Lo scrittore in p;trola. R. l,a :.Uoutc - dopo aver eletto che i socialisti dC\'ono toner conto dei fatti come sono e non come ,1esidererebbero che fossero non esita. a. far sue le se,iuenti osser\'az.ioni di uno dei più saiinci ed intelli~enti aHer,;ari del socialismo, il professore J. 8. Clark: u. lo recenti esten.:;ioni del principio di mo• nopolio, sia nella pratica doi f1•usts da una parte, sia in Le fal~e conseyu.eu ::e 1norali e sociali del da,rvl- quella dello tradf'-1t1tions e dei Sindacati operai dal!'al ui:m/0. tr.t, hanno in modo perspicuo portato nel campo della Le teorie biologiche del nostro secolo sono stalo in- discus'!ione il principio clella nazionalizza.zio11e delle in terpretato a controsenso, e sono diYentatc le piaghe <lustrie secondo un modollo socialistico. Per altro, de,•o della morale, compresa la morale politica cd interna– ritenersi come prematura la conclusione che il socialismo zionale. Giammai, con tanto cinismo, si è ap11alesato il sia il solo metodo di cura da usarsi contro il monopolio, vizio delle generalizzazioni precipitate. 1>oichè,quantunque apparentemente le frnrle-unions sem• Lo conseguenze pratiche che si pretesero trarre dal brino favorevoli al socialismo, in linea. dì principio sono dart'inismo sono abbac;tanza note. Si son visti dttn•inisti a queste in opposizione. Le ragioni del probabile atteg- sostenere la i; filosofia dell'assao:;sinio scientifico ,.,, la giamonto conservatore delle trade-unio11s non sono diffl• teoria dell'egoismo brutale e forore, risvegliante tutto ciii a scoprir~i. So l'organizzazione fa sl che nlcuni ciò che \' 1 ha di animale$CO nell'uomo. Si è estesa allo operai pro~perino a SJ)('Se, i11 pw·te, degli altri, \'i è mo• razze e ai popoli la morale del ferro e del sangue; si è ti\'O di credere che vi sieno limiti all'estendersi della. esaltata la. guerra come una istituzione Rantn e divina. cooperazione tra lo classi più favorite e quelle meno L'imperialismo, l'espan•done 1 In. conquista, equh'alenti al favorite. Comunemente si dice ch0 lo organizzazioni cli diritto del più forte, predominarono anche nel campo me,.tiere sono monopoli i! se l'osservazione è esatta, fa politico, o soo:;tih1irono la forza al diritto, l'odio alla fra.– d'uOJlO che nella loro azione vi sia qualche cosa. di in- I tellanza) la competiz.ione brutale all'associazione.

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