Critica Sociale - XIV - n. 18-19 - 16 set.-1 ott. 1904

Critica Sociale f? IVIST.ll QUINDJCIN.llLE DEL SOCl.llUSMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. Lettere e vaglia a!VUfflclodi CRITICASOCIALE - MILANO: Portici Galleria V. E. 23 Anno XIV - N. 18-19. Non si vencle a n.um.e1•i sepa1•ati. Il Milano,16 settembre-1 ° ottobre 1904. Ch1ediumo veni(t del l,inao ,·it,irllo. Dap– prfrna lo :JC·iope1·0yenerale ci buttò i11 rtfJ•ù, 4t 'Wttm.ero clel 1(} settentl>1·,•. f)i, poi soprar1- (Jiu1,.. ,;;ero alt,•i r;ont1•,;itt1H11p·i che aoyrava- 1·ono U fJtuiio. . l.i'ondia1no cl'lw fa.-;cicoU ,l,11 uno, <' col pros ..;i'lno 111t11wrofa,,·emo cU rin,etterr:i in vace rol calendario. SOMMAlxIO Attualità. l!orn delle rr11po11~11bili.t,ì: lo scLope,·o ge:11tr(l/t t. l(I sl./11<1;;/.011t. pott– lim {LA CRITICA socuu;J. La toi·o rJtlo,·/(1 (GAnZI \ CASSOL\). Couh'o lO sc1•1tftn/.o <H Usta t co11t,-o ti s11ff,·agto 1111/,11011/i"(l/t\ 1 W•:1t- 11ucc10 ;,,,cco1.1N1J. 1.a poWlca ae, professor~ suo11dadi: rcpucn n u. o. Mondolfo (.c. y.) Studi sociologici. Lt ('01/(UZlOlli ,lef/a m(o-hia mtrct111Ult t ' (lovtrl d.ello Sl<rto, I C Il (,\\'\'. OINO )ll'Rl,\l,DI). I.e org,111i::a::to11i i11Jetallfllt traesrlle 11t/ 1903 f. Jl ). I SOf/ilml ero11omtrl d.ti mUiltwtsU (OIACO~IO ,\Sf>HENO). Pe.- l'impianto d.i 11110 c,mthl!• c-01111111a1e " cmmeto l'<wtse, v e VI (fine) {Dott. LUIOI Moi-na!ARTl:-ll). Filosofia, letteratura e varietà. Gli m11111011Uort (0. )I.) f'l'(I Uln-l e Rlvlste: 1/U,il(m lubtt (STJCUS) Le rn11.lattlc prOfC'SSIO- nnll nsalmllnto n~ll lufortunll (RTICU::i:) Il socin11srno o l'f,i•o110- mi.st (I (t. m.) - 1tc11ul)l>llcn,mounrchia c 1>orlallsmo (t. 111.)- La democrazia sociale In l.nghlltcrrn (t. m.) ~- Il soclnl1smo 111 1s,·czla (c. m,J La socializzazione del diritto (e. m.) - Q11cst10111 Interno all'or!l'a11tzzaz1ono della democrazia soc1a1c russa (e. m.) - Socialismo c tradunionismo (t. 111.J - i.e ra1sc conseguenze morAll e sociali del (I.Rrwlnlsmo (t. m.) L'ORA DELLE R SPONSABILITÀ Lo sciopero generale elasituazione politica, J.o scioµcro generale politico, che mantenne in org'asmo per cinque gior11i mezza Jta.lia. e parve a molti la "'grande manO\'l'U ,, prenunriia di future non lontane guerre civili, fra i parecchi benefizi e danni che può :wcr recato alla causa democratica e al proletariato elci quali non è ancor facile erigere il bilancio sicuro - arrecò, secondo noi, una utilità. incliscutibilc, che era affatto estranea ai suoi fini intrinseci e allo previsioni dei suoi promotori cclat tori: quella di render chiare o palpahili molte cose, che, nel cozzare delle teoriche astratte, rimanevano per la pili gnm parte anche di coloro che si occu: pano di politici1, impervie ed oscure; e di agevolare così quell'opera di sincerità e di precisione neJl'at– teg-giamento dei partiti, che è la prima e più fon– damentnle concliiione di ogni lotta politica feconda; di dare, per conseguenza, un impulso, speriamo, de– cisivo a delineazioni politiche, che s'indugiavano vo– lentieri nell'equivoco e concorrevano perciò da troppo tempo a mantenere in uno stato di paralisi tuttn l'azione - sarebbe pili esatto parlare di inazione - dei nostri partiti popolari e quella, di riflesso, dogli a.Itri partiti e dello stesso Governo . Questa constatazione, lo sappiamo, parrà strana e paradossale a molti lettori: perchè le prime ap– parenze semhrano giustificare la deduzione contrnria. rn anche questo è assai naturale. Ogni violenta scossa data alle opinioni, alle impressioni, alle consuetu– dini menta.li in materia politica non può, a tutta prima, non intorbidare l'atmosfera in cui esse si muo,yono, spostando i punti di veduta, alterando e scomponendo le categorie tradizionali e cristallizzate dell'opinione e dei p,1rtiti; ma questo stesso momen– taneo disordine, vincendo la forza d'inerzia del pen– siero, ne snida gli equivoci, ne agevola nuovi e piì1 sinceri orientamenti. Impressioni confuse, reazioni istintive e sproporzionate, giudizi o troppo timidi o monchi o precipitosi possono offrire - por un istante - lo spettacolo di una certa confusione delle fa. ·velie. Jl Corriere dellct Sera (1), commentando la de– liberazione con la quale i " Gruppi socialisti mila– nesi 71, in seguito allo sciopero generale cui avevano aderito, taglia.vano definitivamente i ponti con la ri– voluiionario anarchica "J!,ederazione socialista 71 , che, sotto la pelle e la maschera della Camera elci la– voro, aveva quello sciopero dominato e dirotto, con– fessava candidamente di non capirci pili nulla: " nessuno potrebbe più dire - esclamava - dato un grosso avvenimento, qunlc sarà l'attitudine cli Ferri e di '!'urati ,,; e malinconicamente si chiedeva se non sarebbe meglio ormai che la " g-ente ,, - leggi la gente borghese - anzichè attendere la " salute ,, eia una parola savià dei socialisti temperati o da un errore degli intransigenti, la cercasse nelle forze sue proprie e pensasse ai casi suoi; proposito del quale non saprommo lodare abbastanza quel giucliziosissimo fra i giornali borghesi. Della stessa impressione si faceYa interprete la Stampa di 'l'orino(?), in un articolo intitolato ap– punto: la co11fusione delle lingue; nel quale, dopo a,•er notato come l'unità di pensiero e di indirir.zo sembrasse sin qui il privilegio dei partiti avanzati, in opposizione alle mille divisioni che t.ravagliano il campo costituzionnlc - e pure spiegando questa differenza col fatto che l'unità. è molto· pili facile a raggiungersi nella. critica negativa che non nel la– voro positivo e nell'azione di Governo - si com– piaceva di constatare come la for7,a ideale, che pro– veniva al partito (?) radicale·socialista da cotesta unità d'indirizzo, si fosse sgretolata miseramente dinanzi ali' attuazione pratica di questo scio))ero generale che, nella mente di tutto il partito, doveva essere Patfcrmazione trionfale della sua solidarietà e della sua potenza. (') 1° ottolJrc. (T1 21 BcU~mlJre.

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