Critica Sociale - Anno XIV - n. 13 - 1 luglio 1904

196 CRITICA SOCIALE ... L'on. Wollemborg, poche settimane fa, ba esposto il suo programma a Napoli, ove era stato invitato da nu– meroi;e associazioni. Ed ivi l'egregio finanziere ha rile– vato i benefici, che pure essendo di canittere generale, assumerebbero maggiore importanztl per le provincie del :Uezzogiorno, più delle altre bisognose della prov– vida opera del Governo. Egli ha detto fra l'altro: " Sopprimere le tasse cli fa. miglia (fuocatico) e sul bestiame agricolo - compensando interamente i Comuni della perdita finanziaria conse– guente - vuol dire portare un sollievo maggiore alle popolazioni delle provincie dove l'applicazione ne ò più gravosa. ~~ sono appunto le ,·ostre, do,•e il fuocatico dà proventi maggiori che al Nord, colpendo non in rag-ione dell'agiatezza, ma in rapporto al numero delle famiglie; dove la tassa sul bestiame agricolo ò piì1 oppressiva, perchè più intensa e diffusa, perchè diretta specialmente sul bestiame sparso nei grandi pascoli rurali. " Abolire il dazio consumo, reintegrando con altri ce– spiti 1>eraltrettanto l'entrata dei bilanci comunali, il dazio consumo ioterno, murn.to e forese, significa - poichò esso si commisura pili alla popolazione che a.Ila ric– chezza -, alleggerire maggiormente il peso tributario nelle provincie nelle quali il rapporto fra ricchezza. e popolazione è meno alto; significa diminuirlo di pili dove i Comuni ehiusi sono più frequenti, e, cioè 1 rela– tivamente maggiori i prele\'ameuti sui consumatori lo– cali che affluiscono al Tesoro centrale, e do,,e le tariffe sono più acerbe anche per la stessa scarsità. dei consumi. J<: tutto ciò a1,punto è nelle provincie Meridionali ed in– sulari d'Jtalia. " J.,ìberare da ogni ingombrante influenza fiscale la materia prima necessaria all'industria, sii;niftca dare condizioni pili propizie allo sviluppo economiço, special– monte laddove pil1 am1>iamente o piì1gravemente quella è soggetta al dazio consumo. Ed ò nelle vostre città; tra le quali Napoli ha pure questo triste primato.,, E proseguiva: 11 l.a proposta trasformazione del trat– tamento fiscale del viuo, dandqgli libertà di movimento su tutto il mercato interno, sopprhnendo ogni diversità di tassazione rondat1t poi grado alcoolico, agevolando il commercio delle U\'e, evidentemente e necessaria– mente gioverà. di più alle pro,•incio che sono ad un tempo più forti produttrici, e meno forti consumatrici. E sono ancora lè vostre. Esentare da ogni vincolo e onere fiscale le uve, sostituire ai dazi: così di versi una tassa unica di sole 4 lire per ettolitro da pagarsi dal– l'ultimo acquirente a vendita effettuata, lasciando im– mune il vino esportato e mandato in distillerie, vuol dire dare al commercio clell 1 u,,a e del vino nuO\'a fa– cilità. e largbezz;a di sbocchi interni utili alta produ– zione, SJ>ecialmente meridionale, molto pili dell'oramai perduto trattamento di favore all'estero; vuol dire spia– nare al vino meridionale le vie dei mercati interni più l'icchi, anche 1,er le uniformità. della tassa, escludente le diversità di tassazione in base al grado alcoolico che taluue città settentrionali hanno usato, ed usano quale Jitrumento cli protezione 1 volto appunto contl'O i vini del Sud. " ~: l'imposta di Stato suL reddito, toccando il reddito netto da ogni passività. e imposta speciale diretta, col– pirà ogni pro\•incia in ragione apJ)uuto della sua ric– chezza e della sua pl'Osperità, e non altrimenti. " Sostituirlo agli attuali fuocati0i 1 significa surrogare una tassa la cui ampiezza è determinata in ciaflcun Co– mune dallo inosorf\.bili necessità del fabllii!ogno ft11a11- zinrio locale, cou un'im1>osta che, commisurandosi al reddito disponibile di ogni cittadino, si J>releverebbe in proporzioni maggiori dai punti del territorio nazìo– uale dove più alte e fort.i si addensa110 le rendite nette. " Ma v'è di pili. Pcrehò il mio disegno comprende la riduzione immediata alla metà.dell'ìmpo !l.ta terreni nelle provincie meridionali ed insulari, in ciò concordando colla proposta dell'on. Sonnino, che ammette solo in un piano complesso in cui anche le ragioni finanziarie dello Stato siano rispettate, e sia escluso il pericolo dell'applicazione differenziale di una stessa imposta di Stato nelle varìe parti del Regno. " E il mio piano anche comprende la riduzione alla metà dell'imposta fabbricati nei Comu1ii a popolazione a.dden• sata, J)rovalentemente rurale. E tali Comuni esistono esclusivamente nell'Italia meridionale, eontineutale, in Sicilia ed io Sardegna. ,, Questo è il programma di un tenace ingegno 1 quale si è Leone Wollemborg 1 le cui doti personali eminenti fanno ritenere sicura e vicina la vittoria; questo il pro• gramma cbe noi salutiamo con cordiale pia.uso ed ami- che,·ole augurio. Y. 'J'ONNl-BAZZA. Socialisti transigenti radicali sacchiani (I) Sotto gli auspicii - erodiamo del deputato Sacchi, si è costituito in Cremona un Circolo clemo· cralico-sociale 1 che si propone di " svolgere 11.ir.ione sua nel campo amministrati,,o e politico ali' infuori di ogni preconcetto istituzionale ed indipendente– mente dà qualsiasi idealità lontana,, e di" contri– buire all'ele,·azione economica e morale del prole– tariato, in quanto tutti i miglioramenti apportati al medPsimo ridondano sempre a nrntaggio anche clel– l'intera società ,,. ~ l'egregio amico nostro Alessaodro Groppali ne ha tracciato i fini e dichiarata la ragion d'essere in un opuscolo (t), che, a nostro giudizio, ha una singolare e pili che locale importanza, e per– chè rispecchia, sagacemente esplicate dal loro lato teoretico non meno che da quello pratico e" attunle ,, 1 le idee di uno dei maggiori e migliori uomini della democrazia italiana e perchè dibatte francamente, benchè 1 per noi, molto discutibilmente, una delle più vessate questioni: quella delle simiglianze e dei rap• porti fra il pensiero e l'azione dei socialisti transi• genti e dei radicali più evoluti e moderni, possiamo dire dei radicali sacchiani. [I Oroppali, arrivando sin dal principio alle estreme conseguenie ciel suo posith•ismo e relativismo, af. ferma che " un partito politico, che voglia vivere e combattere effettivamente, ha un valore puramente relativo alle condizioni socialii ai bisogni, allo ne– cessiti, del momento, che esso intende di valutal'O e di trasformare alla stregua del suo sistema. d'idee,,. Se osso" si isola dalla realtà e si condanna a vivere prigioniero delle proprie formule ... non ha più ra– gione di esistere ,, e" finisce per trasformarsi in una setta o filosofica o chiesastica,,. Per lui " i partiti non devono mai perdere il contatto colla. vita vis– suta e devono, continuamente trasformandole, adat- {1) l)0Jl0 li Coni;:resso rad!cn10 cli Boma o l'embra1J8011s-nuu,; <i<'I i111echhml e del rnarcorhrnl e, J)er essi, doll'on. S11cehl 1' dcll'n"• vocato nonrnssl, IJUÒ J>arerc Inesatta e lmpro1irhl quesla dt•,,!gml• zlone. 31anoi la conscn·lamo 11gualme11tc, perchè 11ndlamo COll\'lntl olle J)fCOIJ)Ut1111entoILCIJ'Oll.NICChl C nella fraziono Cho !a Clll'O O lui. debbano rll)orre lt' loro SJ)erunze <1mmtl augurano ll.l 1rnrt1to rad!Cale 111 ratfor,mrsl ul contatto con le nuo,,e co1-re1111ideull Cl sociali. f) OltlWl'ALl, {.(I f'l'iSL del p1wldi f(/ '1 (fJIICfllO i11(on11alol't (/(!/ Cil'COIQ dl'lll()Cl'{llku ,;QCkll,, Cl'{'J/H,11111, Tlp0grt11\a ::ì0ch,h:, 190~, Jll,llf. b2,

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