Critica Sociale - Anno XIII - n. 22 - 16 novembre 1903

340 CRITICA SOCIALE sarebbe come il punto intermedio e pacifico d'incontro dei socialisti (certamente non intransigenti!) e dei mo– derati. ... intelligenti. In parte IJCr gli stessi motivi ab– biamo, a suo tempo, combattuta l'idea del II Partito della scuola,,: partito morto onoratamente ..., 1H·imadi nascere. L'epicedio - vedi vendetta delle cose! ~ gli fu i neon• sapovolmente recitato, nei loro magnifici discorsi, dai suoi più accesi e convinti fautori: il Salvèmini e il Kirnor. Ma, prescindendo da questa parziale riserva, il ~itato ordine del giorno, oltre acl a\•ere reso, nel momento in cui fu presentato o, meglio, conglobato (e fu tutta abi– lità del Kirner) e approvato, un note\•olissimo servigio all'unità della Ji'ederazioue, ha il merito di /\\'ere affer– mato e agitato il grande concetto dell'alleanza, sul ter– reno della lotta. di classe, di tutte le forze scolastiche, dai maestri elementari ai professori d'Università.: al– leanza1 che sarà. tosto un fa.tto compiuto, essendosi in pili luoghi già uniti i docenti primari e i secondnri ed essendosi a Cremona gettate le fondamenta di una no– vella consociazione cli professori d'Università. i,; -- abbiamo detto - un grande concetto: perchè, oltre ad affrettare, per la cresciuta gagliardia dell'orga– nizzazione magistrale, la \'ittoria della causa scolastica, nega che abbiano rngione d'essere le artificiali e le ari– stocratiche barriere, che finora han diviso 1 come in tanti ceti ~hiusi, coloro, che insegnano l'alfabeto e l'ab– baco1 da coloro, che ne continuano l'opera. negli istituti secondari e negli atenei, e assevera essere una sola la funzione, che, per di\'ersi gradì, essi compiono, ed essere tutti a un modo, il maestro a sci o settecento lire 1 che dirozza nella ;;cuoia rurale i figli dei contadini, e lo scienziato, che professa nelPUniYersità, benemeriti della società. e tutti urgentemente merite\'Oli che se ne mi– gliori la sorte. ... L'altra ampia ed importantissima discussione fu quella circa il tema "so sia ora possibile risolvere contempo– raneamente, con un unico disegno di legge, tutto il vasto e complesso problem,~ dell'insegnamento medio ,,: discussione chiusasi con l'approvazione dell'ordine del giorno - inserito, con la splendida Relazione che Io precede, nel terzultimo fascicolo della Critica - del re– latore Salvèmini. IL concetto, espresso nitidamente e ·recisamente in quest 1 ordine del giorno, che il miglioramento delle " in• decorose condizioni economiche 11 , giuridiche e morali clegli insegnanti secondari non debba essere subordinato al problema del riordinamento didattico della scuola media, ma debba andargli innanzi, è di\'entato più che mai di " attualità. n ora che è caduto, bon gré o mal gré, col gabinetto Zanardelli, il ministro :Nasi,che non volea saperne di scindere le due quistioni e le soluzioni rela– tive. E se fossero saliti al potere, col Giolitti e sotto gli aus1>ict dei socialisti (almeno clegli impropriamente detti "riformisti ,,), i radicali, e primo fra essi il Sacchi, che si mosti-ò sin qui tra i J>iù fervidi fautori degli ideali della Ji'e<lerazio11e, noi avremmo aperto il cuore alle pii1 ardite speranze. Fallita la combinazione di un Governo radicale, con– tinuerà. almeno l'Estrema Sinistra la sua opera di pro– pulsione nel senso delle speranze ch'essa ha alimentato? Noi vogliamo credere che sì, benchò ci abbia penosa• mente stupito il non vedere, nelle primo trattati\'e della crisi ministeriale, - a quello, che i giornalranche me• glio informati hanno riferito - il problema della Scuola media messo innanzi da nessuno dei deputati d'Estrema Bib 1otec-:i CJ no H1arco Sinistra, che furono interpellati dal Giolitti sul pro– gramma cla concretare: non dal Sacchi, non dal Mar– cora, non dal Bissolati, non (o saremo smentiti?) dal '!'urati (1). Certo ò che demeriterebbero anche il nome di demo– cratici quel qualsiasi :Ministero e quel qualsiasi partito che nella loro opera cliriforme dimenticassero la scuola. xy. (1) xy non sarà smentito nffntto. Il Turati, non entrando nena coml)hrnzlono !llinlsterlntc, e non do\'endo pnr\ (l.re che per se stesso, non 1,oten\. (lOrro, il. una <lventuole eoOJ)Cnu:10110 1>artamontilre, con– dizioni tl\Ssall\'e su ciascuna <lene cento questioni ohe possono for– m 1ro Il contenuto di un llrogrnmma Immediato di Ooverno. )In lo sue l<lcc e l suol Jll'OJ)Oslll,In 1>errcttn eonrorm1tà col voti del con– gresso (I\ Cromoun, sono nbt.11,stnnzanoti, t\acchò fu egli nella Ca• mera I\ J)ro1)orrc un eme11d1unenloAlla mozione 1)1Stefano, ,icl senso di fl\r Neccdcro la questione scmpllC'eet\ urgente ciel mlgllornmento (lc!lc cond!zlont economiche o morali del aocentl mecltalla q11estlono più eom1)IC881\ ae11a l'lforma dld1\ttlcn. Come llUro ò noto, J>ernumerosi serltll e d1Scorsl Rnehe recenti, ch'egli fa della dcmocrnz1a scornstlca (o ctoò llhcrh\ 1>olltlcno note• vole rn1gllornmentc eeonornlco deg!! hisegnRnti clcmenlnrl e mcot - aumento del b!lunclo dell'Istruzione - nuo\·e sotiole, estensione ctclla. scuoll\ oùt)ltgntorla por altri tro nrn11,roreztone scohtstlea, ecc,) 11uo ,10111uattro 1Hmtldel progrnmmn (Ilriforme lmmecllate da lui soste– nuto, Insieme nlla ,·1,(0,·ma ferrot·i(11·la, !\\Hl 1·tfor11U1 trUmtw·u, {lnclu. s,wl Ja. riforma 111iHtareo dogrmale) e ano svll11J)l)O estensl\•o cd ln• tensivo àelll\ 1eyts1c1;:to11e sociale. (Nota del/ci C1t1T1CA). I.I.ESPESE fdllìITARI ~otto il 1lBni.,te1·0 Zm,.m·,wll'i,-0,iol'itti I. Se si guarda. a quello che il Ministero Zanardelli• Oiolitti ha fatto iu questi tre anni pel militarismo terrestre e marittimo, si vedrà facilmente che questo non ha da lagnarsi. Venne al mondo quel :Ministero nel momento in cui le spese militari erano combattute nel P~1ese e nella Camera e vi si faceva contro una specie di ostruzionismo. Per prima cosa il Ministero affrontò la questione militare come caparra delle sue buone intenzioni e da un caso di diminuzione passò sen– z'altro ad un aumento di spese, contro, l>ene inteso, l'opposizione di uomini ragguardevoli dell'Estrema Sinistra, che ufficiati ad entrare nel Gabinetto vi si rifiutarono perchè esso aveva loro rifiutato ogni fal– cidia cli spese improduttive. In tre anni, e per il solo esercito, si sono spesi col bilancio quasi venti milioni in pii, di quollo che era il consolidamento anteriore alPavvento di Zanar• dolli al potere; una parte dei quali milioni sono continuativi per gli anni avvenire. li calcolo è presto dimostrato e accertato con i documenti ufficiali alla mano. Un milione e mezzo annuo fu dato con la legge stessa cli consolidamento perchè la spesa consolidata prima ascendeva a milioni 273/'/ 10 - esclusa Creta, Africa e China. - e ora, mediante i1 consolidamento Zanarclelli, la spesa venne portata a 275 milioni, escluse sempre le spedizioni oltremare. Due leggi, una subito dopo l'altra, assegnarono almeno dodici miUonì in piì.1del consolidamento, rica– vandoli dalla vendita di fabbricati, terreni ed altre cose cli proprietà dello Stato, e permisero pure di vol– tare a favore della guerra circa 400 mila lire annue di rendite di altri terreni dello Stato che prima anda– vano versate a favore del pubblico 1'esoro. A.ltrn 600 mila lire annuo se Ji prende eia sè, per una specie di frode, il Ministero della guerra vol– gendo a proprio favore altrettanta somma cli proventi

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