Critica Sociale - Anno XIII - n. 15 - 1 agosto 1903

ùlnTICA SOCIALE 233 tardato tanto ad accorgersi che 11a be è la C<msacau– J,;arum d'ogni civile pro,::rcsiio, e 1>eranni ed anni lasciMono libero il pa:-so fl i nostri connazionali, fossero o. non 1 foss~ro nnnlfabeti? ·1~, in secondo luogo, come mnt nnc oggi (e questo tnnto in .America quanto in. ;\ustrnl!n, 1>crchòtutto il mondo è paese) i pro- 1>r1ctarl d1 terre o cli miniere, g-li industriali e i fabbricanti si mostrano av,•ersarì accaniti di ogni freno all'immigrazione? Sono forse essi de"'li anti- patriotti? Dei nemici della. civiltt\? " . No, ~ parte_ le clisc1uisizioni retoriche, uno solo è 11 motivo cui son dovute lo leggi cli ostracismo ?Ontro l'immigrazione: il momentaneo prevaJerodcµ-li mtercssi oporni o commerciali sull'interesse delle nitre classe sociali. Ormai 1lncho in America non soarsoggia la mano d'opern, nò manca. in America di farsi sentire il triste fenomeno della sovraprodu– zLOno. Di qui la lotta dei lavoratori nmcricani contro l'eccessiva concorrenia dei lavorntori d'altri paesi (o specialmente degli itnlinni che si accontentano di hassi salari), e la guerra elci commercianti contro un elemento che, come il nostro, molto produce e poco consuma. Ecco,. a riprova, alcuni brani di discorsi, meno filosoflc1 del precedente, che furono pronunziati alla Camera dei Rappresentanti nel t 90, quando si trattava di rendere piì1 severe le disposizioni della legge sul contratto di lavoro('). Da allora ad oggi le opinioni degli avversati dell'immigrazione non sono mutate: " Si è abusato - cosl tonnrouo nel 1890gli onore,•oli Rappresentanti - del privilegio di ospitalità degli Stati Uniti. L'Immigrazione forzata, l'Immigrazione per con– tratto, l'immigrazione procurata sono un danno per il paese. I Governi mandano delinquenti e pouri, e t·en– gono Importati operai cl1efam,o la co11co1Tt11za ai 11ostl'i 011estifm:omtori (1). J'e11go110 11 primai:era cltgU open,i da paesi Ot'eso110mise,·amente1><1gati, fmmo co11corre11za ai nostri, e al 1)1'i11cipfo dell'i11t:e1·110 ·iparto110 i:arichi di quattrini rubali alle f(tluiylie a111erica11c. 1',' questa rlasse t/i lmliviflui 1 t:el'i uccefli di passoyyio, S.JJe11ClQ110 diflicil- 111c11ff' 1111. soldo .i;:ui110s fl'i mercati, ed {)(/icmo tutto ciòche è ame,·i<."(mo, eccetlualol'oro che ci1>orta110 via. Chiudiamo 1<1. J>Ol'frt in faccia ,, l11tli i pre~;olati dte distrug{lono le t1ost,·c famiylie e l1imlipemle11za del ,wsfl•i OJH!l'ai. Vi sono agenzie In tutta l'Europa, e specialmente in Jtalia, aventi per lsco1>0di mandare da noi I peggiori elementi d~I loro pAese. I nostri so110,·/dotti a clorer larmw·e J>er me,·cedi i,·,·islJrie 1 e quamlo, 1la11chi, mi,u1ccia110 uno scio– pero, il padrcmesfrnllatore (<1. reuire miyliaia di operai misu·ablli, che lat·oranoper w,a paga cli 12 a 50 soldi al gion10, ed i 11ostriso110obbligali, pe1· dCtre il pane alle loro famiglie, (l(l accettlwe1111a me,·cetleancora pih bassll. Noi non ci OJ>J>Oniamo n chi viene liberamente a lavo– rare per conto proprio { 1 ), ma a chi è importato per contratto e non à alcuna Intenzione di diventare cit• tadino americano (4). f; necessa,·iomante,iere il 11ostro 1islema p1·otezio11ista 1>er 11011 porre il nostro com11iercio al lii:ello di llllri 1xiesimeno farorUi j la mano d'opera iii AmPrica f' 1x,gata 111eylio che iti qualsiasi altro paese del 111011<10 j vei· mantenereq,usta JJOsl.;ione ai 11ostri lai:o• rnto,·I, U'log11a conservare i mercati americani<t{lli operai <m1e1·ica11i, e([ il 2Jermeltc/'eil fras1>01·to (li, immigranti, (1) lJOlltll. dfll'tmlg,·., Rnno 1902, N, i:;, Il, e,. (') SI noti, In queste o nelle 111ooeu1vo pRtellchto lamentazioni, come non 11 1ocehl mal Il iflBIO de11•,rn,11(abdl.11110 e <1e1nono,·a,ua. ( 1 J Queato nel Hito; adeuo, v111-0o con1ldera1-0 che gli uananl Il ada1ta11-0a venire anche senza prevenUYo conlratlo, si cercano ton altre 1cu1e altre resirlzlonl. ( 1 ) C'I~ di lflt1tdu·• ,,, Arntrkt1 tltUO Il frutto del 61f0 loi:o,.o. come di bestie cla soma, ri(lun·rbbe Ili numo d'open,, e frustrerebbe i beneficiclelprotez:fo11ismo. 11 Xo~t è questo ~11! parlar molto chiaro? Non ap1>nrf' cos1 rn Iure nwridurna che non il vacuo amore dellft civiltà o dell'umanitÌl 1 mn qualche interesse più ri– stretto e piì1 concreto metto adesso i II moto il mac– chinario le~islativo dcj!li Stati Uniti contro i lavo– r:1t.ori euroJ)ei, come ~ià da tempo l'à messo in moto contro i lavoratori cinesi':' 1./nnalfabetismo è un11 scusa, cd una buona scusa, data l'ignoranza. assoluti, delle nostre masse ltworatrici e la fatale coincidcrnza tra annlfubctismo e mis<'ria; come 1mrc un discreto espedi<'ntc, specie se rnrme:;:giato con arte, è c1uello del contrutto•lavoro. Per contratto di lw.:oro, infatti la 10,mc del :J 111an~o l89I intendo il contrntto 1>~r cui ;,~a So– ciotlt, una Bancn od un privn.to, espressamente od imp~icitamcntc, por iscritto od n voce, 11.ssicura ad un 11ulivlduo o a pii', iudividui residenti all'estero e prima. della. loro parl:enzn. lavoro o servizio sul territorio della Repubblica. À ncho l'immigrazione il contratto fu vietata dalla legge in nome delle solite ~agioni. di alta moralità, di lesa civiltà, ecc., ecc. :Ma m pr~tica è tale_ l'estensione che g1i agenti gover• nahvt dànno oggi alla p11rola co11tratto che evidente apparisce l'intenzione di ostacolare lo s 1 hareo in ogni modo a qualsiasi categoria d'emigranti. 1,1 Lo sl>w·co tlegUemig1·a11ti pres,mli sotto contratto - av,·crle lo stesso Commlssnrlato Italiano dell'emigrazione (8olletti110clell'emigraz., anno 1002, N. 11, pag. 36) - è reso ogyipi1ì di{flcile, 11011 richiedendosila prot:a sc1·itt<t, ma b<1sfm1do, J>erdetermi,im·e la reiezione, la sola pro– messa od assicura:ione di lm·o1·0 fatta da pa,·te di. partt1li o di amici residenti agli Stati U11iti, sptcialmmte se l'emi– gnmfe ai derise a J><trlire soltcmto ;,, seguito a tale pro– messa. " e vengono presentate dall'emigrante lettere conte– nenti tnlo assicurazione, esse costituiscono una prova del contratto. Spesso accade che la persona, che vieno dcslgnntn dnll'cmigranto como quella. che gli ha pro• messo ln.voro, rncnsl 11orsonnlmont/'l ad Ellis-lsland n l'ico,·oro l'Immigrante. Cl\Connnls-tione in tali casi tiene gran cnlcolo della natura dello relazioni che l'iudi\•iduo, che ha. promesso il lavoro, ha col ltworo medesimo. So Il detto Individuo ò il cn1>0Immediato (proprietario, socio, cnJ)osezlone, ecc.) di quoll'ufflcio a cui l'immigrato ò stato designato, allora abbiamo la nra rorma del con– tratto, perchè l'immigrato viene pagato direttamente da colui che ha promesso Il lavoro. 11 J\"ellama,qgiora,uadei casi J)(>l"IÌ f' w1 parente od 1111 amico clell'e111igrn11te qua nsidc,ite, e semplice lai:orafore e~sostesso, che ha indtato l"amico o ;i 1><i1·e11te d'JtaUa, su, urbalmwte, sia J>tl' iscritto, a recarsi negli Stati Uniti, asslcurll/ulolo d'occ1tparlo i,i quel nmltsimo !acoro 11el q1wle egli 1 occupato. /,i tali casi l'emigra11te t:ieneescluso lo stesso, come in altri ntL q1wUrisulta che esso f" in– dottoa JXlrliresoloJ>er l'assicun1:io11e a lui data che,,ma rolla ili America, tri:nbbe ll'ornfo laroro 11eltale o t1eltal allro opiflcio. 11 I•:, tanto per sanzio1Hlr0 l'nrl.Jitrio, la nuova legge o_ marzo I!103 sull'immigrazione agli Stati Uniti, in– swmc n tutte lo nitro innumorevoii restrizioni con– template clall'a1·t. 2 C), dispone quanto segue: 11. Art. 4. - 1\: proibito ad ogni ))0rsona, com1rngnin 1 società o corporazione di o.ntlcl1>areIn qualsiasi maniera (') 1:cco l'art. 2: • ~li.ranno t'ICluse dall'amml11l-0ne nt'fll Stati Uniti le seguenti t'ale• gorle di 1tra11lerl: IUUI ,11 Idioti, I 11anl, gli t'llllClllcl e le persone etio

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