Critica Sociale - Anno XIII - n. 15 - 1 agosto 1903

22 CHl1'IOA SOCIALE nel l'Interesse clel partito e della sua quiete e del suo riposo mentale, deve pieg11rsi a quel lavoro quasi mec• canico della ripetizione orale 1 a cui son pure costretti e l'insegnante e l'interprete di un'opera. drammatica o mm~icnle. Non ò dunque il lavoro di 1)/'0J}a(Jmulameccanico, che esaurisce inutilmente le migliori forze del 1Jartito; ma. queste rorze vengono esaurite dal lavoro di propagancln, ap1mnto perchè non è meccanico, perchè non è orgn• nizzato, perchè nou è sistematico, J>Crchè non è ben di• stribuito. Noi diamo, cominciando da quell'appendice nata morta che ha il titolo di Direzione del Pnrtito 1 questo cdifl– CAntc spettacolo: che, mentre andiamo predicando le mcrnviglic dell'orgauizznzione per gli nitri, e magnifi– cando i resultati della divisione del lavoro nella varietà dello nttìtudini individuali, nou siamo ancora arrivati n coordinar('; la nostra operosità dì partito in modo da ot– tenere il massimo effetto col minimo dispendio di forzo. E cosl ci manca il tempo per h~ propaganda, ci manca il tempo per lo studio, e ci manca il pubblico coopera– tore e lettore, di cui posson rorse raro a. meno gli evau– gell seientiftci 1 sieno di Marx, di Galileo o di Darwin, ma che è indispensabile per quello esplicazioni pratiche degli evangeli 1 J>er quelle opero tecniche, di cui aceen nava i titoli 1/.erboglio. F. N1cco1,1N1. UNGRANDE PROBLEMA SOCIALE LEABITAZIONI IGIENICHE E A BUON MERCATO rn SOLUZIONI. La filantropia. Quasi tutti quelli, che attendono il miracolo della pace sociale dalla fihmtropia o ne esaltano le virti, modicatrici e sono sempre pronti it levare alle stelle i pochi casi cli beneficenzE~ pura ccl anche i molti cli beneficenza impura, sono, nello stesso tempo, i pii', cordh1li amici della speculnzione e delle sue virtì, corclinali. Pili allegra contraddizione non si potrebbe, in verità, trovare. Dare alimento continuo agli istinti egoistioi 1 spingerli allo pili sfrenato lotte, senza tregua e senza pietà, 1>redicare la guerra di ognuno contro tutti in vista della pro1>ria esaltazione, e, dopo aver disfrenato le cupidigie maggiori, volere che l'uomo, fatto feroce, si fermi, rinneghi sè stesso, la sua educa.zione, la sua vita e si accenda di un improvviso amore disinteressato poi suoi simili, contro cui è snlito, ò come suscitare un incendio o non volere che arda e distrnggn. Anche nel campo ristretto che stiamo esaminando, l'esperienza di un secolo ci dico che non si può at– tendere gran che dallo spirito filantropico, quando tutta la società è rivolta a comprimerlo e, quasi, a doriclcrlo. F. ben se ne avvedeva uno specialista in nrnteria, GeorgesJ>icot, grnndc fautore delle abita• zioni 01>cr.1ioe individualista fervente. Passando in rassegna i ti1>i di caso operaie di ogni parte del monclo 1 riuniti all'Esplancule lles Jm:alides durante Jll•:sposizione universale di Parigi elci 1889, egli usciva in questa amara dichiarazione: " 11 pH1 elo– quente moralista invano si sroi·zcrh per determinare 1111 filantropo a dare alloggio a. cinquanta famiglie, mentre la prospettiva di un di\'idendo del 2 ¼ su– periore ai fondi pubblici provocherà. In creazione di migliaia cli abitazioni salubri. ( 1 ) 1 (11:0HOt:,, l'IC"OT: Rapp,o.-1 clt 1(1,tdl<,n Xl dt l'fAJ110111jt ,odtlll'. - J'llrlB, J)a.g 29. G no B1a o Non si 1>otrebbe esprimere un giudizio pii1 feroce, ma esso deve essere sorto spontaneo dall'animo di chi con " Un llevoirsocialet les logementscVouvriers 11 indicò ai filantroJ>i un dovere, senza. che lo inten– dessero. [I giucli,-.io, intanto, sta, o che corrisponde~ al vero, ognuno si avvede sulJito, perchè sono così numerosi i filantropi che, in ogni sorta di relazioni o di studi su case operaie, si gabellano por filantropiche tcrte limitazioni 1>roblematicho cli reciditi al 4 o al 5 °/ 0 , o certe iniziative capitalistiche che ebbero per mo• vento un 1>cnsiero cli scr\'itl1 operaia, e si ripetono fino alla monotonia i pochi esempi, rari ncmtes, i11 gurgite vasto, che porta hl letteratura internazio– nale. Un carattere comune hanno questi osem1>i. J be· nefft.t.tori non <1~11110 i loro capitali flilo scopo di of– frire alle classi più povere <·nsc igieni che e al mas– simo buon mercato, ma vogliono che da.ll 'affitto si l'itrag-ga un reddito suHìcientc, in g enere del 4 e del 5 %, perchè la. loro fonda1.iono si allarghi sempre pili. Con ciò, non solo essi finiscono per non pensare a coloro che hanno pili bisogno di soccorso, m<L di– mostrano ben 1>oca fiducia nel sorgere cli altri filan– tropi imitatori. Uno dei casi pii, cli frequento citati ò quello elci l'eabocly. Era costui un americano, residente a Londra, che, morendo nel l86D, istituiva una /Jonalion, che porta. il suo nomo, con un fondo cli 12 milioni o mezzo per ct1se opernic, tipo caserme, nel conti-o della immensa. metropoli. L'ilffitto doveva essere pili basso che alringiro 1 ma cl0\"evu dare un congruo interesso da. impiegarsi i11 nuovo costruzioni. Il Peabocly fo11ùctlion fuml, dalla morte del ma gnifico donatore, si sviluppò meravigliosamente. Nel I !)00 possedeva. 2 IG fabbricati con 5159 ,1ppar– tamenti e 11.439 camere, occupanti un'area com– plessiva di 021.869 metri quadrati. JI terreno cm costato selle milioni di lire, le costruzioni costarono 2:"i milioni. Poco meno cli 20.000 persone vivevano nelle caso dell'istituzione. Come si vede, nulla si può desiderare di più ~randioso. E ,rnche il risu\– t.ato igienico fu dei pili lusinghieri. La mortalità. cli quell" citti\ nella città fu del 16 °/ 00 , mentrn noi rnsto della popolazione londinese ora ciel 18 °/w Ma scendiamo a un nitro esame, nl grande sco• glio, al prezzo di affitto. Questo è pagato, ogni lu• nedì, in rate settimanali anticipate e oscilla tra questi limiti: eia 11 a 18 lire al mese per wu,, stanza, eia 18 a 30 per due, da ~8 a 35 per tre, da 35 a 38 per quattro. Per noi sarebbe un affitto flssolutamente spropor– zionato, ma anche a Londra non è adatto che allo categorie operaie meglio retribuito ( 1 ). L'esempio è tuttavia. gn1ndioso e non è neppuro isolato nella immensa cnpitnlo britannica. L'inizht– tiva privata inglese, la pii, intro.prendente di tutto iJ mondo 1 ha moltiplicato le imprese filantropiche, commerciali, municipali. Fi n eia! 1 865 Jliss Octavia lfill - seguìta poi da altro da.mo inglesi - si era. data a comprare vecchio o luride c ase, per risanarle ed affittarlo così rinnovato r). Per oltre cinquanta anni, parecchie grandiose associazioni 1 tra cui la. $()('ietùmelropolitmui JHJr il migliorame11lodelle abi– tazioni degli operai, la Sorictù 1>e1· il migliorameulo delle comlizion'i degli operai, con decine di milioni di capitale, costrussero centinaii1. di case, migliaia di appartamenti. Da ultimo anche il Lo11clon County Couucil si avviò con energia per il cammino delle abitazioni operaie, abbattendo o ricostruendo. lhL l'enorme mole di lnvoro fatto non riuscì che a rimediare a una minima parto del bisogno, o (1) l,U{'U: lor. (l.t. - lng. )ll'~A: lii Nor«om11m. f) PAOLL\SI: /()(". cii., I) 18.

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