Critica Sociale - Anno XIII - n. 4 - 16 febbraio 1903

CHITICA SOCJALE 6S granoturco o il colono presta unn giornata di lavot·o: il Codice non prescrive che la. annotazione del grano– turco o della giornata debba aver luogo piuttosto oggi che domani o entro un mese o entro l'anno. J<: questo è malo evidentemente, a tutto danno del contadino che non può o non sa tenere memorie e registrazioni particolari. .Ma vi ha di più: l\tltimo ca.poverso dell'art. 1662 sovverto ogni possibilità. di onesto conteggio, rimet– tendo in fatto ogni cosa all'arbitrio 1>adronale: ":Non presentandosi dal locatore o dal colono il pro· " prio libl'otto pcrchè andò smarrito o 110n se ne " ebbecura, si sta a quello che vien presentato ,,. Chiunque vede a quali conseguenze ap1>rodi unn. si– mile disposizione. [1 librotto imperfetto per non esser– sene avuta cura sariL sempre il libretto colonico, quando il padrone artatameute abbia trascurato di mantenerlo in corrente. Così avviene infinite volte di vedere accordati e confermati sequestri a carico del colono e condann,lto questo a 1>agamento di somme di debito, di cui egli nemmeno sospettava la esistenza, scnY.rL che gli sia possibile in alcun modo difendersi. Ora ecco come, sulla stessa base del Codice e no– nostante il lodevole concetto fonclamentale, ch'esso ha. adottato, si svolgo nella pratica questo negozio della contabilità. La contabilità colonica è rio1essa esclusivamente al padrone e si impersona, per così dire, in lui, come già in lui vedemmo im1>ersonarsi il contratto e ltL legge. Bgo <lominus. I~ lui che tiene i conti, lui che solo conosce il contratto e ne è l'unico interprete nutentico e insindacabile, ò lui che dà alle somm ini– strazioni cd nlle anticipazioni il 1>rezzo che piì.1 A"liconviene e annota delle prestazioni elci conta.clino in generi o in lavoro quel che crede annotare. Tutto ciò sullo I)aginc <lei suo registro, senza che il colono sia, al momento cli ogni appostazionc, nò avvertito, nè inteq>cllato. Ma, il libretto che il contadino de– tiene è messo irt corrente ogni due, tro o quattro mesi, spesso anche una sola volta all'anno a San )far– tino, quirndo ogni possibilifa di cliscussioue ò tolta di mezzo dal lungo tempo trascorso: tnlora non lo è mrti. Così al mezzadro non rimane cla far altro che chinare il capo e accettare Je cifre che il padrone ha segnatoj ogni vollcilfi di resisteni,a, se anche iilicne restasse qualcuna, sarebbe del resto fugata. chi quella minaccia ciel licenziamento, che è levata sempre su lui, come nel maneggio il frustone sul ca.vallo non ben donHtto. Ciò posto, ognun vedo come la spogliazione del mezzadro, incominciata col contratto, dh•enti com• piota pcl modo iniquo col c1ualo c1uesto funziona. Vi sono, ò vero, dei proprietari gltlantuomini che, pure ostiuandoai a touer alto, 1>ermale inteso amor pro– prio, il loro diritto di alta e bassa. giustizia., si riter– rebbero disonorati defraudando di un solo centesimo il contadino, ma sono pochi e, quanto pilL si va in– nanzi, diventano i meno. I reciditi della proprietà, là dove la mezzadria è in uso, così per le malattie elci vegetali, come per lo svilimento dei proclotti 1 continuano nel assottigliarsi, mentre i bisogni di consumo, di lusso, di godimento della classe che detiene la propriefa continuano a crescere o nlmeno si ribellano ad essere ridotti. n possidente, ohe cin– quant'anni fa era ricco con duecento pertiche di fondi, si ostina a volerlo essere ancor oggi. Di qui la. necessità di scannare il contadino. 5° Questi sono a larghi tratti i lineamenti, dirò così, giuridici della mezzadria, com'ò in fatto; le condizioni economiche clei mezzadri sono quali pos– siamo dopo cli ciò immaginare facilmente. Chi conosce la mezzadria non per altro che per averne letto le lodi negli autori classici, trasecole– rebbe se posto di fronte alla cruda realtà. attuale. G110 Nò io credo fossero quelle lodi destituite di ogni ragiono al loro tempo. Anche oggi non è spento presso cli noi il ricordo della mezzadria antica. Dove ora impera la fame cronica su turbo dolorose di pcllagroKi e pcllagrosoicli 1 regnava, meno cli un secolo fa, se non l'abbondanza, una modesta agiatezza. Noi conosciamo, pubblicato eia! Sismoncli, che lo Stuart l\fill cita, il non tenue inventario del corredo nuziale cli una Giovanna di Valente Pnpini, maritatasi il 29 aprile 1835 a Pescia C), ma. nessuna figlia di mezz;_t.droal giorno d'oggi può, io credo, nemmeno in 'l'oscnna 1 vantare un tal coneclo nuziale. Così sono scomparsi e rimane solo la memoria. elci begli ori e delle seriche vesti, che nel contado faceano vistosa in altri tempi la sposa novella. B questa ormai non porta altra dote che le misere carni mnceratc e sfio• rite dal lavoro notturno nel filatoio o noi cotonificio. Perchò sta di fatto che, nei nostri paesi cli mez• za.clria,ormai non riesco ,1I contncliuo di mettere in• sieme i due capi 1 se non sacrificando all'industria i teneri anni dei figli. I grandi stabilimenti invadono In campagna o questo fatto, apprestando al mezzadro una nuova risorsa, rende possibile ai proprietari ter• rieri cli tagliare sempre più nel contratto. Ai membri operai delle famiglie contadine una miscrissima. fetta di polenta è dal piiL a.I meno assicurata e questo permette al capitale industriale di ridurre i salari al disotto di quel limite, che sarebbe in circostanze normnli il minimo assoluto. Così ò meravigliosamente utilizzata. agli scopi clclla 1>roduzionc tutta la forza. di ta,•oro che in forme umano si sprigiona dalle no– stre ,~1ebe, ma ne riesce disperata la condizione del colon~, al quale si possono adatt.ire i noti versi: Col 1111or:o sig11orerimcme l'antico, U,m POJJOlo e l'<tllro ,sul collo gli i!f((. Ho parlato cli pellagra e cli 1>ellagrosi. I~~ in questo fenomeno l'indice più eloquente e piì:1eerto del di– sagio delle nostre popola;,;ioni. 1~ il fenomeno continua a crescere cl'importanz11..Nel quinquennio $4-88 fu. rono ammessi nel ìranicomio provinciale di Bergamo f>G ammalati in media ogni anno per frenosi 1>ella• grosa, nel quinquennio 89-93 la media è stilita a 76,40, nel successivo 04-98 è andata a 98,80; infine nel triennio 98-00L è stata di 125,33 (2). l:~ questa corsa ascendente, non ostante la diffusione clolle lo– cande sanitarie. Non o'ò che dire: l'on. Sonnino e il Governo con lui devono essere ben ottimisti, se, tutto calcolato 1 ritengono che le condizioni della mez. zadria sono nel loro complesso ancora abbastanza soddisfacenti. Ji'EDERICO lliIRONL (I) Chi lo voglh, Vl'<lere 11er fare 1111RIOhe 1etruttlvo confronto IO tro,·a nel l'rbu:iJlil ,u uonomkc polltk<1 dello STU.lRT ll:JLL a pag. 661 dl'lhi ctllzlono di Torino {BlbUolua dtWtco11omU!lll). (') OR considtro.:J.011' t 1101/..:ltstaUslkllt sui pa::.:i pelft1y,•od della prooJucU, ai .1Je1·yr,mo <lei dott. (l. Al!!TO!mn e da oltre Q'(mU\mento aomunlcah~ dal :\lanlcomlo. Abbilimo 1nibblic<tto in volmne: SYLVA VIVIANI LE RIFORME MILITARI TECNICHE I. Centesimi 50

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