Critica Sociale - Anno XII - n. 18 - 16 settembre 1902

CRITICASOCIALE 275 Augura infine che la raffèrmata unità del Partito segni l'inizio di un'èrn nuora e piì1 feconda di propa• gan,la e di o,·ganizzazione socialista. I. Uo11umi. Accolto con voti 456. 01'dlne del giorno 1•'en•i-1..«b1·iola. Il Congresso considerando: che l'n;-;ione del Partito socialista. de, 1 e ispirarsi al suo carattere rivoluzionario 1 in quanto che ogni riforma alla quale esso tende, deve e.ssere conquistll diretta ,tella massa IA.voratrice e dove coordinarsi e subordinarsi allo scopo generale delht trasformazione della societlL politica ed economica attuale da compiersi per opera del prole– tariato organizzato in partito di classe; ritenuto che l'unità. rii partito non J)UÒ essere messa in pericolo dalla coesi~tente atth,itìt. delle due tendenze; delibera che d'ora innanzi il partito soci:Llista nei diversi cn.mpi dell'opera. sua politica ed economica segua un indirizzo indipendente e separato da quello di ogni altra cla.sse o ceto socia.lo o di ogni altro partito po– litico. 1-'erri - L·«brioltt - Ri9of«. - Gatti - Soldi - Cho·iboUi - Bellomi - /Jorbei•i,,; - S11:::mii -:- Mucci - Coylim1i - J.1ferfilti - D119011i - Poolo11i- __-',cr(/(1 - Dùwlr: - Be,·telli - /Jarnrdelli - lJ<1rp(i[JmJli - l•'nmciim·. Nespinlo con coli 279. Astewtti 14. Ladichiarazione d idelegati siciliani. Crediamo necessaria una. dichiarazione di voto i~ nome dei socialisti siciliani; tanto rii1 necessaria dopo gli ac– cenni che Turati e Ferri hanno fatto ad alcuni di noi e all'ordine del iCriornodella. Sezione rli Palermo, dopo che tutti gli oratori hanno, ciascuno dalla sua parte, invocato a sostegno dei propri argomenti le speciali condizioni del Mezzogiorno. TI Ferri ha affermato l'esistenza. di due ltalie diverse con due di\'ersi socialismi, ed ha abbandonato il Nord alhi ri{Ol'ma, rit'ugianrlo.~i con la 1·it:ol11zio11e n l reame delle Due Sicilie. Anche il '!'urati h,i ammessa per aHr.'l via la db,tin:doue. (Vedi schiarimento pili sotto). Ma.non v'è in fatto alcuna diviiliOne e soltanto \''Ò una singola,• 1·ifa di ambienti, In. quale non influisce sull'unitìt. del partito uò sull'unità. del metodo, e soltanto v 1 è una que– stione non distinta, ma concorrente, che si aggiunge alle altre che gnwano sul partito socialista: la questione meridionale. ,<\J)J)untoperchè consentiamo col Ferri sulli~ necessità. di una propagtrnd1~ rivoluzionaria che inca1H1Hini ver~o l'cmanciJ)azione i lavoratori Riciliani, voti.imo secondo il metodo e l'ordine di idee del Tura.ti, poichè per voler fare unn propaganda. ò necessarìo possedere le condi– zioni per poterla fare e, quando queste condizioni non esistono, cominoiArc dal realizzarle. In Sicilia non v'è che una ROlaorganizz1\zione di fa.tto: il Ooverno. ~fa su esso non hanno fatto pressione o con esso dominato che due clasisi: la casta feudale e la,classe pamssitaria. i~ necessario che il ))roletariato siciliano faccia sentire a sua volta la sua J)ressione, cominciando dal chiedere le co.<;epii', elementari: potet· respirare o poter nutrirsi, la liberfa cioò e un minimo di esistenza. Quando ciò avremo raggiunto, sarà. possil)i\e JJ0I'esteso la predicazione ìntegrnle del socialismo. Ma questQ Go\'erno non è liUernle che do,,e è co– stretto ad esserlo ed ecco perchè noi, transigenti in massima, chiediamo nel momento attuale che il Oruppo socialista gli tolga il suo a1Jpoggio. Riconoscendo però necessaria l'autonomia del Oruppo parlameutare, votiamo con tale dichiarazione integrai• mente l'ordine del giorno Bonomi, poichò contiene tutti i nostri voti o non ne contraddice alcuno. Noi ci rivolgiamo al partito socialista italiano rico1·– dando le parole che Turati mise in testa al suo O))ll· scolo dopo i moti del '!H: « Dutc la, libertà alla Sicili<i .L 1'a~w - 1. .lfvr,11i1w - S. /)raqo G. .lla1·d1e~·(t11v. Due pal'Olc, piuttosto di schiarimento che di ret– tifica. Il contrasto fra Nord e Sud accentuato dal Ferri, come base per clue diversi metodi di propa.ganda, non soltanto fu ammesso da Turati " per altra. via ,,, m11, altresì con ben altra vortata: Questi infatti os– servò dapprima ad Arturo Labriola, come a torto generalizzasse le condizioni precapitalistiche di alcune J>laghe dell'Italia meridionale, che del resto hanno riscontri anche nel Centro e nel Nord, per deviare il partito, in tutto ìl rimanente del paese, da una azione nettamente socialista e dalla conquista di u11 1 efficace legislazione sociale, la quale, nelle regioni itftliane ove l'industria si sviluppa rapidamente (e citò delle cifre), è della massima urgenza. Soggiunse poi che, se è vero che a regioni primitive, e qu.indi a.nelle a buona JHtrte del ~lezzocl\ si conviene una propaganda. pil't semplice e quasi froebeliana, in quelle stesse regioni, per altro, la propaganda sempli· cistica del fine ultimo sociaJista e della schematica lotta delle due tiJ)iche classi è particolarmente disa– datta, sterile di vantaggi e sopra.tutto pericolosa) ap1>unto in ragione della mentali ti\ primitiva e delle condizioni poco evolute di quelle popolazioni. E sono intuitivi, e furono <lllche di recente illustrati nel- 1' At.'cwfi, J da scrittori mericlio1rnH, i motivi che suf– fragano questo pensiero, il quale, come si vede, s 1 ac– costa in ciò, molto più che a quello del Ferri, a quello dei delegati di Sicilia, autori della riproclotti:t dichiilrazione. l,il Hed11ziono della 1~rOJ>(tfJWUl<i ci osscn'fl 1 prh•flhuuento, cito non fummo c11atti noi 1"egi11traro c1uol i;iornalo fra i <1uatt-ro cho ~ mirano alla divisione,J)iì1o 1110110 eaplicita,dol parlìto ~ - e ci mnndtl in pro"n i auoi Ire ultimi numeri. l-'olici11simi che In noi,1tra inq>roilsiono, fondata su tutto i'flzionc uncho 1111ierioro del i;iornnlo tmpolotano o i,1ugliarticoli tli Ar• turo [;t1briol11, f!in con intorprotaziono zwtonticfl recisamente smentita. ~~ fflnto meglio così, L'ORGANIZZAZIONE ECONOMICA del proletariato industriale(•> (ùonUnuM1lone). L'azione tJOlitica, tlelle orgtwizznzi(ìui euonomiche. Per quanto la pii'1ele1uentare applicazione della legge della divisione del lavoro voglia che alle due forme di lotta, economica e J)Olitica, combattute dal proletariato contro il capitalismo, corriSJ)Ondano due differenti e ben separa.te rorme di organizzazione del proletariato stesso, pure ò evidente che un ra))porto costante di interdi– ))endenza fra di esse sussiste. Non solo è impossibile, come del resto 1t\'vieno per tutti i fenomeni naturali, tracciare una linea assoluta. di separazione fra l'azione economica e l'azione politica, per cui si sa1>pia ove l'una flnìsca e Pt\ltra comincia, ma in moltissimi casi l'una. dipende dall'altra e sempre fra ambedue corrono strettissimi raJ>porti. Riconosciuto che un contenuto politico le organizza• zioui economiche debbono pur averlo, ))erchè altrimenti si ricadrebbe nell'errore corporativistico giù. SUJJernto o nel1 1 utoJ}ia dello sciopero geueralei occorre stnbil.ire chiara.mente le norme che disciplinino questa azione politica. Intanto una è ammessa concordemente da. tutti i so• cialisti, cioè quella riguardante la le~islazione sociale; il recente esempio dell'agitazione e delle va.rie centinaia di Comizi contempon\nei per la legge sul lavoro delle l 1) lich1.zlu11c nl C•J1Jgreno wu;lo1mle di 1mo1t,.

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