Critica Sociale - Anno XII - n. 18 - 16 settembre 1902

274 CRITICA SOCIALE procacciatori aJla coscienza serena. delle masse iutc– ressate: eppure un dubbio ci mordevil, se coteste nrnsse giù ora avrebbero Sllputo o voluto pronun• chtrsi. :\ nehe ugli occhi nostri gli ulbcri ave\'uno vehito la foresta. Egli ò - checchè ne abbia scritto, con marchiuna inesattezzu, qualche giornale borghese, che certo non consultò il Bollettino ciel Congresso - egli ò che giammai Congresso socialista fu pii1 schiettamente proletario di questo di Imola, nel quale i professio– nisti, che rappresentano sè stessi, vennero insensi• bilmcntc ridotti nel retroscf'na e furono i proletarinti pH1 profondamente lavorati dalla penetrazione socia– listti, le Leghe dell'l~milia, del }'crrarcse, del ~lnn· tovano, dell'industre Liguria provata alle battaglie, che dettero, coi loro oratori, l'intonnzione. L'ordine del giorno Bonomi ebbe il merito di ren llere, senztt. reticenze opportuniste, In voce cli que– st1animn profonda del proletariato organizzato. ·tsso smantella In fiaba dei due sociaHsmi, rinnega In ri– voluzione che non oea essere insurrezione nò sa es• sere riforma, rende oma~gio alla necessaria Yarieti\ degli atteggiflmenti di fronte alla varietà delle situtt– zioni1 rivendica. autonomia. - che ò dignità, espc· rienza, tattica, azione - alle Sezioni cd al Gruppo parlamentare, sospinge questo e quelle n una sem– pre piì1 intima fusione colle masse proletarie e, pro– clamando i diritti clel111vita contro la stecchita rigi– dità di tutte le formule, suoziona il passato eù au– torizza l'avvenire. Con questo ordine del gioruo 1 colla vast,a luce che gli viene dalle clh1cussioni e dulie \'Otazioni del Congresso, il partito chiude definitiva– mente la fase delle dispute bizantine sulla tattica unica - la fase delle sterili pregiudiziali - e itmu• gura il periodo dell'azione complessa, nnùtiforme, concreta o - sopratutto - responsabile. Poichè questo e non altro è l'effetto pratico por– tato del Congresso. Un Congresso proletario non è un Concilio ecumenico che fucini dogmi e anatemizzi eresie. Esso non decide, agisce. Un hrutto ostacolo s'era posto sulla via del partito: il Congresso riso– lutamente lo ha tolto cU mezzo. J.,1:t sincerità gli fu strumento, ma Paiione fu la sua metfl. Nè noi sen– timmo mai così alto vibrflre l'unissono dell'anima. cli quei mille convenuti coll'anima nostm, come qua.nclo 1 non in nome di un princi1>io o di una formuh1 astratta, per la quale perorassimo la prevalenz1t, ma chiedemmo l'esplicito voto del Congresso in nome della suprema, urgente, improrogabile necessita\ del lavoro. Certo non tutte le cause occulte che il lavoro ave– vano intralciato, spargendo nelle file del partito il sottile veleno della diffidenza e il pulviscolo oscil– lante del sofisma, - deponendo nel p11rtito i germi di due partiti paralizzantisi a vicenda - sparbscono (sarebbe miracolo) col voto ciel Congresso. Squittisce qualche gufo di malaugurio che esse al contrnrio, fatte mogie per un istante, risorgeranno bentosto inacerbite dalla frenesia della rivincita. Noi non lo pensiamo: non si ritentano due volte prove così di– sperate. Comunque, ben più agevole è ormai ai vogliosi di lavoro serio e concludente, proseguire. impertur– bati per la. loro via. Poichè quellu, che prima potC\'lt g-t1bolhtrsi per la voce di 1111 uomo, cli un f:ior1mlc, di un l,:'ruppo, di u1111 tendenza, ù O,lrgila. voce impc· riosu del l)artito, la voce augusta del 1>rolctarintu socialista. Questa nnn ha lo conda.une nù Jc piccole ire sctturie de;:li individui contro gli individui: il lavoro, ch'ossa comnlllla, è amnisth, e può es:icrc riabilitazione, da tutti, per tutti. .l<'ilcciamo soitanto che <1uesta voce - così chiara, cosi altn 1 cosi formi– dabile - non ubbia echeggiato i11v11110, dal cuore generoso dellfl Ronrngnn, per l'.lhllia e pel mondo. LA CIUTlCA 80('1,\l.}o;, Qualcuno fa colpa al Cougresso di non aver snJ)uto esaurire il suo ordine del giorno. (.:"eri!lsimo. Serrnto nella strettoin delle tre giorna.te ,cui a stento il Congresso, ormai dimczznto rii numero, aggiunse una quartnt esso non potò tlJ)prorondìro gli nitri acca.po ciel suo pro• g-ramma, taluni sfiorò 1~ppena 1 altri rin,•iò al 1·efereml1tm delle Sezioni. Ma anche è vero, ed era. ammes.so ila tutti fin dagli inizi i, che una soluzione netta della prima <1t1estionorisolveva implicitamente tutte lo altre. Approvate le conclusioni sull'azione politica e parla– mentare, npprova.to l'Indirizzo complessivo dell 1 A1:a11ti !, riconosciuta l'mttonomia <lolle Sezioni in materia di tattica, cresimata la. noco!lsità di una propaganda com– plessa. e multiforme per tutto le riformo " che elevano le condizioni economiche, J>Olitiche e morali del prole– tariato o eho arginano lo sfrnttamento capìta.lista ,n 11, matassa dello questioni rolati\'e alla legislazione sociale e all'organizzazione economica dei lnvorntori era vir• tualmeuto sgro,·igliata. Rimase intatto il problema rerrovlRriO. Dicemmo gii\ perchò cosl doveva essere; e fu bene che rosse cosl. ltiproduciamo, a titolo clocumeutale, i due 1>rinci– pali ordini del giorno, sui quali s'impegnò la lotta nella questione dello così dette tendenze: Online tfrl yio-rtt0 Bonomi. Uitenuto che al raggiungimento della rivoluzione so– cialista, cioè alPaV\'ento del collettivismo mediante la lotta di classe, 01>erano effettinunento - oltre In pro– ))aganda continua del principii fondamentali del socia• lismo: proprietà collettiva e lotta di classe - tutte lo rirorme che elevano le condizioni <'tonomlche, politiche e morali del proletariato e cho arginano 10 sfruttamento CI\J)ita\ii1ta. j Il Congresso dichiara che con questa concezione non ò compari bile l'esi<ltenza di due tendenze distinte, basate sopra differe111.esostanziali; JI Congresso afl:'orma che l'azione tlel Partito è ritor– mista perchò rivoluzionarin, ò ri\'oluzionaria perehò riformista, ossia l'azione del ))a.rtito ò scmpli~emeutc sociali sta j li Congresso quindi, rendendo oma,!lgio Il.Ila legge fon· <lamentalo delltl vflrietil. degli sforzi nell'unit..1. degli in• tenclimenti, conferma - per le e,·entuali alleanze coi 1>artiti J>opolari - la tll.ttica ,·otata. nl Congresso di Roma. J>CrPalltonornia. delle Sezioni, con quei tempora• menti cho i Congressi 1·egionali o proviu~iali fossero 11or fissare a reprimere manifestazioni eviclcutemcnto abor• ranti dal socialismo j Il Congresso, fermo ucl concetto democratico che la rapprm1entanza. J>Oliticn.deve ris1>ecchiare il pili pO'.i<1ihilo direttamente la SO\'rRnitÌl. della mas1,a o q nasi confon– dersi in essa in un couta.tto intimo ed immediato tra il deputato e i rnppresenta.nti; Dichinra che il gl'llJ)l>Oparlnmentn1·0 socialistu, nelle sue azioni autonomo, deve però tenersi contìnm.uuento in corris))Ondenza con la coscienza e la \'Olontà della grande massa ))l'Oletnria, di fronte alla. qunle lo orga• nizzazioui J>Olitichedel J>artito hanno lo stretto dovere di stimolare e mantenere alacre lo spirito di critica, di controllo, con frequenti convocazioni o incessanti ngih~– zioni a scopo di )lropaga.nda, di organizzazione e di educazione politica; 1:: riconoscendo che, per quanto sia deJ1lore\'Oie l'n– ziono oscillnute e spesso illiberale del 1>rese11te Gabinetto, l'a1111og~iodatogli dnl Oru1>1>01mrlnrnentare riu..,cì a tutelare lo svilup1,o doll'organiz:rn"t.iouo proletaria contro un pos..,ibile ritoruo delln reazione, il ('ongrcsso npprom l'opera del Oruppo parliunentare :-O('il.l.lillta, e lo invita a conservtlrO li, pili 1\i~oluta libertà di azione nello <1uestioni 1)1\rlamentari di fronte al ùoverno ed agli altri 11arliti 1 ricordando che tutte le coalizioni con partiti di classe non proletaria sono di neces~ità. continS{enti o transitorio e debbono eil11erestrette per ragioni di van– taggio e\'ldente del ))artito, e COII ill CO:-ìCiCIIZ!~ della loro sicuro. o ratnlo l'Qscinl\lblliti\ nell'a,•veuire;

RkJQdWJsaXNoZXIy