Critica Sociale - Anno XII - n. 18 - 16 settembre 1902

B 276 CRITICA SOCIALE donne e del ranclulll ne ò stato un esperimento re11cis• simo. Cosl pure il do,·ere nelle amministrazioni pub– bliche di su:,1sidiare le Camere del Lnvoro ed altre lstltuzlonl operale ò pure atto 1>olltieosul quale i pareri sono ..ioncordi, come 110110 concordi i pareri sopra l'uti• lità di accettare e, qualche ,·olta, anche di eccitare l'intenento delle autorità politiche e amministrative nelle ,·ertenze fra capitalo o ln,•oro. In questi ultimi casi occorre certamente a,•vedutezza nel misurare la parte che a queste autorità de,·•e...,sererlsen·ata; non farsi molte Illusioni sul toro conto, ma neppure prect– llitnre Il giudizio sopra lo richieste di questo iutenento. Per esem1>IO:mentre l'on. Zanardelli non può essere certamente scusato por il mancato riconoscimento delle Leghe dei hworntori do! mnre nella vertenza cogli nr• mo.tori, non possono bltislnrnrsl que11t'ultimc per aver ricorso al imo nrbitrngglo, In quanto questo ratto snlvò l'esistenza. dell'orgnni1.zn1.lo110 o rispnrmiò una ben 11iì1 terribile sconfitta so lo sciopero rosso continuato. ( 1 ) ~;liminati cosl I pul!ti su cui non è possibile alcuna dlscuÒ\sioue, ,·eniamo ad una prot)osta che, sebbene so– stenuta. da pochi, 1l0rtercbbe, se accettata, un cosl rn– dieale mutamento in tutto Il luoro di organizzazione, che è bene su di essa deliberare deflniti\•amente per evitare ulteriori polemiche, il cui effetto indebolisce l'aziono soclallstn in questo cam))O, La proposta consisterebbe nell'l:,crivere nelle organiz– zazioni I soli socialisti, nel ridurle cioè a proprie e ,·ere assoclnzioni socinllsto che seguano una condotta di partito. · Una simile norma non ru sinora npplicata in nessun paese, eccetto che nel Delgio per le Cooperath•e, e I socinlisti di tutti I 1>acsi l'hRnno sempre combRttuta. LRsclando in disJ)arte In. teorica sostenuta in Francia, fra gli altri dal Sorel e dnl l,ngurdelle 1 ))Or la quale ,•i è nssolutn antitesi tra l'aziono politica e l'azione dei l:Hndncu.tio que'!ti ultimi non delJbono a"ere alcun ra1>· 1>ortocon le nssocinzionl politiche ('), dapertutto i ~o– clnlistl si sono ndoperntl a combattere In. tendenza. occosl'ivnmonto economica dello organizzazioni, che Ila raggiunto In sua rorma tiJ)ica nello 'l'ralies-U11io11s in– glesi, e in <1uesta lotta concordiamo anche noi e ne discuteremo In ses:ulto. Sta di rutto 1>erò,che, per l'or– ganizzazione au.driaca, l'Adler ( 1 ) scrive: (I) Cl iteu.M!rAnno I ron111agnl ee In ques1a Kelazlone occorreranno 1ro111>0 10rent1 e&empl tolll dallo lflh1111Jo0dell'organlu:azlone J(eno– Tele, E.di rorra11no allrtbulre Il t11,110 11011 a gre-110campaull111mo, m11 11,Ua conoaeenu ,pecl11le che I relatorl turnuo di ques10 s,·11u111>0, IK'r e,11erTI ambldue ,•la11ull dli 1111111, COIIOIJCenza llf'!r la quale so1tan10 1·ctemplllle11zlo110 può avere un Taloro dlmo,,1railTO. Inoltre 11ucs10 Talorc 11,11me11111 JH!r Il r1ne110 Che l'Orfj'anlzzazlone geno,·ese è unM dello i>0ehe che eo~lllut.,ca un tuuo armonico e organico e dl1el111J- 111110 con tuuo un tlHema di 11ormecho 10110co11a111ementea1111llea1e In IUUI I Cllll, (') L' Act"lr IOdCIIUlt dt• •t11dk.1t1. Parls, o. J~ues, IIIOJ. - Il. l,AOAKDt!LUt, l)b110C1"C1Ue polllk,11• ti or11u~~llo11 ic.onomi.fJHt, 11el J1011ummt H>t"lau,tt, st maw,10 e T trlu,rno 1,02. Circa qutua teoria, che 1111111e11r:z:a nel 1}rl11c11110 che iuuo 1'4ffe111re del socla\111110ua nello n11111i1>0 auronomo del !lòln<111c1il. e che non hl\ llnora se~uacl In llltlla, e che nelht !'rancia tu l~1)tr111a11rob11\.11I· mento dAll'eearerHlono eul 1•az10110po1111c111.rrh·òcol caso lllllo– rnml, uol nou d11cutcremo, Onervcrcmo IOllfullo che nou ,·edlamo come lo 1vllup110 nutonomo dol :-!l11(1ne11tl 11oua 11ro\·vc<1ere nel cli• mluuro Lit <1111ooou1rn1.to110 tu mo(lo iltllnUIYo, Clte non IHIÒ cuore 11ucllo CIOIIUHIIII Od rrncho IIC11'nH1CtLrR\!10UC contro In (IICOCCUIJR• zlone, t:1111uro1111e8to li Il 11roblem11. 11li1grfl.,•e cho si trova sull1t vh, del 1iroirreHh'O mlfj'IIOrRIIICIIIOdella eln~8(1 IRl'Oratrlce, e 11011 può tro"""' 10111110110 sicura, a 11o;i1roparere, 80 non \11 proYredlmenll pollllcl, lei1'18latlrl. E etò J)Crchb Il rallegr-11ril dell'aumento 1m,i:re1- 11ro del\11,dl80CCUJ>ftzlone, e cla HIJO 8per1re 111, ro,•lna della società attuale, e I• na.elltt della nuo,a, non 11uò tue~ criterio soelalbltt, (') 1A. llOMDfHttNt Hd<IIUt., ,. marzo 110:!. " J nostri Sindacati non sono affaUo assocìazioni so– cialiste, essi hnnno una zona d'atth•ità ben delimitata. Tuttavia non esiÒ\te Il minimo 1>erlcolo di un conflitto fra Il P11rtito Socialis,a austriaco ed I Sinclncati. Sono corJ>i se1>arat1 1 mn umici; duo anime e un J)ensiero, duo cuori o una 1>ulsnzlone. " Per la Germania uno scritto di Jgnnzlo Auer, nel Socialistiche Aio,wtslufte (gonnnio 1902), insegna che • I Slndncnti sono aperti lt tutti gli OJ>erai senza di– stinzione di J)Rrlito e che per la difesa dei loro inte– ressi si rivolgono all'unico partilo cho Interessi proletari rnp))resenta: il pnrtito socialhita. 11 (') Della stessa OJ>i• nione è Il Kaubkr, il qunle afferma: (') u I SlndllCati come organlz;,.nzlone debbono essere MFIOlut,nmentoincli11enclent,1 dRllo aÒ\socìnzioni 1,oliti'cho o soclnllst.e, o ciò per le co11dl1.lo11i RJ)eciali della legi• slnziono te,10-.ca, ma plì1 aucorn ))Or cousidcrazioni di fotto. Lll fu11zione del Slnd1umtl ò nssolutarnente dir– fereuto dn quella del partiti politlcl i una stretta. unione frn I <luc orgnnismi li mettcrolJbe entrambi in J)ericolo e rcutlerobbe più difficile a ciascuno il ruggiungimento del 1>roprio scopo. 11 Duo consldernzionl decisive stnnno J)Oi contro la pro- 1>0stada noi combattuta. Nella resistenza, per a,·ere s1,era11zodi vittoria contro Il CRl>italiS;mo, occorre la so– lidnriet1\ completa ed unanime di tutti i lavoratori cho sono Interessati in una dnta battaglia e qualche ,·olta anche di altro ralangi il cui Interesse è pili indiretto. Ora, so si ,·uole realmente pretendere una coscienza socltlllsta dagli iscritti allo Leghe, è racile il dedurre che queste non potranno contnro che sopra una 1>er• centuale piccolissima del salariati, cd allora sarà im- 1>0sslblle qualunque lotta contro lo sfruttamento padro– nale ed inutile ogni costituzione di Leghe; se Poi non si ,·orrà rinunciare nè a quesl.o nò a quella, allora bi– :,Ogncrìl accettare come socialista. chlu11q11e ,•enga a dichiarnrsl tale per l'Intento Cl(Olstico di miglioramenti immodlnti, con qual utile per il Partito Socialista. ognuno può com1>ro11dero ! J I volere creal'o lo Leghe socialiste ò un fntto che si nggira In un perenno circolo vl1.ioso 1 la cui rlsulhrnto si ò l'impo~.iibilltà dello svilu))po del nostro 11nrtlto. O si è rigidi In questa creazione, ed allora mancherà. ogni conquista di migliornmonti e ))ercib anche o~nl s,·iluppo di coscienza ed ogni adesione al nostro partito, 1>0ichèesse debbono trovare il loro ne– cessarlo substrnto noi miglioramenti economici; o si ,·orranno conseguire que.:ti miglioramenti, ed allora il nostro pnrtito sarò. in proda di maggioranze incoscienti, Ignoranti, egoistiche, lo quali ne Intralceranno il cam– mino. Porcib pnrlnre di orµanlzzazione socialista di re– sistenza noi senso soprnricordato ò por lo meno utopia. Ma probnbilmonte non sl è rntto caso a queste obbie– zioni, speclftche per la reslsteuzn, e si è generalizzata la norma belga 1>er le Cooperative di consumo, per cui chi s'Iscrive ad una di queste ,·lene pure iscritto al Porti Ottrritr. Anzitutto, nepJ)ure nel Belgio la norma è costante ))er tut.te lo città, tanto cho a Liegi furono recentemente e!lpulsl da quella Ca.i,iadel Popolo gli anarchici; e poi gli ulliml dolorosi ay,•enimentl di quella Nazione stanno n. J>rovnre como sin errato Il sistema scgulto. Quello mi– glinln o mlglillil~ di socialisti, tnli por ))Rgnro il paue t~ 22 centesimi nl chilogrammn, non hnnno avuto la discl– J)llnn, la avvedutezza, la calma lndlsJ)ensabile J>er la loro grandiosn agitazione per la conquistn del suffrngio (') lll•'fnlllO di ODAOI.IIF.llO nella KITl•tll !4k"k1II/OIIIO,!~ rebbrakl 1902. {') ,e K.urru.T, J'QIUkJ11• d StHdkffll. l'arls, Glard et Brlère.

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