Critica Sociale - Anno XII - n. 11 - 1 giugno 1902

162 CRITICA SOCIALE pettegolezzo più in grande che è la fiera elettorale, dorme della grossa. Per fare, o spingere a fare, con– vien saper bene <1nelche si voglia nel momento dato. Il guaio è cho lo cose non dormono, anzi vanno avanti sospinto l'una dall'altra, con un crescendo cli foga o di complicazione. Avviene che l'anelito socia• lista sembra esulare dai Circoli e dai ridotti del par– tito1 e rirugiarsi nelle folle che si muovono, nelle Leghe o nello Camere di 1avoro 1 che non sanno, ma fanno. Soltanto, non sapendo, c'è il caso che sgar– rino o debbano rift1rc la via. Aver gli occhi non nuocerebbe, e gli occhi dovremmo essere noi. . .. Non giova, del resto, esagerare e val. meglio spic– g-arc. li male non è tutto indolenza. " Il partito so– " cialista - dico bene il ]'erri in un a.L'ticolore– " cente (I) - si trova, in Halia come altrove, in un " periodo di incertezze, di crocicchi, di problemi cli• " ,·orsi eh~risolvere, nel quale si possono avel'o cli- " verse lince di condotta. 11 - e lo scogliere la buona su1>ponc uno. certa fatica. I~ in [talia, (]ueste incer• tezze sono maggiori che nltrove, per rinnegabilmentc rapido s,·iluppo che hanno prese le cose, e il PM· saggio hrusco 1 <1uasi senza crepuscoli, dall'op1>res• sione alh, liberti\, che ci trovò impre1>arati. Si ere· elette che ci saremmo cullati, per degli anni ancora, nello delizie della protesta e dell'ostruz.ionismo: h\ storia, maestra della vitn, ci ha giocato un tiro. AY– vicue al signor 'J'utti del partito (]nel che accade talvolta nl signor Ciascheduno, quando la giornata ò sovrt1ccarira d'impegni, che ci si abbandona sovra una scranna, lo braccia incrociate, non sapendo da che parte rifnrci per cominciare Intanto il da fare preme cd incalza, non c'è nel 1mrtito divisione del lavoro, tutti hanno da. far tutto, e si acciabatta. alla. mcglio 1 scnz.a. bussola e senza. piano. Quanto fllla teoria, si ritingono a nuovo i vecchi lati netti, che hn.n da. foro col tema. elci giorno come Pilato nel Credo, ma. coi quali c 1 ò sempre <1mtlcho applituso da. co::tlicro, o moclo cli d,usi un contegno. J,'nrtirolo del l•'crri, malgTRdo la, preziosa constata– zione citata, ò quasi un documento della. diagnosi che stiamo fllccnclo. 1 1 :gli cloveA.dirci, alla fine, in che cosa consista quel "' metodo rivolm~io,rnrio 11 , cli cui egli s'ò croato l'interprete più ftutorizzato e che egli pc11sa lo distingui~ dagli altri socialisti e da noi; ma. chi lm lotto quelle sedici fitto colonne, so ha capito in che lo clifforenzii, ò un uomo cli gonio. Dovea darci la chiave dello famoso u. tenclenz.e 11 , ch'eran due ccl om son ·quattro (e col metodo metafisico adottato dal Perri 1>otrebbero scindersi in cento); ma la con– clusione, che erompe dallo scritto, è che la tendenza _òuna sola. Si chiami pure, se così piace, la tendenza l•'crri, come l'America s'intitolò dal Vcspucci 1 il nome non conta. li padre, il figliolo e lo Spirito santo sono, non c'è cristi, una sola persona. La barricata intanto non ò una. tendenza, lo am• metto nnche il l•'erri ('); la cosicletta " intransigenzil assoluta 11 - sorta di barricata senza fucile e senz.a. ncp1>uro bisogno cli corag~io personale - lo ò cento volte cli meno; lo stesso Verri ciel resto sembra. con– ~tatarno l'agonia. VAtmtli ! e ht Criticct Sociale, snlvo 11 tono che sceverA. il giornale uffìcialc cli partito dalltl Hivista personule 1 stanno perfettamente su umL stessa clirottivn. Che cosa ci distanziit pili, cli fonda– mentale, dalln scuoln del Forri 1 dacchò osso ha ri- ( 1 ) Il 11 /IIOI.IO rlr:olli:l-011(11·1-0; In S-Ocl<1U11mo, I?!'> rnngglo. (I) Scbbcno In una n-Ola dlfou,lfl, la rumosa • dlttnlum del 1irolcln• rlnlo ~· dalla ObleitlOIIO (I\ Jaur~a. che vedo In CHa llllfl dittatura di olauc, c cp1lndl a11lltlcmO<'rallc11. Il ••erri rimbecca ohe "11 prolClft• rlnlo ò da 1010 la "rtUtde, l'lmmcnaa 11111,ggtora111tfl. del cittadini M' 11 cho, 11cr JII !òllull atlun11 1cl acmbrll. elafletlenmonle nasal arrt,clllalo. l B1b ot r-1 Gino H a e nunciato a. combattere il concetto della lotta di classe e il collettivismo d'importazione germanica, e persino noi campo della sociologia. criminale ha adottato l'idea ca1>itale eia noi propugnata? Il "ministcrialismo 11 ? no certo. Eravamo fino a ieri compari nel voto 1 ch'egli dichiar1wa e teorizz.ava. per noi. Mutò egli oggi, forse noi muteremo domani, la valutazione delle circostanze di fatto che ci sufl"– gcrì quella concordo condotta. i\Canou certo la prco~– cupazionc - sia pure ma.I fondata o eccessiva - cli salvaguardare una situuz.ionc politica. che avvan– tuggia, il l<'crri espressamente lo ammette, lo svi– lupJ>Odella. organi1.ztl1.ionc proletaria, sì potrà. ga– bellare por carattere discriminativo cli un metodo antiri voluzionnrio. Il "' metodo rivoluzionario " consiste noi preoccu– parsi delle Ciu1sedel male, nnzichò elcisintomi; noi for– mare al prolctnrinto una chinm ccl cnc1·gica coscienza socialista; nel toner conto elci princi1>ii s1>ecifìcidel socialismo, tolta lli dasl!,·e o vroprietù collettiva,; nel subordinare lo sforzo por le riforme (programma mi– nimo) 111fine ultimo (prog-ramma massimo) elci socia– lismo. Questa, cli<'e l◄'eni 1 ò lR.teoria, ossia la tendenza. cli Ferri. - Ma no, Yiseere mie!, se non vogliamo pigliarci in :;-iroallcgrnmentc eia noi medesimi; questo non ò che l'abbicl del socialismo, uno e indivisihilc, · e nessun socialista. ha mai predicato o praticato altril dottrina eia quC'sta. Nò si dica che altro ò questo cose propugnarlo (1, ,:>arole, altro ò 11ei fulti. Perchò, se anzi noi rimpro– veriamo qualche cosa, non nl Ferri individualmente, ma. al partito e I\ noi istcsfli, gli ò appunto di far ancora tro1>1>0 p1·ogramma massimo e trop(>t\loUa li classe a 1Xlrole, ma. poca o punti\ 11ei fatti. Hipeterc colh\ monotonia del tic-e.tac cli 1111 pendolo, a delle masso 1thhrutite, " lottll di classe e propriotl't eollctti\'a 11 non 11.V\'icin,t <li un giorno la rcclcnzionc prolct11rin. SupJ)orro che ltL " cosc·icnza socinJi::ila cncrgietL o chiara 11 8ì fornii collo conferenze e gli npolog-hi, ripugna ii tutta quirnta. In.dottrina. positiva pili clcmenhue. QucstrL ci ins<'gna. che la coscienza politica, come ogni fcnomono mornlc e intollcthwlc, non ò che il cloriYi~tonccessa.l'io di date condizioni nrnterhlli di vita, o questo - sotto il nome di mate– rialismo economico o storico - ò essenza. elci Credo socialistn. La prima condizione al formarsi di una coscienza socia.lisbL ijta nella schiena. diritta e nella mente clischiusn. 1\ una concezione sociale pili elevata dcll'ordinaritt. 1::per quC'sto che la democrazia. è il climi\ necessario ciel socialismo e che le riforme non stanno in OJ)J)0sizioncalla rivoluzione, 110 sono anzi il contenuto ( 1 ). L-o spi,·ito socialista, l'animft rivoluzionaria - queste CSJ>ressionichiesastiche sono del Ferri - in• tesi come uniLmistcrios:L insufflazione nella mentalità proletaria, ci richiamano ni tempi superati della su– perstizione roligiosa 1 (]Uando si crodoni alle tromhe che fanno crolhtre lo mura. delle citt.'t, e alle con– versioni che a.vven::ono sotto il tòcco clclht gr:1zia divina. In reaWLnulhL ò meno l)0ricoloso 1>erle classi borghesi Ch<' lit predicazione astratta dclln propriot?t collettiva: essa ò ttt.nto temibile, nello stadio attualo dell'evoluzione, quanto anrebbc uno sbarco di eserciti 11gli Stati Uniti per mezzo d0i palloni aerostatici. Oridn1·0 a perdifiato " lotta cliclasse " e " propric1à. (') 11 l'Crrl ne l:1 hrnto CC•t1l'h1toelle, nel 01111orl11111t;:. di 1101cmlen, ot 11ttrllml~CO l'l<ICI\ l)OrfoUlunente Olll)0$IR. SOi eorh·ommo ché metodo rh·olu1,lonnrlo o 111oto<10 IC~fllltnrlo eono glotlll (Il 11oro!e, eono 11«- 11llà r:erlmU.>:eco, dloo ►'crrl, eho tu oontri11)p011l, In 1oitan1.a, al mc• lodo 1tu111lt11rlA), 11 mC'todo 1•ùJ1e11to, o ,·ot·o1toso, o Ultq<lle! - Con lo slcseo 1l11tcm11, alludcudo nnn te11t cte1Mntare da 1101 soetenula (o 111i1 largl\Tll('lllO 11voll11dallo Schl!ll'I) eho negll 1elo11crl è (\'UO])O lcnf'r conto dc-lii' eondb;1onl 11c11•1111h1s!rlo, cl accu~11, come un Soldi 11ualun11ue, di - 11rcoec1111:1rt1 tlello ren•lltc del po,•ero ca.11llallst11 •· nuon t1h·crtlmC'nl,:\:

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