Critica Sociale - Anno XII - n. 11 - 1 giugno 1902

Critica Sociale fl/VIST .Il QUINDICIN.llLE DEL SOCI.llUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 - Semestre L. 5,50. J.,etlcre,va!Jl:i<i, cartoline-vaglia alVUfficiodi CRITICASOCIALE - MILANO:Portici Galleria V. E. 23 (2° piano nobile) AnnoXli - N. 1.1.. ~Von si vemlc e, nt1,m.eri sepa.ntti. Milano, 1 ° giugno 1902. Agli abbonati distrratti .,.Ve/Ili .flecom/a. yuùuliciua,deL con-eide giuyuo man– cleremo la, quitm1zc1, 1JOsfale agli abbonati cfte 11011 ftrranno ancora,saldato il semestre ·in corso. lii dimostreranno 110.>jfri ve,-i amici coloi-11 che ci evillramw /a,noia,il 11t>rdite1111.)() e le :,pesedi q1 1 esfc1, 1,iccola .... e;secuzio11e ,'iemiforzata,iueicmdoci s11011ht• ueamcnte c<iJ'ioli11a-caglia. G'raziefin cl'ora! L'AMMINL •rrnAV.IONB. SOMMARTO Attunlltà. /,li uo~tr(I lyllQl'U/1::11 (1,.1. Cl:ITIC,\ SOCI.I.I,►:). '/'1'iJWU e l' 1,:;Jt,•e,11(1 {'l'ln: ST►:1.1.1:). Per {(11'e ('(Wlmi.11<1r lllt(IUO /(I bCll'<ICC(I j)(tr/(IIIIClli(ll't (O umo }'Cl!lli'ATV ù I,,\ CWTIC,\), l'tl pruetto " 11011Clll/111(/.:'C::(lrtl ~ (NOI). Studl sociologici. <Ui 15 cioperl e la p,·or111.::lo11e, 1v (conthll1ttr.lon<i). 111Allltl'lca e 11ei cim• U11t11tttlll'QPt,O: J Si11<lacau bel(I,; /){1111,m(H'C(tj SJ){l!J/Ulj Sv.::cn, (.\LESSA.SORO SCIIIA\'I). Il p:1rUlo agrario 111Gtrmm1lc1, Il. (;U (191·<1rHe U e<1J)U!lle mobile (,\TTll,10 C.\UI.\TI). U J)l'O(ll'(t/11111(1 (ltll'Umc111H<1ri(1: Il. Ufl/cj dl G'Oll0t:amt11l0 t det .uu:oro (O, Mosn:.\l,\RTISI), Politica municipale. J,u 1·iforma tltlltl sc1101<1 e/eme11lare e u, m111dciJK1ll::::<1zio11e lld 1mb• blkl iJtrvizU (D. Sf'Al)O:>:I), Flloso6a., lettera.tura e varietà.. 1,·,·" Uliri e u;.v.ste: c,·i,si. e 11111>ero 111 vi;J/(1 ueuu ,'itau U,dU; U.1 ,·eviSW11edelle {011/i. e 1/d pcn1lllla/i. dtl nm,·xl-smo; .lf<1lerUili.smo storlco; I 11robltml- <101·1wHe li socJ.alismo; Il 1,,-oto {Il/e tloime; t>oom<1t1smi che JfllLsco,10; U11'al/1•<1statLstktr 1·lvo111:1011cr,·u1; 1 ,iocU,UiJU l11 J-'rm,cJ.a (d.) 1're Stelle è uno sbarazzino. Voco pili avanti, sferra sassate a clestm e mancina, scn1.a uno scrupolo al mondo, e le piì1 allegre cc le saetta proprio in pic– cionaia. Pure lo lasciamo sbizzarrire; pcrchè la ve rib\ non ò mai detta troppo presto o troppo cruda– mente, e dirla uoi cli noi stessi, se anche ci cuoce, è meglio che farcela. dire. i,: la veriti\ - ecce1.ioni personali a parte - è che noi :-;iamodei meravigliosi ignoranti. Lo sinmo tt caso per caso , 11 come pct· Pimprcsa cli 'J.'ripoli, sulla quale, fra il sì e il 110, ci è scapp,tto il ni, e lo sia.u10, diciumo cosi, nclP " inclirizzo generale ". Non solo por la. politica estera e coloniale, che a.v1·emmo al– meno la. scusante, troppo affaccendati in casa, di non esserci potuti mai affacciare alla. finestra.; ma B b otec· G no B1ar o ezianclio per l'interno, nelle cose proprie del partito e in quello che pili 1>remono.Quolla. 1 che pare dop– piezza., sopratutto è semplicità .. }~ non accusiamoci a vicenda fra partiti popolnri 1 chè faremmo forso come i due della festuca e clolh, tra.ve . Noi stessi, cui si ascrive il merito - o il torto, secondo i punti cli vista. - cli ,wer tentato di con– durre il partito a una piÌl coscienziosa. sollccituclino dei problemi concreti, noi stessi ci arrestammo alla soglia; siamo al punto che il filosofo greco procln.– mfwa il piì1 alto clcll1L filosofia, ma. che poco aiuhL nella. pratica: sapere cli non sapere. Di fronte a questo sforzo, a questa doglia che, nell'Italia pro• sente, è pili dello cose che degli uomini, cli figliare c1uesto nuovo e faticoso diritto operaio, germe ideale e reale elci socialismo in lenta elaborazione, abbiamo formulato un giorno prudenziali riserve circa. Pop– portunit;\ atttu1le elci riconoscimento giuridico delle J,cgho e clell'arbitrnto obbligatorio; quelle riserve vedemmo r>oiformar tema. cli mezza clozzi1rn. cli or– dini ciel giorno e di una dozzina cli in·ticoli. Ma. la. sola riserva. negativa è tro1>POo troppo poco, chi voglia. cavare qualche ragno dai buchi; la formuli, nuda, abbandonata a se stessa, è morta. quand'anche sia vera, come tutte le stereotipie. Non riconosci– mento, nò arbitrato coattivo, o sta bene; ma allora che cost~ si vuole? Intanto, del contratto di lavoro, del contratto agrario, ciel modo di comporre gli scio– peri, ecc, ecc., si occupano i bo,·yltesi, 1 gli Alessio, gli 1/iana.L·clelli, Cavagnari ccl i Porro; i socialisti a queste cose sembrano morti e sottcrrnti. Noi viviamo sul passato. '.Nei foglietti socialisti, che toccano alla settantina e si avviano in Italia a diventare un centinaio, troviamo ripetute sempre le stesse cantilene, che udimmo, sedici anni fa, nelle prime annate della Giustizia, cli Reggio. Ripetizione encomial>ilc e meritoria, dacchè, se v'hanno sempre nuovo fol.lc \'Crgini e bambine, che chiedono lo stesso nutrimento latteo in iLttesa di mettere i denti, è pur d'uopo lo si ammannisca; ammettiamo l'utilità. cli tutti i gatti e i topi e gli u.pologhi o le para.bolo della pedagogia prnclementarc. Ma. l'asilo infantile non è che l'anticamera. dell'istruzione obbligatorin. J,: quando passeremo almeno alla prima inferiore? Ji'italiano cli rar.:-:a leggo pochissimo, lo impa– ra.mm.o a nostre spese come editori, anche l'italiano sociulista.j se legge, vuole tutto lo scibile, o che poco manchi, raccolto nclPopuscoletto, al pii'1,da due soldi: l'oratore o l'apostolo che, per sgravio di co– scicn:-:11, dcc saperne u11 tantino di pili, si s1>ingc sino nll'opuscolo da soldi quattt-o. Conseguo che, por le questioni, che non si risolvono nò coi due, nò coi <1uattro soldi rimaniamo talmlae1·asae. Se diciamo la. nostra, puÒ darsi che abbiomo ragione; ma non abbinmo ragioni,; s'imbrocca, in grazia del dio che assisto gli ubbriaehi. li nrnrasmo, del <1uale aneliamo cercando od invcu– brndo lo ca.use, nasco in gran pnrte cli qui; marasmo non soltanto alla. Camera., nell'estremo settore, ma. nella J)irc:-:ioue elci pttrtito, e nel partito medesimo, che, so 11011 lo scuote il pottcg-olez:-:olocnle, o quel

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