Critica Sociale - Anno XII - n. 11 - 1 giugno 1902

CRITICA SOCIALE 175 Chnrles .A.ndlerha pubblicato il Man1festo clei ComtmisU con una prefazione in cui ricerca In vari scrittori frnn• cesi le fonti di alcune concezioni criticho di Marx. li i\fehring - che ò uno dei più acuti analizzatori del pen– siero marxista - dimostra invece -che quegli scrittori non esercitarono Influenza alcuna, o che, se l'ebbero, furono debitamente citati dagli autori del Manifesto. E In polemica ò durata alcun po' fra Il Mouveme11t socialiste o la 1\'eue Y,eit del marzo. Uno scrittore olnndcse in un grosso volume trova le fonti di alcune critiche economiche di .Marx sull'oJ)crn. del 'l'hompson; però, soggiunge, Mar:<hn il grandissimo merito di avere foggiato quello critiche in armi formi– dabili per In battaglia del proletariato contro il capita– lismo borghese. A clifcndero la pura. teoria del Mnestro, combatte in• fatica.bile il Knutsky, cho dà. all'opora di Bernstein e di Jaurès il valoro di una J)ura II curiosità letteraria ,. e demolisce 11ezzoper 1>ezzouna teoril\ delle crisi del russo 'l'ugl\n-Bnranowski. Hcrnstein rispondo altrettanto sar– cnsticnmento noi Sozilltislische Moiwtshefle <li maggio al direttore di N1>11e Z it. .. Infine Paul Kampffmcycr traccia la storia e fissa la. teoria del mo,•imento re,•isionista in seno al socialismo nello ste!'lsOfascicolo <lei Soz. Mo,wl. Egli nota minuta– mente i ratti inten•enuti a correggere alcuno afferma– zioni di Marx e conclude: 11 il revisionismo ba fluito di essere sor1>rendento, ccl è cth,entato naturale •· Non mancheremo di seguiro ol)blcttivamente, in questa ruùrica, questi dibattiti teorici, e in un prossimo numero rinssumercmo rorsol'interessantissimo articolo del Knutsky sulla teoria della crisi. Materialismo storico. Achille Loria, oltre a una raccolta dei suoi scritti su Mar.r e la sua clolfl'/110 1 publ)licat.a dnl Sandron (Pa– lormo1 1902, I.,. 2), cui premette una J)rofnzione in cui dice che II la sua. critica, mentre J>Onea nudo apertamente 10 scorie e lo lacune del sistema. mn.rxiano 1ne lumeggia ad un tempo la ))Otenzn. incom1utra1Jilo o In. im))0ritura bellezza ,,, ha rifatta interamente una terza edizione cli u J.,e bc1si cco11omich,.(/('fla costil11zio11e sociale ,, {'l'orino, Bocca, 1902, ))ag. 4i9). In essa egli dice che Marx ha 1>ortatoun notevolis• simo contributo nlla. teoria economica della società, ma tanto il :Marx.quanto l'Engels non h1u1110 dato una qual– siasi ri) lrovn o dim ostrazione razionalo di essa, limitan– dosi nd aftèrnrn.re la. derivazione dei ronomeni politici o social i dal fattor e oconomicc. Ilerò il [,Oria. ò convinto - e il suo libro ne à tutta una climostra:'.ionc - che al rotl<IO elci pili cliversi"reno• meni, riferentisi all'uomo ,,h·ente in società, si ascondo come cagiono essenziale il fattore economico. E prevedo che In. socieh'~ca)litalistica, rondata sulla esclusione della massa lavoratrice dalla. proprietà fondiaria, e a.5sisn. sulla violenza o sul delitto, ò destinata. a imariro, e alla plu– tocrazia COIJ)itada sonilo marasmo ò designata a sosti– tuirsi la classe O))erni11, che si ò venuta. perfezionando e affinando e che acquista 1 in una misura sempre 1>ii1 ragguardevolc 1 le qualità. che la rendono adatta al potere. Invece Vilfredo Pnreto, in una sul\ J,itr()(11tzio11e mi tm'o– JJera sui sistemi socialisti (IU{onm, $OCiale cli a))rile) so• stiene che la II teoria materialistica • della storia h:i il suo J}Untodi partenza. in un principio che ò vero, ma. che non tutti i ratti si possono riclurro n puri fatti eco– nomici, che chi dirigo la società ora. la storia sono som))ro delle élites continuamente rinno,,antisi por clementi nuo, 1 i che in esse prendono il posto degli elementi degenerati, che si è esagerato il J>esodell'0))pres.::1ione clolll\ IJorghesia, o che è un miraggio ingannatore credere, come dice il Ma,iifesto tlei comunisti, che la futura. rivoluzione sarà. compiuta dall'immensa maggioranza. a profitto den 1 im– mensa maggioranza. Un'opera notevole sulla interi>retazionc economica della. storia Rh~per uscire in lnghiterra RCritta dal Se– ligm:m, il quale no ha. publJllcato un capitolo nella Polilical Scie11ceQu(lrferly del dicembre passato. hi egli considera. :\tnrx come " un genio fllosoftco ,u " una. rorza sociale cli primo ordine ,,, o dichiara che, a ad eccezione rorso di Ricardo, In. Rtoria. tutta della. srionza economica. non conta uno s1>irito più originale, più potente o J)iì1notevole cli Carlo Marx. 11 , 'l'ra. le 1rn1Jblicazionirecenti non saJ}rcmmo indicnro di meglio, a ehl Y0lesse trovare un'applicazione pratica del metodo lnter1>retativo della storia dal punto di vista economico, della. Storia soci(llista di Giovanni Ji1urèsdi cui ru tradotto in italiano il primo volume, Costituente e Legi.– slatim (Mongini, Roma), o che continua a uscire a dispense in francese (Rouff, Parigi), e della G,-andezza e tleca– de11zadi Roma di Guglielmo Ferrero, di cui sono usciti i primi due volumi: La co11quista dell'Impero e Giulio Cesare (Treves, :Mila.no). I 1n·obleutt aora.1•l e il Socialismo. Non sono soltanto i coltivatori•J >roprieta.ri e i flttablll cho cercano <li risolvere, coll'organi zzazione, il problema della produzione e ciel successivo smaltimento dei pro– dotti agricoli, o invocnno intanto l'unione dei produttori e l'unione dei consumatori per sopprimere gli interme– diarì {A1,e•:1tT L'AlrnAu:rnn:n, in Rev11e del 1° aprile), ma anche i socialisti, dal punto di vista. dei produttori nullatenenti e elci consumatori, si interessano al gravis• simo problema. della 1>rocluzione11gricola. AJle opinioni, già notate in questa rubrica, di Kaut– skr, Gatti, Ynndorvelclo aggiungiamo quella di Eduard ORvid sul 11 11uoro Sl'iluppo dei 11roblemi ayrari 11etPm·• lito socilllisla (SOzialistische Mo11atshe(te, maggio): " Mentre i marxisti teorici cercavano di rendere J>lau– sibile e saporito il socialismo al contadino, questi pre– para.va la ,•ia al socialismo a modo proprio, associandosi cioò in Cooperativo di Mquisto, di credito, rli smercio. tssc hanno ))roso un tale svilup))0 ohe hanno provocatti una vera rigenernziono nelle condizioni di credit o del contadino, o preparano un mutamento raziona.le della. economia campestre e delle relazioni dei coltivator i col mercato. " Queste Cooperative di produzione agraria non hanno cara ttere soci alista, ma il dire, corno fa. Kautsky 1 che esse segna.no un termine di passaggio al capihi.lismo (anc he Vancl erveldo viene a questa. conclusione stu– diando le Coo))orati ve belghe) significa sbarrar la via all'esatta conoscenza del tema che ci 1n·coccuJ)a.Qui si trfttta di una trasrormazione di arretrate e isolate piccole nzicnde agricolo in piccole aziende razionalmente or• g-anizzate. Noi dobbiamo ,•edere in questo movimento l'inizio ciel processo cli socinlizzazione dell'economia agraria. Lo sviluppo delle Cooperath•o di produzione contadine ò la condizione 1>reliminaropor il diretto col• legamento economico elci piccoli coltivatori cogli OJ>erni industriali. L'altra condizione ò l'organizzazione coope– rativ1\ di questi come consumatori. ,, It voto alle donne. Oli esperimenti si vanno succedendo con risultati ab• bastanza soddisfacenti. In Norvegia. lo donne, cliventnte elettrici comunali, hnnno accresciuto) ò vero, la potenza della politica conservatrice municipale, ma. i socialisti di quel paese sono convinti che nelle successive elezioni le rorze con• scn'atrici uscenti dal corpo elettorale femminile dimi– nuiranno. In America, ò noto, le donne sono elettrici politiche negli Stati del Colorado, dell'Idaho, cli Utah e di Wyo– ming. Secondo Io Relazioni del Governatore e clell'<tllomey dell'Idaho, o secondo lettere di deputati e senatori, il suffragio dolio donne ha epurato il personale clei poli– ticanti, inducendo le assemblee J)0polnri a. negare il loro npJ)oggio a J>ersonalità bacate. Nel Colorado si è d'ac– cordo nel riconoscere che ))arecchie leggi eccellenti, in materia. di igiene, di polizia, di stato civile, di tutela, sono dovute all'influenza femminile. J:, quanto al preteso abbandono del rocolare domestico affermato dagli anti– romministi, risulta che in nessun divorzio, dall'epoca dell'cmanei11aziono politica della donna, il nuovo stato di cose ha contril>uito mediatamente o immediatamente alla rottura tra i congiunti. Por chi si occupa di femminismo snrà utile lo studio esauriente di J. f;. Le Rossigno! negli .Atmals o{ the American Academ!f of Politicat aml Social scie11ce. Dogmatismi che fini.icono. Che il capitA.lismo sia una categor ia stori ca. non ò una cosa nuova per noi, mn. è bene rar not.ue che oggi lo riconosce anche un economista non eterodo sso, come il

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