Critica Sociale - Anno XII - n. 11 - 1 giugno 1902

170 CRITICA SOCIALE terdizione degli affari a termine sui cereali, prodotti, ecc..., si è mostrata nociva e àel)eessere alJr(J(Jata. Se gli agrari si sono mostrn.ti così COl'l'ivi e desiderosi di ritornare al passato, si è che anche nel secondo scopo propostosi col Boe1·se11gesetz hanno completamente fallito. Come dicemmo, essi SJJeravnno che l'interdizione della speculazione avrebbe dato una certa fissità ai prezzi dei cereali. Uno SJ>lendiclostudio statistico del Jounwl of the H. Statistical ,'J-Ociety (gennaio 1902), r.ttt'o con l'np– plicn:done <lei metodi piì1 sicuri di ,,aJutazionc o con continui raffronti coi pl'ezzi mondiali dei cc1·eali 1 lrn conclotto alla conclusione che le oscillazioni dei loro valori sui mercati tedeschi non furono, d0J>0il divieto dei contratti a termine, nè meno ra1>id"',nè meuo spic– cate del periodo precedente. L'oscillazione era. prodotta dalle variazioni dei J>rezzi mondiali, e la scossa era troppo genel'ale o vibrata, perchè un solo mercato 1>0- tesso in qualsiasi modo sottrarvisi. Sic lnmsit yloria tmmdi! (l.<1 /f11e <Il prossimo 1111me,·0J. ATTll,10 0AlllATI. Il programma del 'Umanitaria IL Già dicemmo clell 1 Ufficio del Lavoro deciso·con– cordcmente dalle Sezioni IV e V e cli cui inserimmo nel numero scorso il progetto concreto. Alla forma– zione cli tale progetto, oltre la Relazione de!Pinge· gnere Omocleo (Sezione fV) già da noi pubblicata, concorse la seguente elci prof. G.. Montemartini (Se– zione V), le cui proposte, nel progetto definitivo, subirono qualche lieve modificazione. ~[a la Rela.~ zione è sopra.tutto importante per i criterii intorno a!Pazione degli Uffici di collocamento e alla funzione della Statistica nel campo opera.io . U}'~'ICI DI COl,LOCHUJN'l'O 11Dm, LH'OltO. Il problema della disoccupazione. La Sezione V si ò rivolta a studiftrc il modo migliore per raggiungere lo scopo accennato dalla prima parto della lettera b) dell'art. 3 dello Statuto: 14 11rocurare la– voro ai clisoccupati ,,. IL problema della disoccu1>azione a))pare come il JJr0• blema capitale, come lo scopo pil1 elevato della istitu– zione. Si tenta di risolverlo in pilt modi. Nella lettera (t dell'art. 3 dello Statuto e negli art. 5 e 6 (art. 13 Regol.) si cerca provvedervi coll)istituzione di una Casa di lavoro. Nella lettera e dell'art. 3, si raccomanda di combattere la piaga della disoccupazione nelle campagne. Nella lettera (l si raccomand,~ di prevenire Pimmigrazione di disoccupati in città. Alla. lettera b si all'ronta il 1>ro_· blema proponendo la istituzione di un Ufficio <li collo– camento. L'istituto proposto sarebbe a.dunque una parziale risoluzione del problema genera.le della disoccupazione che dov1·ebbe interessare tutte le Ser.ioni operanti del– l'Umanitaria, quali sono schematicamente imJ>0state dagli art. 13-16 del Regolamento. La risoluzione ciel grande problema sembra preludere all'ottenimento clcllo scopo finale dell'istituto, quale appare da tutto il complesso delle disposizioni statutarie: i. il miglioramento de!le con– dizioni ~nateriali e morali dei la.voratori ,, (art. 3 e Sta– tuto, art. 15 regolamento). B1b1oteca G no B1arro Le diverse specie di Urtìci di collocamento. La prima domanda che si ù J>Osta la. Sezione ru questa: " Deve l'Umanitaria fondare un proprio Ufficio di collo– ca.mento? ,, Per ris])ondere alla. quale, la. Ser.ione dovette ionnnzi tutto studiare la natura, gli scopi e gli effetti degli Uffici di collocamento. Lo studio ha mostrato che quattro sono le forme che essi 1>osso110 assumere: 1a Vi sono Uffici 1n-ivati tli collocamenlo, escl'citati a SCOJ>O di lucro da ))rivati imJ)renditori. Sono Ullici di mediazione, che esercita.no la funzione dì mettere in relaziono li\ domanda o l'offerta di lavoro. Sono nume– rosissimi e pullulano SJ>Ccialmcnte nei grandi ceutri 111·· Unni. Forse in nossm1 altro ramo di mediazione la l'un· zione intermedia.ria riesco piit dannosa e costosa. J prezzi di mediazione per certi mestieri sono altis.c:imi o veramente sfruttatori delle misere condizioni dei la– vora.tori disoccupati. (Sulla nostra piazza, per esem1>i0 1 si calcohi che vi ~ ia.no SO mediatori per il colloca.mento dei came1·ieri 1 e che siano assorbite I,, 200.000annue da. questi media.tori, uno <leiquali ha tm reddito di L. 20.000 in base ai ruoli dell'imposta di ricchezza. mobile). L'in– termediario ha anche interesse a non trovare uno sta– bile posto al disoccuJ)ato, perchò ad ogni cambiamento egli percepisce una nuova mediar.ione. J danni di questi istituti per le classi disoccu1>a.tesono così evidenti, che in Francia il deputato Coutlmt presen– tava nel 1898 un 1>rogettoper la soppressione degli Uftìei pri\ 'a.ti di collocamento a pagamento, progetto che ve– niva 1>oimodificato dalla Commissione parlamenta.re no. minata. per l'esame, nel senso di non accordare pii1 au– torizzazione per creare agenzie JJrivate cli colloca.mento a pagamento. (Dxm11e11ts 1>r1rleme11taires, anntto 190), Senat . .Annoxo 383, p:lg, 2S6). 2a Vi sono U/fl!Ji 1ml>l>lici gmtuiti di collocam'!nlo. Possono essere Uf/ìci di Stato ea Uffici M1micipa/.i. a) A.lcune legislazioni ritengono che l'esercizio dolln. mediazione gratuita del collocamento sia {1111zio11e dello Stato. Ù da ricordarsi a questo prOJ>osito il disegno di legge formulato in Austria dal sig. Ernst :Mischler, a nomo della Sottocommissione incaricata dall'Arbeitsbeirate di studiare l'argomento nel 1890, J>Crcui gli Uffici di me– diar.ione del lavoro d0\'rebbero costituire un ramo del– l'Amministrazione dello Stato ell estende1·si in tutte le regioni. Uffici cli collocamento di Stato funzionano negli Stati Uniti cPAmerlca.; notevoli i (1·ee 1mblic employement bu~ naus dello Stato d'Jllinois istituiti nel 1899 1 quello dello Stato di Ohio istituito nel 1890, dello Sta.to di Nebraska istituito nel 1897, dello Sta.to di New-York istituito nel 1896. Funziona.no pu»e in Isvizzern ~ notevoli l'Uf– ficio del O0\'erno di llasilca istituito nel 1890, regolato nel 1892, e l'Ufficio cantonale di Oenève {1896) - e nella. Nuova Galles (1892). Anche nel Granducato del Lussemburgo abbiamo Uf– fici di Stato, nel senso che gli Uffici postali compiono le operazioni cli llorsa del lavoro. Cfr. 'Notizie sull'ordinamento della medinziono del lnvoro iu alcuni Stati oateri (Ami. tlell'l11d11.slri(I, e del Comme,·<io, 1001). b) ln altre legisliizioni prova.le il critel'i0 cho la mediazione gratuita di collocamento sia {1mzio11emuni– cipale. 11 progetto fl'aucese citato del 1900, faceva obbligo alle autoritl~ comunali d'istituire e vigilare gli Ufficigra– tuiti di collocamento. Del resto questi funzionano in Prnssia., in Baviera. - dove attualmente esistono 22 Uffici comunali del lavoro

RkJQdWJsaXNoZXIy