Critica Sociale - Anno XII - n. 9 - 1 maggio 1902

138 CRITICA SOCIALE tutta l'energia, che gli fervono nei muscoli forti sì, ma da troppo tempo curvi al suo giogo ('). Ed è così una triste, lagrime,•ole vicenda di uomini e di famiglie stritolati nel meccanismo ~apitalistico, elle si 1>erJ)etuaattraverso alle etù, conservando però sempre la maschera irrisoria del J>roprietario. Ma oramai, le nebbie, che aV\'olgevano questo mecca– nismo, furono squarciate - i piccoli proprietari aprirono gli occhi, e scossa In vanità, che li teneva lontani dagli altri lavoratori, e l'umiltà, che li teneva soggetti ai loro veri padroni, eccoli anch'essi nella via delle loro riven– dicazioni, chiedendo il riconoscimento della loro qualità di proletari o come tali associandosi al movimento di t,ltti i lavoratori che recltunano la prOJ>ria emancipa– zione('). In tema ))orò di migliora.menti immediati, che i piccoli J>rOJ>rioturipossono conquisturc, ccrtnmente non J)UÒ essere da loro segulto il solo sistema delle Leghe di re– sistenza. Questi miglioramenti invece possouo venire da un'azione energica verso lo Stato (molto 1>il1necessaria e di largo ìunbito J)er essi che non per gli altri lavora– tori), diretta ad ottenere l'abolizione dei gravami fiscali, tributnri e giudiziali, e dall'a:t.ione COOJ>erat.i\•a. In questa. azione possono allearsi ai J>iceoliproprie– tari i mezzadri, in quanto anche per essi la coopera– zione di J>roduzione, di consumo, di credito, di assicura– zioni raJ>J>resenta una vera resistenza contro il molte– plice ricatto degli SJ>OCulatori,negozianti, industriali, che si risol\•e in un sempre maggiore srrutlamenfo e in una continua rtiminu1.ione della retribuzione del loro lavoro. Queste Coo1>erntive (cantine, rorni per l'essiccatura dei bozzoli, latterie, caseifici, Sindacati per l'acquisto delle merci necessarie all'agricoltura, concimi, ecc.; Casse ru– rali, 1mniflci, magazzini di consumo, ecc.), dall'unione dei piccoli mezzadri e dei ))rO))rietari hanno garanzia di vita prospera; o la partecipazione ad esse, SJ>P.Cie nelle rorinc di consumo, degli altri lnvoratori salariati, ))uò contribuire allo smercio o al miglior prezzo dei pro– dotti che sono oggetto di consumo immediato (grano, me• liga, vino, ecc.). }J però necessario che questo Coo1>crative rivestano carattere di classe o non ostacolino per nulla il moto ascensionale del proletariato; noi ,•ediamo infatti ogni giorno clericali e liberali Istituire Cooperative agricole col fine, da.lo un piccolo utile ai soci, di addormentarli nel godimento di esso, cli far loro dimenticare la causa della com1>leta loro emancipazione e 1>ersuaderli a lasciar guidare i loro destini dalla borghesia. Inoltre le C001>erative sono organismi delicati, oltre che dal lato politico, anche dal lato commerciale e con- {') A queslo propoillo e 11, <llmoetrMilonec he, lnYec e de11•accen1ra• mento della 1>ro11rletà apparente, anlene Il 1rapa.uo tre.1uentlulmo de.Ila 11e.na da una ad aure mimi, 1>roYoc11to dal rado che I ca1>t- 1a111unon YOgllono detenere la lerril, anche c1uando ne dlYentano rornlamente 1>0He11or1,1plgolla1110nel &>UdU1to 80J>ra citato I 1eguonu tlaU: Tr11111n1111ont di proprlelA a lllclo oncro10 1 aTYenulc n<?l- l'esereltlo 1900·llkH, tlel valore non eccedente 1,. !00. N. !2{1.j6{1 Idem (la I,. 200 A I,, 400 76.000 Idem tltt • 400 a 9 1.000 87,276 Idem <11. • 1.000 a • 10.000 70.$88 ltlem tla • J0.000 tt ,, 00.000 9.921 Jtlem da • t.Q.000 a ,, 100.000 8<M. hlOm dA • 100.000 l11 AU -&86 -- e 111 eon1ple1110 N. 89.120 In plì1 elle uell'eterclzlo J)recedente. (')r. &lniomMIOO uo11a111aIngenuità Il grido che a ?olontemagno Alti) \'611110 eme110 111 una grandtoaa riunione ti\ 1>100011 prOprletarl del Montcrralo per d11eutere delle loro oondh:lonl ed accolto da una– nimi apprcTAtlcnl: .Abbouo kl no,1,-0 1woprtttà ! tablle; debbono quindi costituirsi separatamente dalle T..ieghe;ad esse federarsi, ma. non fondersi nel loro seno. ~: poi necessario che le associazioni di piccoli pro- 11rietari vivano nel seno della Federazione, perchè ne consegua. l'intesa completa rra. i IM•oratori tutti> e non av\'enga che dc' piccoli proprietari surroghino nel la– voro altri la,·oratori salariati in lotta per il proprio mi• glioramento: cosa altrimenti ))OSSibilc, perchè, In lotta acutizzandosi noi brevi periodi dei raccolti, potrebbero sempre i piccoli ))roprietari trovare qualche giornata dis))Onibilo por tradire i sal1Lriati. Ju contraccambio, J>Oichè il patto federale, 1>c1· radicarsi nella realtà e a))• portnrc i suoi benefici effetti, deYe essere un rapporto bilatcrnlc di contributi e di compelll!i 1 tutte le altre ca– tegorie di lavora.tori della terra aiuterebbero 1>otcnte-– mcnte i J)iccoll pro1> rieta.ri nella loro azione verso lo Stato e nello S\'ilu1>1>0 della coo1>crazio11e, partecipando,•i nella forma riguardante il consumo. Si obbietterà. essere questo piì1 che altro un contrae• cambio 1rnramcntc mornle. Ma si noti che gra1.1dissima parte di )liccoli ))rOprietari sono, al paro dei mezzadri, lavoratori a salario. Per essi quindi, J)iù che di un con– trntto tra due a;;socla1.ìonl diverse ))Orquanto analoghe, si tratta di varie rorme di una stessa associazione, che mira. ad ottenere scopi attinenti alle varie condizioni di lavoro cui attendono. 111. Ammissione del piccoli proprietari e mezzadri nelle Leghe dei salariati. Dei mczzl\dri e dei J>iccoli proprietari, alcuni hanno molte giornate libere che impiegano ad andare a lavo• rare a salario; altri, coll'aiuto della famiglia, bastano alle esigenze rtel fondo da loro tenuto 1 chiedendo aiuto a salariati solo in rarissime oecRSioni dell'i\nno (mieti– tura, vendcmmia,eco.) e, reciprocamente, soltanto in queste occasioni J>restauo la 1>ropria opera a beneficio di altri, quando hanno J)l'Ovveduto allo esigenze del fondo; altri infine nssumouo, In modo fisso o quasi, clne e anche piìt salariati. Ora. necessita un criterio ))Or regolare l'ammissione di queste val'ie s))ecie di mezzadri e J)iccoli 1woprietari nelle nssoch,1.ioni aderenti nlln. Federazione dei lavora– tori della terra. A rigor di logica dovrebbero essere esclusi dalle Leghe dei salariati tutti coloro i quali assumono ·un maggior numero di giornate in J)roprio aiuto che non ne impie– ghino in aiuti di nitri. ('ostoro infatti avrebbero inte– re;;se non all'aumento, ma alla diminuzione delle mer– cedi giornaliere, e l'a.1.ione delle Leghe riuscirebbe loro dannosa ('). Ma.questo criterio, teoricamente il 1>iùesatto e cui devcii in ll\Q.Ssimaubbidire, vuol 1>eròin pratica tem1>erarsl col riguardo a condizioni speciali di ambiente e di persone. Frequouti sono inratti i casi in cui 1>ersone 1 che si trovano appunto nelle condizioni SO))raricordate, non ostacolano, anzi ravoriscono l'opera delle Leghe, di• retta n.l miglioramento dei salari dei giornalieri. Sia J)er l'Impossibilità.economica di una "era resistenza di natura J)adrouale, sia ))er una disposizione sentimen• tale psicologlcn che, in ))Orsone collaboratrici dei sala. ril\ti pit1 che loro superiori o ))adroni, le dispone a mag– gior sirn))atia verso costoro che non verso i padroni, sta in ratto che le richiesto di migliora.mento dei salarinti trovarono quasi semJ)re facile accoglimento presso i pie- (') o. llOST~lrUkTINI: U IAgh• a, ru/4ttltZO 11,, COltlOdlHl ntll'OL– trt/>b fXl't,'f" {preuo 11. Ot•lttc« Sodale, oont '20).

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