Critica Sociale - Anno XI - n. 23 - 1 dicembre 1901

CRITICA SOCIALE 359 parità. cli fortune esistente nel paese classico del liberismo. rn .fnghilterra, sopra circa 973.000 proprietari agri– coli, 42.524 1 ossia il 4,37 %, possiedono 29 milioni <li acri (l acro= are 40 1 47) 1 cioò l'S7,3G 0 / 0 del totale del suolo! Il feuomeno è ancora più accen– tuato nella Scozia, come si ,•ede da una seconda tabella. (pag. 25), hL quale dimostra. che 1751 pro– prietari (ossia 1'1,85 °/ 0 del loro totale) possiedono il 92 °/ 0 del suolo. Dopo di che l'autore - che non è affatto socia– lista - è costretto ad ammettere che " i socialisti hanno ragione ad affermare che metà dcll'J:nghilterra e ciel paese di Galles è posseduta da 150 pm·sone,e la moti\ della Scozia da 70 individui. .. mentre vi è un milione di famiglie indigenti e un altro milione sospeso con un filo di cotone sulPabisso della mi– seria,,. Scnonchè gli uHimi censimenti del 1885 e del 1895 insegnano che la tendenza all'nccentramcnt.o dcllit propriet:'L tcrrjera cljminuisce e il numero dei piccoli proprietari aumenta continuamente) dimostrando così come fa, proprietà. del suolo tenda invece a. clecen• trar.si e diffondersi. Jnfatti, in Jnghiltcrra, nel de– cennio sopra accennato, mentre i grandi proprietari conduttori di fondi sopra i 120 ettari diminuiscono di 577 (da 19.364 a 18.787), i piccoli e mcdii pro– prietari aumentano di hen 6112 {da 377.243 a 38a.355). E lo stesso fenomeno - il quale contra.dclice alle primitive previsioni della critica socialista - si ve– rifica, con nrngg-ioreo minore intensità, in molti altri paesi, nei quali la proprietà. elci suolo è assai piì1 diffusa che in Inghilterra. Infa.tti, mentre non si conta che 1 proprietado su 26 CRpi di famiglia in Inghilterra, l su 84 in Sco,.ia e 1 su 5.i in Irlanda; se ne ha. invece 1 sopm :~cApi cli famigfot negli Stati Uniti e I sopr:l, 2 jn ],'rancia. Anche in que– st'ultima naiione la proprietà. rurale non tende a.d nccentrarsi; anzi Leroy Bcaulieu afferma. che la metà. del suolo appartiene alla piccola. proprieb), un tcrw o un quarto alla. proprieth. media 1 cd è molto se la grande proprjetìL ne tiene il quarto o il quinto. Nel Belgio le statistiche segnalfmo un continuo :1umento nel numero dei proprietari. .Abbiamo infat.ti proprietari : nel 18.tG nel 186G nel ISSO 572.550 744.007 910.39G [d., in Ttalia (pag. 155), proprietari: 182::. 18GS 18S1 1803 1900 (Boccimlo) ()focstri) (P:lHtnlooni) (Oirotti) (llubini) 1.3! 1.000 3.242.000 3.428.000 4.931.000 5.000.000 Scnonchè a questi dati climostranli il decentra.– mento della proprietà. ::.gl'icoht(oh, gaia scienza sta– tistica, che cosa non si dimostra. colle tue cifre!?), se ne possono opporre nitri, riguardanti alfrl paesi, i quali dimostrano ... perfettamente il contrario. Nel 1882 1 in Germania., secondo ,vuttke Robert, è diminuito di molto il numero dei piccoli proprietari e dei mezzadri e aumentato dovunque il numero dei Jayoratori braccianti (processo cli proletatizzazione). In Austrin 1 secondo 'l'cifcn, mentre i grandi pro• prictari, ,•otanti come tali, nel 1883 erano solo •~891, nel 1885 erano già. 5119 1 e nel 1891, 549:t I conta.• clini sposscssat'i sono costretti a lavornre le terre per pochi centesimi al giorno. Negli Sta.ti Uniti il fenomeno del concentramento della. proprietà. terriera. av,·iene con una intensità. e con una progressione che non ha1ìnO riscontro in altro paese. Hcnry George ha dimostrato •- cifre alla mano -- che iYi la piccola propL·icfa è in con– t.inuit diminuzione. Jnfatti 1 per citare un esempio, mentre nel 1870 i piccoJi proprietari al disotto dei ate :i G no t11arcc lO acri erano in uumero di 178.896, nel 1890 erano discesi a 150.194; ment,re i grandissimi proprietari al disopra dei I000 acri, eia :n20, salirono nel 1890 niente di meno che a 3t.546!! Sembra dunque che in questo paese, eminente• mente industriale, il concentramento della proprietà. terriera proceda. di pari passo collo sviluppo mo– struoso del capitalismo. Secondo la statistica del 1896 1 i proletari costituiscono il 77 ¼ della popolazione. E mentre nel 1847 Yi era un solo privato la cui fortuna si elevasse a 25 milioni, nel 1892 250 fami– glie ne possedevano piì1 di LOO e qualcuna arrivaYa al milhirdo; forse 30.000 milionari e miliardari pos– sedeYano i 3 /,:, dell'intera ricchezza nazionale. L'evoluzione della propriefa terriera si svolge in modi differenti ed opposti, non soltanto fra le vario nazioni, ma. presenta risulta.ti profondamente diversi anche fra regione e regione d'uno stesso paese. Se– condo il catasto ciel l2GS, a :Macerata i proprietari cr,rno 1387 capila,; l'inchiesta. agrarht del 1882 veri– fica. una forte diminuzione, fissando il loro numero a 865. InYece a Doglia.ni (Mondovì) i proprietari, che erano 4Sr, nel 1677 e G38 un secolo fa, sono adesso J)iÌI di 1300. {'l'IVMlO~l, op. cif., pag. 1G3-1G4). . * • Dopo di che, tirando le somme, noi crediamo che, allo stato degli atti (direl>be un legale), non si possa concludere nulla di 1>osith•oin mel'ito al concentra· mento o meno della proprietà. rnrale. Notiamo anzi– tutto che l'aumento nel numero dei piccoli proprie– tnri (fenomeno il quale si avverte con una. certa. regolarità in molti paesi) non significa affatto <ut· mento della piccola proprietà. a spese della grande, ma si risolYe più spesso in un maggior frazionamento della piccola propriefa già. esistente, processo anti– economico e clfmnoso, inquantochè rappresenta un ostacolo all'applicazione della grande coltura razio– mde intensiva., la sola che possa soddisfare ai bisogni della società moderna. In tal modo molti piccoli possidenti sono propriebt.ri piì1 di nome che di·fa.tto: il loro campicello-fantasmn, gravato da ipoteche e da. debiti d'ogni sorta, non basta nemmeno ai bisogni della modesta famigliuola, cosicchè essi devono cer– care altre risorse in alt.ri campi di attività .. Ma, dato pure e non concesso (per ora) che la piccola proprietà. rurale sia refllmeute in aumento costante e universale, non si può eia ciò concludere - come ha. fatt.o taluno - che il marxismo debba per questo dichiarare bancarotta e chiudere gli spor– telli delhi sua. critica demolitrice. Anzitutto è ormai dimostrato che l'avvento del socialismo non presuppone niente affot.to la spari• zione completa della piccola proprietà) la quale può anche sussistere in regime di proprietà collettiva; e può - e deve, anzi - fin d'ora trovare nella forma cooperativa. un mezzo cli difesa. contro l'usur– pazione eia pnrte delht g1·a.nde proprietà. fondiaria (GATTI). L noltt·c, deve notarsi che Cr\rlo Ma.rx, ponendo la teoria del concentramento della ricchezza come car– dine fondamentale elci suo sistema, parlava di una le[lge temlenziale della yrande industria,; la quale legge, perchè riferentesi alla grande industria, non può, a rigor di termini, essere applicata a!Pagricol· tura, non essendo questa ancora entrata nella fase di produzione capitalistica {dove vi è entrata, come negli Stati Uniti, il concentramento si verifica); e, appunto perchù tendenziale, può benissimo essere ncutrnliz1.ata, in tutto o in 1>arte,eia fattori agenti in senso contrario. 1~ tra i fattori agenti in senso contrario al concentramento della proprietà agricola, bisogna notare - fra gli altri - i seguenti: a) il frazionamento dovuto alle disposizio11i te- stamentarie; ·

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