Critica Sociale - Anno XI - n. 15 - 1 agosto 1901

CRITH,A SOCIALE 237 sopra.valutazione si spingesse allo stato limite, aui– Ycrcbbe ad una limitazione massiina. che sogncrobbo J'inaridimcnto di tutte le fonti produttrici. Sicchè, prima di tale limite, Yi sarebbe un punto in cui la economia sistematica sarebbe di gran lunga pit1 pro– duttiva. Questa mia obbiezione, fondamentale pel sistema loriano, attendeva una risposta. ben pii.1 esauriente o completa. Essa infatti distrugge la posizione di II fa– tale passaggio ,, clall 1 economia presente a quella a terra Jibera di diritto, perchè la mostra 1100concor– dante coll'interesse stimolatore dell'womo economico. Quando perciò il LQria dico: "Le deduzioni pratiche, che noi ci permettemmo di trarre dalle nostre inve• stigazioni, furono del pari bersaglio alle crit.iche acute di valorosi economisti. Così il Leono trova inammissibilel1istituz.ione del diritto alla terra; poichè, creando questo 1 l'uomo rinuncierobbe spontaneamente al profitto che le condiz.ioni naturali dell'economia gli consentono cli percepire .,, (I); e risponde che io non avverto che il diritto alla terra sarebbe deter• minato dalJa crisi fondiaria e generale o permanente; avrebbe anch'eg-li a. sua volta dovuto avvertire che è proprio tale u veduta. catilstrofica .,,che io ho com– btlt.tuta diffusamente negli Àt)JJwiti, critici. i\Li ò grato frattanto di a,·ere, in questa veduta, l'autorevole sufTragio di Graziani. . .. Esamito tale esame, il Loria continua: i\fa qui ci troviamo di fronte una obbiezione ben piì1 gravo od elevata, che ci viene opposta ad un tempo dal Leone, dal Conigliani e dal Bonar. Osserva.noquesti scrit– tori clie, puro annncsso che la. sopra.valutazione della tena abbia veramente il carattere o la funzione che noi le abbia.moattribuita, converrebbe spiegarla con qualche motivo 1 che si connette~se ad un int"eresse cosciente e nel un impulso istintivo dell'individuo. Finchò si afferma invece che il motivo è nell'interesse, o nell'egoismo cli cl.\SSC 1 non si spiega assolutamente nulla; poichè gli uo– mini agiscono in conformità all'interesse individuale, e non già all'interesse della propria classe, e J)Orchènon è ammissibile che tutti gli uomit1isiano altrettanti eco– nomisti, i quali ngiscano con piena coscienza dello leggi fondamentali dell 1 assctto sociale. I~ d'altra parte, sog– giunge il Leone, Che è mai una legge la quale non riesce ad esJ)licarsi, se non grazie alla consapeYolezzadi coloro che agiscono in modo da dnrle attuazione? A questo punto il .Loria confessa di essere cPac– cordo con noi. Soggiunge che la sopmvalutazionc è a.ppunto cle– teri11inata da una serie cli atti, compiuti da individui interessati a compierli. Essa non è l'effetto cli una intenz.ionale concordanza cli gruppi : ma risponde J)iuttosto ad un vantaggio diretto che con quel pro– cesso si procacciano alcuni capitalisti o proprietari presi insieme. l'art.endo da tale presupposto, il Loria clà, una pa– gina originale, che colnrn. una lacuna lascia,ta. nella. Cosliluzio11eeconomica,()(l-ier11a, ma. che ò suscettibile a sua volta.cli critica. - La sopravalutazionc non sarebbe piì1 una scrio di atti artificiali, ma cli atti spontanei ed inconsci, por rispetto ai risultati cho essa. adduce . .llanno evidentemente influito gli ap– punti surriferiti a dare questa nuova forma decisiva. al problema della sopravaJuti,,:ione fondiaria. JI proprietario, che vende 1e sue terre, ha interesso acl ottenere il massimo prezzo; il capitalista, che non trova modo cPinvcstire produttivamente il suo capi• no t31a o tale, lo impiega come capitale controvnlore. na ciò risulterebbe, secondo il Loriil, i.n modo spo11taneo la. sopravalutazione. - Ma è appunto ciò che si deve provare. Sadt. ùtibUivo, in tutte le concli:doni cli mercato, e pcrchè, il prezzo delht tcrn\? Sarnnno sempre i C<l· pitali improduttivi nella massa suf(lcie11te necessaria per funzionare da controvalore a consolidare la. SO· pravalutazione terriera.? Questa. parte difettosa clell'opem. lol"iana, che irt qualche modo ho concorso a. scoHire, cloni\ dunque essere ripresa. ad esame clall'Autore. - Per ora. ò troppo vaga e poco co,wìncente. .Il libro si chiude col ribattere le osl'Sc1·vai'.io11i avanzato contro gli clementi statistici cli cui si ò servito volta a volta nelle suo climostn1zioni il Loria, e con l'esame delle opinioni che emisero il .Ferri, il E'errcro, il Dc Marinis 1 il 'l'arde, il Masè-l)ari, lo Struve, il Conigliani, il )fajorana., il Gatti, il Rouxel, il Oroppali, il Yalcnti 1 il Kovalcwsk.,\·, i11tornoalle ve– clLttogenerali e alla s1>ecificata concezione che ha il Loria della evoluzione economica e sociillc. Osser– Ya:,doni e critiche di cui farìt bene ad occup,1rsi qualche collaboratore della Critica, per l'interesse che esso possono suscitare. BNHICO LEOXt:. Lafilosofia di R.Ardigò e il socialismo ]!f. Esposte le qualità. distintive e le lince genoralissi111e della filosofia ardighiana 1 ra com})iutczza della. nostra breve trattaziouo csigerobbe che ci sofferma.ssimo,sia vure ratlidissiru.mente, a claro un cenno cli eiascu11a dello parti, nello <1uali essa si dlYido; partii che non sono scisse l'una.dall'altrn, ma, al contr:trio 1 si allacciano e sì richiamano di continuo, come quelle, che sono disciJ>llnateclal medesimo metodo o indiriz.zal.callo scopo comune di offrire una inteJ'J)retazione cuna. spiegazione positiva e sintetica della genesi o dell'evoluzione del mondo esterno e del mondo psichico. Ma ci siamo })l'O• posti di rilevare del pensiero dell'A1·digòsolo quei punti che hanno nel loro contenuto, se anche non esplicita– mente, una qttalche attinenza. col socialismo e colla. dottrina, che no ò il sostrato, o lasciamo perciò da.parto i sei \'Oiumi,elle si rireriscono alla formazione naturnlo del sistema solare, alla psicologia. e alla gnoseologia, per non considerarno, quanto })il'1 succintamente ci sarà. })Ossibile,che due: la Morale dei positivisti e la Sociol<J!1ia. •*IJ. Di tutti i lavori dell'Ardigò, la. Morale dei vositivisU è il pit1 vissuto, quello, nel quale più S))CSSO si rittettono o si agitano i problemi llella ~ocietà. moderna. I·]anche lo stile, pur non perdendo nulla della sua. ))recisione e concisione o 1>ure avendo sempre quella disposiz.iono schematica cd enumeraf.iva, che l'Ardigò contrasse d11gli scolastici, è pit'1animato e pili mosso, e piì1 }Hl.I' scntiro dell3 lunga. batt.-iglia, che il filosofo ebbe a. combattere con sè medesimo, prima. cli accogliere deflniti,nmonto i nuovi veri eterodossi apparsi al suo genio, allora che, desideroso di suffragare con inoppugnabili argomenti razionali la sua fede, meditava sugli annosi "olumi dei metafisici. J~ quanto pii, la batt.aglia durRta. fu aspra. e penosa - e sul 1>roblcma clella conciliabilità dell'etica col positivismo doYette essere laboriosissima. - tanto piit radicata e salda è la. com 1 inzione 1 che ne risultò, e tanto più serena e persua.sira I~ dìmostraziqne della sua giu– stezza.

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