Critica Sociale - Anno XI - n. 10 - 16 maggio 1901

CRITIQA SOCIALE 153 partito, che si è riconosciuto impcg-nato dR essi. Si tratta di sapcl'O se questo c<p1iroco, disastroso per la buona or:.;n11izza1.ione del partito socialista, devo durare. Il Uon~rcsso di Lione potr:\ molto bene, senza. contrasti troppo vivi, dichiarare che JMr esso non ,·i è alcun ministro socialiRflt al potere; che esso prende il .Ministero attuale in blocco, senza cListim:ioni, pronto a so stenerlo o a combatterlo secondo l'inte– resse del 1, rolctaria.to e del socialismo. 'l'alo soluzione semhra essere dcsiclcmta dalla piì.1 parte delle FNferazioni Autonome e clilll11':stremaSi• nistra degli JmliJJfndentì. I òlm1r/li.~li non possono non aderirYi, poichè ess~ pom\ fino allo stato di fatto ch'essi combatt.ono. Rssa snrcbhc radicale, ma sicura. D'altronde essa non implica alcuna questione di principio o di tattica, ma una mera questione d'organizzazione interna. Quanto alla stampa. che si di\ per socialista, non a.vendo il partilo nlcun me,-zo di serio controJlo sulla sua vita finnnzinria. e quindi sulla.. su11,vita. politica, il Congresso di Lione llovr?ì.clichinrnrla stampaprirnfa, non affatto im1>eg1rnnte il partito, 1rnr riservandosi il diritto cli interdire ai giornalisti socialisti le pole– miche personali e disonor.lnti. };sso porrà certamente la questione della creazione di un organo centrale, nppnrtonentc in propri6 al partito. Dncchù si tengono in Francin. Congressi operai, ò il loro costante o im– mancabile ,•oto che la classe operaia militante, che crea tante istituzioni economiche proprie, a tipo so– ciaJista, abhia alfine la sua propria stampa, posseduta e controllata da essa. ],e difficoltà. sono grandi; ma è solo coll'esaminarle che potrà.tron1rscne Ja soluzione. Dichiarato cos1dal Congresso di Lione che Millerancl non impegna. in nulla il partito soc ittlista, il quale non lo considera come uno dei suoi) delega.ti ttl po– tere, e che non ha una. propria st a mpa, d a esso riconosciut11. 1 sarà, fatto un gran passo verso Ja cor– diale intesa. delle frazioni. t il solo modo di far cnderc Je prcvcn,-ioni dei glleùisti e le esitanze dei blanc/lir;fi; è la fine cli ogni pretesto al loro isola– mento; è l1unione amichevole resa necessaria. Un secondo risultato utile potrà uscire dal Con– gresso cliLione. J~: lo stnbilirsi di un legame organico fra le diverse Fellerazi011i Autonome. Non che esso possa stabilirsi uf'lìcialmente dal Congresso; ma potrà ,,cnir formato urfìciosamente dai rnppresentanti dello Federa:rioni,Autonome che vi sarnnno presenti. Questo desiderio fu gi/ì. da essi a pii1 riJ>rese formulato; ccl ù naturale. Bisogna che le Federazioni Autonome, base della futura unitiì., si troYino in costante comunicn– zionc cli idee. l•:ssesono Pespressione esa.tta, indipe11- dcnte da ogni 1rnrtito preso, elci din•rsi punti della Francia sociRlistit. "àfa ò pericoloso per esse rimanere isolate reciprocamente; ciò le f~vvil.t sullo sdrucciolo del particolarismo. Unificando lit loro azione, che non perciò dh·crri\ uniforme, prepareranno lentamente l'unità. socialista, che farò. al centralismo e al fede– ralismo la giusta parte rispettiva. Se il Congr esso d i Lione, cosciente di ciò che non può e d.i ciò e.ho può fare, colorisce questo doppio disegno, esso, mnlgrado tutte le dirfìcoltfi, avrà k– vorato nel senso dell'unione. Avrà fatto cadere gli ostacoli che le sbarrano la via. e avrà. appianata. questa ,,ia. Impotente a clecrebnc l'unità, l'avrà nl– mcno efficacemente preparata. m. :Ma restasse pure al disot t.o di qu esto c6mpito, o lo su))erasse dnnclo risultati inspcra.ti) dove ssero p ure lo nostre previsioni essere sm entite dai_ fat.ti come pessimiste o ottimiste, il Conl,!resso cli Lione avrà almeno il rnntaggio enorme di costringere i veri pnrti•riani clelrunitt\ socialista in (:'rancia :-1 rendersi cont;' delle sue difficoltà e dello sue esigenze. G R Fin qui, si clc\'e confessarlo, i protagonisti dcll'u– nitiì, furono troppo frettolosi, quindi impnidenti e nrnldestri. Hi crcllcttc, tutti credemmo, che l'unib'L flotcsse 1>rochrnrnrsidall'oggi al donrnni. Con un tratto di pcnnai con una. semplice decisione di Congresso, YOlemmo nbolirc il passato e sopprimere organismi che non esistono da ieri. Si irritarono inutilmente lo ,·ecchie frazioni, forti dei Joro diritti storici e dei loro servizi socittlisti. Si sperò di poter precipitare te cose, mentre ò solo il tempo che può canccllnre gli antagonismi o raHicinare i fratelli nemici. 11 Cong-resso di Lione, col solo sforzarci a csnmi· narc Ja realtà 1111 po 1 più daYvicino e a discendere dal sogno per conforniarci nlla vita, offrirà. l'occn– sione ai socialisti unitari -- e tutli i militanti dei Gruppi oscuri e delle Feclerazioni lontane sono uni– tari - di precisare il fine cui mirano e i mezzi per rnggiungerlo. li fine non consiste nel crearo l'unità assoluta di pensiero e d'azione, ma soltanto \lunità ci'orya11iz,w– zio11e1 dentro la quale soltauto potranno svi.luppnrsi, sen,-a detrimento poi partito, tutte le opposizioni cli principio e cli tatticfl. Non si tratta. cli subordinare certi socialisti a certi altri, ma di ravvicinare tutti i socialisti. JI movimento socilllistn llcrn essere la risultante di tutto le manifestazioni ciel pensiero e dell'azione proletf1ria; cd è pcrchò l'unità d'orgirni,-– zazione permettel'Ìì n. <1uesta sintesi cli farsi, è perciò ch'essa è necessaria. e insieme è possibile. Quanto ai mezzi cligiungervi, consistono nella sop– pressione od attenuazione di tutto ciò che dì, 1 idc, e nel porre in prim'ordine tutto ciò che unisce. f: per, vit1 di un compromesso fra lo vario frnzioni esistenti, e non con l'assorbimento o la scomparsa. dello uno davanti aJle altre, che l'intesa feconda sarà. ristahilita. Troppe cause storiche, tl'Oppe rngioni psicologiche tlanno ancorn. vita o potenza alle antiche frazioni. Bisogna contare con esse e condul'I0 progrossi\la• mente a una. unione crescente. E, parallelamente a quest'azione conciliatrice clei ,·cechi partiti socialisti, deYe svilupparsi l'azione no– vatrice delle irio\'ani Federazioni Attfouo me; solo esse sono caJ>aci di logorare 1 alla luuga, i lega.mi cito uniscono i militanti delle regioni della :Francia alle fruzioni esistenti, attirandoli a sò e unendoli a, sè con clei nuovi legRmi. Ua. qui ancor:1, qui sempre, la piì1 grande prudenza deve guidare lo Fe<lerazio11i. J,; col lavoro quotidiano, coll'opera indefessa di ogni istante, ch'essc si clenranno a poco a poco al di– sopra delle forme arcaiche di organizzazione e po– tranno alla fino sostituirle. Non vi ò, non vi può essere altro modo di riso!· vere hi crisi socialista in Franch, .. UBEHTO LAOARm:LLlt /./impressione fatta dllyli articoli cli \'LYA Yn·1H1 fra le J:>ersone pi,ì competenti, anche 11ello stesso Parlamento, e l1importa11za sem1n·ecrescenteclell'argomento, ci lta11110 cousigliato a raccoylierli, riveduti. e corretti, in wi OJJ/1- scolo che 11scirù 1 s11ùitodOl}O il J)resente fascicolo <1ella Critica, col litolo: SVLYAHVJANI LAVERITÀ SULLE SPESE MILITARI Un opuscolo di pag. 48, con copertina Centesimi 25 (Presso il nostro U/Tfcio) Lo rnccoma11Cliamo o tutti coloroche t·o,.,-a,mo,su eia/i posWci 1 co11c;sure trattare a {011<10 la questione delle s1,esemilitari ili Italia.

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