Critica Sociale - Anno XI - n. 9 - 1 maggio 1901

CRITICA SOCfA.LE 141 sione pii1 o meno forte dc11e classi dominanti per l'istruzione popohue - luminoso episodio di quel– l'eyoi.im10 di classe, che si vorrebbe invenzione dei socialisti - se non 1>otr~tro,·rtrc il ,•ero, sicuro ri· medio che nell'interessamento sempre maggiore e nella J)fU'tcoipaziouc sempre piì1 attiva e cosciente clcllc classi popolari alla vita pubblica, deve pure a,•ero in una ben concepita riforma. il suo freno, la sua efficace sanzione coattiva. Con la stessa scrupolosità. o con lo stesso rigore, con cui sono osservate le disposizioni circa la co– scrizione militare, devono osservarsi altresì le di· sposizioni relative a. quella vera cmicrizione della, ri– riltù, che è l'obbligo 1>ortutti dell'istruzione clc· montare. . .. Altra cnusa. principalissima dell'inosservanza. della legge sulla. istrnzione elementare obbligatoria. dovo riscontrarsi nel disagio economico elci nostro popolo, dì fronte a cui la. contrav,•omdonc ai genitori reni• tonti, proscritta dalla leggo, finisco t·ou Pcs ero ridi• cola o insensata. La nostra parola potrebbe riuscir sos1>otta di csa,. gorazionc. Yalga. pertanto quel che è detto in un documento temperato e ottimistico, la sopraricorclata Hclnzione ufficiale al ministro dell'istruzione pub– blica (pag. CCLXJ): Ln povertà, condiziono comune n tantn parte del po• 1w10 1 uon ò già. di pe1· .sò stci;so. un gravissimo ostacolo nl l'osservn.nza delln. legge? E so il fanciullo povero non ò diiipcnsa.to dal1 1 obbligo scolastico, quali aiuti gli dà. In legge ))Cl' metterlo in grado di ndompirc un tale ob– bligo? Dobbiamo infatti considerare che il padre di fa– miglia J)Overo, il quale non hn nltm risorsa che le pro– prie braccia 1 può aver bisogno di utili:1.:1.are anche l'opera dei ftgli non appena essi abbiano rtlllgiunto i sette o gli otto nnni cli età: bisogno che si manifesta sempre quando tn rnmiglin. ò numerosa, e la famiglia. del J)overo è gc. nernlmcnto tale. Così ò che, a. setto o otto anni, molti r:mciulletti già. hanno ablumdonato la. scuola per gua– dagnarsi col lavoro almeno il pane: nitrì nlla scuola non ~i sono neppure affacciati por timo1·edi non ))Oterno uscil'O a loro voglia, qualora Il bisogno lo esillcsso. :Ma so In leggo, dopo di nvcro imposto a tutti l'obbligo di frequentare la scuola, avesse soggiunto che i fanciulli poveri, senza distinzione, sarebbero aiutati dalla Con– gregazione di carit:I, o dai Comuni, o dai Patronati) con su;;;;;idiidi libri, di vesti e di vitto, certamente ben 11ochi 11enserobbero a sottrarsi n <1ucll'obbligo. Di fronte a queste verit,\ dolorose csp1icitament.o dichiarate in una l~claziono ufficialo, io credo debba. sorgere una voce risoluta a reclamare l'urgenza cli un provvedimento, che renda. serinmente efficace la lCJ!'g'C sull'istruzione clcmcntnro obbligatoria. J•~ l'onore di tale inizintivn è dil'itto e do,•cre del partito socialista. E'iqora h\ borghesia, o ha fatto finta cli non accorgersi di nulla, o ha riconosciuto il male senza darsene pensiero, o tutto nl pili si è gingillata con lo SJJQ_rt dei Patronati scolastici, la cui istitu- Ìlell'llllruzlono o Il numero di (IUCIII e110ctret1h·11mcnte rrcquenl11no h' aeuo1r, eon!lentì, è ben ,·ero, che • da folte le stt1U.stkl1e lltyU 11/llmi (Wtli q11t$IO rf~lflfo rtr·cm1t141e come 1111 mate 11tl fl(n!fro 1>(1t8e., e eho " la ltqge t111U'istr11.::k111t. obbUgt1to,•ia 11011 t stc,t,, pir11amt11te ur911Ufl ~· Mu cho Jlt"rclò? So ,,1 ò 1111 male 11rl IJ(itse derl\·1mtc 11111 fntto ChO '"'" ltqgt 11011 flf 08///t/'C(I, 11011c'ò (IR rnr 11111111. '° IUllll\lUl 1111 spornro eho 11er l'11n·e111ro ,·I ~I 110881\dare 111111. ,1t1,·1goros11 C80• cuztouc. ~ 11~llnlstcro - 11011 potnbbe ., n('IJJ)nro " c1t1~11me,·e 1111 im• f)tQIIO ., In ]►r01)08.lto, fl.\'Cndo J>r('~('UIIIIOun (\\8('1('110 di legge per In. 111tltu.:lono clelhl scuo111eoml)lementnrc o l'nurnento tleg-11111111I d'OL· 1Jll1todi\ tre n sei. 111un 1111ese t10,·e, o 81111eonrcsslone, 11011 !!alO!!· 11en·n 11111\ le+ni-oeho stal111\ileC" tre anni 1·otit.,llgo dell'lslruz!onl', Cl(II • c:rtd, c:11, Jlrflll(I ~Ml llfc:til/l(ll'lO lU (l/lllltilla,·, H n11me1·01/t()U tm11, 1l'obbU90, e 110111111ei;:u1to .... rtr,•1) Il 1110111t11to di. a11111r11ta,·e 1, (Jlll'(m:ie , le NlldJ:1011, p,,·clli (Jl/t/lt·obbli(/0 ,ia rl{JOl'(n!<lllltlllt. tilt· QllitO • i: 1>te c-1 Gino B1arro zione, solo nel Regolamento unico del 1888 1 fu pia• toniramcnto riconosciuta deg-na cli essere promossa dal Governo " per fornire ag-li scolari 7;i1ì JXJreri, quald1e aiuto in testi " in og[!rlli scofladiti n· Soltanto nel 18H7, per 1>ar11lizzarol'agitazione dei sociAlisti, il ministro Oinnturco tentò con unn. circo– lare cli allargare gli scopi e clnre un novello impulso n. <1ucsti Patronati, sorti in seguito a quel Regola.~ mento soltanto qua e lh, e menanti tutti, a. confes. sionc ufficiale, vita gmma e steulala. Malgrado però il servilismo adulatore dei subordinati, la Relazione ufficialo " non ha potuto .wflarere " che " pochi di questi istituti sono riusciti nel assicurarsi l'esistenza, i piì1 vivendo cli una vita precaria di anno per anno, mese per mese, e sarei 1>crdire giorno por giorno. affidata come è alle risorse che possono dare le pub– bliche i;;ottoscrizioni, le obblignzioni dei soci, i sus~ sidi dei S'lvrani, dei Ministeri, delle Provincie, ecc. 11• "Dimostrazione questa clcll'assoluta inefficacia della iniziativa filantropica priYata e della necessità cli una istituzione che provveda dappertutto in motto stabile, adeguato ed organico. I soli socialisti, che già. con lo loro sl'uole elettorali si sono resi benemeriti dell'istruzione e deWcducn• zionc civile elci popolo, hanno messo bravamente il dito sulla t>iaga, propugnando da circa sci anni la refezioue gratuita, comunale ll!Jli scol<ffi vouri, ('), o alla loro nobile iniziativa si deve se già essa. è stata piì1 o meno largamente attuata in parecchie città d'rtulia. 1 fra cui Milano. i\la tale istituzione, per combattere efficacemente l\rnalfahctismo, non <leve limih1rsi n qu~lchc paese o dipendere dagli umori varial,i\i delle :-1mministrn– zioni comunali, ma, unitamente ai rierealorii, deve essere resa obbligatoria J)Cr tutti i Comuni - com– plemento indispensabile della scuola. Ai fondi neces– sari provvederà il Comune, col concorso della. locale Congregazione cli carità in caso di insufficienza; e, se è vero che il Governo intende mettere una tenue tassa scolastica ai figli degli abbienti che frequentano i corsi elementari, gli introiti non potranno che an• dnre a. favore della refezione gratuita por gli scolari f)OYOl'Ì ('). Ln riforma non dovrol>be naturalmente limitarai 1 1) I.A Rr1t,:lo11e 11f{fcMl/e IJ\ÌI ,·olle, elt11h, 11011irova lllCUIIII1mrolR d'encomio per questa utile RUllazlono del 11oetallsll, che JIR8111\}(Jr t'~~i, i11m<itlnouerntfo. Solo vi si <llec: ~ 1.11 ,·eft:lo11, ~eoloJJlic:11, lii• ,·('11tal11In c1uc1II ulllml tcm111 un eo11wu1 del 1iro,rrRnm1R di 1111 ►artlto \11110,•atort>, devo ('Onflnu11rc (Sil') a rnr 1mrto del programmi\ del )llnl!jlCro, Il (Jl\Rle 81 Rtl01~rR, 111mnlo mçfCIIO J)UÒ, JM'r lllhmrlo (rom, t roi l'alromdi, 1001(18/~H'}, CORdhn•alo dallo RUlorllA loeau, dlll(I! enti lllOrAII o dAgll uomini di cuore, Il (tlllll811l81 8CIIOl(l JIOlltlca (' ilOClfllCCll81fllll)Rrlcngono. 11180llllllllIR ::/IV,){I IICOla~Uca non dc,·e /1\'('tfl (1/('/fll, llllro 80J)()l't lt1m110 ,,u('IIO ('l\(l i(' tHIÒ tlflr(l 1111IHlOI\ 0011· (li mento (o r111(1/(J auro, ai q1·(1:k1 t). Nò ò soltonto Il figlio dell'o11cmlo ('h(l 1\1.IIJl!l blll0{:110d'tlllR lrnonn Zll])J)/1J)Cr Irrobustirsi lit llnceo llllra, bc1111\ n11cho Il figlio del mere1111uo10, del l)OllegRIO, del modCIJIO lm- • JJlt'f(Oto (Ui11sl.Ssi1110!); gente cho hl\ me,:zl llmllall o c11eeorntintto e~Sll 1111rc,1\01\ IIICIIOMJ)rllmento dCfl'II01>erRI, IA (lllrl\ IOUll I\Cf l'C• t1llllenw. t; 80 1111c11e I flgll dcgll Abbienti Yorr,rnno fruire tiella rero– xlono eorrliJJ)Ondcndonc Il J>rezio 1 hrnlo niegllo, Ciò non solo eo11tr1. IJu\rÌl A rendere IA iu111JI\migliore, ml\ s11rà un altro rncxxo )\Cr 11e– t'om1111are I r,melulll del 1Je11esta11IIcon 1111cllldel uunatencnll, altro (\(',:!'Il8t'Op\ CUImlrR IR 8CUOIII1m1Jlllll'II, In Cll80 dh·erso, la (\1$1111• :r.10110 frll IO e111sst80Chtll comincerà a se11tlnl 1 e In modo 11H1 8lrl- 1\e11te, Hn darcll tuml de11a tenera o Innocente lnranzh,. ,, (1u,- fl'h10 (.'(.'l,lO'll·VIII). • (') F11cel11motutto le nostre rlSCr\'C elren <1uesta 11ro1iosln di una IM~!l SCOlllllllCn,el1e lnfntll reco CllJ)()\1110lìl\l']U) lt1 J'nrlnmcnto, mli f'hO - sotto n1111nrcnzcdc111oernlll'hO - ,·crrchhe ad lnirnl<'lnrn nncor 11tì1hl ,·h, dCll'IBtruzlo11c cle11W11illr(l li \UHI11unut1tù (li ti~\\ di f!lml– mhl'IIO della 1,lì1modesta llOqrhe,111. Noi 11ensl111110 che la luce lntel• leltu111e 11011AIJIJla minori llloll dcllll 11turn1nnz1011cdelle \•le 110r e~~ero un 11en1x10 l)UIJIJIICO, I meizl J)('r Il (JU/110 dcbl>OIIOIJen~ì chic. dt'l'II 11111\ lmpoiln progrf'88\1·n 1te11er111c e 11\le eeonom1c sulle SI\C80 ln111r0<luhh·e, ma non dcblJono enero forniti dal Blngoll utenti sollo formA di eorre1<1>e!th·o. (XOI<••lt/1(1 C'ttlTl<:A),

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