Critica Sociale - Anno X - n. 17 - 1 settembre 1900

260 CRITICA SOCIALE lo concepiamo, anzichè essere una elencazione di riforme, necessariamente incompleta perchò essenzial• mente mutabile col mutarsi delle condizioni esteriori dell'organismo sociale, economico e politico, preferisce disegnare quelle larghe correnti di trasfonnazione, che sono da introdursi nel corpo della Yita sociale cl 1 Italia; e Je singole riforme vengono indicate quasi a mero titolo di esemplificazione, che non ha nulJa di tassativo, e lascia libero il lavoro di elaborazione scientifica di ogni proposta, in coerenza col fine ge– nerale del nucleo di tmsformazione cui essa ap– partiene. Infine, il programma minimo socialista, che si di– stingue essoniialmente, per il fine suo e lo spirito che lo anima, da qualsiasi piattaforma occasionale di agitazione in cui il nostro partito possa trovare al– leati, astrae dal criterio della attuabilità di ogni sin– gola riforma nel congegno attua.le e nel presente momento dello Sta.to italiano: suppone anzi che la richiesta, trnche di riforme incompatibili con gli in– teressi organizzati dello Stato attuà.lmente prevalenti, spingerà lo Stato stesso a trasformarsi in senso pro– gressivo verso la libertl~ e la giustizia sociale. Per tutte queste ragioni, il programma mininio socialista deve contenere tutto ciò che serve acl or– ganizzare ed educare economicamente, politicamente ed amministrativamente il proletariato a prepararn, assumere e mantenere la gestione della società col– lettivizzata. B quindi deve accogliere: 1. 0 tutte le riforme e tutte le istituzioni che giovano ad infondere nel proletariato il senso e la coscienza cli cJasse e ad abiJitado alla libera ed effi– cace espressione politica de' suoi interessi; 2. 0 tutte le riforme e tutte le istituzioni che, ponendo un argine al1o sfruttamento capitalistico, elevano le concfodoni economiche e mornli del pro– letariato e Jo iuizìAno all'amministrazione ed al go– verno della cosa pubbJica, secondo leggi che siano ema,rnzione della. sua classe; 3. 0 tutti i provvedimenti, infine, che, anello f)er altre vie, innal:--;anoil valore e le condizioni del 1rro– lcblrio come classe, nei rapporti della c.:1 ,pacità.in – tellettuale e del vigore morale o fisico, o che prov– vedono i mezzi finanziarii, necess,wi alle riforme che piì.1 direttamente lo interessano. Così noi designiamo tre ordini di trasformazioni soci,1li ad abbrnccia1·e tutte le riforme e le istitu:--;ioni cli un programma minimo veramente organico, ossia veramente socialista pernhò in rapporto indefettibile con la conquista dolio Stato cla parte del proletariato ai fini della socializzazione dei mezzi di produzione. r. Trasformazioni politiche. Stato democratico,lloue 'il JJrolelct1'io :;i ~enla nat– mente tt!JUCtle - pol-ititc1,mente giuri!l'iramente - al cctpilal-ista; e quindi: t. Suffragio universale, semplice, diretto e segreto, per tutti i maggiorcnni•(Pambo i sessi. - :hllettorato passivo illimitato, salvo interdizione per infermità.. - Rap1,resentanza proporzionale. - Referendum. 2. Tutte le cariche, senza eccezione, eleg-gìbili, re– vocabili, responsabili, retribuite (Abolizione del Se– nato. - Giudice elettivo. - Indennità ai depu– tati. - l~cc.) 3. Libertà. di tutte le opinioni e di tutte le mani– festazioni: parola, stampa, riunione, associazione. - Guarentigie dell'esistenza e dello sviluppo di tutte le organizzaz.ioni economiche: Cooperative, ] ,eghe, Sin– dacati, Camere di lavoro.~ H.espousabilifa cffettiYa cleJ\o Stato e elci funzionari. (llàbeas corpus o indcu– nitlt alle vittime di onori giudiziari e di nhusi di lv polizia. - A.bolizione degli art. 3 Legge di P. S. e 247, 251 Codice penale. - Riconosciuta libertà di opinioni e cli manifestazioni, in materia religiosa., politica, sociale, ai maestri, agli impiegati, ecc. - Deferimento alla Giuria cli tutti i reati d'indole po– litica e sociale. - Ecc.) 4. Neutralità assoluta. dello Stato nei conflitti fra capitale e lavoro. - Libertà. effettivit cli coalizione e di sciopero. (Divieto cli sostituire la forza pubblica ai lavoratori in isciopero. - Riconosdmento del di– rittg delle maggioranze negli scioperi. - Abolizione degli art. 165 a 167 Codice penale. - Legge che tuteli la libertà delle leghe e delle coalizioni di re– sistenza. fra i lavoratori. - .l~cc.) 5. Eguaglianza giuridica e politica dei due sessi. 6. Nazione armata. - Diritto di pace 1 di guerra e dì stipulare trattati A-Hidato nlla rappresentanza eletti va della nazione. - Abbandono di ogni politica coloniale a base di conquista militare. 7. Stato laico. (Abolizione del bilancio dei culti. - 'l'utte le organizzazioni religiose considerate alla medesima stregua e assoggettate ugualmente aJ di– ritto comune). S. Decentramento politico e amministrativo. - Co– mune autonomo. - lleferemlwn comunale sostituito alla tutela della Giunta provinciale amministrativa. - La polizia dei grandi Comuni affidata ai Aiunìcipi. - Modificazione dell'attuale legislazione nel senso di favorire ht municipalizzazione dei pubblici servizi. !l. Accresciute guarentigie dei cittadini cli fronte alla Giusti;,;ia e fllla l)olizia. - Riforma del gratuito patrocinio civile e penale, trasformato in ufficio pub– blico eletti,•o, retribuito dallo Stato. - Istruttoria f)en,dc pubblica con assistenza di avvocato. - H.i– forma dell'istituto della revisione. - Abolizione del– l'anunonizione e del domicilio coatto. - Riforma pe– nitenziaria. (Abolizione della segregazione e degli inasprimenti cli pena che demoliscono la personalità. morale del condannato, e delle pene detentive per gli adolescenti. - Sviluppo della libertà. condizionale e della condanna cli prova. ~ Lavoro carcerario re– golato in guisa da evitare .losfruttamento dei reclusi o la. concorrenza al lavoro libero. - ]~cc.) n. Trasformazioni economiche. Difesa, sociale del salariato; leggieUmi11anti la con– co1Te11zr1, nell''internoclella classe vroletaria; e quindi: 1O. Limitazione e tutela del lavoro delle donne. - Hiforme od ampliamento della legge sul lavoro dei fanciulli. - Giornata norma.le di lavoro e riposo set– timanale clialmeno 36 ore consecutive. - Prnibizione del lavol'O notturno, salvo casi di pubblica necessità. - Abolizione elci truck-system. - Ispettori ecl ispet– trici per l'applicazione clclle Jeggi operaie, eletti dalla. classe lavoratrice e stipendiati dallo Stato. 11. Miglioramento della legge sugli infortuni del lavoro. - [spettori tecnici sopra Pigione e la sicu~ rèzza nelJc fabbriche. - Ttif'orma della Cassa di pre– videnza per i vecchi, invaHcli, inabili al lavoro, in senso più vantaggioso ai la.voratol'i, chimnati a parte dell'amministrazione. - Assicurazione obbligatoria operaia per le malattie e iI puerperio. 12. Sviluppo de.I sistema deJ\'arbitraggio con l'esten– sione del probivirato alle campagne. - Giurisdizione degli arbitri sui regolamenti di fabbrica. t3. Concessione dei lavori pubblici, a parità. di condizioni, alle associazioni cooperative di lavoratori. t,J.. Hiforma dei patti colonici a vnntaggio dei la.- vorntori. · t5. LilJertò. e difesa dell'emigrazione proletaria.

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