Critica Sociale - Anno X - n. 13 - 1 luglio 1900

B 19,1 CRITICA SOCIALE politica dei gruppi personali e delle coalizioni di corridoio è - ne abbinmo fede - finita . . ·. Senonchè la ,•ittoria. dell'Estrema non esce per oggi clall'àmbito parlamentare. Essa vinse una grande e faticosa battaglia, una vera battaglia, in qualche modo, formale. Si può giurare che 1>crdegli anni nessun Governo si attcntcr:\ di presentare nuovi provvedimenti politici, nè si tesseranno nuovi cape– stri all'assemblea; ma le forze deHa reazione, sgo– minate, non sono distrutte. F~sseattendono la.prima occasione per ricomporsi o 1>er fare quel regime as– soluto che non è riuscito ad esse di legiferare. A vincere il nemico nelle ultime trincee non ba– stcrnnuo lf~ vigilanza e hi protesta sul terreno nega– tivo clclln, libertà. T,a vittoria nella. Camera non sarà vittorifl. nel paese, non snrà vittoria clel paese, se P.Mstroma Sinistra non nggiungerà alla sua azione difensiva uua nuova a.1.ione ricostruttiva. l~ <1uesto il nuovo mandato che le viene a.ffidato dagli avve– nimenti. Che pensa l'f:strema della Cina? Che dei trattati di commercio~ Che della questione militare? Che della riforma tributaritt? Cho <lolle leggi sociali? Finora nlcune formule i:;-enerichc, Sflesso accettate senza maturo esame, bastarono alla funzione critica che csercitnmmo: ora non pii,. In ogni questione urgente 111◄:strema devo avere il pensiero suo. J<~sso non dev'essere il pensiero isolato cli b'orri o Pantano, di Colajnnni o di 'acchi, s1>esso in contraddizione con quello del vicino. Cotesto pensiero - perchò abbia il r>eso 11cccs11urio a f)rOvaJere - devo venire cl11borato uei singoli A"ruppi, o cioè nei singoli par– titi. J•:sso sar:'1 J'o1>era.dei ~iornaJi) delle conferenze, elci Cong-rcssi. Dal ln\'oro spcciaJe di ciascun gru1,po e di ci11scu11pnrtito si comporrà. una risultante co– mune. Convicn du1u111euscire t.hll v11go.Anche i socialisti dchbono porsi a t1uegt'opcrn. Finora reclutammo, ci procura111mo un esercito, fu un lavoro tutto estensivo. Orn s'inizia il periodo della coltum intensiva noi campo nostro. As:-;aipit'1che ad numonhtrc elettori o mandati (forse ne 11hbia1110 gift troppi, per ciucl tanto di i·ero socia– lismo che può dare oggi il nostro pttcse) è il caso di far sl che dietro di noi sia. una saJcla compagine di coscienze nutrite, e che noi stct:isi sappiamo Uenc quel che vogliamo, non solo ncll'orclinc delle ten– denze gcncrnli e dei fini rimoti, ma nei minuti particolari della nostra azione quotidiana. [ "cechi partiti sono sgretolati; qual sia la. loro forza, la loro C0ll\'inzione, la loro dignitlt. si è visto oggi alla Camera. f nuovi, che sorgeranno, per as– sumere il Oo,•erno o per mantenei-lo, a,•nmno bi• sogno cli noi. Ci chicdcmnno l'indirizzo e fimpulso. ,•, dunque il nostro momento. La lotta è promettente e 11011 è troppo presto per foggiarci le armi. Jncipit vita.110u, ! LA Cnn1CA SOCIALE. DAL CELLULARE AFlNALBORGO di PAOLO VALERA con i/lust,·a.zioni di G. ZUCCARO Prezzo L. 3. Questo elegante volume, estremamente caratteristico, e del quale i nostri lettori ebbero già un saggio, può aversi presso l'autore, via Bossi 3, Milano (sconto 25 % ai librai e rivenditori che inviano l'importo). I nostri abbonati possono anche richiederlo al nosu o Ufficio. o G I responsabili della guerra di Cina La guerra di Cina, scoppiata im1>rovvisamenteccl im– pre\'edutamente J>ertutte le potenze, checchè pensi in contrario nella sua influita bestialità. Francesco Crispi, è un vero disastro per la cl\'iltà occidentale. Da un solo punto di ,•lsta la Cina pub formare oggetto <!ellebra– mosie europee ed americane: come mercato cli J>rodotti manufatti. n Jmpero di 400 milioni di abitanti non J}ub essere sottoposto con la forza, nè spartito con la violenza. Per aprire le $UO muraglie e dischiudere i suoi mercati, basta la semplice e progressi va penetrazione della ci\'iltà. Hicorren<lo alle armì materiali e carezzando piani di conquista, si pro\'0Ci~In spaventevole rcar.ione <li 400 mi• !ioni di uomini, il cui completo assoggettamento recla– merebbe sforzi inauditi di uomini e di denaro. Nessuno infatti dei J)ubblicisti guerrafondai ba, caJlito la differenza cho corre fra guerra. contro un GoYerno e guerra contro 1111 11011010; poichò se la prima pub presen• tare diflìcoltà, In secondi\ si abbatte quasi sempre contro ostacoli insormontabili. Orn. la guerra che gli euro))ei o gli americani stanno inaugÌ1rando in Cina. è guerra cont·ro un ))0JJ0I0. Si guardi ad un ratto solo. Secondo i calcoli del Hrand lo Stato cinese J)()ssiede una entrata di 100 milioni di talls all'anno, cioò di circa 300 milioni cli franchi. Di <1ucstasomma n))J>enaun terzo grava sulla terra, che è ))rinci1ntle risorsa cinese; il resto è percc• pito sulle merci introllottc dagli stranieri. Si scorge da questo cifro come il suddito cinese si trO\'i in una posi– zione eccczio1rnle di fronte allo :stato, pagando meno di I frAnco ))Cranno di imposte, o cib in uno dei 1>aesiJ)il1 fertili e meglio coltiYati del mondo ('). 1-'erquanto, dunque, In 1u·cssione dei mandarini e la corruzione burocratica 8Ìtuto sensibilissimo JJer il popolo cinese, lo Stato ò cosl poco costoso, il ser\'izio militare cosl poco griwoso, cho ogni R.ttentato alla incolumifa tlcllo Stato deve <la.gliabitanti con~iclerarsi come un at– tentato al p1·oprio l>enesscre. Qualsiasi regimo alla. eu– ropea introdurrel>be un inllSJ)rimentod'imposte, che non 11utncherebbo cli produrre rh•olte e sommosse. )la primtl di picgnr~i a questa evc11tualità i Cinesi proclameranno guerm nazion11le l'iittacco contro gli europei che si re– cano in Cimi a rubar loro la patria e gli tlveri. Di qua11tocommedie ò intessuta la Yita quotidiana! Oli SJ>asimantiboeroflli, che sguainarono un e(Jui\'0COJ>rin– ci))io di nnzionalitll 11er le repubbliche dell'Africa meri– dionale, ora sono i J>rimi a provocare alla guerm di smembramento d'uno dei l)OJ)Oli pii1 antichi e piit ch·ili del mondo, del J)0l)0loche - pur e... sendo ora in qualche decadenza - ha dato alla storia la fllo/)ofl,~ serena osu• pcrioro di i~ao-'J'se e di Confucio. i\la il brigautaggio coloniale rischia questa Yoltadi essere amaramente scon• tnto. Dietro la guerra di smembramento c'ò il conflitto euro1>eo e cosl la guerr;\ euro1>cn 1 studiosamente evitata JJer tanto tempo, minaccia di prorompere all'indomani d'una. problematica vittorit~ nella. Cina, anzi minaccia di trasformarsi in conttagrnzionc mondiale, <lovcndovi nc– ccssurinmcnto partecipare Giappone e stati Uniti. Questa eventualità non ò dubbia. L'Inghilterra, I:~ quale accentra gli otto decimi del commercio estero della Cina (') I.Il dcnsllÌl clCIIRJlOpolRZIOnc cinese è Cj,l'Ufl!O a t1nCllft del Belgio, la 1Jlt111111, 11c1111011<10 1 con In dltrerenza 1ierò clic H Hclglo è lndu• strlnlc, Ciò 11tmostm 11111mtoilla 1icrtczlonatA. l'ugr\coltura cinese. A(l ,iotom 11cr ,Cl'lmbcc.1111 CllOparlRIIO di • Ui\rbllrlC Cinese~- I.a 11ro– (\Ultlvlh\ agricola dclii, Clnn ò &etio OI.Iotto ,·ouo su1>erlore a 11ucll11 dcU'llulla. t; noi do\·rcmmo 1rndarc 11dl11clvlllrlA:

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