Critica Sociale - Anno X - n. 9 - 1 maggio 1900

1:18 CRITICA SOCIALE A proposito della guerra anglo-boera REPLICAA LUIOI EINAUDI (') , :Mi pnrova che il mio articolo sull/Lguerra anglo-boera, per rn1>porto allo sviluppo dolio ror:w produttive capita• llstlchc europee, fosse nbùasbu1za chlnro, a parte la giu– stezza della tesi svolta. II llCnslero fondamentale che lo regge,•a era infatti questo: data la uuo,·a situazione della 1>roduzionc internazionale, la J)rogre.;.,i,•flproduzi~1~ec~>n– tinentale minaccia alla bR.!18 Il i,ecolRrC' J>redom1mo 111- dustrlalc o commerciale ingle~ei favorendo lo s,,olger:-i di unn nuo,•a éra J>rotezioni-.Ul in Inghilterra; quindi, J>iù che una ,,ittoria ingle,e sulle repubbliche trans,·aa• ::"~1 :lo~.,~ 1 t~~fa~1~:i~~ ~1\'ar;~ 01 ;~n,!~J 1 i'a'a1~0~!(:;;~~~~ 181 :~ i nisca a queste ultime un mezzo pii1 energico per imporre il rnunteuimento del libero ~cnmbio nei dominii coloniali, sb1m1zz1t11doli inoltre dei r,worlti.~mi che, come neJl'l-:gitto, niutnno sensibilmente la , 1 mHlitn delle merci inglesi con• tl'o lo merci continentali. Mn, nossignori, l'Einaudi vuole ,,edere nel 1~1io scritt~ quello che a11solutamentc non c'è, regnl11ndom1 una te-.1 OllJ>Ostadiametralmente allll min. i:scguinmolo pure nelle sue curio·m osser,·azioni. ... Se la moderna industria meccanica dcll 1 l nghilterrn.sor.-ic i;otto le materne ali del protezionismo - scrive l'Einaudi - lo s,,iJuppo industriale ebbe 1>oeo a vedere colla pro– tezione clogannle. Vera.mente io non mi occu1>nl di simile <1uesito, mn noto 1ulosso che l'J::inamll ò contraddetto dalla storia o dnlll\. teoria ad un tempo. l,n storì:l. ci informa che lo guerre contro la Ri,•olu– zione francese contribuirono ad n<s.'~icurnre all'Jnghilterra il 111ono1>olio dei nuo,·i siitemi industriali. Inoltre II J)Cr 11 J)IÙdi vent'anni i ,·a'ìcclll da guerra inglesi tennero " lontano i produttori rhnli dai ri-.1letfi,,i mercati nelle 11 Colonie mentre li a1>rinmo a forza al commercio in• " gle11e.1:a secessione delle Colonie americane, la con• " qubla inglese delle J)rinc.lJ)aliColonie francesi ed ohm· : ~:::~01~:sis:~:tt;11;1e;1i?td:1r~g:ir~::.~~l~l~~~-~;~:i t~~~[~;i 11 in consumatori di prodotti inglesi . ., (Jtnyels). Fu grnzic al protezionismo 111l 1 11ter110 1 o al liberoscam• bio 1mposlo ai consumatori all'estero, prntctto que~t'ul• timo dalla. concorrenza co11tine11t11lemediante la rorz:~ brutale che l'Inghilterra eoncluistò il commercio mon– diale J)Cr tutte le industrie 1>!11 inwortanti (J::119els). Jnfnttl le condizioni tnvorevoli nllo s,•ilupp0 dell'in• dustriR. esistevano, come c..111to110 tuttora, anche nelle altre nazioni. Se im•ece l'industria Inglese si s,·iluJ>J>Ò J>iùrnpida e completa, lo si do,·ctte essenzialmente a. caurso storiche, fra le quali a,rno,·criamo 1n1.rela JJrochv mnzlono del libero scambio nel HW~, nllorchè re:-:J)orta– zione dei manufatti cliYCllllCper l'Inghilterra. una <1ue– stlono di "ita. o di morte, attesn In,limitata consumazione delln mndre patria. b;1:d~~t~tt~zi~:~~~1:1~Ò ~ 1 /~~i:t~~11:;ri~ 1 ~~ 1 cl1~~~~ul~~~~ 1 ]~~l~~~ I quali \'lncevano tutti i loro rivull nll'estero, e In cui esistenza stessa. ditJendevn dn\l 1 c!lpn1ulersidelle loro CSJ)Or• tnzionl; fu la ,·ittoria dei magnati Industriali sull'aristo– crazia fondiaria. !~'Einaudi 1mò toccare quindi con mano qnanio sia me– tnfhica la sua. concezione economica del libero scambio. zi~:,~ 1 ~:~~1!f!~~ 0 ioe~~!il~~~~ 0 ~,!~\~"::f!~~a~ !~~l~ ~~ ~ cn))italistica: - d'accordo; - mtt esso nasce nelle diffe– renti n11zioniquando torna utile nllo smercio della madre 1mtrhl. Infatti, se i capitnli..,ti Inglesi lo proclamarono <1uando trionravano nelll~ concorromm straniera, lo imJ>O· soro però colle armi alle Colonie, come colle 1mni ul– lontnnavano l'es1,ortazlono coutl11cnb1lo, quando questa. poteva. batterli in una eoncorrcnw. lenle, a 1>ari condi• zioni. Il monopolio inglese perciò sorso e si mantenne (•) \'etll: L. S'1:oao: La outrra Ctngll»Oero t lt1 pouti<a dd partito ,«kllhltl (CRITICA SOCIALI:: ltOO, S. I, l)AJr. ir>'?); I•• El.5AC"DI: COll•t· gwtH-:f UOHOmko-S(l(6llU dtlla (llftt·1·a Olfglo,t,otm (CRITICA SOCU,1.E ! IP>, S. f 1 PAI• 81). grazie specialmente alle condizioni nrtiflciali creato da una JlOlitica abilissima e scnzn scr111>0li 1 che scaccia,·1L colla forza i temuti riYnli dal mercati coloniali, allar• gnnclo ,,ucsti ultimi e imponendOYI un cntterìstico libero Rcnmbio a totale cd cscluRiYOIJenoflcio clell'lnghiltcrrn. Ma, RO gli eventi ~tori~ì favorirono il predomin!o in• du.strialo o comrnercrnlo 11,gloso, lo s,,11u1>ponaz101H,lo della oconomia 1 le condizioni 111\turn.lifrtvore,'oli, come giù. liimostrammo nel\ 1 articolo procedente, dovernno puro favorire lo iwiluppo della indu~tri1t continentale, tanto pill che le nuo,·e invenzioni meccaniche e chimiche erano cono.,ciutee molto 1>iùrapidruncnto J)Otevano acclimatarsi. Ora, t1C la marcia indlbtriRIC lngle'ìe fu ,•eloce, quella dcll'indu-,tria contiucntah.', '-Orta in un ambiente econo• mico già reso maturo dallo /Ìtadlo della tecnica, do,•en C"~cre rnpidissima. Attualmente le industrie inglc-.1 hanno qua.si J)erlluto totnlmente il loro antico primato, onde di nnno in anno vedono sYanire la distanza. cho lo ~e1mra,•a altra YOltit dolle inclu-;trie non iliylesi. Di fl'onto alla. nuova co11di1.iono intel'!la:donale dellf\ 1>rocluzio11e capitalistica, due Ipotesi sorgono s1>ontaneo: o gli inglesi gareggeranno nel 11crrozionare il macchi• nnrio ndnttandosi a.Ila mn~gioro velocità dello svilu))pO lndu'!trìnle europeo, o ricorreranno al protezionismo onde nllontnnnre dagli immen.:;i domini! inglesi le abborrite merci continentali. V Einaudi crede ehe gli inglc .. j in grande maggioranza pro1>en(lano 1>erla J>rima soluzione, cioè J>Cr il mante– nimento del libero :-cambio. IO credo in,•ece 1·01)J)o'ìto, o l'11fl'crn111zionc sem1lrc pi\1 energica. del sogno imperin.– llstn ce no fornisce una. el0<1uento pro,·n. lvnu oe Uonomi 1 nel suo lucido nrticolo ('), ha g ià illu• strn.to lo basi materiali sullo qunli va sviluppandosi nfl.tu • rnlmon to la nuova fase lm1>erinllstn; ccl il nostro 1-:ngel s fin do\ 1880 scri\•eva: 1o .Nella patria delle teorie man,;chc.-,terrian.e, il 1. 0 no- 11 ,•embre 18S6 1 la Carnera. di commercio di llanchestcr " <11-,cute,•11 una proposta secondo, la quale, ""essendosi " nttC"iOhwano J>er quarant'anni ehe le altre nnzionl "' scgui...-,ero l'esem1Jio libero 'tCnmbi ..ta 1lcll'lnghilterra 1 1o la L'amera credeva ,•<muto il tem1>0di rie:-:aminare quella - :,,itunzione. ., La. proJ)O-.taera re-iplnta con soli 22 ,•oti • contro 21 ! E questo nel centro della industria del cotone, '" l'unicn industria inglese h, cui supremazia sul mercato 11 npcrto sembri ancora indisputnta ! ,, Sono passati quattordici 11nni o le voci Jlrotezionisto non Rolo non si aflio volil'ono , nrn di\'onnéro di giorno 111giorno pii'1 \'igorose, cont.ri\ Juendo n farn di u!1 Cha.t11• borlain imperialilitl~ 1' 1u1Jitl'O Sll()l'ClllOdella nazione lii• gle-,o ! Non sembra all'Einaudi che ciò 1-in.molto eloquente? Che il 11rotezionismo non sia utile n tutto Fimpero colonllll<', d'accordo, ma anche il libero scambio )lrocla• mato nel 1848 era tutt'nltro ehe fi\vore,•ole all'aristo– crnzin fondiaria! ~elhl lotta sociale sono sempre i 1>iù forti che trionfano, e la 1mnacea unh•ersale che accon– tenti cd innalzi tutti ad un modo, Yia.... chi 1>iù credo ai miracoli? Veda quindi l'Einaudi quale equl\'OCO ò il suo, ~llor– ('hè ml rcgnla una. te~i protczionishi, mentre la mm ò liboro-senmbista. per eecellenzn. So nugurni a.1Plngh11tcrrn una RCOnfltta.nel Trunsvnnl, non ò certo perchò io abbor,·(t gli lnglcRi, come mi fn dire l'Einnndi. 'l'utt'altro. Oli ò soltnnto perchè una. scon– tltta indebolendo ror~e l'l11~hiltcrra. nella gara interna• zlo11 1 11e 1 renderebbe meno tacilo il mantenimentocolla (orw del nuo,·o 1>rotezioni-.1110 brlttnnnicp. 'l'nlchè, discorrendo dcll'aduncn o rapace mano del ca.. 1>ilnle inglese che si stende i,ul ))rofltto della borghesia ~;traniera e sul salario del Jlrolctnriato continentale, io non C\'O('avo semplici remini,cenzc di )larx ed Engel.s - che al po;;tutto rappresentano ancorn indh•iclualità di J>rimo ordine in economia 1>olitica cd in sociologia - ma ml riferivo nlle conseguenze diRustro-;ocui porterebbe il man• tenimento artificiale del wcdominio industriale e com– merciale inglese. Ool resto, anche in pieno ,·c~lmc libero-scambista, chl trionfa ò sempre la borµhc~hL lnd11-;tTialepili svlluJ)J)at:\ 1 ciò che nccadde alla borghe!oìlncnpitnJl-,tica brittanmLdOJ)O la proclamazione del libero Rcambio. Or, se nell_a con• correnza interna di ogni nttziono il grande cap1talirstn f) l.,11 poUtlt« btltrHO::wti(llf C li J)l'Olt'Ctrkrto (CRITICA SOCIJ.Ll: 1 • 11)') 1 S, ,& 1 pRg. -19).

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