Critica Sociale - Anno X - n. 9 - 1 maggio 1900

Critica Sociale f?IVIST .Il QUINDICIN.IILE DEL SOCI.IIUSMO Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 10 - Semestro L. 5,50. Lctlcrc, vaglia, cartoline-vaglia a/t'Ufficio di CRITICA SOCIALE• MILANO:Portici GalleriaV. E. 23 (1.' plaaoaoblle, Anno X - N. 9. .1.Yon si vcn.dc <t nmnert scpa:rati. Milano, 1. 0 maggio 1900. S0~1:JVIAF1IO Attualità. l)Qpu tllect m111i (l,A CltlTICA SOCI,\!,~:). Il /'(lt/!f (l\'ASO~: IIOS'OMI). /,(I (rJ]llkt allem1.:a t Oli hllt,·t.rsi J)o(}IUid dtll'Jluli-<1 (llt:lll'll SCRll'TOII). Studi soclologlcl. 1:111//111(1 f;iJJt 1ltll'>:~o,10111ifl tori-<ma: /A c<1tr,1trofe dtl M.»S'allsmo (F.SRICO LEOSt:), A prQl)OlfltQ dtl/(1 (Jllt/TU (lll(IIO·OOtm: Jlo11llc11 fl r.. t'.lnnudl (Ll!IOI Nt:ORO), Politica munlclpnl0. ,<;:/(l{Q (.-\ltTl'.RO l,.\llltlOl,A.). l,'(11t$k/,,.(I.Zio11e 111/fllki-Ptllt (DOCTOR ,\1,ot.). Jmposte o def;Lti! (lfl:S'ICll'ALIS). Filosofia, letteratura o vario tà. .'iodali111110poslllr:o: n pro1)0sllo di mm recente 1rnl>lillcAzlo11c(0101:1.1: ROI,.\Ul). l't.l /ll'imo 1/1(1(/(JlO (... ). F1'(I Ubd e lfldste: • J,n fflOSOfln (\('110 l)llrOIO ~ di ,.•• C(fl'U/111/lt (t:. S,). La forza/(I, asse11.za de l 1,ostro direttore, trattenuto alla Cc,mer<,, incagliò la 1mb blioozio11edei 1:olumidi ~lE11111xo, E~ot:1.s e KAun,KY, elle 1>erciò (come yilì aummciammo) subirù wt corrisJJOmlenle ritar<lo. Iq vista, di ciòt teniamo vico 1>er tutto 'il corrente ma[J[JiO il <lfritfo agli abbonati -in reyola coU'abbo11ame11to cli in– scrit;e.rsi jJCI' rict>l'Cre i tre t:olitmi a prezzo 1·idotfo ( f,. 2 ciascuuo,11/vece di L. 9; - L. 5 i trevoltm1iassieme)1mrcM cene manclinoinsieme l'ordinazione e l'im1>0rto. DOPO DIECI ANNI 1''u il 14 luglio 1880, cento1rnrio dclla.c,uluta. della Bastiglia feudale, che si adunava. in Parigi il Con– gresso internazionale operaio; e il 20 luglio esso consacrava. i futuri primi maggio all'affermazione internazionak• della. fratellamm operaia o dei diritti del lavoratorc. A tale affermazione iI Congresso volle dare un contenuto prendcntcmente economico, nel quale culminava la conquista. delle 8 ore di la– voro. Ma la forza dei fatti, pili imperiosa cli ogni formale deliberazione, veniva a mano a. mano, a. se– conda degli anni e dei paesi, imprimendo alla m:1ni– fcst11zione un carRtterc di\'Cl"!:iO, sbalzando, 1>er così dire, sul fondo comune cli un'affermazione solidale di classe, or questa, or quella spccifllc rivcndicaiiono, che lo circostanze economiche e politiche di ogni na– zione rendevano pili sentita. e piì1 urgente: così nel 13clgio ed in Austria la richiesta. del suffragio uni– versRlo diede, e dà ancora, al l. 0 maggio il fiUOpiì1 YiYOrisalto. Jn Italia la coscienza ruclimentnle della, classe operaia, la rariet,'t grandissima cli condizioni fra re– g-ione e regione, fra lavoratori di citt:\ e clicampagna, fra ceto o ceto di lavoratori nella stessa regione, la meziadria o l'artigianato superstiti in molto plaghe, la impossibiliti\ di infondero nl postulato delle 8 oro un valore pratico immediato dove sussisto un'agri– coltura primitiva e clo,·c la clisoccu1>nzione è malanno cronico; infine lo incertezze o oscillazioni continuo dell'indirizzo politico governativo, impedirono al 1. 0 maggio di assmnere un cArattero spiccato, uni– \'Cl'salmente ugua.Je ccl univoco. Ond'ò che sarebbe difficile pal'laro oggi di un " t. 0 mag-gio italiano n· Il solo carattere comune e costante dei no tri primi maggio - carattere affatto negativo - lo diedero nello città. le paure folli ciel Ooverno o delle Questure, coi decreti cli proibizione, col piccolo stnto d'assedio indetto dovunque qu,lttro bfouses operaie potessero trovarsi vicino. :Ma ormai anche questo CA.rattcro è anelato svanendo: dacchò il piccolo stato d'assedio regna in permanenza e la gente vi ha fatto il callo, e ogni giorno, per le Que– sture d'Italia, ò un po' primo maggio. L'astensione did lavoro, lo sciopero rnsto o tran– quillo, la nrnnifcstazione solenne delle braccia incro– ciate, questa. mohilitazione univori:ialo del proletariato, avente tutti gli effetti morali di 111w formidabile sol– levazione senza alcuno dei danni e delle violenze che accompagnano e seguono le sommosse impulsh•c, rimase noi regno astratto delle teorie. Un po' da1>· portutto, ma sopratutto in Ualia) l'astensione dal lavoro nel 1. 0 maggio fu cd ò il priYilegio cli pochi ceti di operai m glio organizzati, privilegio al qualo gli stessi imprenditori 1 dopo qualche riluttanza, fini– rono per acconciarsi. Non sarebbe facile accertare so il numero dello nostre officine, che chiudono in questi gion1i i loro battenti, andò crescendo negli anni. In qualche luogo lo spil'ito di compromesso andò così lungo da condul'r0 alla mezia giornata. cli lavoro, lasciante campo, con licenza. dei superiori, alle inno– centi baldorie del pomeriggio. Primo maggio al 50 •;•. Così la giornata cli t. 0 maggio entrò senza strepito, senza effrazione violenta) si insinuò, diremmo quasi, tim.idamonte nel calendario operaio italiano: mezzo festa e mezzo protesta, una spocie cli lunedì a tinta sociale, nel <Jllalo 1-,t'li 01>crai pili coscienti si adunano come in famiglia - di giorno o di sera- nelle loro sedi sociali, ascoltando, un po' stracchi, qualche pii1 stracco oratore, che ripete loro una canzone clivenuta al– quanto monotona, cui si assiste turtfwia. come i ero– denti alla predica nelle festività di precetto,

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