Critica Sociale - Anno X - n. 7 - 1 aprile 1900

CRITICA SOCIALE 99 Yeclete che il Popolo è tranqurno: ei non bada alle vostre querele - salYo poi a dire quando il Popolo si fosse mossoad abboccare a1Pi1n-itodi sterili dimosrrn– zioni per le piazze: Vedete se utile è infilare al buon Po– polo .lacamicia di forza? - Ora la Costituente segna un campo preciso e civile di azione popolare a suffra– gare rnntaggìosamentc gli sforzi clclJ'.l•~strcma Sinis-trn in Parlamento. rnolfrc per essa Yienc la Nazione chia– mata nd una pili sensibile ed immecliAta coscienza della sua sonauitil e questa viene rinsAldata per 1a soli– clarieh'Lvasta e nuorn di migliaia e migliaia d'Ani– mo o ignare o inclitl'crcnti, rimaste finorn osfr;111cc nlh~ vita puhl,lica. Quando samnno passati molti airni e gli ~torici di migliOl' umore che noi orn non siamo, per la fo.. liciti\ e la Jil)ertà dei tempi nei quali ad essi tocchenì di scrivere, racconteranno gli eventi di (111cstigiorni, trovera11110 certo una forma molto allegra (lCr rac– contare come jl gencrnlo J.'elloux, ministro del J{e, arnndo intentato una lite usuraria nel fine di spo– ~liare la nazione dei suoi diritti, terminò tr<I Jc risa o lo scorno la sua carricrn, nrnmhrndo in rovina sè cd alt.l'O, perchè la 11,1:donc hen co11sigliHh1 dai suoi difensori, richiese, in vifl. riconrnnzioualc, il IJaga– mcnt.o di una, ohliata cmnbialctta, firmata l'.I I. lu– glio 1848 da re CHrlo Alhcrto per sè e per i suoi successori con l'arnllo dei minist.ri Sclopis, .Dc .Bevcl, Gazz.elli e Hicci con cui promettevn. che col mezzo del snffragio uuii:ersalc sarehbc staia, comxx·ata 10,a co mww as.r;emfJlea Costituente .... 'b: i giudici 1)ro11unzia– rono che non 0ra. corsa la. prescrizione. Noi sentiamo la ~rn :t.ia del mofil'o, ma ora ci 111uo1·c J'umol'ismo nell'animo per svolg-erlo. Cl,AUOIO THE\'ES. La!exHeinze i sobillatori d'amore .Mi hanno mccontato questo caso di una bella fan– ciulla tedese,i: ,·cnuta improvvi.;;amentc innanzi ad una. grande fotografia della J,ec/acol cig110 co:a;idetta. di )ti– chelangelo (è openi di uno scolare da un cartone di lui) n'ebbe un'impre~sione hwto nuo,•a o violcuta d;t diV('– uirue prima tuttn. smo1·ta <'Ome 11es,•eui:a;so; poi subito il sangue le rìtlul con tanto impeto al volto da romperle un'arteria e sgorgare a fiotti dal uaso. Questo cnso, autenticissimo, deve e~sero l'iurnsto ignoto ai signori del Centro cattolico i quali, da (1uei grossolani maneggititori d'animo elio sono, ben lungi dall'intenderne e da.I riSJJettarne lit sing-olal'e beller.r.;i, l't~nebbcro fatto vcllere JJCI'la loro camJHlµ'IH~ contro l'nrto i,npudica. Dic·o il Centro giacthè, per quanto hi lex lleinzc ri– salg;t a. una lontana. inizia.tiva im1icrialc, i cattolici del Heichstag ue han fatto, coll'andar del tempo, una co-.a 101·0,soprntutto 11er quanto riguarda. l'incivile bisog1m conti·o Parte. La lex Jloiuze risale al 18!)1 e 1mcque da un prol'esso contro !a coppi,~ lleinze (un so11le11eur e m1,t pro:,;titufa). JI chia .::i-oche si fece intorno a quel proce,:,o, per ht luce che gittava ~ulle ,•ergognè della bassa. sc:'isualità, giunse fino all'imperatore. Egli se ne inquietò e diede l'uol'i uno de' suoi carattori:-tiei pi·oclami, i11cui dofli,l!'n<wa I come un pericolo sociale l'estendersi clella prostituzione e del rnffianesimo nelle grandi città. e particolarmente 'I in Berlino, com'era risultato dal processo; il suo paterno cuore n'era. tul'bato J)CI contraccolpo di tali sc:rndalì I sulla morillitli generale i ;t, 1 vis1wn ai rimedi; fra altro I ammoniva i giurl\ti I\ non 11\SCil\rsivincere da una. fl\lsa umanità. o gli a"\'Ocati difcusori a filar dritto in casi I l'limili! L'imperatore era allora ,':iui trent'anni, e voleva cor– rcgg-ere il mondo. Che cosa è mai ht g-ioventì1 ! l.'anno innanzi, colpito (lnllo :a;pcttaf'olo dello éontrad– dir.ioni l'lOciali, egli M'ova. COn\'OCato In <·onferenza OJ)O• raia.; 01·a 10 colpiva lil rivelar.ione della mi~eria ses~uale, e chiedeva. leggi J)C.r po1·vi riparo. Da. allora la sua. politica. ò diventata be11 piì1 rnali– stica, come dicono; prende cioè lo co:a;ecome :a;tn11110. Sia. come vuol:a;i, 11el ·1s92 u..:;cì il J)l'imo progettò di lcgg(' lleinze: prOJlOneva. un nuovo 1·cgolam<'nto della prostituzione, aggravavn le pene <·ontro il ruffianesimo, l'industria. dei soule11eur~, le imma.giui e g-li scl'itti osceni compre11<lendovi quelli 1- che l'len:m e~serc immornli fo.;;– :a;erontti iHI offendere gro~.-.ola.nmnentc il pudore,,; in• fine limita.v:~ la. llllbblieiti) di certi dibattimenti. Insomma un allargamento di disposiz.ioni in gran parte giù, 1u vigore, salvo la. nuovi:-.;;;imanggiunta. Oiacchè, che fa il legi:a;latoro qunndo scopro un guaio? Fa una le{!ge. )fa il guaio Jlenlura. o s'a~g-rarn., o che fa il legislatore? Fa un 1 11ltrn legge, o ag-g-rava quella. di prima. Non basta. la. fortezza, ht ])l'igione, la gnlera. Cul'ioso e re~i:a;tente vir.io mentale, SOJJratutto quando :-i diriga invece che contro la. malvagità individunle, rontro certe manirestnzioni eompleflse collettive eh ca.tti– vel'ia. sociale, per tlir così; nrnnifestozioni cho turl)nno l'ordino c('onomico o i'Ol'<ii11e morale stabilito: g-ià. Pillu– :a;ioneche la. g11lem pe1· coloro ehe impe<liswono di la,. vorare agli opemi ,,oJontero:a;i 1 rioò Jlei sobillatori politici, 110~:a;a far scomparire lo seioJJe1·0dal mondo t·,witalistico, \'aie quella di poter correggere il mondo dalla JJ1·o;;titu– ziono, o :a;cnon s'arriva fin lì, 1\i snlval'IO dalla 11. immo– l'alità lll scemando il 1·uffiane:a;i1110 o i sobillatori artistici d'amore. Appunto queste due illusioni tradotto in progetto cli leggo si trascinano <ht anni, innanz.i a"I Hcichstng; e il giudizioso Heichstag sospettando forte <'he quei due guai sociali non siano correggibili dal suo ,,oto,l'isicdendo l'uno nella struttura industriaJc, e n:\'eHdO l'altro radici ancor pili profondo nella vitn. stcs~a, riflutit il la$Ciarle pa:,sare Ì•: perlin ricorso all'ostruzione, come s:1pote..Ma, sia. detto cli J)assata, l'osfl'uzione non ò una. fatica d 1 Ercole 1 nl Heichsta.g, dacchè il numcr'o legnle ò rnggiunto in questa camom solo per eceezione, o basta la. domanclr~ di un a1Jpello nominalé per far quasi :a;icuramente Mdcre una. legge. ... )fa. venia.mo :11l'nltima. dis<'u.-:~ioue che ha. reso famosa e mall'amafa la. lex lleiuze in tutto il mondo e ha pro– dotto in Germania. un :a;ìnuo,·o e cora~gioso movimento degli flJ)iriti ! Il progetto ha J)erduto, nello varie carlute o riJ)re·se, il rarat,t('re di propo~ta governativa. (da un Jler.zctto il go\'eruo non ha pili proposto e OJ)inioui pro– prie, ondeggiante sempre frn una. nrnggiorft11za uhe g-li sfugge e un'altra. che .... non ;Ul'iva e a. cui 11011 può itn• dare incontro Mnza. urtare nei $:Orialisti)j ed è diventato di iniziativa parlamenta,·e e spcciahncnte, <'Ome1licevo, del Centroj questo ha spinto in prima linea, l'articolo contro l'nrto " che sonr.a e:-so1·eimmorale- offende Yi,·a.– mcntc il pudort• . .,

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