Critica Sociale - Anno VIII - n. 17 - 16 ottobre 1899

C_RITICA SOCIALE 263 Ouyot, oloè al diritto di proprietà. assoluto del padrone, e riconosce, caldeggia ed approva l'Intervento <lei po– teri pubblici; è la prova decisiva cbe, nella coscienza pubblica, esiste l'idea della comproprietà fra operai e capitalista. li fatto è di estremo lntereBSe. Il diritto assoluto del padrone minaccia e conculca Il diritto dei so.lariati alla libertà di pensiero. Summum jus, summa 1'njuria. Fra questi duo dlrilti, il liberismo padronale saoriflca quello degli operai, cioè del mag– gior numero ; ma qui interviene una nuova considera– zione. Allorcbè due diritti eguali sono In conflitto - dice Marx - chi decide t E risponde: la forza! Ora da qual lato sta la !orza t Ecco Il problema; ma la rispost.a è diversa a seconda del l'f'gimi politici. In un disp~• tismo monarchico, la forza è il padrone. Re Stumm ha sempre ragione e Il suo amico Guglielmo gli fucina catene per contenere le impazienze operaie. In una democrazia repubblicana, la forza è il numero, cioè gli operai. E 1nratti da Carmaux al Creusot, dovunque scoppi Il conflitto dei due diritti, e giudice diviene Il potere politico, I• vittoria pende dal lato degli operai. Anche qui lo troppo trascurate influenze del momento politico ranno valere le loro esigenze. . .. E qui possiamo colpire nel vivo l'atto di generazione del nuo\lo diritto. La serie dei momenti causali e auc– cossivi si svolge coial: Al disopra di tutto vi sono le :~~s~~~Tr!i~~; 1 la dliib~~t, 8 3:~iu~~~::c:aJ:co~,s~~Taz1!~: agli operai. Come immediata conseguenza di una tale libertà., lo sciopero passa dal novero del delitti al no– vero dei diriU, .- uno metamorfosi assai frequente, del resto. Il riconoscimento del Sindacati operai è il terzo e più importante momento. Una nuova formazione giu– ridica è alle viste. Ma la libertà degli scioperi e delle associazioni si mostra praticamente senza erocacia sul mercato del lavoro. Essa lnra.tti coincide quasi dappertutto col pe– riodo della a-rande industria, cioè con quel periodo di tempo in cul il lavoratore non è più capace di vivere indipendentemente dall'occupazione caplt&llstic&.Inoltre l'estrema mobilizzazione del lavoro e la rorma.zione dei lavoratori soprannumerari mette & dispòsizione del ca– pitalista ad ogni istante quante rorze di lavoro egli vuole. La stessa solidarietà oper&ia è più una speranza che una realtà. In questo momento il Sindacato operaio e lo sciopero ranno ridere Il padrone, che non ha ra• gione di temerli. Il diritto alla proprietà assoluta della sua officina Implica. il pieno diritto di accettare o no le condizioni del lavoratore o, nelle speciali condizioni del mercato del lavoro, Il diritto di Imporle. lonanzl a questo Incrollabile diritto si ec1issa e sparisce quello del lavoratore. Allora interviene nuovamente la legge. In Francia, per esempio, questo conflitto di diritti appare in modo ;1"::rr~ S1e~u~~10 8 ~~~:~ 0 a:~o ci~r~:ri!m~ 1 :i 2 \~la'vani; legge sull'arbitrato e la conciliazione. In Inghilterra. il Conciliation aci non ò approvato che Il 7 agosto 1896 In seguito ai frequenti scioperi lntereorsl, e nello stesso anno è approvato per gll Sta.ti Uniti. Ma In tutti e tre questi paesi l'arbitrato e la conciliazione In mater!a di scioperi son facoltativi e sprovvisti di sanzioni per I casi di violazione i la loro efficacia, quindi, è quasi nulla. Dal 1893 al 1898, per esempio, si sono avuti in Francia 2360 scioperi e si è ricorso all'arbitrato solamente in 581 casi. Ed anche qua.n<lo si è ricorso all'arbitrato, Il successo non è stato grande: in elTetti, sui 581 casi di sciopero sottoposti ad arbitrato, gli scioperi son C68Sati solamente in 248 casi. Magro risultato, per •e· rità, se si compari alla citra globale degli s cioperi, ed eguale, per sterilità, a quello verifl:cat.osl In America, dove, nel solo Stato di New-York, durante Il 1896, su 246 scioperi, si ricorse ad arbitrato ln soli 18 casi. {Vedi : Diclionnaire du Co,nmerce, de i' Jndusl1·it, et de la Banque, diretto d& Yves Ouyot e Rt.ff'alowich, art. Conciliation) Ora, oella legge p er l'&rbi trato e la conciliazione, non bisogna gua rdare i risultt.tl, ma lo spirito, Ouyot si contenta di mostra.re la povertà. del risultati per In– durne l'inutilità, anz i la dannosità della. legge. Ciò che egli non vuol confessare è che la legge gli dispiace per il suo spirito, io quanto rintuzza n concetto del diritto assoluto del pt.drone nella sua officina. Il passo legale più in là, consistent<! nella obbligatorietà del– l'arbitrato e quindi nel fornirlo di sanzioni verso i trasgredieoti, sarebbe la morte del diritto assoluto del proprietario. S1 farà. questo passo t In Francia pare di sl. L'Aurore di questa mattina ree& che il ,valdeck-Rousseau, n padre della. legge sul Sind11.catioperai, proporrà una logge per regolare questa materia. Li. legge non potrà che importare l"obbl1godell'arbitrato e del diritto del Sindacati ad intervenire nelle controversie rra capita– listi ed operai. Un gr &n pano t n avanti S&rebbe ratto verso la democrazia industria.le all'interoo dell'officina. ac~:n~1~:1e~u;~~~-P1is:~~~eit~ 's~~r~!:i~s;ra,: 0 ~:1 ~uf,b~~ risma padronale > è che l'operaio ba un sol diritto verso il capitalista.: esigere il salario convenuto, nelle condizioni obbiettive convenute. Nell'istante, in cui cessa di ricevere il salarlo, cessa ogni rnteressamento per la fabbrica. Ma con l'obbligo dell'arbitrato e col riconosolmonto non meno obbligo.torlo del Sindacati, si ammette che l'operaio abbia un intere11equa,i perma– nente nella fabbrica. Il contratto di lavoro abbraccia allora elementi più complessi del semplir.e pagamento del salario. 1 rego• lamenti interiori della rabbrica possono divenire, ad esempio, oggetto del contratto e quindi di dibattito fra i due. Inoltro il padrone non può più sbarazzarsi del– l'operaio su' due piedi. Fra i due esiste un terzo po– tere: Il Sindacato, e sui tre si aderge un quarto potere: l'arbitro, ovverossia: la società. Il contenuto del con– tratto di lavoro e I rapporti fra capitalista. e operaio s'arricchiscono sempre pi-O. 8 l'aoarchia, gridano i li– beristi del diritto padronale; è l'unica salva guardia del diritti Individuali dell'operaio, rispondla.mo noi. Al fatto pratico il diritto a ssol uto del padrone è il sacriflcio del diritti dei lavoratori. Rispettar questi non si può senza rintuzzare l'altro. Il dilemma sorge dalla natura delle cose, e convien scegliere. Il fundamentum divisioni! è il punto di vista di classe : Yves Ouyot. sa– crifica la m11ggioro.nzaad un uomo ; noi procediamo alla rovescia. Da che parte sta la.democraiia t Sta evi– dentemente dalla nostr0-ipoichà, per difead ere un uomo contro una massa, ci vuol la forza. arma.la; per 1 diren• dere una massa contro un uomo, basta la ragione. L'an– timilitarista Yves Guyot, che ha ratto con tanto slancio la campagna contro i generali, praticamente poi ap– prova l'Invio dell 1 esorc1to al Creusot per difendere lo Schoelder. Qui l'antimilitarismo leva la ma.scher& e si trova sconcertato. YHs Ouyot - e sotto il nome di lui esprimiamo una condizione di spirito abbastanza generale - ai trova In faccia alla terribile realtà che, dovunque la democrazia è saorifl:cata., lvi è necessario il militarismo. Egli ha. nobilmente combattuto l'auto– rità militare i era assurdo dal momento che voleva mantenere quella padronale. È la seconda che genera e mantiene la prima e ne pone la necessità, oggi. Ed ecco che di qui emerge una nuova ma evidente verità. Se mantenere l'autorità padronale non si può senza ricorrere a.Ha (orza materiale, e l'utilità. di questa cessa all'istante In cui le esigenze della demo- ~~a:1:vlft!1pu:ir~~:i::on~:1118le!~:~:t~es!~1da.tr::fl: a:: mocrazia. E poichè la democrazia. Industriale altra cosa non è se non il rispetto del diritto operalo, ne risulta ancora una. volta che la codificazione e 11 r:spetto di questa nuova legalità portano io seno le condizioni della pace sociale. ARTURO LABRlOLA, IL SUFFRAGIO NEL BELGIO L'ingegnere elettrotecnico Angiolo Centonze di Altamura, che ru a lungo nel Belgio, ci scrive: IO oUobrt, CARISSIMO, La tabella da te pubblicata in prima pagina dell'-ul– tima Critica. deve essere molto antica per ciò cho ri– guarda il Belgio; infatti fino dal 1893, lo ssguit.o allo

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