Critica Sociale - Anno VIII - n. 17 - 16 ottobre 1899

Critica Sociale RIVISTA Q UINDIC!NALE DEL SOCIALISMO J\'el Regno, AnnoL. 8 • Semestre L. • - All'El!Cero: AnnoL. te. Semestre L. &,M. ullere, vaglia, carlolinHaglia alfUfflclo di CRITICASOCIALE - MILANO: Portici Galleria Y. E., 23 (?.' lim 11tlM) AnnoVIII (1898-99) - N. U. Non ri -vetulB a ,umuwt UJ>aratl. MIiano, 16 ottobre 1899. Per chi muta dimora Essendo in ristampa gli indirizzi degli abbonati della 0l'itlca, preghia– mo coloro ohe mutano o stanno per rnutare residenza a volercelo signi• fioare sonza ritardo. SOMMARIO Attualità. Il C01tfll"tllO lociOlUta ttdnco fl,A CRJTICA SOCIAU). Tlrlomfl l"oro,copo/ t1L PH .. '1Ufl8TA e LA CRITIOt.}. Lo 1cl()JUrotul rrcu,oc e il nuoco diritto operaio: nostra corri. 1pondenu. parlrlna (ARTCllO LA81llOU,). Il ,,4rragto Ud Btlglo (A. C&NTON'I■ e Noi). Studi •oclologlcl. Unta Rei,wbbUca UaflalllJ: 1V. Lo ,rUuppo Cft:U~ (tlne) (OIIJUPl'S Rli"fll). La /btto1za loctite: I Con11rtul dtl con1(J1lhrl comunalt ,octau,u (IYAN'OC eo:com). La teoria t.klla mtleria cr,,cenu. IV (ftnt) (CARLO KAUTSKY). 1"11oaofta 1 letteratura e varietà. OtOtlanni Segantini (<'LAUOIO TR&Ufl). Fra libri• ,1v(1ia: pubbllculont di E. fPtrrl, C. Kaubky, C.Ro– mussl, A. De Mohr, A. Anglollnl (IL TAOLIAOAI\T.K). Bll>lWttoa di p,·opagariaa. ILCONGRESSO SOCIALISTA TEDESCO Non mai, dopo le solenni assise di Erfurt, il par– tito socialista tedesco aveva avuto un'occasione cosi grandiosa di saggiare la saldezza delle proprie dot– trine come quella ch"egll si è ,·olontariamanle offerta nel Congre,so nazionale che si chiuse ie, i l'altro a<!Hannornr. Il Congresso di Hannover e,·a atteso aosio,amente non soro dai socialisti tedeschi, non solo dai militanli di tutli i partiti socialisti del mondo, ma ezlandio - e forse più - dagli avversari più accaniti del socialismo. Essi stavano in vedetta, pieni di speranza. Non era li che dove– vano affine aprirsi con grande f1·acassoe con grande scandalo le famose « crepe • che da tanto tempo minacciavano la solidilà del colosso! Non era li che dovevano nlfine venil·o in luce le strombettale evoluzioni, per cui il , ecchio partitorivoluzionario di Liebknecht e di Bebel - tradendo le illusorie speranze alimentale per tanti anni nel proleta– riato - era divenuto a poco a poco, nell'intima anima sua, un partito di adatlamenti e di riforme ragionevoli, degno talora persino degli elogi, fatti a denti stretti, dei rispettabili nostri giornalisli dell'ordine1 SI, certo: la c. crisi del marxismo :t avrebbe proiettata la sua ombra su questo Con- gresso, nel quale il partilo, constatato il divorzio fra la scienza dell'oggi e le invecchiate teorie di Marx e di Engels, aVl'ebbe confessata la propria irrealizzabile utopia, avrebbe, come un bimbo colto in fallo, promesso di essere più savio per l'avve– nire. L'esempio avrebbe servito pei partiti socialisti delle allre nazioni; si sarebbe potuto gl'idare alla {lne del marxismo, ossia alla fine del socialismo positivo moderno. Ciò, cui non erano riuscite le armi intellettaali dei Richter e compagni, le vio– lenze di Bisma, k, dodict anni di leggi eccezionali feroci, gli assalti degli anarchici e degli e indipen– denti >, le calunnie e le insidie d'ogni sorta messe in opera per smantellare la temuta fortezza, ecco, avveniva spontaneamente, per un processo interno di dissolvimento. La Soztatdemol<ratle sgretola,•a, traOtta dalle sue medesime armi, colpita al cuore dal suoi figliuoli prediletti. Bernsteio, l'erede di Engels, il prode direttore del Sozìat-demol<rat trasferitosi a Londra nel glorioso periodo del So– zfalfstenguetz, il collaboratore dotto ed assiduo della Neue Zett di Stoccarda, doveva essere il mes,o del destino, che le avrebbe diretto al cuore il pugnale parricida, intriso di cifre statistiche e di dottrina evolutiva. I dogmi sarebbero caduti: e coi dogmi la Chiesa. Perocchè - i Ieltori l'avranno più volte notato - pei giornali della borghesia il partito socialista oscilla, a seconda delle giornate, fra questi due opposti malanni, ugualmente mortali. Talora è il partito dei dogmi: dei dogmi seguiti ciecamente, pecorilmente, imposti, con tirannide jeratica, alla turba fanatlizata, da pochi sacerdoti autoritari ed inflessibili: una Chiesa, una setta, una musoneria chiusa e testarde. Tal altra volta è, per converso, la torre di Babele: I capi non sanno quello che si vogliono: all'infuori della distruzione, non hanno programma; non se ne trovano due, a pagarli, che vadano d'accordo fra loro. La libertà della critica è confusione delle lingue, anarchia dei pensieri: viceversa, la disciplina, la compattezza morale, l'u• nità delle aspirazioni e degli entusiasmi è, per i critici borghesi, spirito settario. Le due accuse stri– dono, a dir vero, un tantino fra loro; ma siccome si ha l'avverlenza di esibirlo separatamente, io numeri di giornali diversi, oppure l'una nell'arti– colo di fondo e l'altra nel trafiletto, la piccola in– coe1•enu\ non porta conseguenze sensibili.... Ahimò! quanti sospiri sprecati! quante ansietà in pura perdita! Dal Congresso di Ilannover il par– tito socialista tede•co è uscito ritemprato come da un bagno salutare: giammai la sua unità intellet– tuale e morale, la sua serie1à, la sua forza furono messe in tanto risalto. li Congres~o di Hannover segnerà un'epoca nella storia dei partito. Giammai il socialismo tedesco è apparso cosi forte, spoglio di dogmatismi o di doltrinarismi, aperto a tutti i progressi del pensiero, duttile a tutte le esigenze della storia in moto, e al tempo stesso cosi sicuro di sè, sicuro del terreno che ha sotto i piedi, delle

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