Critica Sociale - Anno VI - n. 17 - 1 settembre 1896pdf

262 CRITICA SOCIALE a) Fissa:io,ie legale della gioniata ili 8 01•e; b) Sopp1·e1,ione dello swcating-system e crea:ione d'u,ra legislazione epìcaceme11te p1·otetll·ice degli ope,·ai e delle operaie clell'1ndust1·iadome.rlica; e) Diritto di coali:ione, <li a11ociazio11e di 1·iu– nio11e •afloltaamente liberi pei due ,eui. .All'effettuazione di q ueste riror mo è imprescindibile il concorso dell'azione sindaco.lo o dell'azione politica del proletariato. Per conseguenzn,mantenendo in proposito lo dcli, berazioni dei Congressi cli Bruxelles o d1 Zurigo ('), il Congresso dichiara: L'organizzazione dogli operai in sindacati è di prima necessità. per la lotta emancipatrice del proletariato {'). t do"ere di tutti gli operai, che vogliono l'emancipa– zione del lavoro dal giogo capitalista, inscriversi nei sindacati dei loro compagni d'arto rispetth·i. Per r endere p ossibile o per agevolare un'a zione eco• nomica efllcn.co, le organizzazioni sindt~ co.li devono ritt• nirsi in fede razioni, steso sopra l'intero p aese. i;: da ripudiarsi ogni sperpero di forze in piccole organizza– zioni particolari. :,.,1 01la. lotta. economica la redo politica degli opern.i non deve formare motivo di separazione, rua è però do,·ore delle organizzazioni operaie -dovere risultante dalla lotta di classe proletaria - di rare dei loro membri altrettanti socialisti convinti. È inoltro do,·ere dei sindacati accogliere come socie lo donne che lavorano nello rispettivo industrie o aspirare all'offoltuazione del principio: a lavo,·o eguale, eguale salario. Accanto alla lotta pel miglioramento dei salari o dello condizioni di lavoro, i sindacati debbono invigi– lare l'applicazione delle lt!ggi protelti-ici del lm,01•0: devono sforzarsi a ottenere la. abolizione clei metodi industriali insalubri, dello s10eating o del lntck syslem. Il Congl'o sso ritiene che lo sciope1·0 e il b oicouaggio sono mezzi nocosso.ri alrattuaziono dei ftni sindaco.li. ~-fa. non vede la. poss ibilità. di uno sciopero gene ralo internazionale. La necessità. la più urgente è l'organiz• zazione sindacalo delle masso operaie ('), perchè è dall'estensione dell'organizzazione cho dipende !"esten– sione degli scioperi in intiere industrie e sovra interi paesi. Por render e 1>oss lbiloun'azione sindacale i..iterno.zio• no.le si deve creo.re in ogni paese un C-01nilatosimla• cale centrale. Que sti Comitati debbono, nei limiti del possibile, formare delle statistiche relativo al mercato del lavoro o comunicarsele scambio,·olmente, insieme o. regolari relazioni su tutti i ratti più importanti per la. vi~ s~;::t~a~:'c; do,•ere dei sindacati di adoperarsi perchè gli ope1·ai&ll·anieri inunigranli aderiscano ai sindacati dei paesi dove lavorano, e non lavorino per mercedi più basso di quelle degli indigeni. In caso di sciopero operaio, di sciopero padroMle (lock.-oul} o di boicottaggio, i sindacali di tutti i paesi cllio, mut'è 111,ettorl 11ag111i dallo Staio e almeno 11erme1à eletti dAgli 11eui operAI. Il CongreHo poui1Ji111ta ir1u- de La11c,.v) agglungua per pro– prio conto: Educazione Integrale, tecnica e llrofentonitle; Doppia mercede per le ore 1upplementt1rl - le quall non de,ono mal eccedere le 4 sulle !\; H.e1ponsabllltà clvlle e penAle del 1>ndronl negli lnfortunll; Coopenll•e 011ernle di la.-oro, IOHenute dal MuntclJlli e dallo Stato; Y.qulparulone al lavoro libero del luoro delle \Vork1101w•.r e delle prigioni, da adlblnl ,peclalmente alle grandi opere 1)ub– bllcl1e; Dhle10 di auoldue 11ranlerì a me,·cede tnrerlnre al minimo noato dal 1indacatl loca li; Minimo di 1alulo In ogni Jlaese n uormn del J>reul delle 1u1Slt1enie; Abrogatlone di lutte le leggi contro l'organlua:tione Interna• tlonale del la.-ontorl. l') Possono ,·edersl nella Critica Soclntt:, 1891, pag. !71 e 300; 1893, 11ag. '!09. (') e, pare, 1al..-o Il rl1petto, che sia la quarta ,·olla che l'or– dine d~I giorno ripete quettn, non diciamo di no. lmpor1an1e, 1e non anche 11eregrlnt1,dichiarazione. (,Yota aeua CR1T1c ..). ( 1 J i;: cint1uel (Nota (lt:lla CRITICA). hanno il dovere di sostenersi ,cambiC/JOl,nente nei limiti dello loro forze. 3) Pnt!PAHA7.ION'E Al, GOVERNO. Lo sviluppo economico e industriale si avanza. con ~!~t~a~~!\~~. ~~e s!o~~j~i~\leÙne:t!~si.n tempo relati va- li Congresso insiste dunque perchè i proletaria.ti di ~~~~cfe~~s~s~f~itt~~f~i ~~l~~i~~~~e~:i1 11 o~~s~~~~~e:!oa~i classe - a amministra,·e il 101·0paese t·ispellivo nel– l'interesso comune. Insieme a quesl'or1line del giorno che fu volato a enorme maggioranza, furono approvati alcuni emenda• menti, tendenti a ottenere la proibizione del lavoro dello operaio nelle sei settimo.no procedenti o susse– guenti al parto, durante il qual tempo dovrebbe prov– vedere lo Stato al loro mantenimento - a olovaro da.i 14 a 16 anni il limite desiderabile por !"ammissione dei fanciulli al lavoro (vedi conformemente il deliberato sulla &lucazioJJe) - a. rar abolire le leggi che incep– pano rimmigraziono degli operai - a dichiarare rob– bligo dei sindacali di ammettere nel proprio seno gli apprendisti, in sezione speciale, e di completarne la educazione proressionale e socialista. - a imporre a.Ilo tato ed ai Comuni l'obbligo di provvedere lavoro ai disoccupati contro una cnnveniente mercede ( 1 ). Furono riconformate le deliberazioni dei prbcedenti Congressi circa il 1: maggio 1>er la conquista della giornata legalo di 8 ore, e ru aggiunto a questo signi– ficato lici 1.• maggio quello di protesta contro il mili– tarismo. (1) F'u respinta. a gro.nde maggioranza la proposta. del francese Guérard, per la minoranza. della. Commissione, che invitava a studiare - nient"altro che a studiare - la. questione dello sciopero generalo entro i limiti di ciascuna nazione. Pur.e la forma della proposta. era così modesta. o remissiva, che una. così concorde re– pulsa ci sembra. ratta, meno a riguardo della sostanza, che dell'origine suo.. Si volle insomma ribadire la con– danna del socialismo anarcheggiante o anliparlamon– tare. (') Lo successive deliberazioni ai prossimi numeri. No1. (1) R 11enhò 11011 a. pronedere cibo, vull e minuti 11Jarerl a tutti 1111snti I ~: leci10 qui domnndarsi, J)Ur tenendo conio dell:t rre1tn e furiR con IR <111alc tutto questo ,,enne ,01A10 (si eri\ a.I• l'ultlm a seduti\ del Congresso), &e Il Congrl'HO lnlende,·a. formu– la.re dei eomml unerall di 1>rogramma rnlnllno, attuablll nel Jlr e1ente regime ,oclAle o ,,u:into meno nQn In contraddir.Ione con la ,ua euenu, op1mre 1e lntendevA tracciare alcune llm~e della futura 1oclet:\ 1ocl11.ll1ta. M:a In quest'ultima non è con('e- 1,lblle che sian ptr e111;:rviancor& del disoccupati, :il quali ila. neceS!ario di provvedue la.•oro. I.Nota €Ulla CRITICA) {'J Anche quetfagglunta, che alcune relulonl aottaciono e <'he verrebl,e a 1m11.t11rare completamente Il carattere del t.• mngglo, è 11orprendente, non tnn10 In sò stessa, quanlo 11elmodo con cut urebbe 111\ta adottatn, senu. opposltlone nò discussione. SI ri– cordi l'ardente dlacustlone cui diede luogo al Congresso di Dru– xcllu un'an11Jo11a1>ro110111a di alcuni delegali francesi (,·edl Crl• tlca Social~, 1891, pag. !15), respinta pure a Zurigo nel 1s,3 (flll• (km, IS9J, pag. ti!), (,Vota lklla CRITICA). ('I 1-.:Cco il tes10 dell'ordine del giorno re1pl1110. t da notare che I Congressi francesi, di cui è cenno nel primo comma, non sono quelli del partito 0lh!ralo marxista, ma. di 11\lredelle hrnte fede– razioni e partiti In cui 11divide e 111 dill\nln. Il movimento socia• lista di ttrancia: Considerando che In ttrancla, In parecchi Corigreul natlonall, a Marsiglia (U:9!), Parigi (1893•, Nan1es (1890 e Limoges (18'>3), I 1a,.ora1orl sindacati al 11ro11uncllrono A fioore dello sciopero generale di tutll I mestieri, come meuo d'emancipazione; ch e In Belgio, uoo 1clo1>erogenerale, per quanto lmperfetlA· mente organl:r.nto, alulò grandemente R 1trn1Jpare alla borghesia Il diritto di TOtO i

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