Critica Sociale - Anno VI - n. 17 - 1 settembre 1896pdf

272 CRITICA SOCIALE vero contrasto nazionale. E dove l'una nazionalità godo meno dirilti ot.l ò più srruttata dell'altra, il contrasto si fa tanto più vivo, ed ò pit'l sentito dal piccolo cho non dal grosso borghese, perchè quello no sotrro di più, se ne può meno direndero, otl è perciò più disposto a mettere sul conto della. nazionalilà ostile anche quei guai che gli verrebbero ugual mento pel solo f11ttodello sviluppo economico. Certamente, quando la torma capitalistica di produ• ziono finirà per liquidare la piccola borghesia, sce– merà. anche la rorza della opposizione di questa. Ma per intanto ossa cresce, massimo in un paeso come la Polonia russa, balzato quasi d'un tratto dalla economia naturalo campagnuola alla.produzione capitalista e a un rapido sviluppo industriale. Qui l'industria non trova una piccola borghesia, numerosa e rorto, da espropriare. Quivi la produzione capitalistica, mentre richiama nelle città un"abbonclanto popolazione, e schiaccia, anche nelle campagne, la economia naturale colla produzione o col tralllco delle merci, crea il lorreno non solo per sè, ma anche per una piccola borghesia, che ftno a un dato punto dello sviluppo \'a sempre crescendo; e si hanno fondati motivi por credere che il regime asso– luto degli Czar morrà prima che cotesto punto sia raggiunto e elio fino allora. sempre più poderosa si maniresterà l'opposizione della piccoln. borghesia. . . . Forse ancor più sdegnosamente che della. piccola borghesia. parla la Luxemburg della classe e intellet– tuale• o dei 1wofessionisti. Puro anche questa non è una forza da spregiarsi troppo. Nella società capitalista essa esercita. funzioni di grandissima. importanza e as• solutamente necessarie. Tale società, per funzionare, non ha. soltanto bisogno di ingegneri, di impiegati go– vornati,·i e priva.ti , di maestri o di proressori, ma be• nancho di medici, di giornalisti, di avvocati. Colla pro– duzione capitalista questo professioni si estendono, o acquistano per la vita economica una importanza sempre maggiore. Noi campo politico, poi, esse sostengono la parto principale. Esso possiedono il monopolio Jet sa– pere nella societù. presente e sono capaci di una visiono netta dei rapporti economici. I loro interessi sono troppo diversi perchè esso possano formare una classe chiusa.; in generale stanno accanto alla. borghosia, mo. non partecipa.no come classe alla lotta di classe bor– ghese. Perciò i 11roressionisti possono, assai pili facil• mente che non i borghesi propriamente detti, elevnrsì al disopra del gretto spirito di classo e diventare rap• presentanti Jeli'interesso generale della nazione o di grandi stra.ti popolari che eccitano il loro speciale in• tercssamonto. La. e borghesia intelletluale » è perciò, negli StaH moderni, la rappresentante pii:1spiccata di ogni movimento nazionale, e pl'esta inoltre, dovunque, capitani intelligenti alle classi inferiori nella loro lotta di cla:sse, o, massimo sugli inizii, quando questa è me– ramente istinti"a, le fornisce, con maggiore chiarezza cli ,·edule, ancho maggioro risolutezza. e vigore. Già. per sò stessa politicamente importante, lo diventa tanto più quando scende in campo compatta. per un'idea.i ò lei che allora crea il ,·incolo intellettuale di tutta la sociolà., ò lei che influisce più di ogni altro ceto sulla pubblica opinione, o porta nelle classi dirigenti il co• raggio o lo scoramento. La Luxemburg ha già. accennato come, in Polonia, sia questa classe intellettuale che più sòtTredel dominio russo, e come sia. fortemente spinta. in seno all'agita– zione MZionalista, alla. quale ò inclinata più di ogni altro ceto. Sol che si estenJa lo spirito di ribellione nazionale nella.piccola borghesia. o il malcontento della borghesia verso il Governo russo, e la classe dei pro– fessionisti porterà al moviment'> nazionale una rorza, certo, Jelle più preziose. Rimano la classe campagnuola. Questa rormò finora. senza. dubbio il punto più debole del movimento na• ziona\e in Polonia, peggio ancora. dellil. borghesia.. La. nobillà era il nemico diretto dei contadini e, flnchè l'idea naziona.lo s 'incarna.va nella. nobiltà, il contadino, per quel tanto cho so ne interessa.va , doveva. esserle decisamente ostile. Di qui l'alleanza rra. i contadini russi o gli Czar, a. speso della. nobiltà. Senonchl- 1 l'amicizia degli C1.a.r poi contadini o l'amore di questi por gli Czar saranno Corse eterni l Questi renomeni devono svanire con la speciale situazione storic11che li generò, e già. se no vedono i sintomi. Lo Czar non ha. più motivo di benoftcare in modo speciale i contadini polacchi, dacchò la. nobiltà in parte ò rovi• nata, in parte gli si è resa. a. discrezione. La situazione finanziaria. della Russia renderò.. d 0 altrondo la. benevo– lenza. dello Czar sempre più diOlcile. Anche ai conta– dini polacchi, come ai russi, si dovrà spremere tutto quel che possono dare. Ed ecco la crisi agra.ria, ecco il ribasso del prezzo dei grani i i cereali russi invadono, non soltanto i mer ca.ti tedeschi, ma anche i polacchi. li proprietario ter• riero tedesco si dirende collo dogane: quello della Po Ionia. russa. ò a.ffa.tto indireso, anzi, di fronte al suo concorrente russo, soffro i danni dello tariffe rerroviarie astuta.mento congegnato a suo pregiudizio, insieme ad altre misure governati ve. Come al borghese, così al contadino della Polonia russa, dée saltare all'occhio quandochessia, com·ogH, non già il padrone in ca.sa sua, ma. sia. piuttosto lo schiavo di un conquistatore straniero. E più s·accentua la. crisi agraria, più doo crescere !"ostilità sua. verso il Governo. Como dunque potrebbe il contadino polacco rimanere un ostacolo serio al movimento nazionale? Non sentirà egli piut• tosto un interesse sempre crescente por l'indipendenza della. Polonia, mani) ma.no che procede lo sviluppo oco– nomico1 . . . Per tutti questi ratti noi ci ricusiamo ad ammettere, colla. Luxemburg, che il movimento nazionale polacco sia cosa. del passato, senza basi nel presente o in com· piota contraddizione colle tendenze dell·evoluzione eco– nomico. Certo, le argomentazioni suo sono tutt'altro cho fantastiche; si fonda.no su fatti bon salti i. Ma la Lu:cemburg non vede di questi fatti che un solo lato, lo esagera, e consitlera ronomeni, che sono affatto trun• sitorii, come permanenti. Lo circostanze, cui essa si richiama, sussistettero, ma meno intenso cho a lei non paiano e stanno giù.scomparendo. La piccola borghesia e la classe proressionista. non sono cosl impotenti, come essa. credo, o la loro forza prometto di crescere anzichò di scemare; la borghesia e la classe campagnuola son così ridotto, che devono a. poco a poco ftnire per tro· vare inso1>portabile l'unione della Polonia. colla Russia. Si ha dunque Corse torto se 1 in baso a questi fatti, si pensa cho sulla tomba del vecchio movimento na• zi.:malista.reudale, sorgerò., dopo non molto, un nuovo movimento na.zionale, germogliante dalle condizioni moderne, poderoso o ricco d'avvonire 1 (L'J 11,,eal pro.uimo m,mel'O). CARLO KAUTSKY. OtuSt:l'PE RIOAllONTJ, gerente res-ponsabile. °illlano, Tlpoirana clel(lt operai (SOc .coop.he . Vltt. Bm~tt-Hi~

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