Critica Sociale - Anno VI - n. 17 - 1 settembre 1896pdf

200 CRITICA SOCIALE azione non ò inceppata da ragioni di principi o da votazioni di Congressi - ma nessuno meglio della deputazione radicalo può pronderno l'iniziativa o farlo scudo di sè. avvantaggiando al tempo stesso la propr·ia ,,italit..\ o il pro1wio a, 1 vcnire di pal'lito. Questo scriviamo - non fosso che a mo' di au– gut•io - noi momento stesso in cui il lea(lc1· del– l'Estrema inistra sta per lanciare ai suoi numerosi amici e seguaci la pa1•ola che li chiami a raccolta o additi loro la via. LA CRITICA SOCIALE, ISTRUZIONE PUBBLICA Nell'isola di 'l'aprobana ò stato tostò aperto un g1·andeistituto di perfezionamento. La cortesia di un amico ci concede di comunicare al lottol'i il testo del discorso solenne col quale il signor Le– stofante dei Lestofanti, rolt0l'O magninco, dava principio ai corsi. V11,t-·1umo P. \HP.TO. E7,·toi colleghi, amatiuimi gior:ani, Necessità di sfollare le scuoio ha indolto il paterno nostro governo nd accrescero noto\·olmento il tributo chC', per istruirsi, debbono pagare i giovani. I maligni, i sovvertitori di ogni buon costumo, non mancarono di trarre da ciò argomento por nccusare il nos1ro buon governo di essere nemico dell'istruzione pub– blico, come già, e meritamonte, fu apposti') a.I BorbonP, il quale solo a pochi privilegio.ti concedeva di fruiro degli studi universitari. Tale insana calunnia ò ora apertamente smentita dal nuo,·o istituto col quale il go,•erno della Taprobann. mira a. benencare il suo 1>opolo,porgenJo mezzo, a clii può pagare il dovuto compenso, di essere ammae• s1rato nelle parti più diOlcili dell'arte colla quale i politico.nti spogliano il popolo cho la.\·ora No, posso dirlo a viso aperto, nessun ciecl') odio alla scienza mosse il glorioso nos1ro governo nell'inacerbire i tributi scolastici, ma solo il desiderio di limitare e fare mono cruda la spietata concorrenza che si mani– festava tra coloro che il popolo paga o mantiene. Dirò cosa increclibilo ma nra. A partirci un migliaio di lire, nggranftato in una co.ssa ove chiudonnsi doni per le ,•itlime del terremoto, ci siamo trova.ti in pili di sei. Cosi la non poteva dura.ro e, so dal glorioso gol'erno che ci regge non era posto riparo, faro il ladro diven• ta,·a. un mestiere fallito e meglio assai sarebbe stato il rimanere onesti. Inoltro ci nngoscia.vn il pensiero che, se alla vii plebe orn aperta. troppo larga strada. por giungere all'ufficio di magistrnlo, finiva col ,·enirci meno quella bene\·ola indulgenza della quale abbiamo, nonchè bisogno, neces• sità, per compiere le lodo,•oll nostro operazioni. l'dii, o nel ridirlo ardo di sdegno, un pretore asserire che, se fosso stato giudico di quella Cassazione la quale, per utile nostro, à stata instituita nella capitale, avrebbe giudicalo unicamente seguendo le norme del diritto, senza curarsi so grate o no al governo fossero le sen– tenze. Quo! pretore era figlio di un fabbro, il quale, sottilmente risparmiando su ogni boccone di pano o giorno o notte lavorando sin do,·o bnstavangli lo forze, a,•e,·a potuto mantenere il figlio all'Uni,•ersiià Ora con– siderale che, so assai elevato fosso sta.lo il tributo, neanche mercè quei sacriflzi del padre avrebbe potuto quel giovane conseguire la laurea; o non tn•endo laurea, non avrebbe potuto essere pretorCI, e non essendo pre- 810 IOlE'C~ ino tj ar.r:o toro, un nemico nostro di meno ci sarebbe stato tra. i magistrali. Voi snpeto come il benigno no~tro governo condanni al cnrcere chi ari.lisce discorrere di .: lotta di classi •· Mn, invece di usare tali persecuzioni, sarebbe forse mi• gliore rimedio al male il mantenere nell'ignoranza. il popolo. Dare solo ai dcclii facollà di istruirsi, conce– dere solo a chi può pagare non lieve somma di O.\'ero posto tra i mandarini che governano lo Sla.t'J b sottile arte già. usata da molti governi. Vendevansi, in altri tempi, gli uffici della magistratura, noi venderemo la. laurea che è indispensabile per quegli uffici ottenere. Ciò faccia.mo - chi ne può dubito.re 1 - per amore della concordia rra lo classi sociali, e staremo come vigile sentinella per diro: « di qui non si passa•, a chi quel benefico a.moro volesse in odio mutare. Per gli eccelsi o ricchi borghesi, por coloro ai quali fortuna largl i suoi doni, ho. il paterno nostro go, 1 orno apparecchiato quest'istituto. Per quanto poca esperienza abbia.lo ancora del mondo, non può esservi ~fuggito, amatissimi giovani, come l'arte del rubaro tra noi gravemente decade, onde urgentis– simo è il bisogno di migliorarla con buono e solido in• segno.mento. Le altre università hanno cattedre di diritto compi• rnto 1 da noi un \'&lento professore v'insegnerà. il furto compnrato. !-.. atto un cenno dei modi sino dni tempi più antichi adoperati per godersi l'u!trui roba, verrà a stw.li più moderni e, tolti in esame i futli gloriosi della Banca romana in Italia, del Panama in Francia, ed altri si– mili in altri paesi, ,·i insegnerà come scansare gli in~ toppi che pur troppo assai spesso sorgono sulla no– stra vin. Del Codice penale poco studio farete. &erve quello studio a quei malfattori spiccioli i quali hanno nemici i carabinieri, mentre voi, eccelsi giovani, li avole a.1- leali od amici, e, corno accadde in Sicilia, fato porro in carcero chi non si rassegna ad essere da \'Oi impu– nemente spogliato. Del Codice civile farete più lungo studio, ed impa– rerete corno sacra ed inviolabilo debba essere la pro– prietà dei borghesi, mentre di nessun rispetto à degna quella dei lavoratori. Ad essi, giustamente, si fa pagare caro il pano per crescere le entrate dei grossi possi– denti. Ad essi si fa pagare a prezzo elovato il sale per a,·ere quattrini da spendere per l'esercito e per monu• monti che si innalzano ai loro padroni. In ogni scienza sareto fatti periti. Oramai, in Tapro– bo.na , unico buon mes1iere ò quello dell'accollatario di opero pubbliche. Un egregio ingegnero vi insegnerà. come si edificano muri che crollano quasi fossero di mota o gallerie che si schiaccio.no quasi fossero di ca.rta. Un a.n-oca.to , poi, vi dirà. come, procurandovi il fa,·ore degli dei dell'Olimpo, potete farvi lautamente pagare per quei muri e per quelle gallerie. Vi sarà persino s,•clato il nome di coloro ai quali dovete otrrire pingui doni per ottenere un tanto f1wore. Dimenticavo cosa accessorio, ma pure di non lieve momento. Un professoro speciale vi insegnerà come si possa essere bigami e trigami sonia l'enir molestati <lai procuratore del re. Ma per tale insegnamento occorro pago.re un supplemento di retta. Non si potrebbe, senza un disordine grande, do.ro a. tutti simili licenze. Un professore di filosofia esaminerà con voi il pro– blemt1: sino a quale punto giovi istruire il popolo, pel bono dei suoi padroni, e sino a. quale punto gio, 1 i, sempre pel bene dei sullodati padroni, mantenerlo ignornnto,

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