Critica Sociale - Anno VI - n. 17 - 1 settembre 1896pdf

CRITICA SOCIALE 259 di mutato anche su questo terreno. Il rallenta– mento di ferocia a cui il nuovo Gabinetto fu, si dee ben dirlo, costretto nelle prime settimane del suo essere, viene ogni giorno pili corretto ed an– nullato con oppol'tune circolari, col contegno tolle· rato e incoraggiato delle inferiori autorità, che qua e I:\ fanno libito licito in senso reazionario, e sciolgono Circoli, e proibiscono comizì e spiano e molestano riunioni pl'i,•ate, e intimidiscono e am– moniscono o sequestrano, con rinnovata tracotanza, e si fanno, negli scioperi, a$:enli ed aguzzini dei padroni, e imponiono la vigilanza ai galantuomini, in onta flnanco a1 decreti della Cassazione, come e peggio che ai tempi della dittatura del leggendario masnadiero. Ad Acquanegra sul Chiese il J?l'Ofetto scioglie il Circolo socialista perchè è la riprodu– zione - scrivo - dello antiche associazioni socia– listo sciolto con la applicazione bugiarda della legge eccezionale - della quale O cessato il vigore. Ad Empoli si fa lo stesso, o si inaugura il l'Ogno do! ter1-01·e, o si condannano a venti e più mesi di carcere i socialisti che indussero con la parola ascoltala, dieti-o preghiere dell"autorit.\ militare, lo esinanite treccia1uolo a sciogliere i loro assembra– menti: uno dei condannati si impicca disperato nella cella. Insomma lo Statuto è sospeso, e lo stato d"a sodio ò reintrodotto dovo più piace a delegati ed ispettori e luridi arnesi di queslura - e solo v'è questa differenza da or fanno otto me i: che manca l'unità d'azione, che J'arbilrio spadro– neggia nell'arbitr'io, che fa difetto oggimai anche la legge. la legge scellerata, la quale dava non foss'altro il pretesto alla persecuzione. . .. Non ci pa1·e possibile che questa cose - le quali sono palesi a chi semplicemente si piglia la briga cli scorrere i giornali quotidiani - tro\"ino ancora suggellali gli occhi del deputato Cavallotli e della democ1·azia radicale. Se ciò rosse, conver1·ebbe 1•i– pelere, a riguardo di essi, la parola del Vangelo: haberit oculos con quel che segue: o troppo facil– mente il non vede1·e ed udire, in persone di sensi così fini. si sca.mbio,·obbe dai piì1 con quella cecità e so1·ditl\ volontarie, che sono, come suona il pro– verbio, lo meno suscelti\'O di cu1·a. )loti\•i, sotti– gliezze, pretesti non mancherebbero certo ari e i per faro 101·0 divisa del verso: non veder, non senlf1·· m:C gra,i venlto·a; e taluni di quei motivi, abilmente presentati, potrebbero magari assumere apparenza di buono 1-agioni. .Ila il deputato di Corleolona sa meglio di noi che è a furia di « buone ragioni • che tutto si guasta e si corrompo nel mondo; che la vigliaccheria stessa può addurre por sè le « buone ,·agioni » medesime cho giustificano e raccomandano la sua ge,·mana prudenza; che infine le e buone ra– gioni » son bensì capaci di uccidere, in un partito, l'intuito del momento, lo slancio, l'anima insomma - ma non sap1·ebbero nò compensarli nè sosti– tuirli. l'iuttosto, quel che temiamo è che i radicali alla maniera del deputato Ca\'allotti, per la lunga con– suetudine del tener gli occhi fissi, malgrado le cento delu ioni e disdetto patito, a ciò esclusivamente che s'agita e bolle in Montecitorio, quasichè quivi vera– mente pulsasse il cuore del paese. li impedisca di intendere, non diciamo la legittimità, ma l'oppor– tunità che avrebbe in questo momento un'agita– zione suscitata noi paese, agitazione strettamente legale e punto tumultua1·in 1 into1·no a quei punti medesimi che motivarono lodimosfrazioni di m:u-zo e l'ascesa al potel'o di Budini: alJIJandono aett'.I• {dea, 1··fscallo dei prigionte,•f. 1·e.~lilu:.ione at vaese delle Ubertà ctem.entarl dt continuo riolale. In pa1·licola1-e il l'iscatlo do' prigionieri, è questa una corda che vibra potentemente in fondo al cuore, per quanto apatico, delle nostre popolazioni. Ri– scatto pronto, immediato, a qualunque condl.ztone: poichè non , 1 i hanno condizioni indecorose o diso– norevoli quando si fratta di riparare al delitto di una guerra che la nazione non volle, sah•ando in– nume1'8,•oli vittime, trascinato esse pure a non vo– lontario olocausto. Quando si tratta di impedire che un assassinio si consumi iutiero - indecoroso, diso– norevole, delittuoso è piutto:sto il lelicare e il lesi– nare sulle condizioni. E questo hanno bene inteso i clericali - furbissimi - i quali 11011 lasciano di ballare ogni gio1·no e ribatte1·0 su questo tasto. Abbandono dell'Africa e riscatto dei prigionieri : sventolare questa bandiera equivale a colpire in pieno petto il militarismo e le sue folli pretese - e ciò in un momento in cui le sue audacie sono straor• dinariamcnto depresse e gli stessi più spavaldi monarchici e megalomani nosfri (esempio il Mal• lino di Napoli) si domandano, verdi di bile, se veramente metta conto di mantenere cosi dispen– diosi e macchinosi congegni di governo e di guer1•a per cadere di insuccesso in insuccesso e divenire la favola del mondo civile; equh•a\e a schierai-si dalla parte della nuova ci, 1 ilt~\ industriale contro l'antica civiltà militare e feudale; equivale a spin– gere innanzi, insomma, il prog1•amma di una de– mocrazia vitale e moderna. Z\essuna miglior rispo– sta, che drappellando questo libero vessillo, può schiaffarsi in viso ai rappresentanti della reazione e del parassitismo itahco, che, non contenti del– rappoggio delle potenze centrali più impregnate di feudalità, pensal'Ono ora di piantare un nuovo chiodo a salvezza della barcollante baracca - pave– sandolo di festoni di fiol'i d'arancio, con gran giòlito dei regnicoli di Bari o di Carpineto - col porre le istituzioni sotto l'indiretta protezione del dispotismo moscovita; di quclrosccrato dispotismo le cui gesta mostruoso stanno consegnate ne' volumi del Kennan sulla Siberia, e la cui esistenza. è l'incubo e la minaccia porpotua cito pendo sul capo del proleta– l'iato europeo. ~la ò ciel paese. non è di questo o quel settore cli Montecitorio, che dee farsi fulc1·0 chi veramente voglia l'aggiuugoro scopi siffatti. Se la democrazia radica:e avesse fatto mai un bagno di quel mate– rialismo storico, che permette ai socialisti di essere così spes o e cosi a buon mercato profeti, forse a,,rebbe inteso pl'ima d'ora che allo scopo. che si prefiggeva, di spingere il nuovo Gabinetto a liqui– dare lo funeste eredità. del crispismo e a far casa nuo,•a, assai meglio dello carezze avrebbe valso un alloggiamento di opposizione risoluta, forte del consenso dello folle incessantemente provocato. Quando si chiuse1-o i battenti di ~fontecito,•io, noi pensammo che la democrazia parlamentare dovesse spendere appunto in quest'opera gli ozii autunnali; ciascuno dei suoi uomini recandosi dove la sua parola potesse destare il sentimento e le energie popolari e agitando per la santa crociata della liberazione dei soldati prigionieri, della desistenza da ulteriori follie militari, e della libertà. La Lotta dt classe.nel suo penultimo numero, ram– mentò nppunto ai socialisti questi supremi dove1·i. Ma è evidente che un'agitazione di questa fatta non può esse1·e l'ope1MJ. esclusiva del partito socia– lista, uon tanto per mgioni di competenza, quanto pe1· la condizione di pc1·.:seguitato nella quale esso ve,·sa, impedito cli 1·iunirsi in pubblico e col pub– blico, di pro1nuo,•01•e Comizii, di diffondere nelle masse l'idea che è sua ragione di vita. Un'agita– zione di questo ge11e1·euon può esse1·eche un mo• vimouto di mass~\ - al quale i socialisti darebbero. corno semp1·e, il meglio del IOl'O vigore. dacchè ~iamo in un campo affatto libero, do,·o la loro

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