Critica Sociale - Anno VI - n. 17 - 1 settembre 1896pdf

270 ORITIOA SOCIALE tico, il ramoso progetto di sciopero militare propugnato da Oomelo.Nleuwenbui!I; 2 ° perchè contraddice alla evoluzione economica che ,·a sempre più organicamente incorporando alla Rusaia la parte pii) Importante della Polonia; 3.• perrhè condurrebbe Il partito socialista polacco a farsi rimorchiare dal nazionalismo piccolo-borghese e lo stranierebbe dagli scopi pra.tlci che gli son propri e che, in ciascuna delle tre parti in cui la Polonia è Jivisa, lo legano strellamente ai rispettivi compagni leduclii, russi cd austriaci. Poche J>orolobasteranno circa il primo punto. Esso ìnraltl disconosce ciò che deve essere essenzialmente un programma socialista. I.a praticità delle nostre ri– \'Ondicnzionl,espresso o tacite, non dee misurarsi dal– l'essero esse effettuabili cogli odierni regimi, bensì dal– l'essere compatibili coll'altuale ordinamento sociale e alte ad agevolare al proletariato la lolla. di classe e Il conseguimenlo del potere. Degli odierni regimi poco c·importa. Un programma socialista non ha di mira le possibilità. immediate, ma le varie e,·enlualità cbe 1)0ssono presenlarsi nella so• cietà presente. Esso non b fallo soltanto per razione, ma benanche per la. propaganda, e de, ·e m ostrare in forma. concrel•, e quindi più visibile, i , ·a.ri scalini che noi ci proponiamo di ulir(", Quanto più, nel tracciare questa ,•la, cl terremo lontani da. astratte speculazioni, tanto meglio; tanto pio' chiaramente essa. apparirà an• che agli occhi di quelle masse che non intenderebbero i nostri principi utralli. Il programmo de,•~ Indicare ciò che noi deiideriamo, non già ciò che noi ci alle11diamo dalla società pre– sente. Il progl'amm11 1 ad esempio, dei socialisti tedeschi do– manda l'elo1.iono popolnro di tulle le cariche. Col cri– terio della Luxomburg, oiò non sarebbe meno utopistico dolla indipendenza nazlonnlo polacca. Niuno s'illuderà. che sia possibile nell'attualo impero tedesco la elezione popolare dei runiionarl dello Stato. Di questll, come dell'indipendenza polacca, ben può dirsi che non sari\ etretluabllo se non Jopo lu. conquista del potere da parte del proletariato. Sarebbe questo un buon moti,·o per eliminarla. t.lal programma pratico1 Analogo.monte la repubblica, che, se non è espressa nel programma, ò pur tutta,·ia un postulato tacito di ogni socialisla. tedesco: essa non è certo più facile a fondarsi, in Germania, di quel che sia una libera Po– lonia. Non perciò la. Luxemburg contenderà. ai socia– listi tedeschi di essere repubblicani. Ora, ciò elle vale pei tedeschi, nle pei polacchi. Pretenderemo ch'essi anelino a unt. repubblica. tedesca, austriaca o russaf Ewidentemonle essi non possono aspirare che a una. repubblica polacca. So dev·essere ad essi violato di volere l'indipendenta, per pari ragione non potranno essere neppure repubblicani. Non più folico è li conrronto rra la proposta in di– scusaione o lo sciopero generalo degli olandesi. Quo– sl'ultimo si rlsoh•o In un fatto lleterminato da eseguirsi in un dctcn11iuato istante. Co1uien dunque assoluta– mente considerarlo In relaziono ai rapporti politici del momento. Chi assume l'impegno di compiere un dato ratto in tinto circostanze senza possederne neppur lon• 1anamento lo forze, quegli ò un matto o un fanrarone, ed ò per giunta uno aconsig iato se va sul serio a romperai lo. tesla noi muro. Nulla di simile, chl ben guardi, è nella proposta po– lacca. Se vi 1l dlce11e: al 1.• maggio 1897 i proletari dell& Polonia piomberanno su Varsavia. a. proclamarvi la repubblica, allora essa nrrebbe danero quanto il progetto di Nleuwenbuls. Quella proposts. ioçece non è, In fondo, che una dlchlaruione di simpatia, che non può avere se non una Influenza morale. ( 1 ) Quand"anche l'indipendenza. della Polonia fosse cosa. irrealinabile primt. della conquista proletaria del potere, non perciò 11 Congre110 internailonale, adottando la proposta dei J>Olacchi,rarebbe del ridicolo utopismo, più che non ne abbia fatto, sullo stesso argomento, la ,·eccbìa e ln– lernazlonalo ». •'• Ma è poi l'indipendonza polacca così irraggiungibile come paro alla Luxemburg1 Questa sostlen~che lo svi– luppo economico della. Polonia russa (per brevità, non ci occuJliamo qui della Polonia austriaca o prussiana, la eul importanza. nella questione è d'altronde assai minore) la congiunge alla Russia sempre più strelta– menle e cl1e nessuna delle classi dominanti polacche h& plU alcun Interesse alla Indipendenza della patria. Questo è veramente Il punto più saldo della sua di– mostrazione, od essa lo correda di una serie di fatti molto istruttivi Lt. eluso che prima Incarnò il pensiero nazionale, la nobiltà minuta, è ormai, lo ,·edemmo già, rit.lotla a nulla, e i suoi residui non hanno nè la capacità. nè lt. voglia di ribellarsi al giogo russo. Ben è vero che, quando questa nobiltà andù in ro,•ina, cominciò a sor• gore In Polonia una nuo,·a rlasse dominanle e srrut– tatrlce, la borghesia lnduSLrialt. Ma ru una borghesia ben diversa. dallo ulLroo null'afTa.tto e nazionale•· Quei capitalisti erano I& più parte ledeschi od ebrei, una e tedescheria » ,ui generi,, la cui prosperità. si radi– ca.va nell'unione della. Polonia colla. Russia. Qu ando il Ooverno russo, dopo la guerra di Crimea, si vide costroLlo a schiudere In via allo sviluppo eco– nomico e, più tardi, dopo l'Insurrezione del 186:J-6-1 1 abol\ la dogana fra. Polonia e Russia per stringere sempre più quella a. questa, cominciò allora por l'in– dustria. polacca. un periodo di grande rigoglio. Non è qui Il caso di illustrare di più questo renomeno nè di spiegarne le ragioni: il lettore può trovare informa– zioni sufllcionli in proposito nell'ultimo articolo della Luxemburg e nel notevole scrilto di un compagno po• lacco, pubblicalo nell'annata 12.•, voi. '!! della Seue Zeit (La politica i,1du.1h•iale della /luuia nelle iue pro• vincie 1X>laccltt, pag. 78i). Nlun dubbio che questa ftoritura contribuì molto a snervare Il pensiero nazionale nella parte più impor– tante della. J>olonl1, la. parte russa, e crediamo anche noi cl1e chi llrOJ>endessoa esagerarsi l"importanza at– tuale di esso farebbe bene a. rifletlere sui dati che la Luxomburg ci ha ofl'erti. Ma da questo al concludere, com'ossa ra, che la Indipendenza. polacca è definitiva– mente sepolta fino al trionfo del proletariato, ci corre di molto. Anzitutto potremmo opporle che cotesta tendenzn, che ossa considera come stabile 1 non ò che una raso transltorin, sulla qualo non si può rur pift conto che sulle tradizioni della vecchia nobilti:i.polaccll. I bei tempi do\ facili profitti sono fin ili anche per la. (') 1,0 ue:110 1uper.-h\ 1crlvevamo noi nel rispendere al 1)rO• fHIOr Labrlola.: Critica lortate, 18ld, n. IO.pag. U9. (Nota della ClUTICA).

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