Critica Sociale - Anno VI - n. 15 - 1 agosto 1896

B. CRITICA SOCIALE 237 ... Il pericolo dol panslavismo non era tuttavia il solo motivo che faceva, della ricostituzione della Polonia, un interesso urgente e comune a tutti gli elementi li– berali d'Europa. Vo n'era un altro che già.accennammo, ma sul quale giova insistere alquanto. Nel gigantesco impero russo tutto ginceva senza vo– lontà e senza moto, ai piedi dello Cz11r;un solo elemento resisteva e si agitava: il polacco. Non tutto per p.ltro. L'elemento inquieto era la nobiltà, massime la nobiltà minoro,. con alcuni strati della piccola borghesia cit– tadina e dei prorossionisti, reclutati anche questi la più parte fra la piccola nobiltà e informati alle stesse idee. Questi strati non nobili banno d'altronde così poca importanza poi carattere del movimento rivoluzionario polacco, che possiamo non tenerne conto. In nessun paese d'Europa la pi<:colanobiltà. ebbe, in questi ultimi tempi, una importanza c~sì grande come in Polonia, o ciò grazio all'arresto di sviluppo economico cagionato a questa nazione, come o.llaGermania oall'ltnlia, dall'inoltrarsi dei Turchi, dall'abbandono delle vie com• marciali 1>erl"Oriente e dalla scoperta d'America. Le conseguenze, in tutli questi paesi, rurono lo stesso: di· scordie intestine, il paese diventato un perpetuo campo di battaglia, dipendenza da Stati stranieri. Ma questo circostanze in nessun luogo menarono tanta 1•uina. quanto in Polonia. Fu questa la nazione cho rimase più in arretrato di fronte allo. rivoluzione economica. che introdusse il regime capitalista. Il mare d'oriente (u colpito, assai più del Mediterraneo, dall'abbandono delle vecchie vie commerciali ; il mare del nord vi ebbe piultosto o. guadagnare. E l'influenza straniera che dopo la. guerra dei trent'anni dominò la Germania fu quella della. Francia, nazione do.Ila civiltà. assai sviluppata, che stimolò quindi il progresso anche in Germania i mentre il vicino che assoggettò la Polonia. fu il dispo– tismo orientale della Russia, che non seppe prendere dall'Occidente se non i suoi mezzi di dominio, buro– crazia ed esercito, por rinforzare immonsnmente la propria barbarie, senza modificarsi menoma.mento. Una tale dominazione non poteva. esercitare so non una. influenza degradante. Perciò, mentre la. Germania, sin dalla fine del se– colo xv11,cominciò, per quanto a stento e lentamente, a seguire lo sviluppo politico ed economico dell'Occi– dente d'Europa, la Polonia non fece che rapidamente rinculare. La.Germania non riescl nei secoli xvu e xvm a formare uno Stato nazionale a sè, ma almeno pote– rono i capi della sua nobiltà. fondare principati più o meno vasti, retti a governo assoluto, nei quali il bor– ghese e il contadino trovavano una certa protezione e la nobiltà minuta ora. completamente assoggettata. allo Stato. In Polonia la forza dello Stato diventò una. lustra, senza che l'alta nobiltà riescisse a crearvi dei piccoli Stati; la borghesia. cittadina decadde completa– mente e la. nobiltà minuta seppe ben salvagua.rda.ro i propri diritti. ~fa la rovina economica, che colpì tutto il paese, colpì anche, ed anzi prima. di chiunque, questa. nobiltà e le inspirò un malcontento inquieto e perenne. Invero questa classe, a dilferenza dalle altre, ò pronta alla ,Jifesa e familiare col maneggio delle armi. Cosi il malcontento, sotto un Governo debole, diventa fonte di agitazioni incessanti o di guerra. civile, che snervano il paese e finiscono per farlo proda dei vicini. OE:; DI Senonchè questo stesso fattore, che aveva. prodotta. la debolezza della Polonia di fronte alla Russia, diventò a sua volta elemento di debolezza. per la Russia, to– stochè questa. si fu impa.dronita della maggior parte della Polonia. La. Polonia rimase il paese dell'agita– zione e della guerra civile, e, se in tempi normali il Governo russo era a.bbastanza forte per reprimere lo ma.nifesta.zioni del malcontento, ciò non faceva che renderne le esplosioni più violenti quando una circo– stanza. qualsia.si permetteva. al ra.ncore a lungo represso di prorompere. Questo costante spirito battagliero della piccola no– biltà polacca di fronte allo Cza.rismo bastava per raro di essa. il natura.lo alleato della democrazia. occidentale. La unione di questi due elementi fu poi rafforzata da un'altra circostanza. Quanto più aumenta.va la. deca– denza economica della nobiltà polacca, talchè più non le rimaneva altro mezzo di vita che la sua spada, tanto più ora. essa costretta a spalriare, dacchè la su/J. attività in patria non poteva più espandersi. Si ag– giunse che ogni sollevazione fallita costringe,•a all'esilio numerose schiere di emigranti, e precisamente i po– lacchi più avventurosi e più coraggiosi. Cosi fu che, come noi secoli xv e xvi troviamo dovunque i cava– lieri tedeschi decaduti a fare da lanzichenecchi, cosi, dopo lo smembramento della. Polonia, troviamo i po– lacchi mescolati, noi diversi paesi, a. tutte le imprese arma.te ove c'è da lavorare per la libertà, e quindi specialmente a tutte le sollevazioni rivoluzionarie. Questo aveva una grande importanza flnchè le lotto rivoluzionarie si decidevano colle armi alla mano, massime nelle battaglie di strada. La moderna arte della guerra è un mestiere che vuol essere imparato e che non si impara colla. semplice teoria. I celi, onde si reclutavano i combattenti per le sollevazioni rivolu– zionarie del nostro secolo, piccoli borghesi, contadini e sopratutto proletari, non avevano alcuna dimestichezza con quell"arte, iv: almeno dove non vigeva l'obbligo uni versale del servizio militaro. La nobiltà. è appunto la classe che por educazione e per condizione sociale s'intende meglio di coso guerresche. Ma ossa, nelle lotto rh·oluzionarie, si mette sempre contro la rivolu– zione. Solo la nobiltà. polacca - e una volta, nel 1848, anche la ungherese •- fece. eccezione a questa regola. Perciò i polacchi erano gli ufficiali di ogni rivoluziono europea, o le fornivano i migliori generali. Non solo noi sollevamenti contro il dispotismo dogli Czar, ma in tutti i campi di batta.glia. delle rivoluzioni d:.Europa., i polo.echi suggello.rono la loro alleanza. con la demo– crazia. Certo, vi entrava lo spirito d'avventura; ma. a.nelle più vi entra.va una. vera ed onesta convinzione de– mocratica. Come il piccolo borghese, così anche il nobiluccio ò una specie di anfibio politico. Como quello non è nè del lutto proletario nè del tutto capitalista., e, secondo le circostanze, or si sento pii) quello or più questo, così il nobiluccio, dove ò tl.nanziariamento rovinato, sta come un anello intermedio fra. i privilegiati e il popolo e pencola or da questa or da. quella parlo. La sua con– diiione sociale no fa un campione del privilegio, un aristoera.lico e un conservatore; ma la. sua trista si– tuazione economica. lo spinge in direziono opposta. Laddove il Governo lo protegge economicamente e gli rende possibile uno stato parassitario, eccolo dirensore dell'assolutismo. Dovo il Governo lo abbandona o gli

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