Critica Sociale - Anno VI - n. 9 - 1 maggio 1896

B 132 CRITICA SOCIALE le masso lavoratrici seppero crearo a tutto loro ,·a.n 4 taggio la p1·osento situo.zione politicn, o manovrando nol Parlamento con insupembilo tntto riuscirono a condurre la crisi al suo punto pili ncuto, ben sentono che oggi raziono parlamentare dev'c8sc1·0 fiancheggiata. d alrnziono dell l\.«piazza• e indicono meetings colossnli, o organizzo.no imponenti dimostrazioni pe1· le vie. f~ il popolo in persona che essi chiamano a prender parto alla lolla. Lo chiamnno, ciò che ò notevole o co.ratto1·i• stico, a prender\'i parto colla coscienza esatta di quel che esso possa otteuero in questo momento o in queste condizioni. Lo chiamano a. ronquistnro complelnmente il diritto politico, a rh·endicaro i poteri illimitati del suffragio universnle. In ciò consisto la caratteristica doi moti popolari cho sono il frutto dolla agitazione i:;ocialisia. Perchò, rnentrl', negli avvenimenti J)Olitici cho ebbero fln (lui luogo nolla stol'in, l"influonza delle agitazioni popolari fu indiretta o non corrispondente agli intenti ond"erano mosso lo (olle, oggi \'azione di questo viene di più in !)iù diventando consapevole del 1\110 a cui può e devo mirare. Il partito socialista, ftglio della concezione positiva delle coso, riflette questo suo carattere a.ncho noi suo periodo di proparnzione, anche nol suo lavoro di app!'occio alla. mot1LOnale·. LEO~IUA U!SSO!.ATI. IL CA.TE~ T ACC [O AL PARTITO (EchidelCon gresso regionale socialista di Brescia) A Brescia, il :?li scorso. si tenno - con ci1·ca ottanta delegati. muniti di una quarantina di man• dati dalle principali cilta e bo,·gato lombarde do,·e esistono socialisti 01-ganizzati - il Cong1·e~so annuo regionale del nostro partito. Questo Congresso p1·csenta una peculiare importanza, perchè vi si discussero - non cli1·emo vi si app1•ofondirono - cosi come il limito d'una sohl gio1·nata e i sacm– mentali cinque minuti p1·efissi ad ogni orato1·0 lo consentivano - ll'O questioni. a t.ace,·e delle minor·i, salientissime pe1· noi nel momento presente: la Oì"{Janfa;;azione del partito; la sua tattica eletto. ,·ate; la sua a:ione econoniica. L'ordine del gio1·uo non specificava di pili, non delinea\'a in ven111modo alcuna questione concreta. e ciò, insieme al termine brevissimo entro il quale il Congresso era inrletto, fu indubbiamente cagione che molti, troppi delegati, come taluno di essi non dissimulò, vi giungessero sprovvisti di preparazione adeguata, so non di mandati impe1·ativi molto re-. eisi. Le due coso non stanno in contrasto, anzi! Di fronte a questioni delicate e complesse, la im– preparazione si rivela appunto dal monosillabismo, ,!all'assenza di ositanze e di opinioni intermedie. In queste condizioni il mandato impe1·ativo spiega. come ò chiaro, tutti i suoi danni, nessuno de' suoi vantaggi: inceppa o frustra la discussione, presuppo– ne11dola a torto già avYenuta in modo esauriente. E particola1·me11te notevole che la discussioue di cotesti temi, sca1·sa e affrettata noi Circoli. era stata (salro su qualche punto secondtu·io) assolutamente nulla nei giornali. hvMove le è più facile assurgere a 1111 lh·ello intellettualmente elevato. sottraendosi all'irnpe1·0 di cl'itc1·'ì !1•oppoangusti, locali o personali. Pe1· questo o pel' la natu1·a dei temi stessi, di competenza essenzialmente del Congresso nazionale indetto a J-'i1·enze pel luglio. il Cong,·osso lombardo - come gli altl'i di ~apoli. cli Liguria, dello :\l<trche, ccc. - non potò avere che un carattere preparatorio o co11sulli\'O, non potò che porre lo questioni e afformare delle tendenze. Or noi, poichè talune di coteste tendenze crediamo proficue. altre dolete1·ie al pa1·lito, ci proponiamo di esamina1·le a più riprmso a-tsai minutamente; e chiamiamo a raccolta i pili intelligenti compagni d'ogni parto d'lttlia - che pur troppo non sono sempre, in proporzione. i pHt attivi - a coartiuvarci con so• lc1·zia e a i11te1·venil'o nella disputa. Due mesi di tempo non sa.ranno soverchi per esaurirla, ma sa- 1·anno sumcienli so sapremo ft1.1·ne tosoro. . .. Il primo tema - dell'oroant:za:tone - si scisse natumlmente in due sottotemi: l'istologia del par– tito, e la sua anatomia e fisiologia generale. Da un lato fra.Uavasi di vnlutar·e la composizione dei tes• suti: clall"altro la rlispo-iizione topog1•afìca e i rap– po1·li gene1·ali degli or-gani. Due campi, come ognun ver,le, distinti e fino a un cel'lo segno inrlipendenti. f E noto che il Congr·esso di Pa1·ma (gennaio 180:5) a\'eva condannato il sistema dell'adesione per ass0cia;ion.t, che voleva dire pe1· maggioranze di associazioni, spesso trascinato da Comitati di1·ettivi o da influenze emmel'e di caporioni; sistema che crea,·a al pal'tito una massa vasta ma fittizia, povera o clisllguale di coscienza, disadatta a soste• uoro gli urti o a muovere, agile o compatta., all'as– salto clel nemico; disaclatt:-t. quindi allo funzioni di un partito di lotta come il nostro. Questi difetti hl !'eazione politica aveva messi in maggior luce, ma già prima di ossa erano stati lamentati, tanto da fa1•cideside1·aro quel risoh 1 ente che fu appunto la aggressione violenta da parte del potere. Noi stessi denunziammo piii volte la polisa1·cia e la conse– guente obesiti"t del partito o levammo il grido « siamo ti-oppi! •; un grido che solo parve strano a chi ha la infatuazione dei quadri e il bigottismo del numero. li Congresso di Par·ma 1·itenae che il Jll'O\'ale1·e delle maggioranze fosse norma accetta– hile entro o per l'a1.ione del partito, non prima e pel reclutamento di esso. Volle che ogni cellula fosse socialista e stabili l'adesioae pe1·sonale a g1·uppi poliLici. li nuovo sistema diminuì la estensione del par– tito ma ne aumentò incomparabilmente la tonicità e la olasticit..\, o non v'era 1·agione che il Congresso di Brescia lo 1·ipurliasse. Fu presto chiarito che alcuni inconvenienti, denunziati dai compagni pa– \·esi, non trovavano qui la loro origine e il loro rimedio, ma nel punto relativo all'azione econo• mica. In ce1•ti comuni ru,·ali - come accennò il 1·0\atore - si presenta difllcilissima, almeno all'i• 11izio, la costituzione di gruppi elettorali, che l'i· chiederebbero coscienze più ro1·mate e offrono troppo be1·saglio alla pe1·secuzione anche pad1·0- nale; mont1·e l'associazione economica. in pa1·tico– laro la forma della Oooperati,•a di consumo, orga– nizzata d:l socialisti, serve mirabilmente anche e sovr,,tutto allo scopo politico e elettorale. Non fu difficile 1·ispondel'e che il modulo elettorale non è affatto di l'igo1·e e che ogni forma di aggregazione ò ammessa nel partito, salvo sempre il principio dell'adesione pe1-sonale di lutti i componenti. In questo senso si pronunciò il Congresso, e molto giustamente, ad av\'iso nostro. Meno chia1·0. o chiaro solo in pal'te, fu il voto relativo all'alti-a sezione del tema, quella che chia– mammo dell'anatomia, o, secondo alt1·i disse, del· l'impalcatura del partito. Il partito deve rimanere accentrato o decentrarsi per !'egioui? La questione era stata sollevata da noi al Congresso di Parma o il nostro ordino del giorno in senso federalista \'i era stato battuto sono1•amente; cosa d'altronde p1·0\·eduta, perchO nò il momento era opportuno, nò la questiono era maturata abbastanza. Scri– vemmo al101·a che quella tesi e1·a tutt'altro che

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