Critica Sociale - Anno VI - n. 9 - 1 maggio 1896

6 CRITICA SOCIALE 131 molo i freni conserva.tori e adoperare il Senatt> per paralizzare la Camera, opponendo la più sfacciata. ne– gazione al diritto di rappresentanza, proclamando aper– tamente la propria dittatura, disvelu.ndo il meccanismo monarchico sotto la forma repubblicana. Il fenomeno è analogo a quel cho si vedo negli altri Stati dove è in vigore il sistema rappresentativo. Per ogni do,·e lo classi d9minanti 1 dopo a\'ere conquistato i diritti politici e averli allargati alle masse nella fiducia di poterle sempre sfruttare politicamente come le sfruttavano economicamente; come si avvidero che questo, formata la coscienza. di sè, del proprio stato e dei propri bisogni in opposizione a quelli dei loro padroni, cercavano di usare contl''essi il diritto di suf– fragio, ricorrono a.Ilo spediente di mutilare o soppri– mere il diritto medesimo; di abolire la famosa « sovra– nità popolare » 1 o ridurre tutto il potere nelle proprio mani. Più volte in Germania fu ripetuta. la minaccia. contro il suffragio; e in Italia avemmo recentemente le modificazioni restrittivo del diritto di voto e le in– dimenticabili epurazioni delle liste elettorali. Questo minaccie e questi attentati si veriflcurono sempre in seguito a lotte elettorali o a. manifestazioni che indi– ca.vano lo sviluppo della coscienza di classe noi pro– letariato. Anche in Francia la. reazione contro il suffragio uni– versale non .è che il contraccolpo di battaglie e di vittorie proletario. La prima causa della. crisi istitu– zionale che la Francia. altra.versa. è dov·nta al grave sciopero di Carma.ux, o risalendo più oltre, a.Ila orga– nizzazione d~i sindacati operai. Fu quella. organizza– zione che formò il naturale terreno da cui ll'asse ali– mento la lotta dei vetrai contro l'assoluto diritto padronale. 1~u,anzi, por la. necessità di conquistare'-1 agevolare il loro diritto di organizzazione che gli operai si decisero a. scendere in campo contro ehi, non pago di impadronirsi della. loro forza di lavoro, pretendeva precludere loro le vie per cui si indirizzavano alla. loro emancipazione. 11 gabinetto radicale Bourgeois fu la conseguenza della vittoria operaia di Carmaux. Il meraviglioso spet,. tacolo di forza, presentato dai proletari di tutta la. Francia, decise una parte della. borghesia. - piccola e media., schiacciala dal feudalismo capitalista. - a met– tersi al servizio di questa forza e adoperarla., al tempo stesso, per i propri interessi. Non appena venuto al potere, il gabinetto Bourgeois dovette da una parte atteggiarsi a tutore della libertà d'organizzazione pro– letaria. proponendo disegni di legge per l'arbitrato ob– bligatorio e per punizioni da infliggersi ai padroni che avessero tentato di rinnovare le violenze del Rességuior contro i sindacati, nonchè difendendo, a oltranza, il diritto di resistenza o di sciopero per gli operai alle dipendenze dello Stato. D'altra parte - quasi a com– penso di quest'opera. data. alla difesa della organizza– zione proletaria - esso ebbe l'appoggio dei socialisti per la riforma tributaria con cui mirava. a scaricare sopra la. grande proprietà. la. parte maggioro dello pub– bliche spese. La classe conserva.trico vide il pel'icolo imminente o ricorse al mezzo estremo di salvezza., manovrando il Senato contro la. Camera che era diventata la difesa dietro cui l'organizzazione proletaria minaccia.va di pre• pararsi per gli attacchi definitivi. Essa si decise a far saltare la na\'8 dello Sta.lo rappresentativo, visto che su quella nave i nemici erano saliti ed erano vicini a. mettere la mano sul timone. Alle deliberazioni degli IUl U IU D d L,;U eletti a suffragio universale ossa oppose il JJroprio velo. Al Gabinetto Bourgeois, emanazione diretta dell<\ Camera o Jel paese, essa intimò di dimettersi. Ciò equi– valevu. a. proclamare lo spodestamento della Camera, e negare i dil'itti del suffragio universale. J:t:ra quanto dire che il paese non ha diritto di far \'alere lo sue vo!ontà se <1ueste urtano gli interessi della piccola. classe Ji cui il Senato è la osclusiva. rappresentanza. Era, allargata. a tutto l'insieme della vita politica, la. ripetizione clell 'altenta.to di RessCguier contro i sinda– cati. Era. il colpo di Stato contro la. repubblica a.favore del cesarismo proprietario. Gli è perciò che, quando il gabinetto Bourgeois an– nunziò alla. Camera lo proprio dimimissioni 1 la Camera prese essa il posto abbandonato dal Ministero o mc– colse il guanto di sflda. lanciatole dal Senato. Il radi– calismo avea dimostrato, colla pusillanime ritirata del suo Ministero, di non aver fedo nelle forzo rivoluzio– nario che lo a\'evan sospinto al potere. Queste l'orzo entrarono allora in lotto dircttamonto. L'ordino del giorno, votato dalla Camera nella. seduta del 25 aprile, poso netta la questione costituzionale offermando la. « preponderanza » degli eletti dal suffragio universale, chiedendo con ciò che la costituzione politica della Francia sia rinnovala nel senso che nessuna classe possa avere altre armi politiche l'uorchè quella del suf– fragio universale che è comune a tutto lo altre. Ciò è quanto .chiedere l'abolizione del Senato, è quanto chiedere che la macchina politica sia messa illimitata• mento a disposizione del popolo. Non altrimenti, in uno stato monarchico, dove appunto la. monarchia. ha. le stesse funzioni del Senato in repubblica. borghese, i socialisti, che avessero acquista.lo nella rappresentanza parlamentare un posto decisivo, si troverebbero a coz– zare contro il potere mona.rchico. B in <1.uesto senso infatti che i socia.listi, negli Stati monarchici, si dichia– rano repubblicani; e i socialisti, in repubblica., si assu• mono il cOmpito di rivendicarne i veri uffici e di epu– rarla dalle contraffazioni monarchiche. L'urto, a cui in Francia assistiamo, ricorda, nelle suo linee fondamentali, quello che determinò la rivoluziono borghese dell'S9. Anche allora la classe riroluziona.ria, la. borghesia, era padrona. di uno dei meccanismi rap– presentativi i ma non poteva usarne perchè impedita da.i eontromeccanismi che erano in mano dello classi privilegiate. li conflitto non poteva essero risolto che colla fo1•za, e colla forza fu risolto. Dagli Stati Generali si lJassò alla Costituente. Dalla. Pallacorda alla decapi– ·taziono del monarca.. Oggi le cose di Francia non sono a lai punto da farci credere vicina una rivoluzione proletaria decisiva. Le masse lavoratrici organizzate e coscienti non sono ancora in assoluta preponderanza. Ma ò certo in ogni modo che la crisi attuale esclude una soluzione di accomodamento e di transazione. L'antagonismo, scop– piato o proclamato cosi apertamente tra. il suffragio universale e il pri"ilegio politico, non può essere eli– minato che colla abdicuzione o colla soppressione del• l'uno o dell'altro. O sullo rovine della repubblica oli– garchica s'erigerà una repubblica in cui l'azione politica. del proletariato potrà. svolgersi con perfeUa libertà sino alla conquisto. della sua. emancipazione economica, e avremo una• ,·Jpublique sociale»; o avremo il trionfo momentaneo della reazione, il dispotismo aperto o con– fessato del pri vilcgio anche nel campo politico. La solennità del momento è ben compresa dai nostri eompa-gni di Francia. Essi, che colle loro agitazioni fra.

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