Critica Sociale - Anno VI - n. 9 - 1 maggio 1896

130 CRlTICA SOCIALE Dove? Eh! queslo vile e schifo « milia1·do e mezzo » stava appiattato in cantina, in agguato - enorme sanguisuga, aspettaYa il corpo sul quale confìccat·e le sue ventose.,. Ora l'ha t1·ovato il suo corpo .. Popolo d'Italia! 'l'e, aspettava, te, il miliardo e mezzo che assistè indifferente all'esodo continuo degli emigranti - alle passeggiate dei disoccupati, allo spetl.:1colo tentatore delle forze naturali che domandano di essere utilizzate, alla mode dei contadini. Te, popolo d'Italia, attendeva il miliardo e mezzo, te, che ancora consumi, te, che sei pur sempre pronto a scemarli il pane in bocca, a ra– zionarti il sale nella minestra, il vino, il caffè, lo zucche1·0 in corpo - te, che non sai di luce elet– trica e usi il peti·olio - te, povero imbecille, che con·i fascinato dietl'O alla Fata Morgana del lotto ... 'l'e, che ancora disputi il tuo campicello all'esattore ed all'usuraio; te che stai per portare al procura– tore del re i tuoi libri di commercio non legaliz– zati, e ti prepari, irremissibilmente, a scontal'e in gattabuia il tuo « piccolo » fallimento ... ; te, in– somma, popolo d'Italia, in tutte le forme nelle quali frascini la tua incurabile miserfa, te... attendeva il rpiliardo e mezzo che, vile e schifo, stava appiat– tato in cantina, in agguato ... del 4 ½ 0 ; 0 go,,er-na– uativo ! Ora s'è raggiunto il miliardo e mezzo e tu, po– polo d'lfalia, puoi morire~ .. ~lorii·e ! Quale parola! F. quale morte poi! Ma non c'ò scampo, nou c'è salvezza ptw il popolo cli Italia?! Sì c'è - forse L. La salvezza può venire ancora d'oltre monto o d'oltre mare, - la salvezza che consiste nella trasformazione del • pidocchismo , economico in un capitalismo iudustriale secondo la forma moderna. Perciò noi vi invochiamo - o « barbari » ciel settentrione! - O lupi, o orsi, o tigl'i d'Inghil– terra, di Ge1·mania, di Svizzera, del Belgio, d'Au– stria, d'America, venite a. libet·arci dai« pidocchi» del 4 1 /, % d'Italia ... Venite, o rapp1·esentanti del « civile » sf1'l1Uarnento capitalista, venite a libe– ra1•ci eia questo ignobile e patriottico dissangua– mento - medievalescamente usurario! Noi vi in– vochiamo - o « magnanimi » - che nei paesi vostri fate uscire dalle braccia dei lavoratori !'in• teresse del vostro capitale e ricusate di toglierlo direttamente dal piatto della loro minesfra e dal loro bicchiere di vino o di birra! Venite, o salvatori! Non temete; il premio sarà. sicuro e ben più alto del 4 1 /, 0 ,1 0 ! ron temete; questo vecchio po– polo d'Italia ha ancora nei suoi muscoli depaupe– rati la forza sufficiente per mettere in moto le vostre macchine, per coltivani 1·azionalmente questo « nostro » suolo. Esso è forte, è sobrio - e si contenta di poco! ... Venite, o salvatori! Le nostre donne sono ancora belle o sane, i nostri bambini snelli e formosi. C'è da soddisfare ogni vostra concupiscenza più alta che non sia il 4 1 /, ¼ cli cui si accontentano i pidocchi d'Italia ... Venile, o salvatori! li nostro paese è bello, è fertile, è ricco di fo1~ze o di 1·icchezze naturali ... Volete? Qui tro· verete anche a buon prezzo, presso questo bruli– cante proletariato intellettuale, genio e studì in sovrabbondanza per sfruttare gli uomini e le cose!.. Venite, o salvatori. Venite a liberarci da queste piccole divoranti locuste del 4 1 /'l 0 /G. E questo sia il vostro migliore 1. 0 maggio! CLAUDIO 'l'REVJ<:S. Per il suffragio universale ep r larepubblica Nella lotta che si svolge in Francia, e che noi se• guiamo ammirando o trepidando, non si tratta già. sol• tanto dell·applicazione di quella riformo. democratico· borghese che ò la imposta progressiva. sul reddito, proposta dal Ministero radicale, approvata dalla Camera o non votata dal Senato: non si tralta soltanto della. permanenza al potere del partito radicale: ma si tratta di qualcosa di ben più largo o più alto: si tratta cioè di sapere se la Repubblica deve essere veramente la repubblica, ossia un assetto politico nel quale e pel quale la YO!ontà.della grande maggioranza abbia com– pleta facoltà. di farsi valere o di imporsi, o so dentro alla forma che si intitola repubblicana, so sotto lo panenze di questo che si dico« governo di popolo» debba mante• nersi un potere che ha per uf!lcio di paralizzare lo sforzo della. volontà popolare, di eludere ogni sua im• posizione, rendere vana ogni sua conquista. Si tratta, in altre parole, !!J sapere so il popolo, o quindi il proleta~ riato che ne costituiSC8 la maggioranzn, dcbbn.--trova·re nel suffragio universale un'arme e uno strumento per combattere le sue battaglio o trasformare gli ordina– menti sociali nel modo che conviene ai suoi interessi, o so una classe che rappresenta la minoranza sfrutta– trice debba avere a sua disposizione anche un privi– legio politico con cui difandero i suoi privilegi economici da ogni possibile attacco delle maggioranze sfruttate. Questo privilegio politico è rappresentato, in Francia, dal Senato. Assemblea che esce dal suffragio ristretto - dal suffragio che rappresenta il privilegio - essa ha il potere di paralizzare qualunque azione della Ca• mera che esce dal suffragio universale. Il Senato fran• coso è la istituzione monarchica dentro la forma re• pubblicana. Como i re, nelle monarchie costituzionali, hanno diritto di veto alle decisioni dello assemblee, e possono, quandll vogliono, diventare gli arbitri della situazione politica del paese, così il Senato - nella repubblica borghese - può sbarrare la via a qualunque iniziativa che risponda ai bisogni e alla volontà. della nazione. L'ufficio Yero di questi meccanismi di sicurezza, che lo classi privilegiate mantennero nelle costituzioni degli Stati moderni, poteva venire in luce solo in virtù di un conflitto tra gli interessi dello maggioranze af– fermantisi col suffragio universale, e quelli delle mi• noranze che di quei meccanismi hanno la padronanza esclusiva. Sinchè il conflitto non vi er.r,, flnchò le maggioranze non avevano coscienza dei propri interessi opposti a quelli della. minoranza sfruttatrice; tlnchò la funzione del suffragio universale serviva a ribadire l'oppressione giustificandola o legittimandola coll'apparenza di un consenso che gli sfruttati dessero al proprio srrutta– mento, i mocca.nismi, a dire cosi, dì arresto della mac– china. rappresentativa parevano accordarsi con tutto il meccanismo complesso dello Stato e parevano com– piere una azione integratrice e solidale. Ma quando, col delinearsi degli antagonismi di classe, avvenne che ciascuna classe cercasse di adoperare quegli arnesi di battaglia. che le erano offerti e avvenne perciò che la massa lavoratrice cominciasse a convertire il suffragio universale - come è detto nel programma dei socia.listi francesi - da ist.romento di inganno e di oppressione in istromento di libertà. o di redenzione, allora ru che le classi privilegiate dovettero affrettarsi a mettere in

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