Critica Sociale - Anno VI - n. 9 - 1 maggio 1896

140 CRITICA SOCIALE tici che nttualmento pa.sseggiano sulla superficie ter– restre.(!!!} Questo il voto croato del dottore tedesco. I.a prostituzione affretta. la morto ma dà. anche la \'ila. Nella. sola. 1101 lino "edono ogni anno la luce iOOO creature illegittime, e nella Europa 2000 di que:Sli di– sgrnziali nascono ogni giorno. Le vittime, che non sono mietuto dalla morlu.lità, sono predestinate alla crimi– nalilà. ed alla prostituzione; sicchè brefotrofio, bordello ed ergastolo sembrano aver conchiuso un trattato per la reciproca trasmissione degli inquilini. Dopo la mi– seria, il delitto; dopo il delitto, il vizio: quindi le sod• ùisfazioni sessuali contro natura, l'industria della sco– stumatezza o come conseguenzll. \'111cremento Jei sui– cidi o dei puzzi. Cho fa. lo Siato per guarire quesli mali i Proibisce i drammi del Sudermanu, cd applica pudiche fo– glio di Ileo in laLta. sullo pa.1'le genitali dolio slatue dogli doi. Non è molto, siamo giusti. Che cosa. suggo– .risce lo Stu..rkonburg 1 11 lib0l'O sfogo all'amore col matrimonio, con una. vita sessuale norm,J\e e naturale. Seguire la natura. Natw·am, si sequamw· <luce11t, num– quani abe1·1·abimus. E con questo precetto, che lo sco– laro di seconda ginnasiale è costretto ad imparare, l'autore crede di a,•e1•tagliato il nodo gordiano. Questo il rimedio: aspettiamo il medico coraggioso che lo propini! Veramente che questo libro brilli per una grande UO\'ità non si può dire; molti, prima del dottore te– desco, hanno gittalo il grido d'allarme; tutta\'ia si legge \'0lontiori por la sincerità che trasparo ad ogni pagina; è un libro de bomie f'o!I, come dico\'a. il Mon– taigno. Ma ha un difetto organico: esso è troppo scien– tifico per un libro pop olo.re ed è troppo popolare per un libro sciontif\co. Un altro difetto, meno spiccante perchò attonunto dallo note Rssenna.te e discreto· del traduttore, ò la. base falsa su cui poggia l'intera opera. Por lo Starkenlnirg il problema sossuu.le non si lega col problema. economico; pe1· una illusione dovuta a vedute cli una spanno., egli si culla nel sogno dorato che la società. posso. da. un momento illl'altro eliminare i mali che la travagliano per la. violazione del precouo biblico: e crescete o moltiplicato -,, Il traduttore di tanto in tanto con la. s1atislica o col ragionamento in• tegra. il concetto dell'autore e ne tempera le esagera– zioni impulilh•e ed antiscientifiche. Più Yolte la. logica. irrosislibile delle promesse trascina l'autore alla \'isione nitida, lampante dell'inti1n,l connessione tra. gli orJi– namonti eco1l0mici a.Ltuall e la. miseria sessuale; ma il suo destriero s"imponna e non si decide mai a sal– tare il fosso. e Mari tutele una buona \'Olla codeste ra– gazze>, o.mmoniva qualche anno r11 Ferdinando ~-tartini, perchò le sue novelle a\'0ssoro un'edizione di più. Presto llollo: ma chi dà. loro la doto, caro SLarken– burg? {') Non sono soltanto i gloriosi eroi dei romanzi moderni, dal psicfllogo Uourgot o.I burrone Sil\'estre, quelli che vo.n cercando un sacchetto di quattrini o.t- (1) I<: la legge di Malrhusf La viudel"le 0011 permelte al dottor tedesco, che cllti. la Blbl>1t1. come :irtko1o d1 fede, di flttaccare (jucs10 lato del problema. li quale non può essere risolto se prima non si l'isolve 11problema ~ociale. Non è giusto cl1e urm classe soltanto debba subire Il peso dd ritegno Slluuale su11.gcrito d;d– l'economlstl\ wglui'. Quando Il dluldio di classi co,i stridente n' d\ no11rl sia scon1p:1rso, si potrtt cercare allora, come vuole Il 1-;au11ky, se è pou1blle la llmitu:ione posLa cons:ipe\'Oimente alla fecondl1:\ del gentre umano. J..a scienr.:t, liberata dai J)re– gludh.1 cristiani della 1111.lura 11rovl'ida e 1>ropizia agli uomini, Impedirà la • maua bestl.ilitade • nella generazione. uno ta.ceato al eolio di una donna! Diminuiscono e dimi– nuiranno sempre pili i matrimoni perchè peggiorano e peggioreranno lo condizioni d'esistenza, e la lotta pel pane gronda oggi più lii ieri e domani pili di oggi di lacrime e di sangue. li ter:o sesso composto cli donne che condunno.no sè stesst, senza le illusioni di Origene, ad una volontaria mutilazione dei loro istinti (sessuale o materno) invade e por\'ade. E come diminuire la prostituzione se prima non se no uccide la madre, In miseria.! Anche col matrimonio la. jewiesse dort!c, composta di Lutti quei superuomini che a ricrea.mento dei loro ozi sublimi dovono procurarsi le emozioni più squisite o snp"ienti (il proto non dimentichi la dieresi), conti– nuerà a l't1.vorire la. prostituzione. Bisogna aver gli occhi cuciti. .. poi' paura. di Yedor troppo, per a.mmet– toro elio soltanto l'impedimento all'istinto sessuale spinga sui letti infami lo ragazze. Da una statistica recente si rilov1~cito in lto.lill.lo benestanti dànno allo. prostituziono un contingente del 2,51 per cento e le donne di ser\'iZiO del 31,81. Rifioriscono allo. monle le parole di V,ttor Hugo nei Misei·abili: e Il popolo ha. fa.me, il po polo ha fredJo : la miseria spinge al delitto o al vizio secondo il sesso. AbbitLte pietà. del popolo cui !"ergastolo prende i suoi figli o il lupanare le figliuole. Che cosa. provo.no queste due ulceri t Che il col"po &ociale ha tm vi.:io nel sangue. • f'F.I.ICE ~10)1101.IANO. IL DIFFUSORE A p,-oposito della scandalosa frode tditorialtc<mtro Bo11rget,pe1·L. 45.000, s:ilt:o il ,,,-ti. Questa epig1·aro basta da sola a fare inlendei·e la gr,wib\ cui il rnale è giunto e a spiega1·e il pe1·ché dell'impulso che ho :wuto a cooperare nel curarlo. nico coopo1·are,p(H'Ché s011 molti quelli che da g1·an tempo s"affannano alla 1·ico1·ca rt'un 1·imedio al vecchio male, che peggio1·a col dura1·e. Il Co1Tiere <.LellaSera, 1101 N. 20 del gennaio 189:~. a\•ova una co1·1·1spo11denzadi 1-lelen Zimmern, cc,l titolo « Editori ed Autol'i ». Essa e,·a ratta a propo– sito della ac1·e lotta,clle, suscitata dalla 1·ivista inglese Alltenaetmi, s'e1·a dilagata in tutti i giornali, rra gli autori, unitisi in lega, per ridu1·re, con nuovi patti, gli ecco~ivi guadagni dei loro sfruttatori editori, e questi, unitisi in lega, per tutelare, con altri patti, i IOl"O inte1·essi minacciati. Nella co1-rispondo11za erano rire1·iti questi antichi aneddoti, come consimili alle nuo\'e invettive: - 'l'hackeray, il gmnde l'Omanzie1·e JJOlitico inglese, soleva parodiare una parabola del Nuovo Testamento in questo modo: « Uu uomo passando per Pater– noster Row (la principale via degli editori di Lon– dra) capitò fra i ladt·i; » e, in un altro passo della Bibbia, sostituiva alle pa1·ole « Bal'abba el'a un bri• gante » queste: « Barabba ei·a un editore.» - Heine diceva: « Gli edito1·i sono diavoli, ed io credo che vi debba essere un inferno speciale per loro». - Goethe, paf'lando di Napoleone I, confessava di potergli perdona1·0 molte cose, perchò a\•eva fatto t'ucila1·0 un edito1·0. Dal riferimento di questi aneddoti è dato argo– mentare quale enorme e1·udi;done si potrebbe avere sull'al'gomento da chi ne fosse amante e fosse in gmdo di offl'irla. Ma non è a tal fine ch'io ho esordito con questo richiamo. Il richiamo l'ho fatto per dimostrat·e -

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