Critica Sociale - Anno V - n. 18 - 16 settembre 1895

276 CRITICA SOCIALE amati dal popolo, ,uoi candidali nelle elezioni ,-ecenli - questo schiaffo meditato al suffragio popolare - scambio delle solite razzie di tapini e di anonimit perchè la rerocio. spinta d0\'8 non la. spinsero nè i Borboni nè i papi, ftnoal sequestro degli artritici e dei rebbricitantit perchè l"obbrobrio del domicilio coatto, quando era cosi poco temerario imbastire qualche nuovo processo a. base di finnati,,imi 1 Tutt o ciò rientra meravigliosamente nel piano: star. fila.re , 6nchè scatti, q~sto popolo ignavo. I processi, cui bisogna., per finzione di legge, porro a decorazione la larva di un ratto concreto, illudono ancora troppi analrabeli, e con ossi - s'ò \'isto - la rivolta non rreme, il sangue non corre. ( St,·ayi, incendi, sangue, t·apine • - il senatore Cordova ha. ragione da vendere - cosl soltanto si può riescire a. « perdere • l'Italia ocl il regno. LA CRITICA, SOCIALISTI FRANCESI A CONGRESSO Nei giorni 8,Oo IOdi questa quindicina s'è adunato nel teatro di Romilly-sur-Seine il 13.°Congresso dol Pa1·ti Omwier francese, la frazione, come ò noto, politica– mente e scientificamente più forte del socialismo fran– cese. Crediamo interesserà. ai nostri lettori di averne rln d:ora. i risultati, che possiamo dare per sommi ca.pi , in attesa del rendiconto più diffuso che ne pubblicherb. a giorni l'organo centrale del ParLito, il Socialiste. Nella prima. seduta, aperta dal sindaco socialista di Romilly-sur-Seine, che salutò i congressisti a nomo delle organizzazioni locali, la ,·eriftca dei mandati diede ISOdelegati presenti, rappresentanti 200 città e 500 gruppi o sindacati. Lette le numeroso adesioni venute di f"rancia e dal di fuori (il partito socialista itnliAno mandò esso puro un telegramma di solidarietà.), ru vo– tala all"unanimità. la seguente dichia1·a:io11e, nella quale, nel brano che riguarda ntalia,siamo costretti, in omaggio alla libertà di stampa di cui godiamo, a intercalare dei puntini: Il Xlii Congresso nazionale del Partito operaio rtan– cese è lieto di constatare i progressi compiuti dopo l'ultimo Congresso di Nantcs. L'elezione di Gérault– Richard, la ruga di Casimiro d'Anzio, e i seggi conqui– stati dai socialisti nelle Assemblee provinciali prO\'ano insieme l'impotenza. delle leggi d'eccezione e di reazione e la rorza. crescente del proletariato organizzato. Il Congresso invia, col suo obolo, il suo saluto rra– terno agli operai vetrai di Carmaux che non direndono soltanto il loro pane, ma i dritti politici e la libertà sindacalo della Francia operaia intera. Questo sciopero, imposto dall'arbitrio di un solo a più. di mille e cento ramiglie, sotto la. protezione di un governo complice, ò una nuova e eloquente dimostrazione della necessità di espropriare politicamente e economicamente la classe capitalista. Nessuna garanzia d'esistenza., nessuna libertà politica pei lavoratori flnchò essi non saranno divenuti, sotto la. forma sociale, i proprietari dei mezzi di pro– duzione. Nessuna speranza nei poteri pubblici flnchè essi non se ne saranno impadroniti. In nome dolio. Francia operaia e contadina che fa le S{>esedella politica cosidetta coloniale - vera pesca ai milioni fatta coi cadaveri dei nostri soldati e ma– rinai - il Congresso protesta contro i macelli del Ma– dagascar aggiunti ai macelli del Tonchino, e invoca. con tutti i suoi voti l'ora in cui giustizia sarà. fatta dei criminosi autori di coteste fllibusterie assassine, mentre denuncia una. volta di più ai patrioti degni di questo nome la pretesa alleanza russa, che ci toglie in una volt& sola l"onore e il denaro, trascinando a Kiel la Repubblica. francese in coda all'Impero tedesco, dopo avere, sotto il pretesto della rivincita, effettuato un prestito di oltre undici miliardi sul risparmio nazionale. zi!~~:1gr;!~tt!a~~:r~~~st~1:!i. 0 ~r ::~'i~. sd~i!m:!i!~; strappato alla borghesia consltaria il monopolio del governo, ha, per cominciare, malgrado un suffragio dei più ineguali, conquistato al socialismo un quarto della. rappresentanza nazionale. Il Congresso felicita il Partito socialista italiano che, malgrado le violenze e gli inganni governativi, è uscito, si può dire, in pieno stato d'assedio, dalle ultime ele– zioni legislative, colle forzo triplicate o, andò a pren– dere nelle Bastiglie di Crispi le vittime degli ultimi Consigli di guerra per schiaffeggiare con essi ........ . primo ed ultimo. Questo Congresso grida inflne g1·a•i~I e twavi! ai socialisti d'Oltre•Vosgi che, fedeli al do,•ere internazio– nale cosl eroicamente da essi compiuto in piena guerra 25 anni or sono, si sono schierati anche adesso contro le reste commemorative di SUdan,riprovando, sulla. faccia ai nostri vincitori, il militarismo e la guerra e a.ffer– mnndo, a. traverso la frontiera., la. loro solidt\rietà coi socialisti di Francia. li Partito operaio francese, che vuole esso pure la pace fra i popoli, sarà. sompro fiero di combattere per l'emancipazione del lavoro e delrumanilil a fianco della valorosa democrazia socialista tedesca. Viva l'Internazionale! Dopo la. relaziono amministrativa e ftnanz1aria, Paolo Lafargue rese conto dei progressi della propaganda nell'ultimo anno. Notevoli, fra l'allro, quosti dati. Circa. 500 conferenze furono ratte, in 212 città, da sotto membri del Consiglio nazionale: Guesde, Ch&uvin, Lo.– fargue, ZC\•aès,Carnaud, Rousselle e la. cittadina Alino Vallette. Nello stesso breve periodo sorsero 9 nuovi giornali del partilo, di cui 5 quotidiani, e inoltro due riviste: lo Devc11frSOcial e la Jeuneue 1ociali3le. Le elezioni cantonali ultime diedero al Partito operaio Il eletti ai Consigli generali e 1a ai Consigli di cir– condario. Mentre nel l89'a rurono 47 i candidati, questo anno il Partilo impegnò la lotta in 13·?circondari o i voti salirono dai 66.000 dol 1892 a 170 666, ottenendo in molti luoghi I& maggioranza., ciò che assicura pel 1806 la conquista di molti nuovi importanti Municipi. Guesde illustrò l'azione del partito negli scioperi, che è di non provocarli mai, ma di aiutare sempre gli scioperanti. I singoli delegati riferirono sull'estensione crescente del partito nelle varie località, tanto di città. che di campagna.. Sulla. politica colo,iiale, dopo viva discussione, ru votato all'unanimità: Considerando cbo la politica coloniale è una delle r:t9! 0 ~~:.o:sf:a~~ 1 1~1e ~~u!~f~~;::~ i~~~~~~ 8 ~èi ;~~~ 0 ft1,~ della classe possidente, esaurendo di sangue e di de– naro il proletariato produtl'>re; che queste spedizioni, intraprese sotto pretesto di incivilimento e d'onore nazionale, mettono capo alla corruzione e alla distruzione delle popolazioni primitivo e scatenano sulla nazione colonizzatrice ogni sorta di flagelli(absinthismo venuto d'Algeria. generali da colpi di stato e da massacri civili,deperimento della razza, ecc.); che nel Madagascar, annesso dopo il Tonkino o il Congo, la piccola Francia capitalista non vide e non cercò che lo smercio fruttuoso dei prodotti del loro lavoro rubati ai lavoratori di Francia e una nuova sorgente di intrighi finanziari; che il solo modo realmente umano di assicurare sbocchi alla produzione meccanica moderna è di sop– primere la. barriera delle clnssi e di permettere ai produttori, padroni sotto la forma sociale dei mezzi di produzione, di consumare essi stessi le ricchezze uscite dalla loro attività. manuale e intellettuale; Il XIII Congresso nazionale del Partilo operaio fran– cese insorge con ogni sua forza contro le filibusteria coloniali, per lo quali nessun socialista cosciente votorà mai nè un uomo nè un soldo.

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