Critica Sociale - Anno V - n. 18 - 16 settembre 1895

CRITICA SOCIALE 285 rlca dei Comuni. Egli à lavoratore o nel tempo stesso imprenditore e padrone degli strumenti del lavoro. In lui lo sdoppiamento non si è ancora verificato o solo imperrettamento. Andate a predicare contro il padrone capitalista, che sfrutta il lavoro dell'operaio, al nostro calzolaio che nella bottetfuCciao magari entro il portone di una casa. ha il suo banchetto con sopra i suoi ferri. Egli non serve e non deve obbedire che all'avventore a cui prendo la misura, ra e vendo le scarpe. Andate a parlare di sfruttamento dell'imprenditore e di tirannide del capitalo al vecchio falegname, al sarto, al ra.bbro-rerraio, allo ~lagnino, all'ottonaio o al calderaio dei paesi di provincia ... Essi vi capiranno come i buoni Romani antichi capirono quei moslri che sono gli ele– fanti, la. prima volta che li videro o li paventarono nella guerra. di Pirro! Il capitalismo è il nemico invisibile o lontano cho gli artigiani non conoscono se non per sentilo dire. Esso agisce su loro in ur. modo tutto speciale, non sfrut• tando la. loro attività e assottigliando la mercede come a.vviene per gli operai industriali, ma cercando di deprez. zare il valore dei loro prodotti o di metlerli ruori mer– cato, racendo cosl a poco a poco intorno ad essi il vuoto degli avventori e anomizzo.ndono le forze come il ragno che succhia vi\'Oe caldo il sangue della mosco. avviluppata tra le sue zampe. Anche gli artigiani dunque nei loro interessi imme– diati hanno da combattere contro Il capitalismo, ma non come padrone, sibbene come produttore riva.lo . È il piccolo produttore artigiano che fa le ·ulti m e prove contro il grande produttore capitalista: è una forma di industria in\'ecchiata che s'argomenta contendere il terreno a.Ila DUO\'&, come questa a quella contende lo. vita. Ecco perchè il socialismo non è giustamente com– preso dall'artigiano, e non esercita su di lui quell'a– scendente cho esercita dove invece osso parla agli in• teressi immediati. Sociali:zare .... che cosa 1 I mezzi di produzione, gli strumenti del lavoro .... Ma se per l'ar– tigiano non occorre socializzarli, perocchè ciascuno possiede gli attrezzi del suo mestiore. Nè si \'ede il tornaconto di metterli in comune per produrre insieme, quando cogli stessi attrezzi ciascuno può produrre iso• latamente. Socializzare dunque .... che cosa l La ricchezza, il be– nessere. Socializzare l'ozio, le terre o i quattrini dei signo1·i.... Di\'idoro, spartfre, la\'orare un po' por uno, prender tanto per uno della. roba. accumulata dagli altri e rarne lieta la propria. casa. e la propria fa– miglia .... Ecco l'utopia. volgare con cui si figura. l'artigiano il socialismo. Vuole questo il socialismo, oppure por un capriccio più strano ancora, vuole ... dividere la mer– cede dell'altrui la\'oro .... ossia vuolo che chi ha guada– gnato, per esempio, dieci lire, debba darne la metà a chi se ne sta in panciolle'!. ... CtJme ,·odeto, nessuna. di• mostrnziono pil'l pedestre di questa per l'arorisma proudhoniano: la democrazia é l'invidia! ... Di fronte o.lpiccolo produttore artigiano qualo atteg• giamento deve prendere il partito socialista 1 Devo com• batterlo per affrettarne la proletarizzazione, ovvero aspettare passiva.mento che la concorrenza raccia il suo corso, limitandosi a predicare l"apocaliui del socia– lismo, oppure sostener l'artigiano nella sua. lotta. dispe• rata di resistenza contro il capitalismo che ,vuole as- sorbirlo, pur preannunciandogli che I suoi srorzi riu– sciranno pressochè vani, essendo Inevitabile ohe il capitalismo trionfi, o Indicandogli, come l'unica via di re• denzione a cui dove indirizzare i propri desideri, il socialismol Quest'ultima mi pare la sol&taUlca plausibile. Il pro– blema degli o.rtigiani è del resto mollo simile a quello dei piccoli proprietari, dei proprietari coltivatori. Il secondo problema già. il socialismo se l'è posto o lo ba. ormai risolto nel senso che, in vista della transitorieth. del renomeno della piccola. proprietà., il socialismo per tat– tica d~bba prenderne le direse per ingraziarsela e per al'ersela., se non ravorevole, almeno non ostile. Cosi credo si debba rare per gli artigiani. Venendo a una. apparente transazione di principio, deve il so– cialismo usare per essi una propaganda. differente o modiftoare in certo modo la. sua tattica adattandola., dove essi sono, alla diresa. dei loro interessi. Di questo toma mi sono testò occupato in un opu– scolo ( 1 ) a cui rimando il lettore volenteroso. E sarei lieto se le mie parole servissero ad accendere una di· scu&sione per poter discernere, alla luce degli argo– menti contrarl, quanto di vero e quanto di falso sia. nelle mie opinioni. DOMENICO SPADONI. (1) la decadeiua clegU tn•tiqlanl. • wacer:itn •C,rnt. 10(pre1110l'A.). LA DIFESA DAI PARASSITI I mezzi di di(osa contro il parassitismo possono divide1'Si in due gruppi: 1·epresstvt, che mirano a distruggere i parassiti, a espellerli o a mette1·1i nell'impossibilità di nuocere; 1n·eventtvt1 che ten– dono, sia ad interdire al parassita l'accesso negli organismi o nelle comunità da esso minacciati, sia ad aumentare la forza di resistenr..adi questi contro i suoi attacchi. I. Mezzi repressivi. - Dtstru;tone del varassiti; esputstone; carcerazione; localtzza– ztone in una data regione, meàtante ce1·tt van– taggt; 1>·as{01"1naztone d l parassiti In non-pa- 1·assitt. A. Dtst,-u:tone det J)arasst/t. - Questo mezzo fu studiato sopratutto nelle infezioni micro– biche. L·immunità contro i batterii patogeni si fonda, in moltissimi casi, sulla distruzione dei batterii da parte dell'organismo che ne è in[estato, e cio8 da parte di certe cellule, i globuli bianchi del sangue, che sono specialmente adattato a tale funzione. Si può anche fare la educazione di un organismo a tal uopo: la vaccinazione ha per erretto di aumentare l'attitudine dei leucociti ad assorbh·e . i miei-obi. Anche nelle società animali si ricorre spesso alla distruzione dei parassiti sociali. Fra le api, dopo la fecondazione defla regina, le api neutre massacrano i maschi, divenuti ormai inutili; d'altro canto, le sentinelle, appostato nei dintorni degli al\'eari, scacciano ed uccidono le api straniere che tentano penetrarvi. Del pari nelle società umane si giustiziano i pe1;· giori delinquenti e, in occasione di rivoluzioni, avviene che si sopprima un certo numero di pa– rassiti. È certo tuttavia che, coi progressi della civiltà., a questo, come agli altri mezzi repressivi di difesa, tendono a sostituirsi i mezzi preventivi. Per convincersene, basta paragonare il diritto pe– nale atluale alle leggi dell'antico regime e delle comunità meno incivilite, dove la pena di mo1·te è comminata ai reati più insignificanti.

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