Critica Sociale - Anno V - n. 7 - 1 aprile 1895

100 CRITICA SOCIALE Ilmaterialismo econ mico e latattica socialista Nell'interessante discussione impegnato.si sulla tattica del partito socialista, noto, non senza una certa sorpresa, ~~:n~~n~~:~ 1~ 0 ~u1i f~~~:a~~n~~~~~ ~ l":~~~~~>i;~';:1a~ una verità irrefutabile - costituisce la chiave di volta per la spiegazione di tutti i fenomeni politico-sociali. Intendiamoci; non è che si voglia disconoscere come nella polemica si tenga altresi conto del fattore eco– nomico; ma, d'altro canto, è innegabile che esso fa appena capolino incidentalmente, anzichè formare il fondamento materiale su cui si elevi la discussione. Prima di pronunciare il nostro giudizio, esaminiamo, a.dunque, le relazioni economiche del nostro paese, in quanto si risoh 1 ono in contlit.li politici. Nella rivoluziono pel riscatto nazionale, l'elemento feudale - per ragioni non difficili a comprendersi - non P.Otèessere sopraffatto da quello borghe~e. Rico~ stitmtesi poscia le s.parse membra della nazione, alle vecchie signorie riusci facile, piegandosi alla legge di adattamento, di amalgamarsi nella novella forma. poli• tica. Ne consegue che l 'atlup.to struttura economica della penisola. presenta una stretta analogia con quella. della Germania del 1875,della quale discorre il Ma.rx nella prefazione al primo volume del Capitale. Noi siamo depressi e por lo sviluppo della produzione capitalistica ed anche por la mancanza di tale sviluppo. Anche noi dobbiamo sopportare, oltre i mali dell'epoca attuale, una lunga serie di mali ereditari, derivanti dalla vege• tazione superstite di modi di produzione, che hanno fatlo il loro tempo. Di qui la sopra"vivenza di una forte ari– stocrazia feudale, la quale, trincerata. nelle rocche dei pubblici poteri, difende disperatamente i suoi ingordi ~~~e~~:~~~?:a. b~~gf.~~i~cf~d~:t:::i~~o~ve~ i;u~1fa d~r:~~~ e pel proletariato. Ma il vecchio organismo è destinato a morire, il nuovo ali espande~i con tutta la sua forza; e perciò, iµentre il primo raccoglie istintivamente le sue forze per du– rare nella resistenza, l'altro concentra il suo vigore per rompere l'involucro. La. Vandea ne ha il sicu1•0 presen– timento. e perciò perseguita il partito socia.lista; perchè tome imminente il suo avvento1 no, ma perehè vede che la. sua azione è la fo1'::a precipua che spinge semp1'e più le classi che lo p1·eceao110 immediatamente a com.– piere <[Helloche, per fen·ea legge eco11omica 1 è fatale che compiano. Ora si domanda: Se è vero che la sopravvivenza del· l'elemento foudale paralizza. quella. forza. immanente all'odierno regime economico, la quale, costringendo la classe capitalistica al perfezionamento continuo dei suoi strumenti cli produzione, accentua sempre più l'antago– nismo fra. la produzione sociale e l'appropriazione indi– viduale e crea cosi il paradosso per cui la società. bor– ghese, quanto più si sviluppa, tanto più numerosi e disciplinati produco i suoi propri seppellitori; se ciò ò vero, chiediamo, quale sar- .ì.la tattica più consentanea agli interessi del socialismo1 Starà essa nel dare forza ed alimento - senza. pregiudizio della compattezza. ed autonomia del nostro partito - all'attività. febbrile del• l'Ora moderna nel suo cozzo contro la forza d'inerzia, che oppongono i residui dell'éra. feudale; o starà. nel m~ntenere la. neutralità pili assoluta.1 E la. risoluzione di tale quesito che ci potrà dare, a senso nostro, la. nozione precisa. di quella tattica cal– colata. e sapiente, la qua.le, nell'imminenza degli eventi che vanno maturandosi, è tanto necessaria poi nostro giovane partito. (Pucar(I}. ÙIUSEPPE D"ANGELO. Il punto di vista al quale ci richiama il eompagno di Pescara ò giustissimo in astratto, e il quesito ch'egli si pone contiene in sè evidente la. risposta. che sembra provocare: - innegabilmente noi abbiamo tutto l'into• resse a sospingere avanti le forze progressive, e quindi, fra. i vS:ri partiti borghesi, quello che meglio le incarni e le rappresenti. Senonchè, le difficoltà.nascono quando si tratti di scendere al concrelo. Qual ò dei vari partiti, Bih 1otecaCJ1no B1arco che oggi si disputa.no il campo in Italia - astrazion fatta dal socialista - quello che rappresenta le mag– giori tendenze al progresso, alla conquista cioè di quelle condizioni che sono le più f&vorevoli al noslro sviluppo1 Noi abbiamo sostenuto nei nostri articoli - e con ciò ci pareva di rare appunto del materialismo economico - che cotesto partito è il partito radica.le , rappresentante in generale quella. borghesia magra, la. qua.lo, dalrat– tnale regime militaresco e semi-feudale, soffre le mag• giori jatture: quella. borghesia magra che, economica– mente e psicologicamente, per le condizioni materiali della sua vita e per quelle del suo spirito, per le dif• flcollà sempre crescenti della sua lolla. per l'esistenza o per la. sensibilità. intellettuale e morale di cui è prov– vista, costituisce, delle masso estranee, la ptù accosta– bile, la meno impervia. per noi. È una massa.composta. di proletari del domani, già in parte proletari dell'oggi: di gente per la.quale la proprietà. o è un ricordo o è una. ironia.i gente fra cui il malcontento cronico e roditore ha già. lM•orata. la. breccia. per la quale può passare la propaganda socialista.. E invero, basta che questa gente si sollevi un po· al disopra. del proprio interesse immediato e tradizionale di classe in dissoluzione, al disopra.,anzi, delle illusioni che per ror-.1.:a d'inerzia. le sono rimaste circa cotesto in· teresso, e guardi al domani, se non puro all'oggi, piut· tosto che all'iori, perchò essa senta come In.sua. causa. è quella., in fondo, del proletariato: e che, se essa. non ò ancora. sprofondata. nel baratro proletario interri.mente, o se \'UOl tentare di sfuggire a. questo destino, non lo può altrimenti che affrettando quella vittoria. proletaria, che si risolverà nell'abolizione delle divisioni di classe e quindi anche del proletariato medesimo. lnollre questa classe, a. cui accenniamo, oltre questo interesse idealistico - cioè che, senza esser meno reale, esige una larga veduta per venire apprezzato al s1,10 giusto valore - ha. una quantità di altri interessi at– tuati e, a cosl diro, palpabili, comuni col proletariato: specialmente gli interessi del consumatore. L'abolizione delle spese militari, la. semplificazione del sistema. bu– rocratico (federalismo), la riforma. tributaria. in senso democratico (imposta. progressiva, ecc.), o via via.,tutte le istituzioni che sono noi programma minimo dei so– cialisti e che tendono a. rinforzare l'elemento popolare di fronte al capitalismo, cominciando dal suffragio uni– versale, tulto ciò si presenta. favorevole alle piccolo borse in generale - quindi, tanto alla minuta borghesia, quanto ai lavora.tori propriamente detti. Un simile cumulo d' interessi comuni - del domani o dell'oggi - costituisco un forle punto d"appoggio por 1m mutuo aiuto nella lotta politica. Nelht quale noi socialisti avremmo, rimpetto a codesta borghesia, un doppio obietlivo: da un la.lo, ottenere col suo mezzo dei vantaggi indiretti per noi; dall'altro, attrarre una. quantità - e la migliore - de' suoi elementi nello nostre file. In realtà. quest"opera di attrazione si compie spontaneamente, anche nostro malgrado: ma non v'è nessuna. ragione per ostacolarla con l'ostilità. sistema– tica. Basta che noi consultiamo gli elenchi delle nostre società, i registri dei nostri giornali, le liste delle no– stre sottoscrizioni, per avvederci che è da. questa mi– nuta borghesia. che cì viene, oggi, in Italia., più ancora. che da.I vero proletariato, il contingente più attivo, so non il più cospicuo numerica.mente, delle nostre forze lottanti. Il proletariato è certamente il grande serbatoio dello forze rivoluzionarie; è il vero esercito della nostra batta.glia futura. Ma il proletariato italiano è

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