Critica Sociale - Anno IV - n. 20 - 16 ottobre 1894

308 CRITICA SOCIA.LE l'accusa in partecipazione alle dimostrazioni in Mi– silmeri. I.o grida sediziose sono comode por far condannare; o fanno condannare il povera. Ciulla, por avoro gridato in una via deserta di Monreale: Comprate i calemlai·i o il Siciliano! Egli era uno dei rivenditori del Sicilia110; ma per sua. disgrazia. ora inviso ad una certa guardia. di pubblica sicurezza, che sentì il terribile grido o reco la. denunzia. Si spera che venga accordata la medaglia al denunziatore. E fu condannala la. irresponsabile Rosalia Perrone J>Croccultazione di armi: un vecchio o arrugginito fu– cile, che apptu•tonnoal caro figlio morto da molti anni o che essa conservava come un prezioso ricordo. li Presidente del Tribunale, J>oichòsi tratla di una im– becille, seduta stante domando la grazia. sovrana; ma condanna. Oh! ma. si può condannare quando si ha. la convinzione che gli accus~ti sono innocenti? Ebbene: si può... dai tribunali di gucrr(L. E se si possa eo lo dico ravvocato flscalo militare nella requisitoria pei fatti di Monreale. Gli imputati erano 6fr' e il pubblico accusa.toro non esitò a rare questa conressione: e Am– « metto che rra gli accusati vo no sia qualcuno inno– « cento; ma non si può provare, perchò la moggio1· e parte - non lulto! - dello deposizioni dei testimoni e a. diresa rurono meschine, vuote o 1·eticenti ::t Questo cccollcnto funzionario, il sig. Mattoi, stabilisce per pl'in• cipio che non l'accusa deve provare la.reità. dell'impu– tato, bensì l'imputato deve dimostrare, con provo suf– llciontissime, la sua non 1>artecipazione ai disordini. .. f: si condanna l'accusato della. cui innocenza si è convinti, per colpa di alcune testimonianze vuoto o meschine ... Queste deposizioni potevano essere miglio1•i e più esaltel Non pote,•ano. Talora i testimoni che si pre– sentavano all'udienza non erano quelli indicati dall'ac– cusato; e quando un ignorante contadino di Monrcalo 1>rotcsta contro l'equivoco col suo dialotto siculo, il Tri– bunale, che comprendo come se parlasse in sanscrito, sorride e condanna. alla turca In appresso si dirà più osattamenlo: condanna all'italiana! E guai so un testimonio sbagliato fa una deposi– zione vuota o m(•schina: la sua non può essere cor– retta o completata da quella di un altro. Agli imputati per economia di tempo o di denaro ò stato concesso un solo testimonio u. discarico. Nè grimputati hanno dalla loro il Presidente, che pensa. lui - il bravo uomo! - a correggere e completare. Ciò ra soltanto quando si tratta dei testimoni dell'accusai cosi noi processo poi ratti di Santa. Caterina., essendosi il Colleoni, te– nente dei carabinieri - quello che ordinò il massacro del cinque gennaio, per cui ricevette una medaglia - patentemente contraddetto, il colonnello Orsini, da buon superiore, interviene e di1.lui lo soddisfacenti spiega– zioni alle contraddizioni dell'inrerioro, rilevate dalla. difesa. Nè questa può protestare, so no viene chiamata al– l'ordine in nome della disciplina militare! Nò gli sbagli si commettono solo sul conto dei testi– mon'i; si arrestano e si processano per isbaglio gli uni per gli altri. Quell'ottimo lenenlo Colleoni, cho farà carriera - oh! se la. rarà - ch'era arrivato a Santa Caterina la. vigilia della. strage e che non ebbe il tempo durante la notte di fare dello conoscenze, affermò in Tribunale che un certo Nicoletti ave\'a preso parte alla dimostrazione. Il maresciallo dei carabinieri, che vi\•ova in anta.Caterir.a. da mollo lempo e cho conosce"a. tutti, Bib 1otecaGino B1ar.co invece disse, che c·era. errore: il reo essere un l'ratello del Nicoletti; ch'era presente all'udienza. e che se la svignò quando senti, seduta stante, il Presidente del Tribuna.le ordinarne l'arresto. E in questo caso si os– servi che il Presidente del Tribunale col suo scatto mo– strò tutta. la indignazione dell'animo suo; ma l"avere ordinato la sostituzione di un fratello all'altro nella gabbia degli accusati, seduta stanle, dà.la misuro. esatta. di ciò che poto,·ano essere e rurono la procedura e la giustizia dei militari! ... Inezie. Perchò gl'inlegerrimi giudici doi Tribunali di guerra do,,evano preoccuparsi della condanna. di un innocente di più o di meno? Uccidete tutti, Dio sce– glien': i suoi! rispondeva rordinatore della strage di San Bartolomeo a ehi gli ossenava che non polevansi si– curamonlo distinguere gli Ugonotti dai C&ltolici. Pote– rono imitarlo con coscienza tranquilla. i giudici militari: essi inllne non da.vano sentenze di morte; appena. ap– pena mandavano in galem per dicci o per venti anni! i .. (') •'• Tristi conseguenze si avranno dagli ultimi avveni- menti: nel popolo si sarà ratto strada la. convinzione che i metodi del regimo borbonico continuano, e si sarà. perduta la ftducia nei mezzi legali, mentre il socialismo dinastico avrà. ratto il suo tempo e non troverà. che sorrisi di scherno. Oh! non si vedranno più nelle sale dello associazioni i ritratti del Re e della Regina accanto alla immagino di Cristo! E i contadini non reclameranno più pane e giustizia al grido: Viva il Re! dopo la esperienza che in nomo del Re non si dotte loro che piombo, manette e domicilio coatto. Il popolo in Sicilia per un periodo non bre"o ha avuto la. ror-.,M1. e il potere nello mani; ha devastato qualche volta i beni di coloro che crode a torlo o sono real– mente suoi nemici, ma ne ha rispettalo le persone e non si è vendicato su lit\ loro vita. Sar~1. altrettanto mite altra voltai Sarebbe desiderabilissimo che lo rosse e sa– rebbe anche vantaggioso pel popolo stesso; ma qua e là, nelle grotte che servono di abitazioni, nei sotterranei delle miniere, nei tulnd sparsi pe1 la campagna si sen– tono sommessi e compressi accenti d'ira, che ranno patlra.. Chi conosce la situazione conressa che à proba– bile lo scoppio di una vera Jacque,·ic e presente che i lavoratori in un dato momento prenderanno alla let– tera. il ritornello del poeta catanese e falccran le teste a loi· signori! Dolt. NAPOLOENt: COLAIA.NNI deputato al Parlamento. (') Segue un~ terribile annlisi rlel proceul contro Il soldato k~i~ 1 1~,:~~r ,1:/,~~a~~~~!i~f ;•; ~:~~~ia 1;ff"p~~d~!~·1~:1l Jl':~ j~~ (l_,a Critica), IL " DIO " DJU PRIVILEGIATI Poichò le gazzette perdigiorno disputano ancora in– toi>noalla. \'era natura. e c1ualità.del domeneddio che .. E. Cl'ispi si ò degnato di inscrivere, per decreto mi– nisteriale, nei quadri <lolla P. S. a. diresa dai socialisti, ecco qui un passo - non ancora citato. che ci consti - e che servirà, crediamo, quasi un'interpretazione au– tentica, agli studiosi dell'evoluzione di quell' e alta mente», corno lo ha qualificalo il rammollito compare di Bologna: La terra, il capitale e la chiesa sono elementi conser\latori. E c1uando parlo di chiesa, il mio pen•

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