Critica Sociale - Anno IV - n. 20 - 16 ottobre 1894

Critica Sociale RIVISTA QUINDICINALE DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO Nel Re1ao: Anno L. 8 -Semestre L. Al- All'E•tero: Anno L. '10- Semestre L. 5.&O uUert, ooglia, cartoline-vaglia all'Ufflclo di CRITICA SOCIALE: IIILANO: PorticiBalleriaV. E., 23 (I" 11111111111) Per ■Il.ANO al può abbonarsi ancba alla Libreria Da.molard: e, V. E.,~,, e dall'editore M. Xantorowlca:: •la Manzoni, 5 A■H IV - N. 110. Non •I t.'et1.<le a nu~I aeparaU. 11111110, 16ottobre 1894. SOMMARIO Attualità. f w1cla(lt1I ,;emani (Dotl. NAl'OLIIO:-IB CouaNSI). Il e Dio• del prlcllegtall {Lo 1r100LATOK&). Per I glonrnU dtl partito (NOI). Moria di doma111 (PILIPl'O TURATI), Studi 1ooiolo9lcJ. l~'l"•urr-ezlone thartula; I. Prima dl 111coml11t'lare (PAOLO VA– t.1mA). Soclall,mo e diritto clrite (AVI'. CLAUDIO TRBVKS). Breu rl.tpo,ra-domtmda al crttlri cH Jfarx cfrc<t la teo,·lti dd ralore; lettera al direuorc dellll Critica (PAOLO l.,APAROUK). La teoria del vatore dl Carlo ,.lller;» i ltllurmro ndla polemica Soldl-l'Olettl, li (ANTONIO OR,\ZIADIU). Filo1ofi1 1 letteratura e varietà. B0lletth10 btbllO(lra/feo: Il libro della pietà di A.. s. Novaro (a. c.). i\lartl,., 08C1trl; neerologio (/. t.) Dfl>lloteca dl ,~ropaqand4. RISCOSSIONI POSTALI. La nostra Amministrazione cominceràa giornia spedire la OUITANZA a mezzoPostalea quelpochi ritardatarichecl devono tuttora l'Intera annata 1894. Non pochi desideranoessi stessi - e ce ne prevennero- questomezzodiriscossione,che Il esoneradallanoiadi recaral o di mandarealla poata. Adognimodonessunovogliaravvisarviunatto di coazioneo di diffidenza. E soltanto una necessitt\di regolare amministra• zlonedi chiudereentro l 1 ottobre le partite ancora sospese. Perclbanchecoloro che debbono soltanto li secondosemestre sonovlnmente pregatidi volerlospedireconsollecitudine. I LINCIAGGI SICILIANI Il « p1'0Cesso mostruoso », cho seppellì ...vivi i nosll'i compagni del Comitato 1·egio11alosocialista ctella Sicilia, è ormai conosciuto anche ne· pal'li– colari. I~ noto con c1uali perfldiose arti, con quali coscienti e grottesche menzogne proclamate sino in Parlamento, con quale trama di calunnie, di falsi, di corruzioni abominose si ottenne quella, sentenza no, ma libello, che ebbe il colpo di Stato pe,· fondamento, la lacerazione do! patto nazionale in tutte le clausole essenziali pe1· condizione ne– cessaria; pe1· mezzi, la servile abdicazione ad ol– ll·anza dol magistrato legittimo dinnanzi alle vio– lenze insurrezionali della spada, posta questa al servizio delle libidini e dello mppresaglie di un manipolo di schiavisli o di usurai per l'assassinio meditato di un popolo. E « assassinio per procura » qualificò quella sen- B1b1otecaGino B1ar.c-o tenza uno dei più illustri nosfri penalisti uni\·ersi• tal'i - Giovan Battista Impallomeni - cho la definì puro «linciaggio>. Leggendola, il p,·eside della sinistra congrega. cui fu dovc1·e l'ometterla, ll'C– rmwa, pallido; indi rug,.rira pe1·lo porticine scgrote. Già e1·a ruggito il 1)1'imo degli 'accusatori, innanzi di sostenere l'accusa scellerata. Quella sentenza, con la negata dircsa ci,·ile, con la proclamata re– froattività, non già della leggo, ma dell'ingiuria alla legge, riabilitarn lutto le passate piu nefaste tirannidi, dalle quali m·ti non si Cl'a osato alt,·el• tanto. Quella sentenza giudiCi'wa i giudici, i 101·0 mandanti, i loro complici. assai 1>iù che non gli accusati: o uomini cl'o1•dino pa,·entano anco1·a che essa giudicasse irrerocabilmonte quelle istituzioni medesime cui sono devoti. Ma ciò che è men noto, o mono ricordato, sono le infinite pronunzie che, nello stesse condizioni, con gli stessi metodi, rampollanti dalla stessa ra– dice, livragarono la folla dei miseri o degli oscul'i; attorno al cui sac1•ifìzio la pubblicità parve alla stampa borghese un lusso soverchio. Sì 1 sono i 000 o pili condannati dai tribunali cli guo1·ra in icilia a ben ~,000 anni di eg,·eta, sono le altre obliato continaia di Lunigiana cho, insiemo alh; migliaia di balestrati a domicilio coatto sen1..apu1· romlJra di rormalit.\ e cli giudizio, domandano ad alte stra• zianti grida fin quando sars\ vano il pianto dello spose e dei figli, e se in Italia viva un J>Opolo,o non piulto to una masnada di bl'iganfi sopra una gran mandria cli schiavi. È pm·ciò che, dalle bozze di un libro che usci1·à fra giorni ('), e che una grande eco desteri, cli singhim~zato imprecazioni, noi ~ll'alciamo alcuno r1·a le pagine modeste che si occupano soltanto dello sentenze minori. Napoleone Colajanni - l'auto,-e del libro - ò uomo onestamente e virilmente sincero. Noi questo in lui riconoscemmo, pur quando ci pane nostro doloroso do,·ere 1-infacciargli e,-rori funesti, figli di un troppo ingenuo e fiducioso otlimismo. Di quegli e1'1'0ric1uestolibro fa implicita onorevole ammenda. Dallo sue pagine l'episodio siciliano della lolla cli classe p1·ol'omp-0con la maschia eloquenza elci fatti, che supera e vince ogni :wteratta e sentimontale teor·ia. E noi esortiamo gli italiani questo libro a leg- (') Doll. N.t.POLCOSZ CoLAJAS:1/1: Oli m:rt,tlmentt d.l SlCUkl e,~ t~ro ta111e: con prerutone di ).I. RaJ)1N\rJI.- Palermo, mu (L. !1.

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