Critica Sociale - Anno IV - n. 18 - 16 settembre 1894

Z74 CRITICA SOCIALE Xel tumulto delle "oci una è mancata; quella, sen1.a forse, la pili sana, la pH1 legittima; quella che, cogliendo in un sintetico giudizio tut•e le altre, :w,·cbbo mffermata la critica del presente ed in• dicata no\·ellameuto la da sicura per uscire dalle angustie buie o soffocanti della boscaglia ccl ar,•i va1·e al hu-go, al sole, alla libo1·L:'\! E mancata la nostm ,·oce, soffocata d:t una mano ,,ioleu ta, c1·i– minosn ! Ebbene, sentiamo, che han detto lo alt1'01 . .. Oh! colombe dal desio chiamate, dite, che vi ap- 1westarono gli acco1·ti improsa1·i doll'internazionalo bazar doll'indusl'l·o città fiamminga ore ,·i mcco– gliesto a pregare paco agli umani per mezzo dei giusti a1·biframenti dei diplomatici 1 Dalle ampie bacheche donde civetla la S0\'1~aproduzioue non pa· gala, cccitat1·ico di fittizi bisogni ai milionari, men• t1·0 ruori i povo1·i si accalcano arl 1.unmi1·are con lo stomaco \'uoto e con lo scarpe 1·olto, 11011 è venuto a YOi l'ammonimento che non v'è pace senza giu• slizia o senza amo1·0 1 Yoi nxelo fatto \'Oti santis– simi e fratto au ·pici di un"oducaziono pili civile pe1· la gio\'en,ù; \'Oi a\'cte maledetta c1uosfaudace o sfacciata a1>oleosi tradizionale dello virili gucr1·ic1•0, que:;la malsana glol'ifìcaziono di macelli 1>at1·iottici onde si ammanta l'ava1·a bar•b;uiodegli s1>eculatol'i spach·onoggianti nello gmndi Borse mondiali! Voi a\·oto alt1·osì augul'ata la paco all'ostromo 01·iento fra lo belligo,·e genti dolla Cina o del Giappone. Tutto ciò è molto bello: ma 11011 toglie che Al'– modio o Bruto per anni ed anni anco1·asiano dati in esempio ai gio\'aui di amo1· pafrio e di amor di libc1·h\, ment1·e il povo,·o Ca.so1•io. ta1·do emulo, pas• sani maledetto per le curo di .\Io11siew· <le f'a1•/s! & reancho cessano me1·cò vostra lo co11g1·atulazioni o le onorificenze per rc1·oica conquista di Cassala o nemmeno posano le inrirliuzzo o le gelosie franco• italiche per 'l'l'ipoli. ~è infine il signor Robin, che noi suo istituto sogna,·a di attuare la didattica da \'Oi, indicata, si salvò dalla destituzione .... E, buon dio, che ci vuol alti-o cho lcva1·0 p1·e– ghic1·0 od invocare Gesti po1·chò il bene scenda su questa lcr1·a Ai Congl'ess1 della Paco con\'cugono t,,oppi dalle centomila setto di Amedea e di ln– ghilte1·ra a ricordare il « non uccidere:. della. cril• turn; come volete ,·oi. o scettici ~piriti latini, o razionalisti figliuoli di l<ant, andare d'accordo e la• vomro p1'0ficuamenlo con quei fanatici di quacque1·i che a1·1'0sli1-ebboro /Jl'O OO>lO pac/s i ribelli .... alla paco? 'l'olstoi almeno proclamando « la non resi– stenza al male> non ,·a ai Cong,·essi, ma uon piega 1·ive1·entoda"anti ai ,·cggitol'i di nqpoli, si,\\~ç~~.~i 1 ogni \·io!enza, nè saluta 1·e o presidenti d'1 re– pubbliche! Del 1·csto, o miei nobili amici, o Raqueni, attivo o forl'ido mediatore di amore fra le due sorello latino, o Magalhaes Lima, animo in\litto che co– nosci la carcere o la po11decuzione coronatrici della t>ropagancla per la liberi/I e pe,· la giustizia, o ot• timo E. 'I'. Moneta, cho hai "ecluti i campi rosseg• giare di sangue giovanile e 2~ anni dm'8.sti alla quotidiana battaglia del giornale, voi non siete tem• p1-e di mistici; il fino della vita l'avete veduto su questa te1·ra; che ci fate in mezzo a quei cantori di salmi, ,·oi che, spo1'0 1 non sapete pili il latino dei conquistato1·i romani? Ma voi ,•i c,·odeto ap1>oggiati dagli « uomini pra– tici• dei parlamenti di Eu1·01>a, che quest'anno hanno fatto il viaggio di piacere all'Aia. Un all1-o bello sCherzo, ecco. la conferenza inler– pa1•lamcnta1·0! ono gli ono1·c,•oliche conciliano i \'Oli costan– lemenlo fedeli a tutti i governi. dissanguanti con lo speso mililari e con le folli imp,-ese coloniali i B1bhoteca Gino Bianco popoli, con lo sport annuale di una gita paciHca ed economica all'este1-o. Rirolgete, 1 i per jnrormazioni all'egregio marchese Pandolfi, a11tmae atmfdfum Cr/spt, pacifico appro1•atoro di stali di assoclio e di fribunall militari per debellare la natl\ 1 a Sicilia in l'i\'Olta. Quel che si dice un patriota! ... All'Aia quel nobil uomo di Angelo Mazzoleni denuncia\ 1 a agli onore- 1·oli membri della Conferenza l'ingiusto prococlere del f!O\'erno ilaliano nella vertenza doganale fra l'ltaha e la S\ 1 izzera. Il trattato di commercio fra queste due nazioni, entrato in "igo,-e il 19giugnol802, regola,•• i diritti di dogana applicando le tariffe stabilite dalla Convenzione. Col dec1'Cto 8 no\•em– b1·e 1803 il governo italiano trovò di ordinare il pagamento <fei dazi di importazione in \'alula me– tallica, a norma dell'ari. 14della logge 7 aprile 1881. La Svi1.ze1-a, da questa disJ>Osizione danneggiata, movova reclamo contro il Decreto con Nota del 2~ novembre 1893,nella quale, pel caso in cui dal go\·e1·noitaliano si 1òsse insistito nella presa mi– su1·a, dal Consiglio Fede1-alosi p1·oponeva di sotto• J>Orrela legalità del Oecroto nd un giudizio di ar• bitri in base all'art. 14 del fratl,to che espressa– mente stabilisce « de t·esoUlh'e, le cas ècltetlnt, pm· vole <l'a•·bitrage tes qtteslfollS co,ice,·"a"I /'inie>·· /J>'e/alfon el t'applicai/on au ))1'èscnt traile. • Il govc1·110 italiano, forte di tante piìt centinaia di mi• gliaia di baionette di quello svizze1·0(senza con taro quelle degli alleati), ,·isponcleva al reclamo sompli• cementa dichiarando che non c'e1-anessuna questione da fa1•ee uessuu arbil1·ato da costit..iire. Di qui il dissidio !t1tto1·apendente che esas)lera i figli di Guglielmo Teli o sul <1uale il ~lazzoleni invocava una parola dalla Confo1·enza. )la a rispondei-gli sorse il marchese Pandolfi, di– fendendo l'opera del governo italico, non sen1.a una lezioncina d1 convenienza politica e di ca1·ità di patria al malaccorto scov1·1to1·0 di pati·i altarini, o l'eco dol discorso ma1-chionale si 1·ipercossesui gio,... nali d'Italia non senza aspa-o punture « al patriot– tismo dei radicali all'estero >. Crodo che anche la Confer-euza abbia dato m• giono al nobile ma1·chcse. Da l,nlo gli almanacchi della pace hanno ra~ione nelle sentenze onde incorniciano in epigrafe 1 loro articoli: st vts vacemva,·a lfbertalem etJu.,ttlfam! Con questo abbiamo voluto scrivere contro l'ideale della pace! Chi potrebbe credel'lol Sollanto abbiamo ,·oluto S\'elare formo sciocche od inani di propa• ganda ed apostoli in maschera. Ma i veri e sinceri o coscienti amici della pace, quelli nelle cui "one pulsa la modornilà del sontil·e e della coltura, ben sappiamo che in fondo all'anima loro, puntigli e tradizioni e "incoli antichi a parte, già solfeggiano con noi I co,ifini 1ccllercai Cancelliam, <lautiemisferi o fra poco non si peritoranno più di aggiuugere: I "emici e gli stranieri con quel che segue. . .. Dai Congressi della Pace di An"e1'Sae dell'Aia a quelli dei cattolici di Colonia e dei preti di 'l'orino \'Oi c,·odele che il salto sia mortaio! Vi sbagliate. Ad Anversa fu chi propose che ti ~a1>asi facesse centro e p1'0moloro di tribunali arbitrali e pigliasse sotto le sue grandi ali le colombelle pacifiche. Anche poco tempo fa era corsa voce che 1Ivecchio Leone ciel Vaticano do"esse essere nominato arbih'O nella c1ueslione della Corea fra il Giappone e la China; e la rivista di Berna, /Jet Con/ii1·ence Inle1·parla- 11ie11latrc, nell'ultimo nume,-e di agosto a\'eva un

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