Critica Sociale - Anno III - n. 20 - 16 ottobre 1893

CRITICA SOCIALE 807 quello che, ~I momento, può dare: il pensiero cioè doi socialish di llruxolll'S sulla questiono. E pilt di un lettore s.11,\ sorpreso n ,•cdo1·0 cho nuche questi Belgi, mezzo frnnccsi o mezzo nnmminghi, parlano, t:ll o quale, come noi altri •tedeschi>. Cho aneho lo tendenze dello spirito belga si pro– parino a tener com1)ag11iaalle famoso « tendenze dello spirito italiano » 1 Bru;,rc-tlu, 1 ottobre, ~ ,·ero, i e dottrinari » esultano, i rndicnli trionfano, i cattolici affettano Impeti di indignn.iiona. A sentirli, liberali o sociulisli s'intendono come i laJrl di Brescia; I nostri amici di An\'oraa si sarebbero formalmente im• pegnnti ad un'alleanza e, do,·unquo, il Partito operaio non attenderebbe cho rocca.siono di seguirli. Per questo bel risultato. lo scorso aprilo, duecento mil::L uomini si sarebbero esposti nl ancrlftcio dolla libertà. o della vita! E si snrobbo al ,icut c,·at. I duo vecchi partiti di ()-onte, un po' ringio,•nnitl tla. qua\eho injc1.ionodi domocratismo, o dietro di essi rlspeltlvamon1o gli oporni cattolici e gli operai socialisti, adescati col lccehclto di qualche mandato dcputatlzlo poi ca1>i.o di qualche anodina ri– rormina poi gregari. Chi poi al'esso rame mangerebbe o del prete o del frnmassono. Questo si dico In ratti - e dal punto di vista conser– vatore non nego cho ò un bel sogno Non posso pre– giudicare ciò che deflnith·amento deciderà il Congresso del Partilo. Ma gio.cchè ,·oleto conoscel"o il mio pen– siero o dei miei Bmicl, eccovelo in bro,·i parole. 11,q11alu11que ca10, e quali che po11a110 t11trc te co11• 1Cfjut11;ctUUo,-ali di qut1la deci1io11e,noi cretliamo che il />artito operaio non p11ò cltiedt1·e • 11Q11 può ac• cetlal'c l'altea,ua di 1111 pa,·tito borglle,e. So trionra lri.rappresentanza dolio minoranze, non vi ò più questiono. Ma so anche le Ca.morola rigettassero, non sarebbe questa uni\ ragiono sunlcicnte per modi– flcBro il nostro atteggiamento. ~oi loltoremo soli, o i consen&tori non cl gundagnornnno nulla, porchò ,·i sarà tempo, nelrocca.siono dei ballottaggi, por raro concordati elettorali O\'O occorresse di impedire olozioni reazio– llllrio. Ma ò imposslbllo ponsnro sul sorio a po,•ro in una steSS:\ listn po1'8one, lo cui londonzo sono cliame– tralmento op1>osto. Cho sarebbe del principio della loltn dì classe se, allo primo elezioni, i socialisti si getlauero nelle braccia della. borghesia., sollecitandone i ra.vori clet.torali, net resto, ammettendo 1rnre che qualche \'antaggio immediato o tangibile potesse giustinearo, o almeno scusare, questa abdlct,ziono - ciò cho noi rormalmente contestiamo - si do,•robbo nncora dirci quali sono (lUestl vantaggi. te elezioni prossimo debbono servire a contarci, ad acquistare coscienza dello nostro rorzo, a arrermatti noltamcnte come partilo di classe. corno ,·i riosciremmo ,·otando alla rinl"usa col liberali e col progressisti! La tribuna parlnmenlnre non può esser utile ai dc– pulat i socialisti che per rar conoscero al paese lo aspi– razioni o lo ,•olon1à.dei loro mandanti. Como lo rareb– boro con s11nlciento :rntoritil, so non ra))prosentassero che una coalizione iuronuc, con ftSJ)imzioni o ,·olon1à. contraddittorie! ~la., ci si dirà !<'117.n dubbio, non si lrntt.a solo di una distribuziono di mamlnti; l'nlleanz& implichorobbo l'ado– :tiono di un 1>rogrnmmacomune. Hngiono di pilt poi•combnUorla. L'adoziono d'un co– muno programma implica di necessità l'nbbandono, al• 010110temporaneo, di qunnlo non ò inscritto in tale programma. certo, noi rimarremmo liberi di parlare del restnnte; ma eho Importanza pratica ,•olele che si attribuisca a rivondicizlonl,cho noi stessi consentiremmo a mettere in un canto, E,quanto alle rirormo di applicazione immediata cl1e ai inscri,·erebbero in quosto programma, noi non cre– diamo che l'eleilone di t\lcuni deputali SO<:ialisli, eletti grazie ai ,·oli borghesi, possa gran che giovare ad ottenerlo. So Il Partito operalo rinuncia ,·olontarlo ai mandati cho gli si orrrono, so osso arrorma allo.monto il suo in– tenllimonto di non contar mai che sopra s0 stesso, esso acquisterà. una rorza morale incomparabile - o il resto ,·errà da sè. I conservatori tentano combatterci colle nostre armi 0 1 nolla speranza di o.rrestaro I nostri progressi, raranno del socialismo contro I soclnlisli. Forse lo primo ,·olto saremo battuti - mn. coll'ossor ,·inli im))ororemo a ,•Incero, o lo nostre vittorie, non dO\'Uloche n noi stessi, saranno docisi\'0. E!lll.1O VASD~ll\ 'EI.DE , I CONSERVATORI DEMOCRATl~OCIALI Nessuno dei nostri runici napolotnni ci ha mandato il numo1v del .\!attino in cui Francesco S. tjtfi 1-0- plicò - secondo app1'0ndiamo da nitri giornali - al nostro :1rticolo La « ChieslL • soclaUsla, pub– blicato, a p1'0posito dei commenti al Congl'osso di Reggio, nella penultima Crllica. Ma nel Paese, altro giornale di Napolicol quale abbiamo il cambio. troviamo uno scritto tlrmato da F. Giannini, che si isJ>it-a quella polemic.'\ o che rorso può sen·il'O da confroreplic.1. Te sti-alciamo ruttimn p..1rlo, cho è la pili s.11ic.nto e dalla quale., a un dipresso, s'int1O, 1 ina il l'osto. In sostanza - scrivo il sig. Giannini indir-iu.an – dosi a cotesto geno1-o di evoluzionisti anlhfrolu- 1.ionnl'i o di socialisti nnticolletth 1 isli - \'Olete o non voleto lotta1·O?So no, tiratovi dn parto, chiu– dolovi in un con"ooto, datovi alla floricoltura, al di.sogno,rato ciuol che "oloto; so si, pormottctoche i11 <1uc.,ta guerra si segua la t..1Uic.1 noce.,s1ria. La quale t..1llic:\ , 1 uolo cho tra lo p,.1rli bellige– ranti non si accnmpi una lunga e val'ia gradazione di somi-uemici, cho comincia ct>I socialista fransi– gonto o finisco dull'nltra p:ll'te con un agente a.usi• liario poi sorvb:io d'inrormaziono. Como vololo rimp1-ovo1-a1•O questo metodo che ò logicissimoICornolo bollel'cstedi «lodeschcggia11lo » quando abbiamo gii\ stabilito cho la logica non è questiono di nru:ionalit..1\ T Non chiami'\tO in caus..1. lo e spirito italiano :t;perch6 ci sono italiani eho hanno la testa fredda cho Il fa ponsaro od agiro con me– todo. como vi sono italiani cho ranno chiacchioi-o inutili. Cosi - dol roste - accado dappo1·lullo. lo capisco benissimo cho, per enli-a1·0 in un Con· siglio comunale, un giovano a, 1 , 1 ocalo, cho ha una for:.a clel'icale, \'Ongaad accordo con un alti-ogio– vano a,·"ocato, cho ha una ro,•:;a tibet-alo: non v'è alcuna ma1-avigliaelio duo 1>iccolo clo:ichomettano capo in un collotto1'0comuno. :\la non comprcn– do1·oicho 1-az1.a di socialista sarebbe, por esempio, un go11O1·alo cho si ln~insso po1·la1·O dugli operai, dai 1nodurati, sonza disdog11n1·O il valido ap1>0ggio del prorotto.

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