Critica Sociale - Anno III - n. 20 - 16 ottobre 1893

306 CRITIC_A SOCIALE latine, oltre che daH'imbe,•et'Ci di una Yita la quale non ò la nostra, dipendo dall'abito di correr dietro alla formil, al suono dello cose più che alla sostanza o dalla lunga abitudine, continuala. pe1• tanti anni della gio\•inozza,di ingannarci o ingannare noH'ap– proudimonto di una lingua alla quale non ci inte– ressiamo punto; di supplire allo inutili fatiche collo arli dell'adulazione, dei falsi,dolio rnccomandazioni. Poi l'abitudine fatta si estendo alla vita di studente, di dottore, di deputato, di ministro. A tutto ciò s'aggiungo la deoenera.:1one pnJ– fonda del sistema nen:oso, cho induco noi pochi studiosi la slnnchezza montalo; o noi, classi gover– nanti, seguitiamo sempre a dichiararla, ma poi, invece di scaricare il basto (oc1uila parola Oproi>rio giusta), seguitiamo a sopracc.'\1'icarlo. E dopo ciò si capisce cho abolire dol tutto il la– tino non si possa; lo leggi cho governano lo cose umano (I) vogliono che nessun mutamento si faccia d'un tratto, porchè altrimenti solleva reazione o disgusto. Ma, pe1· dio, che almeno si cominci; choalmeno a coloro,che del latino non a,·ran bisogno 1>er tutta la loro vita, che non si diu100 all'arte e all'estetica, cho almeno a quelli sia risparmiato! Nessun modico, ch'io sappia, o erodo ben pochi :w,•ocali ebbo1'0a giO\'at-sidel latino qualche volta nella 101'0carrie1·a; o i miglio1·ìdei noslt-i pensa– tori ignorano o sanno malo il latino, ignorano del tutto il greco. Io ho studiato il latino con J)assiono; ho pubblicato gio\'anctto h'o inouograno di archeo– logia o di Olologia latina; no ho gustato piaceri, lo conresso, grandissimi; ma son cortissimo che nessun vantaggio me no è ,·enuto por i miei studi, per In mia pratica; so cho ho più guadagnato io un'ora studiando i cristalli, cho in dodici anni studiando il latino o il greco: Scrivo ,,uosto pe1• srogo di coscien1.a; so benis· simo cho non no avrò alti-o vantnggio, che di do• st..'\1·0 lo iro dogli aridi classicisti o lo scandalo più o meno sincc1-odi coloro che, non sapendo o non l'icol'dando pili una p..'l1'0la di greco e di laUno, gel• t..·rno lo alte grida contro chi li voglia aboliti, anche pe1· meglio nascondere la kH'O ignoran,.a. CESAHE LOllBROSO. (I) Lo1111aoso a l•.a..Km: oetltto politico. UNITÀ INTERIIAZIOHALE DELLA T 'M'ICA (l.t:Tl't.'UA DAJ,,,JJJ:t,,,G'lOJ I nostri lettori ricordano cho al Congresso di Zurigo, nella risoluzione sulla lattica voUUca, si volle lasciato aperto uno SJliraglioche consentisse, o meglio cho sah•asse da una condanna assoluta cd apl'ioristic.i., quei compromessi elettorali con par- ~i~'1ist~ln~~h~~a~1io~~~~31:.io~i 1~!ft 0 t~,'~ necessario al proprio S\'olgimcnto di rare. Questi compromes.~i,si aggiunse, c. non devono però mai lcde1'0 i principi o l'indi1>0nden1.n ciel p..'\rlito ». Colla c1ualeclausola, n nostro nvviso,si ritoglie con una mano quel che si è mostrato, quasi por cortesia, B bi oteca G no B1an o di vole,· concedere coll'altra: perchè dei compro• messi che non.... compromettano, non sarà molto facile, in pratica, ti-o, 1 arne 1 so almeno si vorrà essere since1•i. Dicemmo anche che questa, so vogliamo cosi chiamarla, concossionll ru concordata - malgrado lo dichia1-azio11i esplicite in senso intransigente fatte por loro conto dai tedeschi, dagli inglesi, dagli ila· !inni, occ. - per un riguardo n certo tendenze esistenti nel Belgio, do,•e il partito operaio - che si arfoccia poi· la prima volta allo urne dopo l'al– largamento del sufft-agio - non s'è ancora pro– nunciato definitivamente sulla questiono, o lo far{L in un suo 1>rossimoCongresso. Qualcuno ave\'il alluso anche all'Austria, corno ad uu pae30 ove, cs:1011do il su1Ta'3gio assai ristretto o riservato al censo, i socialisti dovrebbero puro acconcia1·si a qualcho fraosaziono. ~la l"Adlor, il pii, autorC\'Olo dei delegati austriaci, aveva dichini·ntoche di trau• ~r!~Ui i~ ;~!tt~~t~~:~:~r:i :l~S~l~~~ 01 X''fd:~s~ri l'igido d'Eu1-opa nella sua assolutn inll'nnsigenza: in luogo di combinare pasticcetti, esso domanda con una propa~a11daiuraticabilo il suffragio universale, o retratto ai questa p1-opaganda, tutta loll..'\di classe, ò st..'\to tale, in solo un 1mio d'anni, che già il Tanffo - il primo mini·dro della 1>H1 reazionaria fra lo monarchie dell'occidonto - propone al Pa1 .. lamento qualche cosa che, se non ò p1-01>rio il suf– f1-agioun1,•ors..'lle,mollo lo rasenta. Quosto fatto, che desta le sorp1-ooedoll'J-:u1-opaJ>Olitica, ò da sottopo,•1-0 allo meditazioni di 00101'0, che consido- 1-nnolo questioni di tattic.'\ come tma nuova met.1- 0sicn, o trntt..'\no da nscelismo la rigide1.1.adei principi nell'aziono pratica. Rolatoroal Cong,·essodi zu,•iE,"O ru il V::rndo,·veldo - nosh-o ospito J>ii1 lardi a negsto Emilia - o la sua fu unn rolnz1onotutta obioth\'n. Prh 1 at..'\mento egli ci esternava poi In tlducin, che il Congresso nazionale bel~ a\'robbe adottato nnch'esso la mas• sima, più log1c.'\, dell'indipo11den1.assoluta o sen,.a occozioni; pur non dissimulandosi la diOlcolt.\ di 1>0rsundereai.... 1><> ibili candidati da un lato o, dall"alll'O lato, alla pa,·le pii• incolta del pal'lito, che il !ollare da soli,essendo col'ti di non conquistare neppw·c un seuufo, valeva anr-.oraassai meglio che l'allcnrsi ai radicali 1>01•tando con cortezza nlla Ca· me1-nun grosso manipolo o~>eraio-socinlista. Poichè ò in quosto dilemma che, d1 f1-ontoallo r1-ossime elezioni, si risolve la questione noi Bolg10: dm 1 e inoltl'o, fra radicali e socialisti. vi sono, noi pro– gramma minimo o nell'ardore del vole1·lo realiz- 1.alo,assai più punti di cont..'lttoche non in qualsiasi alti-o J)nose. E a noi,che maligna,•amo,sorridendo, sull"efficacia di corto vittorie ottenute nei Cong1'0SSi, il Vaoder– '"oltlo rispondo\'a: e - In quesfo, so pnrli del Belgio, hai tutti i torti. Da noi c'ò questo di buono, che siamo matematicamente sicuri che ciò, che il Congresso deciderà, verrà osservalo da tutti rodolmcnte, con tutta leallà. I.a miuo1·a1w.n - so sa1';.\ tale - si baltei.._\ accanitamente al Coogt'CSSo: ma, dopo il voto,qualunque sia, non vi sari.\neppur uno a cui passi per la mento di violai-Io.Su di ciò non abbiamo la menoma inquietudine. Siamo so– lidali e disciplinali a tutta JH'OV:\. • 1"elicop..'leso o pii1 felice J>artito! Or dunque, avvicinandooi l'epoca del Congresso noi Bolgio,ci punse la curiosit:.\di s.'lporoche piega prondc.55e1'0 lo cose. Tanto più che da giornali fran– cesi avevamo 1•icavatoche ad A11,•01'Sa, e forse a Gand, , 1 i fosserogià a quesl'ora t,-ntlative di alleanza mollo a,•an1.nte. E ci rivolgemmo al Vaudorvelde stesso pe1•ragguagli sicm·i. Or ceco la sua risposta: la CJualoci dà tutto

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