Critica Sociale - Anno III - n. 17 - 1 settembre 1893

270 CRITICA SOCIALE Non potremmo chiudere questo rapido sommario della nostra azione di partito senza rammentare la nostra stampa socialista, che cì aiuta. con tanto ,·igoro, che è la voee coraggiosa o fedele di ogni nostra battaglia. Già menzionammo la CrilicaSOCial'!, la rivista dotta e scienti– nca, che analizta le questioni complicate e ci attira le simpatie di quegli elomont.ilntelloltuali ogenerosi della borghosi11che la rompono arditnmonte con lo :spirito di classe o pl\Ssano all'aura ,·ioa; mentovammo puro la Lolla di Clan~, l'organo centrale o la cbiM•e di volta del partito. :\la. saremmo ingiusti a non ricordare una quantità di giornali minori, quasi tutti settimanali, che stante l"indolo eminentemente regionale del nostro paese, ci sono d'una utilitil. innegabile. Citeremo la Gi1uli::ia di Reggio l'.milia, l'Eco del Popolo di Cremona. il La- 001·ato,·scoma,co di Como, Il Grido dd Popolo di To– rino, Il Popolo di Bergamo, il Laoo1-atore f>reaciano, la Pial"cola di Correggio, il Moto di Imola., il Riaoeglio di Forll, Il Collc1tivi1ta di Ra,•ennt\, lo. Mai·tinella di Colle d'Elsa, lo. Oitt1tizia sociale di Palol'll10 1 il Mare di Tra– pani, la. Lima di Onoglin, Il Pe111iero di Sanremo, il A/o;ii110 di Modena, l'Avauti, giornale dei tipografi. so– cil\listi, o il Muralo1•e, entrambi di Milano, o ancora lcmlamo di M'Cr dato uua lista. Incompleta. Tutti cotesti giornali, od ò quosto il felice risultato dcli&costituzione del Partito, si sforzano di mettersi sempre meglio al– l'unissono n-a loro e con lo spirito generale del Partito, spandendo, come canne di uno stesso organo, le modu– luloni di una stessa "oce. •;d è questo accordo - il guaio avviene spontaneo - che raddoppia la forza della nostra propaganda. VII. Jlo,•Jmouto corporatho. - ljo Camcro o Borse del la,·oro. - Società di resistenza, di mutuo soccorso e cooperati ,·c. Allato al mol'imento politico del Partito noi abbia.mo il mo,•imonto di org&nizzazlone professionale, che si rannoda. a. quello, ofTrendogll il terreno propizio alla propaganda. Questo movimento, da.qualche anno, tende 11 conconlr11rsl nello Came,·c o l)m·ac dd /aooro, elle si spandono rapidamente di città. in città. o che ora si tonta di trnpianto.ro anche nello. campa.gnu.. Lo /Jo1·1cdt>l lavoro, dello quo.li l'esempio ci fu dato dall!LFrancia. o che a.ccontrano o coordinano il runzio– namento dei vari sindacati operai, non saprebbero, nò potrebbero csorcltaro un·azlone dlreUamento politica. Ma, rungcnclo di\ lntermoJiarl f'ra. l'off'erta o la.domanda. di lavoro, regolarizzando codesta olrerta e agevolando il collocamento della mano d'opera, organizzando, dove non e11istono,le Sezioni di mestiere, &lutando il sorgere di Cooperative di lavoro, di Comitati di probiviri, rap– presentando gli opernl di fronte al padroni, ai Comuni, allo Stato o sopratutto mettendoli in conta.Ho fra loro, in una casa che ò la. loro casa comune, dove trovano istruzione nlla.loro portata, consigli In caso di bisogno, talvolta soccorsi, lo Oone ciel laom-o sviluppano in essi il sentimento della loro solidarietà. o della loro forza o, sotto questo &Spetto, sono benemerite del par-– tito socialista. ,\ quest'ora le nostro Camere di laooro, costituite o in ,·la. di costituzione, tutto federalo n-a loro e aventi un programma unico deliberato or son poche settimane al loro Congresso di Parma, ammontano a U. A Roma la Camera ò costituita da un anno, novera 29 associa,.. zioni o 3000 soci. A Pil·t:nn è tuttora. in via di rorma– ruazlono: 2000 soci hanno giù. aderito. A llolO(Jlla vivo dll sol mesi, con 00 Sezioni o un mo,·imento di IG.000 soci; 20 dolio dotto sezioni sono di campagna.. la J\iù parte cooi,erath'o di braccianti. A Pa,·ma la. Camera non ha. che duo mesi d'esistenz11.:IOsocietà o 1200soci. A Piace11:a la si rondò or ranno due nnni: conta 12 so– cietà. A To,·i110 data dal 1• maggio 1891; non sembra sia dello pllt florido, porchè non ha cho 12 sezioni o gruppi di mestieri e 3000 soci. A ;V,ta110 la. Camera del laoo1'() hn. la medesima età a. un dipresso; ma 40 se– zioni di mestiere ,,1 hanno ritro,·o o Il suo movimento O 111 circa. IO000 80Ci. A Pacia è ap1>0nafondata: rn so– ciet~ con 600 aderenti. A Cremona la si sta inaugu– rando : ha 1000 soci, che aumenteranno di parecchio migliaia quando si saranno orga.nlzzato le filatrici e quando si collocheranno nella Camera le società con• tadino della Leya <lirc.rillen=a. A /J,•eacia c'è una Ca– me1·a ciel laooro, rondala eiaun anno: no,•ora M società. con 1,100aderenti. Uguale numero di adorontl ha quella di Paclova In l'! A.di rormaziono. A N«J)oU, Verona, /Jei'(lamo, Como esistono Comitati che lavorano al me– desimo scopo. Lo nostro più potenti organluazloni di resistenza sono lo seguenti: SOcietà italiana tÌJK)(J1·afi, con gior– nale proprio, sede centrale Milano i - Fede,•a_:io11e ila· lia11a murato,•i, pure con giornRlo proprio, sode cen– trale Milano; - f'cclera:io11eitalia11a lilografi, sede centralo Milano; - Ftdera;io,~ inlcrna:ionak guantai, sede centrale Bru.xelles, giornale internazionale: Le G,mtier. L'ltali& è ricca di Società. di mutuo soccorsoi talune hanno un patrimonio rispettabile, che stagn& nelle Casso di risparmio; la più parte, sotto la tutela di borghesi che se ne servono corno di 11gen1.ieelettorali e si procurano per loro mozzo diplomi e rh·erenze, non rurono ancora sfiorato dal somo socialista. Questo è sopratutto ,•oro per ntali& meridionale, eccettuata tut-– lavla la Sicilia, dove il mo,•imcnto dei Fa.ci prese un andamcn10 soclallsta. Una. forma d'organizzazione cho ha qualche rapporto col mo"imcnlo socialista ò quella dello Cooperativo di la.l'orodei bracciflnll di campagna, le quali assumono dirot– tamente lavori dallo Stato o dal'Comuni, almeno in quelle zone ove i socio.listi lo orgo.nizwno e dirigono (Reggio Emilia, F'lnale, ccc.). Analizzare i vanto.ggi ch'osso pre– sentano, dal punto di vista.della propaganda., e i pericoli eziandlo che racchiudono ci porterebbe troppo oltre i con– finiche cl proponemmo. Dobbiamo !imitarci a consta.taro che molti del nostri compagni esaltano I risultati da ossi ottenuti per questa via., e cho 11 movimento dei braccianti uniti In cooperativa. h& qualche parte nella nomea socialista acquistatasi d& talune pro,·incie del– l'Italia. centrale. Vili Prouo~Uci e couclusloni. Da questo rapido schizzo del nostro partito e del. nostro mo\'lmonto, l nostri amici dell'estero trarranno, speriamo, questa conclusione: che l'Italia non è più, sotto l'aspetto socialista, la terra dei morii, ch'ess& pure lavora a mettersi in flla. colle n&zioni sorelle nella grande e nobile battaglia dell'emancipazione uni\•oniale del proletariato. Certo, lo conditioni economiche ancora poco sviluppate del nostro paese, più ancora la. ellrema varietà di queste condizioni 1 onde deriva. cho dall'uni, all'11ltra regione corra. quasi lo.dilrorenza. d'un secolo o cho si notino nella stessa na.1.l0110 perlotli storici successivi o contraddittori,

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