Critica Sociale - Anno III - n. 2 - 16 gennaio 1893

CRITICA SOCIALE ?J LA PRIMA CAi\iPA A Lettera aperta a Maironi e a Gallavresi. r> Chiudond_o il terzo articolo circa la questione di uni\ nuo,•aimposta sulla rendita pubblica dissi a mo stc.,.,oo ,•olli anche scrh•orlo: ed ora, pu;1toe basta. La contr-o,·orsiami p.,reva suNlcientemente svolta, ~i:~~~,~~~-c~;; va~:,u~r~:: di~~:~-~~U~o~ cosi. cho io non so nò pcmo resistere alla tentazione di raro un buco in quella promcs.,..i.. Soltanto, perchò il buco ratto non sia moti,•o a farne degh altri, ci:ooo opportuno riassumere i termini della que– stione. A 9ucsto modo io mi sarò tolto finanche il protesto eh rfapriro il dibattito, o i loltori s·annoie– nurno, spero, un po· mono. Il mio primo nrticolo ru pensato pochi ~iorni ~~~~tldo8t 1 iu~r4~: f 1 ~~r11°rc11~' n~l,~ n;.~~~! ~ p:u'<:vanoin q~ tempo addirittura dis1>0rate.Il J).'\tr1arca Luuatti. convertito per l'occ.uioue in Ge– rcm_ia. si era messo a intonnrc il dc JJl'O(undfs. Lo unposto non rcndo,·ano. lo provis.ionipiil rigo– roso ornno smentito dai fatti o il dis..'l,·anzo,calco– lato a pochi milioni. si ,•enivn ingrossando a misura cho pas&.'lvano non i mesi ma i giorni, con una ve– tocit.l\.. cho venno dipint.'l.o qunlcho ,•olt.1. fu dav– vero, rnrliginosa. La lugubre profezia non fu dett.-i da alcuno, ma do,·etto spunta.i-onel cuore di molti, sorrandolo corno dentro a una mors,'\:il fallimento s.1robbo(>Orcaso allo porto co' sassiT In qual modo por,•i l'iparof Locconomiosi crnno ~~~~l~~~,.! 11 o~~';3 "t:v~ì s!~:~~t~!!~ 8 1:= mondo soqquadro. o cf:i• di cou.o in O!tacoHinsu– perabili. li ministero, fermo o tenaco nel lodornlo proposito di non contrarre allri dobiti di nessuna mnnie1":lo sotto nos.suD:lforma. si ,•ido trascinato. suo malgrado, nel mnro infido o burrascoso delle imposte. F. molto ne furono escogitate. Si ponsò alla L'LSSa militare dott.-ialtrimenti sui gobbi. al mono– pol~o della. chinina.. n quello ,dogli spiriti, n un'opc– rn1.1ono s~1 tnba~ch1,a un rimaneggiamento delle tl!~sosugh a0:1~1'1, n qualche nitro catenaccio, o chi Jnu no lm pm no motta. 'l'ulto quosto proposte spuntm•ano come funghi, ma dei funghi ave,·ano In ~•ita brcvo _di ~m giorno, o cornoquoOitornarnuo n. r1pullulnro 11giorno appresso, por morire defini– tmunento ,·entiqualtro 01·0dopo.Tristo ,•iccnda.che ;wrcbbo tolto il coraggio ai Jliil animosi. La com• pagnia della lesina sombr:wa dh•entata uo·accolta di bestie rinchiuso in una gabbia. 1 ministri ,·i n-j. mvano continuamente intorno o si h'O,·avansomp~'O nella stoss..-i prigione, indispettiti o consape,·oli della loro impotenza. o pur costretti a faro qualche cosa per dissimularla. La paura dei fischi potette pii1 di ogni altro sti– mo)~.Alla.rij>resa dei lal'Ori ossi ai presentarono mogi mogi ri la Camera. Porta,•a110con sò un pic– colobagagliodicolor perso.dirobbo Dante.)[a dentro quel b.1g:iglioa,·o,•ano bult.ato prima alla rinrusa il monopoHodei flammirori, un pro,·vodimenlino sullo pensioni, un altro piil piccolosullo tasse ereditarie. un alh'Opo' di economieda racimol:u'$i negli :u1goli dimenticati del bilancio, o all"ultimo, tn emula tie• nJ:?.~:::~o~i;!. 1 cr ~~:!t~ 11 ~?i.":b~1~~ 1 1, ~'~!"J!11·~ 11 ,S:.r ~ll~~ ronl • dal dollor K. Oallatnl'I ,118t!rvamo alla pro,-ta di un:a 1u1a 1ul tlwll di N!mllta pubbllu, ve.-Jan~I I reh1t1,1 articoli nel numeri H • 13 dell'annala dtc:0111A (PIIJ'. Jl8 e *1· (t.'ola ""'" C1tmc.t. SoclAU). Gino B neo ~c11um, u~a modestissima domrmda di J>ienipoteri per oscgu1roquello ramoso riformo orir,inichc, che rormorannooramai la mitologindclla no,•1ssimagcnto italica. Dicono,e.hoLuigi Luu.atti, m•Rnti rii p.'\SS.1ro quel brutto Rubicone.stesso lungamente assorto innanzi a~ ritratto di Quintino Sella. p1'0priocomo Gionnni d1 P_alm(? ~tetto in ispirito prima dolla a1>0ealisse. Ma Il mm1s11'0 fu meno fortunato del prorcta. ~es– suna cosa egli l"idc,o losembianze del morto finan– ziere rimasc1'0 imp.wibili cd immobili 11ellaloro ri~idità statua!"la.Allora egli capi cho i rati lo fra- :J~:i~~a~~;o 0 1: 1 ~~i;c:.i~ 1 ~Ì!;;8,.l 1 o,~tf.~::. ~ loro,_ch~lo ,•idoro o_lo sentirono in quell'occas:one. I(?gmd1c._~rono s~1cc1atoson7,.'l speranza di 1·isurre– !-1ono: _ch_t noi ,•1donò ~cnU,non può formarsi una Ido.'\d1ciò cho possa dn·cnL'\l'O un uomo, n cui la ;~t~ioo <~~!~ie~-:o\r~il~toi:~~~oclinbiloc.1duta an- 1..nCamo1·a,corno ò noto, 11011 ,•ollo 8.'\J>Orno nò del bngnglionò dol b.1gagliaioo mandò ogni cosa a carte qunrantano,•o. Color'O che raccolsero l'eroditi\ dul gabinotto Rudinl compresero, cho bi.~gn:wa te– nere altro ,•inggio: ma, t.'lnto per faro unn COS.'\ nuova, si rimiso1-oo continuano a f:1r dobiti con una spensieritcu.1. cito maggior-o non l"an-cbbc Pnngloss. se gli ,•enisso t.'\lento di 1ito1·n:u-onel mondo. Si dice però che 110n "i sia altra uscita. In qucll"nmbientocosi difficile o pauroso spuntò la mia ~roposta, o da quoll'nmbiento non si de,·e ~fo'!~~r;tiu:hè'°:~~ 1 ~ 0 p~td~~~:- 1 :i ~~~~() • ~~~\~ credo OJ>1>0rtuno fnr nuorn economie,o la necessità di r~areErlJiaro il bilancio,o piima. o poi. h-nrr:\ soco la nocoss1 t.\di nu o,·o imposte, facciamo:!Imenocho l"imposL1 c olpi.se. '\ quelli cho posscigono veramente; ~,ri!rc5~u~l Si ~ :~-~~:n:,~~.::: 1 1i·~~!~t,i~ iic:!: che la cosa ora giusta. Feci not.11-c, o non m'hanno dato torto, cho il debito pubblico ha un pecc.-ito ori– ginalo gr:wissimo. del quale non r,uò lnvarsi altri– menti clto s.1gri0c.1ndosè stesso. Non mi dissimulai d'altra parto lo difficolt:\che a,•rebbo incontrato sir– fatto p1'0vvodimonto. I.a vittima non mi pa1·ovadi• sposta nl sagriflcio,nò io vodovo1>01-sona cho o-::\SSc IO\':ll'O in nllo il collollos.1001...-loL'\IC. Dovetti l)c1·ciò, corno r11nno tnlorn i mntemn1ici,supporro 1·1.soluto il problcmn. No pro,·idi lo consoguon1.o pii1 im1>01·– tnnti, i lati 1>ii1 oscuri. lo obbiezioni cho mi anob– bero mosso: andai anche pili in là. immagin:tndo ~Jo fl~~:o~"~di(~~-i1~ :1~1~r:1Y:,, 1 :~~i~i.\~;;·: potcsso rimettersi racihnonto in carreggiata. In so– slanZ3., la cosa s.11-obbo J).'\.Ss.'\ta con molto pili 1·umoro ~~'l~~t:n~,? r~ii: S:1:b~ie~1~~~: i~~'i~~i;:~t~i f1'0ntoallo ideo altrui. Era questa. secondo mc. la 1>.'lrlo immanente della questiono o destinata a frul– tinc.iro. E qui prccis.1mento mi sarei ingannato. Mi si disse, cho la mia pro~t.-i a\'l'cbbc. so rossoattuata, 1'050 ~iori lo condizioni dello clMSi hworatrici. Combatte, lo obbiezioni,ma questo rinacquor-o.Dico la ve1it:\, per un momento ho dubitato dì esser Yis– suto sul scrio 1101 mondodella luna. o di a,·er tirato, 801l7Jl av,·odormenc. dei saMi in piccionaia. So mai questo pensiero fu temerario. no chiedo SCUS3. li:d om. cerchiamo d'intenderci. so pm-o non si debba dire di noi corno di quei fìloson al'istotclici. che, dopo avor discusso p:ire<:ehigio1·ni sull'entelechia, ne sapevano meno od omno più discordi di prima.

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